Margherita Dolcevita 猫 una ragazzina che sa guardare il mondo. Le bastano un cuore appena difettoso e qualche chilo in pi霉 per aggiungere sale e ironia alla sua naturale intelligenza. Compatisce con affetto le stramberie della sua famiglia, e volentieri si perde nel grande prato intorno alla sua casa, ultimo baluardo della campagna ormai contaminata dalla citt脿 e dimora della sua amica invisibile: la Bambina di polvere. Ma improvvisamente, come un fantasma di notte, di fronte alla casa di Margherita appare un cubo di vetro nero circondato da un asettico giardino sintetico e da una palizzata di siepi. Sono arrivati i signori Del Bene, i portatori del 鈥渘uovo鈥�, della beatitudine del consumo. Amici o corruttori? La famiglia di Margherita cade in una sorta di oscuro incantesimo: nessuno resta immune. E su chi fa resistenza alla festa del benessere, della merce, del potere s鈥檃ddensa una nube di misteriose ritorsioni. Margherita sospetta un piano diabolico ed 猫 pronta a mettere in gioco tutta la combattivit脿 e l鈥檌mmaginazione per scoprire in quale abisso di colpevole stoltezza il suo piccolo mondo, e forse il mondo intero, sono precipitati.
Stefano Benni (born August 12, 1947 in Bologna) is an Italian satirical writer, poet and journalist. His books have been translated into around 20 foreign languages and scored notable commercial success. He sold 2,5 million copies of his books in Italy.
He has contributed to Panorama (Italian magazine), Linus (magazine), La Repubblica, il manifesto among others. In 1989 he directed the film Musica per vecchi animali.
"Puoi credere che quegli anni fossero soltanto difficili, oppure che siano stati gli anni peggiori della storia del mondo. In cui il mondo invecchi貌 di colpo e prese dalla vecchiaia l'egoismo e la disperazione, non la saggezza e la generosit脿."
Benni si diverte, gigioneggia, e conferma di avere piena fiducia nelle sue capacit脿 di scrittore. Il contenuto dell'opera, al contrario della prosa scanzonata e divertente, risulta tutt'altro che leggero. Benni condanna l'accettazione incondizionata del progresso, pericolosa condotta che implicitamente incanala i nostri desideri e bisogni in linee prestabilite, al prezzo di un libero arbitrio sempre pi霉 sacrificabile e messo ai margini. Sull'incapacit脿 di poter scegliere nascono i sorprusi che la societ脿 perpetra quotidianamente al cittadino, costretto ad accettarli come un qualcosa di normale, di eticamente condivisibile in funzione del bene comune e il quieto vivere. L'infanzia rubata dovrebbe esulare da qualsiasi mistificazione a cui finiamo di credere persino noi stessi, alla fine.
Una gigantesca, unica ragione divideva il mondo in quelli che l'avevano, cio猫 tutti, e gli altri, cio猫 tutti. E io, che sentivo di non avere ragione, cosa avrei fatto?
Margherita 猫 una ragazza quindicenne, sognatrice, poetessa (di opere brutte), sovrappeso, con i capelli "a fusilli", un cane e un orsacchiotto. Vive assieme alla sua famiglia nel labile confine in cui citt脿 e campagna si incontrano, e passa le sue giornate leggendo libri, componendo incipit di romanzi o dialogando con la sua amica, la Bambina di polvere. Questa 猫 l'esaustiva immagine della protagonista che Stefano Benni proietta in un mondo a met脿 fra il grottesco e il fantastico, servendosi di pungente ironia mentre denuncia i limiti e i danni del progresso. Margherita Dolcevita 猫 uno di quei romanzi che avrei voluto leggere nella mia infanzia, non a questa et脿. Piacevole e divertente, riporta alle atmosfere da sogno tipiche dei soggetti met脿 bambini, met脿 gi脿 cresciuti, e tuttavia l'autore riesce a rendere il suo personaggio abbastanza distante dal tipico stereotipo di adolescente, caratterizzandolo al meglio e delineando un profilo molto particolareggiato. Invidio profondamente la capacit脿 linguistica ed espressiva di Benni, che usa le parole come fossero dei liquidi, riuscendo a plasmare delle espressioni che sono in realt脿 opere d'arte. Potrei citare degli esempi, ma non saprei quali scegliere, ed inoltre, credo che valga la pena provare a leggere direttamente una sua opera, per cui mi astengo.
Che dire? Uno dei migliori libri di Benni che io abbia letto. A volte commovente, a volte ironico , addirittura esilarante, con un fondo di tristezza... insomma unico. Ho vissuto con Margherita il suo passaggio dall'infanzia all'et脿 adulta descritto proprio alla Benni.
Just when I thought I couldn't possibly read about yet another deeply unlikely wise child who watches her totally unaware parents become monsters right before her very eyes, I met Margherita. She may be telling us a story we've heard a thousand times before, (told most recently by Neil Gaiman in Coraline) but spending time with this awesome girl's voice is well worth revisiting this territory. Margherita is a slightly overweight blonde with a heart problem- and she also possesses a wonderfully bewitching, bitter, imaginative outlook on the world that sets her apart from those around her. Her world is made up of eccentric characters with neurotic tics, a vertiable fairyland of a dysfunctional family. She makes up names for each thing that leaves an impression on her world, claiming it for her own- eg, Remembrance of Things Past Meatloaf (leftovers stuffed inside the meatloaf), Hazmeesh-es (cell phone obsessives who hyperventilate without reception- named for the man on a train who kept losing his calls each time they passed through a tunnel and would say 'Hi, it's me! ... Shit!').
Of course there is a wrench thrown into the works. This is a story of country vs. Stepford style assimiliation- the Del Benes representing all our All That Glitters is not Gold family- obsessed with consumption, perfection, wealth, outward show, who swoop in and slowly change Margherita's family from lovable eccentrics into mindless automatons Just Like Everyone Else who have lost their innocence... the first step to conversion to their real sinister plan! It's basically just like that X-Files episode, but with way scarier monsters and much more political soapboxing about environmental protection and violence. If this sounds unbearably cliched, well, it is at times. But for me the story is saved by the way it is told, and the way Margherita experiences her Knowledge, Fall and Exile from Eden. And the fact that this time Coraline finds another ending waiting for her after vanquishing the Evil Parents.
It was so fascinating seeing her try to process her emotions- a fourteen year old girl with very little experience of life, and that mostly of rejection. She uses her imaginary friend the Dust Girl to project what she's feeling at times, sometimes the stories she keeps writing and stopping, sometimes she speaks to and for a wise old broken bike. That last scene reminded me very much of Cassandra and the mannequin in I Capture the Castle- the child who lacks any wise adult to tell her the things she already knows, but can't acknowledge until she imagines an authority figure she respects (even one she's made up) saying it to her. A sad fantasy of a lonely child left to her own devices to find an answer- she's smart enough to figure it out, but wishes that she didn't have to. But of course- what child doesn't want to pretend that their elders know everything and can therefore keep her safe? Anyway, that theme was definitely the most emotionally involving part of the book.
There's also a really interesting verdict at the end. You know how Jesus says, "Forgive them Lord, they know not what they do"? The suggestion is made that in all the history of the world up until the very near present, humanity could, with some degree of justification, make the claim to hae been as innocent as Adam and Eve. Benni argues that this is no longer the case: this time we are damned for eating from the Tree of Knowledge and not learning.
Non ho mai letto nulla di Stefano Benni, ma penso che recuperer貌 i suoi libri.
Margherita Dolcevita narra la storia di una ragazzina con qualche chilo di troppo, che ha un cuore che fa i capricci, ma che sa osservare il mondo con intelligenza e una pungente ironia. Il libro 猫 a tratti commovente, triste in alcuni passaggi, ma riesce anche a far ridere per le riflessioni sagaci di Margherita e, cosa pi霉 importante, fa riflettere su uno dei mali dei nostri tempi: l'accoglimento senza riserve del progresso. il progresso malato, quello che ci vuole tutti cloni, che ci fa sentire fuori posto se non ci adeguiamo, sbagliati agli occhi degli altri. Insomma, leggero, scorrevole, ma non sciocco.
Quando si dice che un libro non si giudica dalla copertina. O dal titolo. O dall'inizio. Prendo in mano il volume: Margherita Dolcevita, un titolo scherzoso e ironico, l'immagine di una bambina sorridente in mezzo ad un prato che guarda una farfalla. Apro le prime pagine, la storia di una famiglia forse strana ma tutta nostra, un po' assurda ma sicuramente vera. Poi arrivano i cattivi. E la tensione cresce, cresce di pagina in pagina trasformandosi in angoscia vera e propria nello stile del miglior Benni che credo non riuscir锟斤拷 mai a scrivere un libro ottimista con un bel finale. Ed 锟斤拷 proprio al finale che la bolla di angoscia scoppia in ogni senso, lasciando attorno a se solo distruzione e tristezza. Un capolavoro.
Edito da: Feltrinelli. Vale ogni singolo centesimo, ottima la scelta della copertina in totale ossimoro con il contenuto, quasi a voler completare l'opera.
"Il peggio deve ancora venire, Margherita. Non chiamare l'orrore con altri nomi. Questo lascialo fare a loro.", Nonno Socrate
In questo libro non c'猫 molto di dolce. Per certi versi inquieta, poich茅 sembra quasi un libro-profezia. Forse vuole esorcizzare ci貌 di cui parla o, semplicemente, 猫 rassegnato a se stesso. Un libro cosciente. Perci貌 triste. Infatti 猫 nell'acquisizione della consapevolezza, durante lo svolgersi della vicenda, che la protagonista modifica il suo modo di raccontare la storia. La "stranezza" iniziale che la isola, ma che non le preclude l'interazione con la sua "strampalata" famiglia, diventa disperata solitudine. Margherita ed Erminio sono soli, anche quando, alla fine di tutto, alla "chiamata delle armi" rispondono insieme. Se avessi sospettato che queste 200 paginette dall'aria innocua, inizialmente cos矛 ironiche e beffarde, mi avrebbero fatto "male", in questo momento, non le avrei lette. Se avessi sospettato dove mi avrebbe condotto Margherita Dolcevita, non l'avrei seguita. Al commiato ispirato delle ultime pagine, molto di pi霉 preferivo le brutte poesie delle prime. Certo lo consiglio questo libro, senza dubbio: Benni non delude, scrive bene, stupisce con la sua semplicit脿. Tuttavia, quella ferita alla tempia, la sento come se ce l'avessi in testa: 猫 che io il lieto fine lo volevo con tutte le mie forze!
Un libro bellissimo, una riccia paffutella bellissima, una vita tutt'altro che dolce. Sono stata per qualche secondo col libro chiuso, concentrata a radunare a rapporto tutti gli elementi che mi hanno tenuta ancorata a una storia (ormai lo sapete) apparentemente spensierata che si 猫 rivelata brutalmente cruda nelle ultime pagine. Ecco, vi dir貌: questo libro ha un valore affettivo, regalatomi anni fa da mio padre perch茅 il "dolcevita" affibbiato a Margherita si addiceva piuttosto alla sua bambina. Questo sognante groviglio di capelli in simbiosi con la natura e il suo fantastico mondo, in effetti, mi somiglia parecchio. E la copertina arancione poi, come i suoi capelli in copertina... una bambina che sorride con gli occhi chiusi e l'espressione ridente non pu貌 che infondere leggerezza a una bambina di 8/9 anni che, super eccitata per il pensiero del pap脿 si cimenter脿 nell'impresa bennica. Sorpresa delle sorprese: non ero abbastanza pronta. Ho preso a rileggerlo perch茅 volevo somigliare di nuovo a lei, a un cumulo di sorrisi e sogni. Beh, esclusi i capitoli finali, direi che l'impresa 猫 riuscita (stavolta), anche se nessuno mi aveva avvertita della martellata alle spalle che il racconto riserva. Sei l矛, con aria sognante e diabolica, sei tutt'uno col piano di questa folle ragazzina che SBAM. Arriva il colpo e sorprendentemente, sei pi霉 tu a doverti riprendere che lei. 脠 il tuo di cuore che fa le bizze e quello rotto di Margherana fa del suo meglio, non cos矛 sorpreso e deluso come il tuo. Vorrei dire cos矛 tante cose a proposito del romanzo che le ho gi脿 scordate tutte. Ho adorato l'ironia, i brillanti rimandi, i giochi di parole, la fantasia di Benni... un concentrato di cose belle. Come tutte le cose belle dall'altra parte della faccia illuminata ha un volto oscuro; come la coca-cola, la vaschetta di gelato coi surgelati dentro, i traballanti congiuntivi dell'uomo che credevi perfetto. L'altra faccia della dolcevita per i Del Bene 猫 la polvere. ((Polvere che 猫 Margherita stessa?)) L'altra faccia della dolcevita per Margherita 猫 il male dei Del Bene. 脠 un circolo da cui non si viene fuori. Ed 猫 forse la cosa che mi 猫 piaciuta di pi霉 di questo rettangolino paginoso di Benni. Tanti interrogativi, tanti indizi, tanto guardarsi dentro e guardare negli occhi la perfida realt脿 dagli occhi neri, cubici, schermi che mostrano verit脿 censurate, bugie costruite, apparenze. Ma tu non farti ingannare, Margherita! Continua a mettere in discussione tutto il nero che ti scialacquano per vero, a inventare inizi di romanzi per ogni fine che vedrai, a scriver poesie brutte che son rare come te e belle solo per questo.
"Uomo nero, uomo nero sto giocando o 猫 tutto vero?"
Purtroppo 猫 tutto vero piccolina ma tu fai finta che sia un gioco e metticela tutta per vincere.
Margherita Dolcevita 猫 uno di quei libri che 猫 stato nella mia lista per tanti anni, ma che non mi decidevo mai ad iniziare. Questa, invece, 猫 stata la volta buona. Ho letto altro di Benni, quindi non sono rimasta sorpresa dallo stile ironico e deciso che caratterizza questo breve romanzo e che avevo gi脿 incontrato nel mio passato di lettrice.
Margherita 猫 un'adolescente vivace e intelligente che vive con la sua famiglia in una zona periferica di una grande citt脿. Conduce una vita tranquilla e spensierata fino a quando, una notte, nota i suoi nuovi vicini che si sono stabiliti in un grande e inquietante cubo nero proprio accanto alla sua casa. Brillante e furba, si accorge sin da subito che aleggia un'atmosfera inquietante intorno ai nuovi arrivati e alla loro abitazione e cos矛 decide di indagare per cercare di scoprire quello che si cela dietro la loro apparente perfezione.
Margherita Dolcevita 猫 una favola per adulti. Benni regala al lettore personaggi secondari che sono figure indimenticabili, come il nonno ed Eraclito, il fratello di Margherita, che arricchiscono la narrazione e non la rendono noiosa. La giovane protagonista, invece, incarna schiettezza e ingenuit脿, due qualit脿 che le donano la lucidit脿 necessaria per guardare il mondo nel modo in cui tutti dovremmo guardarlo, riuscendo ad andare oltre ipocrisia, venialit脿 e apparenza.
Mi ha preso dalla prima pagina, 猫 stato complicato far durare la lettura cos矛 tanto tempo. Parte come una storia leggera, si trasforma in un mistero ed ha una fine esplosiva (che devo ancora far mia completamente, perch茅 mi ha spiazzato, in senso positivo).
Amo Benni, amo come descrive, come in poche parole riesce a racchiudere interi concetti, come riesca a rendere leggeri dei temi pesanti e riesca ad affrontare argomenti vari con semplicit脿 e allo stesso tempo dando immagini complete e chiare. Adoro i suoi neologismi e lo stile. Al momento trovo stupenda la trama di questo libro. Margherita 猫 un personaggio stupendo, cos矛 come Eraclito e nonno Socrate.
Nulla, cos矛 a caldo (e con la stanchezza che mi porto dietro in questo momento) non riesco a produrre giudizi pi霉 concreti e articolati.
L'ho adorato ed avevo bisogno di leggere qualcosa di simile.
Detesto Stefano Benni perch茅 lo trovo un personaggio poco autentico. Si vende come una specie di giullare irriverente, uno che scherzando dice verit脿 gravi e urticanti, ma alla prova della lettura si rivela un autore consolatorio che pi霉 consolatorio non si pu貌.
Margherita Dolcevita non 猫 il pi霉 brutto tra i suoi libri, ma forse 猫 il pi霉 presuntuoso, quello col divario pi霉 netto tra intenzioni e risultati. Non vi inganni il tono da favoletta: appena sotto la superficie c'猫 un romanzo che si prende terribilmente sul serio, un'opera che aspira a diagnosticare i mali dell'Italia e, in generale, della societ脿 contemporanea.
E come lo fa? Mettendo in scena due famiglie. Una 猫 sincera, ruspante, ambientalista, amante della lettura e degli animali e rispettosa di bambini e anziani; in breve, BUONA. Mentre l'altra 猫 una famiglia di ipocriti inquinatori teledipendenti fanatici delle armi che picchiano i figli e torturano il cane di casa; in soldoni, una famiglia CATTIVA. Tertium non datur: i due fronti sono separati da una linea continua, chi la varca passa istantaneamente al Nemico.
Questa non 猫 una fotografia del reale, nemmeno una mossa o sfocata. Questo 猫 uno schemino disegnato alla meno peggio, peraltro condito con momenti di polveroso moralismo da quattro soldi. Una cosa che serve solo a confermare i pregiudizi di chi 猫 gi脿 d'accordo con l'autore a priori. Come dicevo, consolatorio.
Pare che molti abbiano trovato il finale incomprensibile. A me 猫 sembrato chiarissimo, solo leggermente implicito. Che tanto basti a spiazzare i fan di Benni la dice lunga sul livello di complessit脿 e di sfumatura al quale li ha abituati il loro idolo.
I servizi segreti ci osservano, occhio al tecnico della lavatrice, mi raccomando...
Allora, quelli che fanno le copertine, eh, la tizia di questo libro non ha i capelli rossi, ce li ha biondi, o biondicci. Comunque non rossi. questo mi fa pensare che il mondo 猫 pieno di gente che lavora alla cazzo. Io mi permetto di dirlo perch猫 mantre sono al lavoro io lavoro, non sto certo su ano ... (continua)
Allora, quelli che fanno le copertine, eh, la tizia di questo libro non ha i capelli rossi, ce li ha biondi, o biondicci. Comunque non rossi. questo mi fa pensare che il mondo 猫 pieno di gente che lavora alla cazzo. Io mi permetto di dirlo perch猫 mantre sono al lavoro io lavoro, non sto certo su anobii a scrivere recensioni.
Aggiungo solo: I sette Puttanieri dell'Apocalisse. Io, se lo sapevo prima, avrei letto il libro solo per questo, ma io non sono voi, altrimenti avrei una seria crisi di identit脿 come un accordo diminuito con la terza maggiore, disse il mio maestro Stefano. Il mio maestro di chitarra, non Stefano Benni. Anche se sarebbe alamente probabile sentire una cosa del genere uscire dalla sua bocca. O leggerla in un suo libro.
Per concludere, io devo essere un po' pedro, per citare Stefano, Benni in questo caso, non il mio maestro di chitarra, perch猫 mi sono perso il significato del finale, quindi se qualcuno me lo volesse spiegare gli sarei anche grato.
Siccome ci sono parecchi personaggi, scatta la classifica: in ordine di gradimento: 1- Eraclito, Erminio o come cavolo si chiamava 2- l'anguria gigante, ma forse era una zucca 3- la bambina di polvere 4- Margherita, no, il nonno. si decisamente il nonno. 5- Margherita. Difficile sta classifica....
"Me fui a la cama y las estrellas ya no estaban..." As铆 empieza la historia de esta especial铆sima chica que tiene una amiga de polvo y poco 茅xito en el amor, que se rodea de un perro que habla, un padre meteorosensible y una madre lagrimodependiente. Stefano Benni, se帽or que no conoc铆a y ya tiene un altar en mi coraz贸n, demuestra una habilidad innata con el lenguaje (viva la traductora de esta novela, dicho sea de paso) y juega con cada palabra para conformar un imaginario de personajes y situaciones en el que cualquiera querr铆a vivir. Por si fuera poco, en el libro aparece una de mis canciones favoritas (Song to the siren, de Tim Buckley), que va envolviendo a la historia mientras se le a帽aden capas cada vez m谩s profundas. Creo que es de las pocas veces que he terminado un libro y he querido volverlo a empezar desde el principio.
Questo racconto (fatico a chiamarlo romanzo, lo vorrei quasi definire favola) 猫 delizioso. Mi sono innamorata di Margherita, sagace pungente dolce Margherita e della sua visione del mondo e degli adulti. Consigliato a tutti gli adulti che sanno ancora sognare e fingere di essere bambini.
Purtroppo nel finale si perde, e francamente ho fatto fatica a capirlo.
Abandoning this one roughly halfway through. I'm usually a fan of farce, but here it feels contrived; moreover, the story is just too dark. Guess I just don't get what rave reviewers see in the book.
You know how sometimes when you want to love a book so much and you just don't? Well I definitely didn't have a problem like that with this book. I LOVED it!
Margherita (dubbed Margherita Dolce Vita by her grandpa, is a 14-year-old girl living with her family in Italy. Her father Fausto is "tall and skinny, and he is meteoropathic, meaning his moods change with the weather". Her mother is Emma, looks "like a used teabag" and "is good as gold, but she has an addiction" which is watching soap operas while smoking imaginary cigarettes. Her eldest brother, Giacinto, is "like a really stupid version of me (Margherita)" and a soccer hooligan. Her younger brother Erminio or Heraclitus "is a ball-busting likable little terrorist genius" who also can converse with their grandfather via ESP...or so they both say. Grandfather's name is Socrates has "done it all" and thinks there are so many toxins in the world that to counteract this, he slowly poisons himself throughout the day...example being eating out of date yogurts and water with bleach. And Sleepy, their lovable dog with hysterical narcolepsy.
All is well until the day the Cube is built next to their house. The Cube is a modern mansion and the wealthy neighbors start to integrate themselves into this little family's life. Emma stops cooking and starts doing botox treatments and new hairstyles. Fausto tries implants to hide his balding spot and starts working with the neighbor in their mysterious import/export business. Giacinto falls in love with the spoiled daughter and even converts to another soccer team (the horrors!) because of her. And Erminio is drugged complacent by gifts of video games.
Only Margherita finds it all to be strange and starts to investigate because the happy family she loves is slowly deteriorating. And what type of business are the neighbors really into and why isn't she allowed into her father's shed anymore? Oh, and she develops a crush on their odd son who is a type of rebel and crazy institutionalized person all rolled up into one.
I have to say the writing is hilarious, poignant, rich, and beautiful. Even though it's narrated by a 14-year-old, I wouldn't call this a young adult novel. And the ENDING!!!
Oh! And totally forgot to mention. This is deeply satirical about consumerism and what it's doing to people. I loved that part but it might not be for everyone but I absolutely loved Margherita.
Quando Benni abbandona l'ironia per fare del lirismo, come a volte succede in questo libro, i risultati non sono straordinari. Ma siccome su tutto prevale l'immaginazione, l'inventivit脿 linguistica e soprattutto la critica sociale, punti in cui l'autore eccelle, e siccome Benni scrive per un pubblico ampio e variegato, i suoi sforzi di presentare il dramma contemporaneo di Margherita Dolcevita, una ragazza quattordicenne derisa perch茅 un po' cicciotella, in realt脿 molto sensibile, e che analizza il mondo con lo sguardo acuto di un monaco buddista, di cui ne condivide non sono l'attenzione per la natura, ma anche la maggior parte dei valori, sono da considerare notevoli. Sono per貌 dell'opinione che Benni dia il meglio di s茅 nel racconto breve, laddove la sua inventivit脿 sconfinata si pu貌 rinnovare ad ogni cambiamento di trama-ambiente-personaggi e quindi risultare molto pi霉 credibile rispetto a un molto spesso ridondante e sbriciolante unicum.
Margherita Dolcevita 猫 il mio secondo tentativo di approccio al Benni romanziere. Il primo tentativo, con Terra!, era miseramente fallito, cos矛 da questo altro romanzo non mi aspettavo pi霉 di tanto. E invece sono rimasta conquistata da questa storia, dove l'umorismo si mescola alla gioia, al dolore, all'affetto, al pericolo... e a molto altro.
Pu貌 sembrare una favoletta, ma non lo 猫. Divorato in un pomeriggio, Margherita Dolcevita, storia di una quattordicenne un po' in carne e con qualche problema cardiaco, sveglia e spiritosa, strappata tragicamente dalla sua felice infanzia, mi ha fatto ridere molto e riflettere altrettanto: 猫 qualcosa che ogni libro dovrebbe riuscire a dare.
Se vi capita l'occasione, provate a leggerlo. Mi sento di dire che ne vale davvero la pena.
I read this a few years ago and loved it. Didn't think it was possible, but I think I love it even more now. I had forgotten how clever and funny Margherita is. As delightful as the relationship between her and Angelo is, my favourite aspect of the book is still probably the writing itself, with lines like "Back then, we both had braces, and when we kissed the metal would clash like a duel in the Iliad" and (to describe sleeping in class) "I fell asleep at the beginning of an equation for calculating a circumference and woke up again in the middle of the French Revolution." It's a joy to read, very playful and imaginative. The ending still haunts me, though.
Da se razumemo, meni se knjiga dopala. To i dalje ne menja moj utisak da je antikapitalisti膷ka politi膷ka satira ne ba拧 odgovaraju膰i 啪anr za tinejd啪ere kao ciljnu grupu, barem u ovom veku. 艩tavi拧e, verujem da bih u tinejd啪erskim godinama te拧ko u potpunosti pronikla u politi膷ki sloj dela, ali bih zato ovim ne nu啪no politi膷kim bila vrlo razo膷arana. 膶ini mi se da je autor knjige mo啪da previ拧e mra膷an i pesimisti膷an, pored toga 拧to je o膷igledno sklon brutalnosti i hiperboli, da, 膷ak i za moje pojmove. Ipak, pri膷a je smislenija nego 拧to deluje na prvi pogled, i otvara vi拧e mogu膰osti tuma膷enja 拧to je meni uvek inspirativno, samo 拧to ne verujem da je jednako inspirativno mla膽im 膷itaocima.
This book is a modern satire about how a teenage girl's idyllic life is disturbed when a black cube is built in the field next to hers and the perfect bourgeois family moves in next door. It's a quick page turner, pleasingly critiques modern American life typified by botox injections and McMansions, but don't expect Swift. Perhaps more appropriate for the quirky jr./high school girl-demographic than male 30-something year olds--but not a book you'll regret grabbing from the popular library based on the cover.
Come con leggerezza si pu貌 parlare di una tragedia, quella di Margherita e della sua famiglia, ma soprattutto quella di tutti noi, che a furia di voler combattere natura e umanit脿 stiamo diventando mostri plastificati e insensibili, incapaci di vedere la magia della terra, buoni solo come carne da cannoni. Non il miglior libro di Benni, ma sempre un'ottima lettura, e un diverso modo di approfondire le cose.
Ah, sospira, se ci fosse un cacciavite per togliere le idee sbagliate e un martello per fissare le buone intenzioni, una chiave inglese per stringere per sempre l'amore e una sega per tagliare col passato! Ma questa attrezzeria non ce l'hanno data e, dopo aver tentennato e scricchiolato, prima o poi ci romperemo.