Arthur Schnitzler was an Austrian author and dramatist.
The son of a prominent Hungarian-Jewish laryngologist Johann Schnitzler and Luise Markbreiter (a daughter of the Viennese doctor Philipp Markbreiter), was born in Vienna in the Austro-Hungarian Empire, and began studying medicine at the local university in 1879. He received his doctorate of medicine in 1885 and worked at the Vienna's General Hospital, but ultimately abandoned medicine in favour of writing.
His works were often controversial, both for their frank description of sexuality (Sigmund Freud, in a letter to Schnitzler, confessed "I have gained the impression that you have learned through intuition 鈥� though actually as a result of sensitive introspection 鈥� everything that I have had to unearth by laborious work on other persons")[1] and for their strong stand against anti-Semitism, represented by works such as his play Professor Bernhardi and the novel Der Weg ins Freie. However, though Schnitzler was himself Jewish, Professor Bernhardi and Fr盲ulein Else are among the few clearly-identified Jewish protagonists in his work.
Schnitzler was branded as a pornographer after the release of his play Reigen, in which ten pairs of characters are shown before and after the sexual act, leading and ending with a prostitute. The furore after this play was couched in the strongest anti-semitic terms;[2] his works would later be cited as "Jewish filth" by Adolf Hitler. Reigen was made into a French language film in 1950 by the German-born director Max Oph眉ls as La Ronde. The film achieved considerable success in the English-speaking world, with the result that Schnitzler's play is better known there under Oph眉ls' French title.
In the novella, Fr盲ulein Else (1924), Schnitzler may be rebutting a contentious critique of the Jewish character by Otto Weininger (1903) by positioning the sexuality of the young female Jewish protagonist.[3] The story, a first-person stream of consciousness narrative by a young aristocratic woman, reveals a moral dilemma that ends in tragedy. In response to an interviewer who asked Schnitzler what he thought about the critical view that his works all seemed to treat the same subjects, he replied, "I write of love and death. What other subjects are there?" Despite his seriousness of purpose, Schnitzler frequently approaches the bedroom farce in his plays (and had an affair with one of his actresses, Adele Sandrock). Professor Bernhardi, a play about a Jewish doctor who turns away a Catholic priest in order to spare a patient the realization that she is on the point of death, is his only major dramatic work without a sexual theme. A member of the avant-garde group Young Vienna (Jung Wien), Schnitzler toyed with formal as well as social conventions. With his 1900 short story Lieutenant Gustl, he was the first to write German fiction in stream-of-consciousness narration. The story is an unflattering portrait of its protagonist and of the army's obsessive code of formal honour. It caused Schnitzler to be stripped of his commission as a reserve officer in the medical corps 鈥� something that should be seen against the rising tide of anti-semitism of the time. He specialized in shorter works like novellas and one-act plays. And in his short stories like "The Green Tie" ("Die gr眉ne Krawatte") he showed himself to be one of the early masters of microfiction. However he also wrote two full-length novels: Der Weg ins Freie about a talented but not very motivated young composer, a brilliant description of a segment of pre-World War I Viennese society; and the artistically less satisfactory Therese. In addition to his plays and fiction, Schnitzler meticulously kept a diary from the age of 17 until two days before his death, of a brain hemorrhage in Vienna. The manuscript, which runs to almost 8,000 pages, is most notable for Schnitzler's cas
Per quanto il lavoro di prima scrittura risalga agli anni della Grande Guerra, questo breve romanzo fu pubblicato pochi mesi prima della morte di Schnitzler, quella nell鈥檕ttobre del 1931, l鈥檜scita del libro nel maggio dello stesso anno.
Robert ottiene un periodo di congedo dal lavoro per malattia: gli 猫 stato diagnosticato un esaurimento nervoso. Si prende quindi una vacanza in Italia per rimettersi e ritrovare calma e serenit脿. Prima di partire ha consegnato a Otto, suo fratello medico, una lettera in cui 猫 contenuta un鈥檃ccorata richiesta di eutanasia: lo prega di ucciderlo nel caso Otto si rendesse conto che Robert 猫 precipitato nella follia.
Tuttavia, quando Robert ritorna a Vienna dal viaggio, non si pu貌 certo dire che si sia liberato del suo esaurimento, che anzi si sta trasformando in malattia mentale: continua ad avere strani sogni, amnesie, ossessioni, confusione, premonizioni, crede di star subendo una progressiva paralisi. 脠 ossessionato dalla paura di perdere il controllo di s茅, di uscire di senno. 脠 perfino convinto d鈥檃ver ucciso una sua ex fidanzata, e poi addirittura sua moglie. Ma cos矛 non 猫, la realt脿 dimostra che Robert non ha commesso i delitti di cui si ritiene colpevole. Ma si sa, la mente segue percorsi suoi.
Infatti, quando la cognata gli racconta che Otto 猫 piuttosto affaticato, Robert giunge a una conclusione morbosa, e si convince che a precipitare nella pazzia stia per essere proprio suo fratello. E quindi, si convince che quella lettera, con la richiesta di eutanasia, pu貌 rappresentare la sua condanna a morte, cio猫 spingere Otto a ritenerlo matto, e di conseguenza a essere giustificato e autorizzato a eliminarlo. La figura di Otto passa da quello che avrebbe potuto salvarlo a quella di un persecutore. Il perverso gioco di chi ritiene l鈥檃ltro fuori di senno va avanti fino alla tragica fine.
Arthur Schnitzler
Delirio 猫 come Schnitzler aveva intitolato la novella in una prima stesura: e, in effetti, il titolo era azzeccato perch茅 qui, attraverso un monologo interiore, si racconta la storia del delirio di Robert fino alle sue mortali conseguenze. Il gioco di specchi, o meglio, di doppi, chi 猫 sano di mente e chi no, chi crede l鈥檃ltro a torto impazzito, spinge il racconto in territorio di psicanalisi freudiana, di psicopatologia, ancora pi霉 delle precedenti opere (per esempio, Il ritorno di Casanova o Doppio sogno). Freud scrisse a Schnitzler: Cos矛 ho avuto l鈥檌mpressione che Lei attraverso l鈥檌ntuizione 鈥� ma in verit脿 attraverso una raffinata autopercezione 鈥� sapesse tutto ci貌 che io ho scoperto con un faticoso lavoro sugli altri uomini. Credo, anzi, che nell鈥檌stinto Lei sia un ricercatore della psicologia del profondo, cos矛 sinceramente obiettivo e impavido, come nessuno prima di Lei.
Schnitzler adotta il punto di vista di Robert ed 猫 bravo a condurre per mano il lettore dentro i meandri della sua mente, facendogli seguire lo sviluppo del germe della follia, fino al punto che chi legge abbraccia la prospettiva di Robert, fa suo il delirio del protagonista ritenendolo invece stato di salute mentale. Precipit貌 sempre avanti, sempre pi霉 lontano, non avendo altro in animo che la ferma volont脿 di non ritornare in s茅 鈥� in una notte azzurra, risonante, che mai doveva aver fine per lui. E sapeva di avere gi脿 fatto migliaia di volte quella stessa strada e di essere destinato a fuggire migliaia di volte ancora, per l鈥檈ternit脿, nelle notti azzurre, risonanti.
驴Y d贸nde -se preguntaba- reside al fin y al cabo la diferencia entre un deseo homicida y un homicidio? Los pensamientos pasan: los hechos son irremisibles.
Espectacular derrumbe psicol贸gico, el de Robert, el personaje principal de este libro en tan s贸lo 140 p谩ginas. Schnitzler era amigo personal de Sigmund Freud, quien se apoyaba en alguno de sus libros para sus teor铆as sobre el inconsciente. La introspecci贸n psicol贸gica que Schnitzler le aplica al personaje principal dista de la manera en que lo har铆a Dostoievski, pero no por ello es menos profundo. Robert, que viene de un estrepitoso colapso nervioso, se toma un per铆odo de licencia en un hotel de Suiza mientras intenta reconstruir en su mente qu茅 pas贸 con la muerte de Alberta, su amante, adem谩s de digerir la temprana muerte de Brigitte, su esposa. Pero no est谩 s贸lo, lo acompa帽an en su estad铆a su m茅dico personal, el doctor Leinbach y se mantiene en contacto con su hermano Otto y una joven de la que se enamora, Paula Rolf. Todos estos personajes son parte de una trama en la que Robert intenta salir de su propio laberinto. Paranoia, delirio de persecuci贸n, angustia, divagues y bipolaridad son algunos de los elementos que lo atormentan. Robert desconf铆a de todo y de todos, pero su principal enemigo es su propia cabeza y es espectacular c贸mo este desmoronamiento mental se va produciendo tan r谩pido y en mil pedazos. Si te gustan las novelas de thriller psicol贸gico, esta es la indicada. Repito: no es detalle menor que Sigmund Freud tomara ejemplos ficcionales de las novelas Schnitzler para estudiar a personas en la realidad, ya que el autor austr铆aco era un maestro en el g茅nero.
Ho potuto apprezzare nel tempo la bravura di scrittore e di fine psicologo di Arthur Schnitzler [1862-1931] ma 鈥淔uga nelle Tenebre鈥� scritto tra il 1912 e il 1917, ma pubblicato solo nel 1931, poco prima che un ictus lo uccidesse, non 猫 solo un鈥檕pera eccellente, un racconto incalzante, ma anche una magnifica incursione in una psiche malata, quella del protagonista, argomento che 猫 possibile sia stato fonte di conversazione e confronto dello scrittore con il suo amico Sigmund Freud, padre della psicanalisi. Ma aldil脿 di queste illazioni, che peraltro non sono farina del mio sacco, questo romanzo breve ha come protagonista Robert, un giovane impiegato che in passato ha perso improvvisamente la moglie e che rientra al lavoro dopo un lungo periodo di assenza concessogli per curare un esaurimento nervoso dal quale pare del tutto guarito: la vicinanza affettiva e fisica del fratello medico Otto, un nuovo fidanzamento che sembra rendergli nuova serenit脿, la ripresa del lavoro con nuovo entusiasmo e dedizione sembrano gettare nell鈥檕blio i cattivi pensieri, ma quella lettera autografa firmata e lasciata in mano al fratello tempo prima sembra occupare troppo la sua mente鈥�
Uno straordinario viaggio in quei recessi della mente umana in cui alberga la follia e in cui, lentamente, inesorabilmente, si appresta il lento declinare di un'esistenza. Tra visioni, flussi di coscienza, constatazioni pi霉 o meno veritiere, pi霉 o meno attendibili e verificabili, l'autore ci conduce nella mente del protagonista, Robert, e nelle fasi di un delirio personale, inconsapevole, che, in un crescendo di eventi, trova poi la propria tragica soluzione. Fine, appassionante, disturbante. Da leggere.
Con una prosa lucida e disincantata, Schnitzler narra - dal punto di vista del protagonista - il lento ma inarrestabile precipitare nelle tenebre della follia di Robert. Vedovo da anni, reduce da una crisi che lo ha portato a trascorrere sei mesi di ferie lontano da Vienna, si appresta a riprendere il lavoro e a vivere un nuovo amore, quando la paura di diventare pazzo lo assale e lo condiziona, portandolo ad analizzare ipotetici sintomi e a vedere il tanto temuto stato mentale riflesso negli sguardi degli amici e del fratello. Ogni tentativo di razionalizzare fallisce e l鈥檕ssessione si impadronisce totalmente di lui, intrappolandolo in una notte senza fine.
Wirklich anschauliche erz盲hlte Novelle eines Verfolgungswahns. Ich pers枚nlich sehe aber keine tats盲chliche Steigerung des Krankheitszustands im Verlauf der Handlung, sondern ein relativ konstantes Krankheitsbild. Daher finde ich den Schluss bzw. auch kurz davor etwas 眉bertrieben.
Gesamt: 4,2猸� -------- English review:
A really vividly told novel about pathological paranoia. Personally, however, I don't see any actual increase in the state of the illness over the course of the plot, but rather a relatively constant clinical picture. That's why I find the ending, or right before it, somewhat exaggerated.
Oramai le mie letture proseguono sempre pi霉 collegate tra loro da fili, a volte sottilissimi, altre pi霉 resistenti dell'acciaio. Ancora una volta lo stimolo mi viene dalla lettura di "Il mondo di ieri", l'autobiografia di Stefan Zweig, che continua a fornirmi spunti interessanti e il desiderio di accompagnarne la lettura a quella di romanzi ad essa riconducibili; se con Henry James il legame era piuttosto esile, dovuto pi霉 che altro all'atmosfera che regnava nel bellissimo "Carteggio Aspern", con Schnitzler l'associazione 猫 immediata: perch茅 sono entrambi viennesi, si conoscevano, ed entrambi hanno portato, sia pure in maniera differente, essendone fortemente influenzati, le teorie freudiane in letteratura. Non mi aveva entusiasmato, Schnitzler, quando anni fa lessi "Doppio sogno", forse anche contagiata nel mio giudizio dallo scarso gradimento che aveva suscitato in me il film di Kubrick. Mi 猫 piaciuto invece "Fuga nelle tenebre", il cui sottotitolo potrebbe essere "cronaca di un delirio", oppure "nascita di un'ossessione", con il quale l'autore si cala completamente nella psiche di Robert, giovane uomo della Vienna "bene", per descriverne in un crescendo angosciante e soffocante, l'origine e lo sviluppo della sua ossessione maniacale. Robert, che all'inizio della storia 猫 convalescente per un lieve esaurimento nervoso, 猫 agli occhi di tutti coloro che lo conoscono, un tipo forse un po' stravagante, forse ipocondriaco, magari un po' troppo sensibile, ma in tutto e per tutto una persona normale: come voi, come me, come tutti. 脠 abilissimo Schnitzler a descriverne i mutamenti repentini, la straziante e muta richiesta di aiuto, l'incapacit脿 di affidarsi completamente agli altri che identifica, invece, come il nemico dal quale difendersi, e a dare forma, nel delirio, a quello strano groviglio della mente, a quel dormiveglia della ragione, in cui il subconscio prende il sopravvento sulla coscienza annientandola.
Bene fino a met脿 libro dove tutto 猫 possibile. Poi la storia prende una delle possibili svolte, la pi霉 ovvia con finale neanche tanto sorprendente. Non mi ha convinto. Dall'Autore di Doppio Sogno mi aspettavo molto di pi霉.
"Flucht in die Finsternis", Schnitzlers "Wahnsinnsnovelle", nimmt den Leser mit auf eine beklemmende Reise in die Psyche des Wiener Sektionsrates Robert, der zu Beginn des Buches eben von einer sechsmonatigen Erholungsreise in den S眉den nach Wien zur眉ckkehrt. Grund f眉r diesen Aufenthalt waren Ged盲chtnisausf盲lle, starke Stimmungsschwankungen, auch depressive St枚rungen, die aber von den 脛rzten, darunter vor allem Roberts eigenem Bruder Otto, eher als hypochondrische Einf盲lle abgetan und verharmlost wurden. Robert selbst aber reflektiert ununterbrochen seine eigene psychische Verfassung: hat er zun盲chst noch panische Angst davor, tats盲chlich wahnsinnig zu werden, f眉rchtet er sp盲ter von seiner Umwelt (f盲lschlich!) f眉r wahnsinnig gehalten zu werden und ist schlie脽lich am Ende davon 眉berzeugt, nicht er sei verr眉ckt, sondern sein Bruder Otto. Da Robert selbst Otto vor Jahren das (schriftliche) Versprechen abgerungen hatte, ihn im Falle einer ausbrechenden Geisteskrankheit auf schmerzfreie Weise ins Jenseits zu bef枚rdern, f眉hrt diese letzte paranoide Wahnidee Roberts zu tragischen Konsequenzen. Der Leser nimmt an der zunehmenden Zerr眉ttung von Roberts Geisteszustand unmittelbar teil, da die Novelle zwar in der dritten Person geschrieben aber zugleich wie ein innerer Monolog aufgebaut ist, was eine gro脽e N盲he zur Gef眉hls- und Gedankenwelt des Protagonisten herstellt. Nicht mein Lieblingswerk von Schnitzler, den ich vor allem wegen seiner brillanten Darstellungen des Lebensgef眉hls und der Gesellschaft des Wiener Fin de si猫cle sch盲tze, aber ein genialer und verst枚render Einblick in die Entwicklung eines geistigen Verfalls.
Die obige Beschreibung t枚nt wie ein Groschenroman Krimi. Flucht in die Finsternis ist genau das Gegenteil: ein sensibles und einsichtsreiches Bild in eine Psyche die von Wahnvorstellungen geplagt wird. Robert ist Witwer und als Beamter im Wiener Erziehungsministerium t盲tig. Auf Rat seines Bruders, Otto, ein angesehener Wiener Arzt, hat Robert eine 6-monatige Reise unternommen. Die Reise sollte seinen 眉berreizten Gem眉ts- und Seelenzustand heilen helfen. Die Handlung besteht zu einem grossen Teil aus inneren Monologen. Man erf盲hrt, wie Robert zwischen Wahnvorstellungen und klaren Einsch盲tzungen seiner Lage hin- und hergerissen wird. Er ist sich zuweilen nicht sicher ob er seine Gattin nicht vergiftet und seine Geliebte nicht umgebracht hat. Auch ist er sich nicht sicher, ob sein Bruder nicht Wahnsinnig geworden ist und ihm schaden k枚nnte. Obwohl ich nicht Psychiaterin bin, scheint mir diese Erz盲hlung von Schnitzler, ein Fenster in jemandes Gem眉t zu 枚ffnen, der langsam dem Wahnsinn entgegengeht.
Schnitzler ci accompagna lentamente nella discesa graduale verso la follia, passando per pensieri paranoici che si infittiscinoscono sempre pi霉, reazioni nervose, istinti repressi, una selva di pensieri in lotta per agognare la normalit脿, fino a condizionare la vita del protagonista. Viene descritto un flusso di pensieri che da principio pone un dubbio e una tensione morale, poi si trasforma in spinta che induce all'azione, alla fuga, alla proiezione sull'altro dei propri problemi, al pensiero di morte. Un romanzo breve ben studiato forse con spunti autobiografici.
La paura della pazzia, questo il cuore del romanzo. Fuga nelle tenebre, un titolo che evoca perfettamente la lenta discesa nella follia della mente del protagonista, Robert 猫 ossessionato dalla paura di impazzire e che gli altri lo credano pazzo. Ambientato a Vienna, le poche pagine descrivono le ossessioni di una mente malata verso il triste (ovvio?) epilogo. Non mi ha fatta impazzire (ahahah gioco di parole), lo studio psicologico poteva essere pi霉 approfondito, non si sente infatti cos矛 tanto la follia...complessivamente un po鈥� lento e poco d鈥檌mpatto. Un鈥檕ccasione sprecata, peccato.