Grazia Maria Cosima Damiana Deledda was an Italian writer who received the Nobel Prize for Literature in 1926 "for her idealistically inspired writings which with plastic clarity picture the life on her native island [i.e. Sardinia] and with depth and sympathy deal with human problems in general". She was the first Italian woman to receive the prize, and only the second woman in general after Selma Lagerl枚f was awarded hers in 1909.
This novella began feeling somewhat quaint and simplistic then turned into an exploration of faith and love that was deeply moving. The setting is a small town or large village somewhere unspecified, though the author's background would let you assume Sardinia. A priest is finally assigned to replace the last one who died many years ago.
Paul, the priest, and his mother, Maria Maddalena, who came as his companion and servant in the rectory, have settled into their places in the structure of the village and the lives of its people. In deceptively simple sketches, Deledda captures the human heart in many variations. Antiochus the altar boy combines the enthusiasm, innocence and arrogance of youth and how it thinks it knows everything even though it's hardly lived at all; old Nicodemus, who musters the strength to flee his deathbed to revisit the place of his manhood and power, and the squabbles of his family over the meager inheritance he'll leave; the Keeper, "the rural guardia, half-keeper, half-police, who had charge of the village," with the swagger and mindset of a man with a little power and a big dog at his side; and others including the tavern keeper and small-time lender (usury) hoping to out the priest so that she herself won't be in such black light. All lightly portrayed yet highly impactful.
But the core of the story is the priest and his mother, and what happens between them and within each of their own hearts and minds on the day she confronts her son about his relationship with Agnes, the remaining member of the village's wealthiest family, whose siblings have all married and moved away. Faith and love, earthly ambition and spiritual striving, sex and chastity, Church policy and simple humanity, maternal devotion or pressure, magical thinking (ghosts and miracles), sacrifice and atonement, acceptance and regret. So much packed in beautifully and simply.
I don't know any of her other works, but she won the Nobel Prize five years after this story was published.
Footnote: I found the afterward by DH Lawrence really offensive. Look everyone, misogyny on parade!
He says that she (Deledda) is "not a first class genius... does not penetrate... stays far short.鈥�" After trashing her, he starts in on her mother character, how awful she is, and attributes all the worse motivations for what she has done (in 'supposed' support of her son). And yet the publishers would think his words were valuable enough to include. An arrogant male writer minimizing a woman鈥檚 contribution to letters, as if it would reduce his. Ugh. But then, we remember him and not her, so maybe it worked.
A questo romanzo della Deledda avrei volentieri dato cinque stelle piene, ma non mi 猫 piaciuto il finale e poi, in tutta franchezza, mi ha fatto arrabbiare il comportamento del giovane prete che prima pecca e se la spassa (e male non fece) e poi si ravvede; non era nemmeno la prima volta, nel senso che il presunto sant'uomo non risultava certo a digiuno di donne, quindi la sua vocazione secondo me era ben altra che quella di celebrare messa. Avrebbe potuto appendere la tonaca al chiodo, con buona pace di tutti quanti, invece no: prima il dovere e il rispetto delle aspettative altrui, per carit脿, contento lui! E pensare che qualche dubbio sul senso del voto di castit脿 dei sacerdoti era sorto addirittura in sua madre, la quale meglio avrebbe fatto se, prima di morire, lo avesse esternato al figlio, quel dubbio. Invece, alla fine, lei c'猫 rimasta secca in un angolo della chiesa, cos矛 all'improvviso, forse senza neppure fare in tempo a pronunciare l'ultimo amen, mentre lui, non meno ammutolito, fissa come un fesso, dopo essersela fatta sotto, gli occhi della ex amante. Da leggere: lo merita, finale a parte.
L'ansito di un vento impetuoso (che percuote 鈥� le povere casette arrampicate come due file di pecore su per la china erbosa) 猫 la colonna sonora che annuncia l鈥檃ngoscia di un dramma che 猫 gi脿 in atto:
鈥� Anche quella notte, dunque, Paulo si disponeva ad uscire. La madre, nella sua camera attigua a quella di lui, lo sentiva muoversi furtivo, aspettando forse, per uscire, ch'ella spegnesse il lume e si coricasse.鈥�
Paulo 猫 il parroco di Aar, piccolo villaggio di bifolchi, dell鈥檈ntroterra sardo. Qualcosa in lui 猫 cambiato. Non pi霉 l鈥檜omo mite e pacato che 猫 sempre stato ma preda di un istinto a lui proibito: quello della passione carnale.
La madre sapeva che il nido stava per cadere.
Una storia gotica che, per struttura e lunghezza, si pu貌 considerare una novella.
Il diavolo, i fantasmi, un moribondo e un鈥檈strema unzione; un鈥檌ndemoniata ed un esorcismo.
Superstizione e fede su cui vigila l鈥檃more materno.
鈥� Allora guard貌 la sua ombra sulla parete della scala, e le fece un cenno con la testa. S矛, le pareva di non essere sola: e cominci貌 a ragionare come se davvero un'altra persona la sentisse e le rispondesse. 鈥淐he fare, per salvarlo?鈥�
La vita di Paolo, giovane sacerdote, si vede contesa tra madre e amante, tra chi sembra simboleggiare il dovere, da assecondare a ogni costo e chi la sensualit脿 che nemmeno il voto religioso pu貌 sopire. Una lotta tra ascesi e carnalit脿, tra regola e desiderio, tra vita terrena e ultraterrena, che nemmeno nell'estrema resa dei conti sembra trovar piena soluzione.
"...e non ci indurre in tentazione ma liberaci dal male!" Cos矛 recita l'ultima parte del "Padre Nostro" ma il giovane Paulo, parroco di un arretrato paesino dell'entroterra sardo gi脿 sconvolto da un precedente sacerdote peccatore e vizioso, 茅 caduto in tentazione e ha peccato innamorandosi di Agnese, giovane e bella ereditiera. E' pi霉 facile innamorarsi che rendersi conto dell'errore e ritornare pentiti sui propri passi, ma Paulo ha dalla sua l'anziana madre, fiero difensore dell'anima del figlio e della sua salvezza a qualsiasi prezzo.
Grazia Deledda [1871- 1935] , che non leggevo da molti anni, si fa ritrovare in questo romanzo denso di passioni, di fede, di peccato, di amore materno e filiale e di fervore divino, quella scrittrice che avevo cos矛 tanto apprezzato e ammirato.
The plot in the novel is simple, but the exploration of the characters by Deledda is extra-ordinary.
The Plot: A Catholic priest who lives with his single mother in a Parish falls for a woman - a forbidden love (the sin). The mother wants to save son from the sin/scandal. The son wants to be a good son to the mother and a saintly priest to the village. The lover of the priest is sure that their love is also God-willed.
The analysis of characters: Deledda captures well the agony of the priest in front of God for he knows well of his 'sin'; the agony of the priest in front of the mother for he knows that she knows 'his sin'; and the agony of the priest in front of the lover for he knows that he loves her truly and still can not live with her as normal couple. In short his life is a "una lotta suprema tra l'istinto cieco della carne e l'imposizione dello spirito."
The mother, on the other hand suffers a lot thinking about the son. She is a normal mother who is caught between Dogma and the motherly feelings. As a Catholic mother of a priest she suffers when her son goes against the normal rule - 'to have an affair with a woman'. As a human mother she wants her son to live like other man, having a wife and a family. She can not see her son suffering under the weight of guilt. And she is also in conflict with herself for she is not sure whether to be a Catholic mother of a Priest or a simple Mother of the only son. She asks God: "Perche, Signore, Paulo non poteva amare una donna? Tutti possono amare, anche i servi e i mandriani, anche i ciechi e i condannati al carcere; perche il suo Paulo, la sua creatura, lui solo non poteva amare?"
The lover of the priest wants him to marry her and not to deceive. She hates the double standard - a priest during the day and a lover during the night. When the priest says that it is not possible for it is not willed thus by God, she responds: "Perche la verita' era allora un'altra. Adesso qualcuno ti ha scoperto, forse tua madre stessa, e tu hai paura del mondo. Non e' la paura di Dio che ti spinge a lasciarmi...Dio, se esiste, non doveva permettere d'incontrarci, se era per dividerci."
Final Word: The emotional and relational struggles caused by a 'sin' are narrated in this intense novel.
Amore divino o terreno? In questo romanzo del 1920 la Deledda parla dell'eterno dilemma dei preti cattolici.
Un sacerdote 猫 combattuto tra l鈥檃more per una donna, Agnese, e il giuramento di fedelt脿 fatto a Dio e alla sua Chiesa. Sullo sfondo sua madre, che capisce il dramma del figlio, ne soffre e tenta di farlo ritornare sulla retta via. Ma quel 猫 questa retta via? In cosa consiste? Dimenticare Agnese o rompere il patto con Dio? Soffrire per il rimpianto o per il rimorso e la vergogna?
Il dramma descritto 猫 tutto interiore; i due non parlano, perch茅 credono di sapere gi脿 cosa pensa l'altro. Non sanno di avere gli stessi dubbi, le stesse paure, la stessa pena.
In tutto il romanzo regna incomprensione e incomunicabilit脿. Tra madre e figlio, tra il figlio e Agnese e tra tutti loro e gli abitanti del piccolo paese, luogo di superstizioni e maldicenze.
A fianco del sacerdote, un uomo debole e incapace di prendere una decisione, le due donne svettano. Agnese, passionale, economicamente indipendente, lucida, decisa e orgogliosa, sa cosa vuole e combatte per averlo. E la madre, tormentata, decisa, rispettosa, che non condanna Agnese, che cerca di comprendere, per cercare di capire i sentimenti del figlio arriva a mettere in dubbio la sua fede e addirittura a domandarsi:
"Perch茅, Signore, Paulo non poteva amare una donna? Tutti potevano amare, anche i servi e i mandriani, anche i ciechi e i condannati al carcere; perch茅 il suo Paulo, la sua creatura, lui solo non poteva amare?".
Ovviamente, alla fine non ci sar脿 pace per nessuno.
Primo libro della Deledda che leggo. Mi ha colpito la modernit脿 di alcuni pensieri, controcorrente rispetto alla morale del tempo e per la scrittura precisa e lucida.
Anche se l'atmosfera cupa, la narrazione lenta, i toni drammatici e angoscianti, l'isolamento asfissiante, l'ironia inesistente e l'infelicit脿 imperante hanno reso un po' troppo pesante la lettura.
Mentre leggevo questo libro mi 猫 venuta in mente la famosa frase biblica: 鈥淟e colpe dei padri ricadono sui figli鈥�; ma, nel caso di questo romanzo della Deledda, si dovrebbe cambiare l'ordine degli addendi. In questo romanzo, infatti, la colpa del figlio ricade sulla madre. Pubblicato dapprima a puntate su un giornale nel 1919 e poi in volume unico nel 1920, il romanzo La madre racconta la vicenda di Maria Maddalena, madre di Paulo, giovane parroco del paesino di Aar, un piccolo borgo arroccato sui monti sardi. Dietro il paese di Aar in realt脿 si nasconde Lollove, un piccolo paese dell'interno della Sardegna; ed 猫 alla sua leggenda che la scrittrice sarda si 猫 ispirata per la trama di questo libro. Maria Maddalena, 猫 una donna che per tutta la vita si 猫 sacrificata per il bene del figlio. Rimasta orfana in tenera et脿 猫 ospitata in casa di parenti, in cui viene maltratta e sfruttata da tutti. Qui suscita le attenzioni di un vecchio zio che decide di sposarla; poco dopo rimane vedova con un figlio da crescere; un figlio per cui si sacrificher脿 tutta la vita, annullando s茅 stessa nel lavoro di serva pur di non fargli mancare nulla. Quando la conosciamo la vediamo uscire in una notte senza luna, buia, ventosa e nuvolosa, alla ricerca del figlio, il cui comportamento e gli atteggiamenti degli ultimi tempi la fanno sospettare che Paulo nasconda qualcosa; seguendolo, infatti, scopre che il figlio ha una relazione clandestina con una ragazza del paese, Agnese. Maria Maddalena 猫 sconvolta e preoccupata dalla condotta del figlio fino a farne sua la colpa e la paura che lo stesso Paulo prova. Egli 猫 sempre stato il suo orgoglio, la sua speranza e la sua unica gioia in una vita di sacrifici; per riportare il figlio sulla retta via non risparmia s茅 stessa fino alla chiusa finale.
Una trama ben costruita e allo stesso tempo semplice e lineare; unita ad una scrittura limpida, precisa, lucida, sobria ed evocativa e ad una prosa fluida, nitida, armonica che scorre velocemente e piacevolmente, danno vita ad un'opera intensa, carica di tristezza e angoscia, dall'atmosfera cupa e a tratti claustrofobica. Questo romanzo 猫 molto diverso dagli altri romanzi della Deledda che ho letto precedentemente. In quest'opera mi sono mancate tantissimo le descrizioni dei paesaggi sardi, che personalmente piacciono tantissimo. Un'opera che ricorda molto i romanzi di Dostoevskij, uno degli autori russi che Grazia amava tantissimo; 猫 un vero e proprio romanzo psicologico (molto pi霉 delle altre sue opere), con pochi dialoghi, molto intimista infatti vengono riportati gli stati d'animo, i pensieri, riflessioni, dubbi che lacerano e turbano l'animo dei protagonisti. La vicenda si svolge in appena 48 ore, e per lo pi霉 猫 ambientato di notte, simbolo del tormento dei protagonisti. Anche qui ritroviamo molti temi tipici della narrazione dell'autrice sarda, il dramma del dubbio, dell'insicurezza, della paura. Una Sardegna impregnata di superstizioni e di religiosit脿, tanto che anche il vento impetuoso (grande protagonista del romanzo), che soffia e ostacola il cammino per gran parte del romanzo, 猫 una metafora del male, del demonio che scuote e agita ogni cosa, siano esse persone o cose. Un romanzo che tratta un argomento ancora attuale, molto moderno, controcorrente rispetto alla morale del tempo; infatti il tema centrale di questo romanzo 猫 il celibato dei preti accompagnato dal rifiuto di abbandonare la tonaca e la tentazione dell'amore per una donna. Paulo, il protagonista, diventato prete non per vocazione ma pi霉 per volere della madre, per tutto il romanzo 猫 continuamente lacerato e tormentato da un grande conflitto interiore; combattuto tra l'altare e l'amore passionale per una donna. Egli si innamora della giovane Agnese, smarrendo cos矛 la propria strada e precipitando nel vortice del peccato e della menzogna. Seguiamo Paulo, che ci mostra le sue debolezze ma anche la sue forze, combattere contro la tentazione in una crescendo sempre pi霉 angosciante; lacerato tra l'amore per la madre che gli ha dedicato la sua intera esistenza, il rispetto per la tonaca che indossa e l'amore forte e passionale per Agnese. Un amore passionale che infrange le regole, che esistono ma che sembrano cos矛 prive di senso e retrograde. In sostanza La madre 猫 la storia di una donna, del suo spirito di sacrificio e dell'amore infinito e sconfinato di una madre verso il proprio figlio. Un romanzo che ha il suo punto di forza nell'analisi approfondita dei personaggi e del loro travaglio interiore; infatti uno dei punti di forza della prosa della Deledda (che a me piace molto) 猫 la sua capacit脿 di descrivere gli stati d'animo come nessun altro. Il finale aperto, carico di tensione e suspense, lascia aperta la porta alle riflessioni personali di ogni lettore.
Desider貌 piegarsi, caderle sul grembo, pregarla di condurlo subito via cos矛 un'altra volta dal paesetto; e nello stesso tempo sentiva il mento tremargli per l'umiliazione e la rabbia; umiliazione di vedere la sua debolezza scoperta; rabbia di essere stato sorvegliato e spiato. Eppure soffriva anche per il dolore che dava a lei.
Fragile come l鈥檃nimo umano trascinato dalle passioni, e aspra come la terra della Sardegna sferzata dal vento: cos矛 ci appare la trama di questo romanzo; cos矛 percepiamo la vita che scorre tra le pagine, in quell鈥檃lternarsi di tormenti, dubbi, effimere speranze, dove le uniche certezze, amare e imperiture, sono la debolezza dell鈥檜omo di fronte alla tentazione, e l鈥檌neluttabilit脿 del suo destino di lotta e sofferenza.
La storia 猫 quella di Paulo, giovane parroco del fittizio paese di Aar, benvoluto dalla gente del posto e venerato dalla devota madre, che avvinto dall鈥檃more per la ricca Agnese, smarrisce la propria strada precipitando nel vortice del peccato e della menzogna, in cui ogni precedente convinzione perde in un istante la sua ragion d鈥檈ssere, e la coscienza, dilaniata dal rimorso e dal desiderio, si trasforma nella principale nemica di se stessa.
脠 una Sardegna rustica imbevuta di religiosit脿 e superstizione, il teatro di questa dolorosa vicenda: un paesaggio brullo, dominato da tradizioni e credenze arcaiche, ma soprattutto una realt脿 chiusa in cui i sentimenti umani, troppo a lungo soffocati dagli obblighi sociali e dall鈥檌gnoranza, deflagrano rovinosamente lacerando il cuore e straziando l鈥檃nima.
Il devastante conflitto interiore del protagonista, combattuto tra il senso del dovere e le necessit脿 del cuore, si consuma in poco pi霉 di ventiquattr鈥檕re, ma diviene il cruciale punto di non ritorno nella vita di Paulo, della sua infelice amante e, soprattutto, di sua madre.
E infatti, come da titolo, il vero cardine di questa storia 猫 lei, Maria Maddalena: una donna che non ha mai compiuto un鈥檃zione malvagia; che spinta dalle sgradevoli attenzioni di uno zio gi脿 anziano, ha rinunciato alla sua giovinezza per diventarne la sposa; che ha annullato se stessa nel lavoro di serva, per garantire un futuro a suo figlio, e che ora, ormai stanca e anziana, si trova inerme di fronte al dramma di quello stesso figlio: suo unico orgoglio, sua unica speranza, sola gioia in un鈥檈sistenza di sacrifici, ora pericolosamente in bilico sul ciglio del burrone, diviso tra la lotta per restare in equilibrio, e lo spasmodico impulso di lasciarsi andare.
鈥淓gli andava avanti, su per l鈥檈rta del suo calvario: un po鈥� di sangue gli rifluiva al cuore, i nervi gli si rallentavano; ma era tutto un disperato abbandono al pericolo, il distendersi del naufrago che non ha pi霉 forza di lottare contro le onde.
Volgendosi verso i fedeli non chiuse pi霉 gli occhi.
鈥淚l Signore sia con voi.鈥濃€�
Ed egli mosse il libro e riprese le sue orazioni e i suoi gesti lenti: e quasi un senso di tenerezza lo vinceva, nella sua disperazione, pensando che Agnese lo accompagnava al suo calvario come Maria Ges霉: che sarebbe fra pochi istanti salita sull鈥檃ltare, che si sarebbero incontrati ancora una volta, in cima al loro errore, per espiare assieme come avevano peccato assieme.
Come poteva odiarla se ella portava con s茅 il suo castigo, se l鈥檕dio di lei era ancora amore?鈥�
Non c鈥櫭� particolare originalit脿 nella vicenda narrata: le tematiche del peccato, dell鈥檈spiazione, delle convenzioni sociali, talvolta pi霉 forti e determinanti della coscienza stessa, sono fin dall鈥橭ttocento archetipi classici della letteratura; in questo caso, per貌, a colpire il lettore 猫 soprattutto la delicatezza della Deledda unita a quella singolare lucidit脿 con cui ella esplora i tormenti e le complessit脿 della psicologia umana, regalandoci un鈥檕pera suggestiva e carica di simbolismi 鈥� indimenticabile l鈥檌mmagine della veste talare abbandonata sul pavimento, a rappresentare la caduta di colui che la indossa 鈥� dove il labile confine tra fede e superstizione, da sempre radicato nelle piccole comunit脿 rurali, emerge in tutta la sua portata.
脠 certo un testo cupo, sofferto, quello concepito dall鈥檃utrice, ma 猫 anzitutto un testo in cui il dramma individuale, tanto insignificante per il resto della gente quanto insostenibile per chi lo vive in prima persona, diviene protagonista assoluto. Nelle ultime pagine, non a caso, assistiamo ad un crescendo di tensione, fino al parossismo, fino all鈥檈stremo compimento, fino alla liberazione per chi se ne va, e al rimorso inguaribile e incancellabile, per chi resta.
Il giudizio morale, ancora una volta, viene lasciato alla sensibilit脿 individuale e alle convinzioni di ciascuno; sulle pagine, caustica e traboccante di significato, resta l鈥檜ltima scena di due sguardi che s鈥檌ncrociano, e il dolore muto e logorante di due anime spezzate.
鈥淚l viso era fermo e duro, gli occhi socchiusi, i denti ancora stretti nello sforzo di non gridare. Egli intese subito ch鈥檈lla era morta della stessa pena, dello stesso terrore che egli aveva potuto superare. E anche lui strinse i denti per non gridare, quando sollev貌 gli occhi e nella nuvola confusa della folla che gli si accumulava attorno incontr貌 gli occhi di Agnese.鈥�
Breve, scarno, con pochi personaggi tagliati nel legno di ginepro. Contorti nella loro durezza. La madre 猫 uno di quei libri che lasci quasi volentieri, perch茅 ti mettono angoscia e dubbi. Ma che non dimentichi. La madre come archetipo distorto. Mai descritta come donna separata dal suo ruolo, conduce una vita da serva, prima per bisogno, poi per vocazione. Serva pensante e anche molto lucida, persino nei sogni che 猫 in grado di gestire e di comprendere, di dirigere e disinnescare quando si fanno presagio e tentazione. La madre che riscatta se stessa attraverso un figlio "fatto studiare" che diventa prete e riveste il ruolo pi霉 importante in una piccola comunit脿 dove lei 猫 nata e dove ha dovuto mendicare. La sua rivalsa 猫 per貌 una rivalsa celata da umilt脿, come se presagisse la precariet脿 della vita e la fallacia umana. Suo figlio, Paulo, prete amato e persino venerato, si innamora. E tradisce i voti, tradisce sua madre, tradisce Dio. Un dio mai presente, mai invadente, se non nelle declinazioni della casualit脿 che vengono assurte a segni del cielo a condanne o permessi, ma che sono solo frutto della superstizione e della mollezza d'animo. Agnese, donna forte e sola che, come spesso accade, si lascia trasportare dalla passione e che per un momento crede di poter vivere quest'amore a dispetto di tutte le regole imposte. Ed 猫 un romanzo di regole, questo. Regole infrante o seguite attraveso sacrifici. Regole che servono a mantenere un paese in quel limbo senza aspirazione alcuna - se non il costante mantenimento dello status quo - in quel tempo senza tempo, in cui tutto funziona se nessuno esce fuori dal ruolo imposto. E cos矛 i personaggi diventano maschere, smettono di essere archetipi per trasformarsi in attori che costantemente devono ripetere la loro parte, sacrificando loro stessi. Perch茅 se anche solo uno di loro dovesse slegarsi dai doveri imposti dalla comunit脿, tutto il paese sarebbe allo sbando. Successe con il predecessore di Paulo, figura a met脿 fra uomo e diavolo tentatore, e potrebbe succedere ancora. Ogni personaggio 猫 funzionale, anche quando riveste un ruolo marginale, il vecchio pastore che muore solo, per paura di essere toccato dalla cattiveria dell'umanit脿, che muore, lui stesso, con la coscienza non proprio a posto. Tutto serve. Serve il capro espiatorio, serve la persona da dileggiare, serve l'usuraia madre di un figlio che sar脿 il prossimo prete del paese, serve la supersizione che risponde a domande troppo profonde. Il finale, in crescendo, non risponde a tutte le domande. Le rinunce potrebbero portare ad una salvezza delle anime, ma potrebbero non farlo. Gli esseri umani sembrano sempre sull'orlo del baratro - non per niente il paese 猫 arroccato su un ciglione, a continuo monito e metafora efficaccissima. E rimanendo sul bordo non si sapr脿 mai che strada prenderanno queste anime cos矛 scosse dalla vita. Se avranno mai la forza di affrancarsi dal potere cos矛 pressante di regole comuni ma non sempre condivise. Se la forza persuasiva della paura di uno scandalo - pi霉 che del peccato e del giudizio divino - possa tenere a bada sentimenti del tutto umani e leciti. Se il lavorio del dubbio possa incidere su scelte che i personaggi si ritrovano a seguire ma che non hanno compiuto loro stessi. Il lettore si ritrova fra le mani non le pagine di un libro ma le cortine di un teatro che si chiudono. Perch茅, alla fine, il lavoro fatto dalla Deledda in questo piccolo gioiello, 猫 quello di un'abile regista che mette tutti i suoi personaggi sopra un palcoscenico dove ogni oggetto non 猫 solo ci貌 che vediamo, ma possiede anche la funzione di fare da ostacolo o da lasciapassare ad ogni personaggio. Cos矛 lo specchio riflette la verit脿 scomoda, i gradini impediscono a Paulo di entrare a casa della donna amata facendolo inciampare e, allo stesso tempo ad Agnese di avanzare altrove. Le case incarcerano, i muri sottilissimi dividono solo per evitare gli sguardi, ma non celano le presenze. Le porte servono a dichiarare intenti e garantire fiducia. E infine la luce, di fiamma, di sole, di luna. Il vento che scuote animi e foglie. Le calze che vanno rattoppate come gli errori.
Scarno, pulito nella sua mancanza di giudizio sui personaggi. Quasi assente il punto di vista dell'autrice, che lascia al lettore trarre le sue conclusioni. Frasi che possono lacerare per la fredda ammissione della bassezza umana e che possono disciogliere profumo di rose sull'acqua, quando descrivono - in un breve e isolato momento - la passione dolce e tormentata. Un piccolo gioiello. Una sorta di carillon dove i personaggi continuano a girare statici e apparentemente senza difetto, in un balletto senza fine che dopo i primi momenti di estasiata bellezza, inquietano non poco.
Non ho feeling con la Deledda. Non mi sento di bocciare questo romanzo perch茅 猫 ben costruito, con un inizio dai toni onirici, uno svolgimento saldo e un finale che rimane incerto fino all'ultimo; eppure la mia attenzione, superato l'entusiasmo iniziale, durante tutta la letteratura ha avuto un andamento altalenante. Mi 猫 capitato spesso di dover rileggere interi paragrafi perch茅 non riuscivo a stare sulla pagina, la mia mente si perdeva in altro. Purtroppo non 猫 la prima volta che mi capita con le opere di questa autrice, quindi penso di avere poco feeling con la sua scrittura. Tema del romanzo il doppio rapporto di un giovane parroco con la propria madre, solida e salda nella fede, e con una parrocchiana, l'affascinante Agnese, che lo seduce e vorrebbe indurlo a fuggire con lei. A fare da contorno apparizioni, figure leggendarie dei dintorni del piccolo paese che si materializzano davanti ai personaggi e sembrava vogliano portarli alla perdizione. Gli ingredienti per un libro interessante ci sono tutti, ma per me rimane una mezza delusione.
Un jeune pr锚tre qui vit avec sa m猫re dans un pauvre village sardinais commence une relation amoureuse avec une paroissienne riche. Sa m猫re provoque une crise en insistant qu'il met fin 脿 la relation. Sa maitresse veut qu'il renonce 脿 sa vocation et l'茅pouse. Enfin la pr茅misse de base est banale 脿 pleurer mais le roman est diaboliquement bien fait. Ce roman est un petit bijou qui vaut bien la peine de le lire.
Early last year I embarked on a quest to read more books authored by women to balance out skewed gender ratio of what I鈥檝e been reading. This journey, which I finally completed recently by reaching gender parity, has revealed to me some amazing works by women that may not be that well known. This is one of those remarkable books.
The Mother is an Italian novel by Grazia Deledda, who was the second woman to win the Nobel Prize in Literature in 1926. It follows a woman and her son, who is a priest, who move to the small village town of Arra on the remote Italian island of Sardinia. The village exists at the boundary between established religion and rural superstition. Where people believe in the Catholic teachings brought by the priest and his parish, but also live with village superstition and pagan beliefs. There are even stories of the previous priest, who鈥檚 soul still haunts the little parish.
Despite these challenges, the mother and her son move in. Determined to change this town into a proper god-fearing one. Everything works well until the son, Paul, begins to be misled by a lonely woman named Agnes, breaking his priestly vows. The night the mother learns of their relationship, she is visited by the wicked ghost of the previous priest, warning her to leave the town or else face dire consequences.
The resulting story is one that I incredibly enjoyed. The characters and their mental anguish felt so incredibly real, despite the slight magical realism of the story plot. The novel concerns itself with the conflict of forces: Catholicism versus rural paganism, the temptation of love versus the vows of priesthood, the mothers love for her son鈥檚 freedom versus concern for her son鈥檚 soul. It is an amazingly vivid novel that paints this little Italian island and its villagers in realistic colours.
Here is a quote from the novel I particularly enjoyd:
"She raised her face to his, her trembling lips, her lashes wet with tears. And his eyes were dazzled as by the glitter of deep waters, a glitter that blinds and beckons, and the face he gazed into was not the face of Agnes, nor the face of any woman on this earth, -it was the face of Love itself. And he fell forward into her arms and kissed her upon the mouth."
This really shows Paul鈥檚 struggle with temptation. This woman, Agnes, becomes so much more than just a woman. She is the embodiment of Love, an aspect of life that is forbidden for Catholic priests to bear. It blinds and beckons to him all at the same time. He is caught in the struggle within himself to heed his priestly vows, or submit into his tortured love. The novel is beautiful in this way by showing the mothers and the sons internal struggles so very well.
The stories fantastical elements lent itself to the story very real I felt. It really showed the struggle between superstitious belief and established religion that was going on at the time when Deledda wrote the novel. The author is actually from this island, Sardinia, so I鈥檓 she experienced this struggle first hand. The novel features ghosts and apparitions, but nothing that feels super fantastical. The Mother would fit squarely in the magical realism genre.
I rated the novel a strong 8/10. I was actually so engrossed in it that I read it from start to finish in one day. I would definitely recommend the book if you enjoy magical realism or anything with beautifully real characters that seem to leap out of the page.
Un piccolo romanzo che apre le porte al mondo di Grazia Deledda. Primi anni del '900 porta nei suoi scritti temi attuali, moderni e pesantissimi per l'epoca. In questo caso l imposizione del celibato dei preti. 脠 impossibile non amare la scrittura, le descrizioni della sua amata Sardegna e il suo modo unico e incredibile di addentrarsi nella psicologia umana.
Una situationship dove per貌 lui 猫 un prete e al posto di dirle "non sono pronto per una relazione" le dice "devo dedicarmi alla santit脿 e piegarmi al volere di Dio".
La madre 猫 un romanzo cupo che contrappone l'ideale religioso, se non anche superstizione, all'istinto carnale. 脠 ambientato in una terra aspra che esaspera i sentimenti contrastanti che lacerano Paulo, combattuto tra l'amore per Agnese e il credo religioso che lo ha portato ad essere sacerdote, credo a cui la madre si aggrappa ferocemente, seppur ponendolo in dubbio.
D. H. Lawrence ha paragonato il "temperamento istintivo" che permea La madre a quello di Cime Tempestose, e io non posso che concordare.
Pretty brave for a Sardinian woman in the 1920's to write about a Catholic priest's forbidden love for a woman. The writing has a slow introspective cadence that makes you feel an almost uncomfortable intimacy with the characters. That writing may seem old fashioned but it serves so well to bring you into the emotions of love and loss and tragedy therein. It also helps you to imagine dark chambers, courtyards, kitchens and churches. Her descriptions help you feel the warm air, smell the fragrance of the native bushes and flowers and imagine vividly Sardinian life in the early part of the century. That along with a timeless story of the fragility and complexity of familial and romantic love intertwined made this a jewel of a book.
Meraviglioso! Ho letto questo libro per il gruppo di lettura di cui faccio parte, e sono davvero felice di aver "scoperto" questa autrice. Ho adorato il modo in cui viene descritto il paesaggio e la profondit脿 con cui, nonostante il romanzo sia breve, sono trattati i personaggi.