Nella Roma del cinema e dei salotti, elegante e decadente, Federico, uno sceneggiatore di lunga esperienza, si trova suo malgrado coinvolto nelle indagini sulla morte di un giovane attore, Domenico Greco. Federico infatti 猫 stato una delle ultime persone a vedere Greco vivo e ora, muovendosi tra nobili decaduti, fisioterapiste brasiliane e mostri sacri del cinema italiano, dovr脿 dimostrare la propria innocenza.
E' un giallo nella confezione; ma molto di pi霉 nella sostanza. Roma 猫 la protagonista assoluta: splendida e decadente. La decadenza 猫 anche quella politica e morale dei nostri giorni, che fa da cornice al romanzo. Poi ci sono personaggi inventati che si intrecciano a persone vere, soprattutto quelle che appartengono al mondo del cinema e della cultura (Dino Risi, fra tutti, a cui viene dedicato un commosso ricordo). Ci sono gli ambienti della nobilt脿 romana, le cui aspirazioni cedono il passo all'eterno rimpianto della perdita di ruolo e dunque di prestigio. Secolare questione, in effetti. La mescolanza inevitabile con rappresentanti del popolo di qualsivoglia grado sociale ha da tempo decretato la fine del bel mondo dorato. Che dorato 猫 solo nell'involucro, ma si rivela decisamente infetto - e assai mediocre - nel contenuto, come gi脿 ebbe modo di raccontarci Marcel Proust. Dentro a questa mescolanza di personaggi e di mondi (la finanza, il cinema, il giornalismo, il sesso) si muove Federico (alter ego di Vanzina stesso) che si trova coinvolto nella trama nera di un omicidio che presenter脿 via via risvolti sempre pi霉 scabrosi e inquietanti. La storia si legge in velocit脿: 猫 scorrevole e la curiosit脿 di vedere come va a finire prende il sopravvento. Bisogna poi tornarci, per貌. Soffermarsi un poco su alcuni ragionamenti. Ci sono pagine che meritano un po' di riflessione, pagine amare, da rileggere in silenzio.
Sono romana ed ho lavorato nel film business per trent'anni. Se non mi ricordo male una volta sono stata anche a cena a casa di Vanzina: come faccio a dare meno di quattro stelle ad un libro che e' una perfetta sceneggiatura, con un ottimo ritmo di scrittura ed una bella storia, che cita tanti mostri sacri del cinema, che parla ancora con profondo amore della mia Roma ormai irriconoscibile ma sempre bellissima? Se le merita tutte!
Roma 猫 la grande protagonista di questo romanzo giallo, uno sfondo naturale in cui si muovono personaggi fittizi (ma che di reale hanno molto) che ben si affiancano a personaggi realmente esistiti (o ancora esistenti) ai quali viene fatto un doveroso omaggio.
Un giovane attore viene ucciso e il narratore si trova coinvolto, suo malgrado, in una vicenda torbida da cui cercher脿 di uscire indenne cercando i bandoli di una plausibile verit脿. I colpi di scena e le rivelazioni forti non difettano.
Una buona storia, scritta bene, da un autore che conosce a fondo gli ambienti salottieri della decadente nobilt脿 romana e meglio ancora quelli del cinema, molto pi霉 vicini a lui, e ne mette a nudo, attraverso le azioni e le parole dei personaggi, i pochi pregi e i moltissimi difetti e deviazioni. Un bilancio disastroso.
Roma ne esce devastata, malata, imbruttita, nonostante tutte le sue bellezze storiche e artistiche (ma che, anche in questo contesto, non si discutono)... ma, siccome 猫 la mia citt脿, io continuer貌 ad amarla pur con tutte le sue mancanze.
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Il delitto di un giovane aspirante attore offre lo spunto a Enrico Vanzina per la trama di questo romanzo che 猫 soprattutto un inno alla bellezza di Roma, citt脿 dello scrittore. Il libro 猫 denso di una sottile malinconia che ci trasporta attraverso un immaginario anno, scandito nelle quattro stagioni, in cui Roma 猫 vista nella pioggia d鈥檃utunno, nelle fredde sere d鈥檌nverno, nella brillantezza di un cielo primaverile e nei caldissimi pomeriggi estivi. Enrico Vanzina esprime i suoi sentimenti attraverso il protagonista, Federico, un giornalista, sceneggiatore di film, che si ritrova suo malgrado coinvolto nel brutto delitto. Un giallo poco giallo ma molto poetico, a tratti amaro, terribilmente attuale , che ti spinge a leggere questo libro tutto di un fiato. Bravissimo Vanzina.
Non 猫 solo un giallo, 猫 l鈥檃nalisi della decadenza di una capitale, satira di costume, riflessione su vita, amore e matrimonio, storia del cinema italiano. E tutti questi livelli, e altri, coesistono magicamente in una prosa incantevole. Letto d鈥檜n fiato, e da rileggere infinite volte.
Di solito di un giallo apprezzo la storia ma difficilmente il contorno. In questo caso vuoi per il fascino dell'ambientazione (Roma oggi tra dispetto e amore come e pi霉 di Sorvillo) vuoi per la sapienza dell'autore il condimento diventa pietanza e rende il tutto straordinariamente gustoso