Qual è il confine tra realtà e immaginazione? Fin dove può spingersi la libertà nella finzione? Tra le strade notturne di Roma, passando per i vicoli di pietra del centro storico, nella sala d’attesa del dentista, su un traghetto diretto in Sicilia, in spiaggia o attraverso le correnti marine, tra le poltrone di un teatro viennese. Quando lo spazio della vita non basta, lo si cerca in un sogno, in un ricordo, in una fantasia più vera di altre. Una raccolta di racconti varia, al limite tra quotidiano e surreale, verosimile e onirico. Parole alla ricerca delle molteplici forme in cui può manifestarsi la ricchezza dell’esperienza umana.
Roberta Rotolo è nata a Bari nel 2000. Attualmente vive e studia a Trento, dove frequenta la Facoltà di Giurisprudenza. "Sceglie i giorni di pioggia" è la sua prima raccolta di racconti
“Nulla s’� mosso quando Eva è andata via. Nessun oggetto fuori posto, nessuna foto spostata, nessuna mensola depredata. Mi ha lasciata qua, carne tra gli oggetti, per vegliare su di loro. Nessuno s’� mosso quando Eva è andata via. Nel silenzio della notte, tra lo schianto del fischio del treno e le ruote che scorrono come pellicola sui binari, qualcuno ha visto la sua immagine sfocata. Nessuno ha pianto per la fine del film. Solo silenzio.�
Avvertì allora lo scacco: c'era una catena di ferro che legava i polsi e le caviglie anche all'esistenza più libera. Si scoprì figlia di un padre, seme di una terra lontana, attrice di un palco non suo.
Roberta Rotolo consegna con entrambe le mani le chiavi per entrare nel suo mondo interiore e nel suo immaginario senza chiedere nulla in cambio, se non di accendere i delicati recettori dell'immedesimazione.
Consiglio di intraprendere la lettura proprio durante i giorni di pioggia , così da poter vivere l'esperienza di G.S. e tuffarsi in questi diciassette percorsi di vita, di anima e di pensieri.