(Roma, 1917 - Montecarlo di Lucca, 1987) Frequenta il Ginnasio-Liceo "Tasso" e in seguito l'"Umberto I", per poi iscriversi, nel 1935, alla Facolt脿 di Giurisprudenza dell鈥� Universit脿 di Roma. L鈥檃ttivit脿 letteraria era gi脿 cominciata negli anni 鈥�30: tra il 鈥�37 e il 鈥�40, egli aveva licenziato diversi racconti, (alcuni dei quali pubblicati sulle riviste 鈥淢eridiano di Roma鈥� e 鈥淟etteratura鈥�), in seguito riuniti nel volume 鈥淟a visita鈥� (1942). Pare evidente, negli scritti succitati, la suggestione dei 鈥淒ublinesi鈥� di Joyce (鈥淚n Joyce scoprii il primo scrittore che concentrasse la sua attenzione su quegli aspetti della vita che per me erano sempre stati i pi霉 importanti e di cui gli altri sembravano non accorgersi nemmeno鈥�), primo passo verso quella poetica del quotidiano avviata a divenire la sua cifra stilistica abituale. In buona misura ambientati in Toscana, nella zona compresa tra Volterra e Marina di Cecina (鈥淧er affetto e per organica intelligenza di poesia, Cassola ne ha fatto non una provincia, e sia pure la sua provincia, ma un luogo, anzi il luogo dell鈥檃nima鈥�, ebbe ad affermare Mario Luzi), i successivi lavori dello scrittore sembrano avvicinarsi, seppur percorrendo gli abituali sentieri lirico-intimistici, a tematiche neorealistiche e resistenziali: 鈥淔austo e Anna鈥� (1952), 鈥淚l taglio del bosco鈥� (1954), 鈥淓siliati鈥� e 鈥淟a ragazza di via Valadier鈥� (1956), 鈥淟a ragazza di Bube鈥� (1960) son tra le sue cose pi霉 riuscite, certo quelle che gli danno il successo ed una notoriet脿 assai vasta. Sono, anche, le opere destinate a procuragli l鈥檕stilit脿 di gran parte della critica, espressa tramite recensioni impietose (鈥淟a ragazza di Bube鈥� 猫 definito da C.Annoni 鈥渓a scatola cellofanata per la societ脿 del boom鈥�) e, a volte, feroci (Italo Calvino parla di 鈥渞omanzi sbiaditi come l鈥檃cqua della rigovernatura dei piatti, in cui nuota l鈥檜nto dei sentimenti ricucinati鈥�). Tutto ci貌 non muta la direzione della sua ricerca di narratore, intesa come d鈥檜so a 鈥渟quarciare il velo opaco che nasconde le cose鈥�: c鈥櫭�, filo rosso ineliminabile dell鈥檌ntero suo universo, una profonda sfiducia nella storia, che mai gli verr脿 perdonata in tempi di accalorato dibattito ideologico. Peraltro, il prosieguo del suo discorso viene in effetti inficiato dall鈥檌nsistere sull鈥檈quivalenza saggezza-rassegnazione, evidente nei vari 鈥淯n cuore arido鈥� (1961), 鈥淚l cacciatore鈥� (1964), 鈥淪toria di Ada鈥� (1967), 鈥淧aura e tristezza鈥� (1970), 鈥淢onte Mario鈥� (1973), 鈥淭roppo tardi鈥� (1975), 鈥淟鈥檃ntagonista鈥� (1976), 鈥淚l ribelle鈥� (1980). Nell鈥檜ltimo decennio della sua esistenza, egli si dedica vieppi霉 a un鈥檌ntensa attivit脿 pacifista, ecologista, antimilitarista, espressa in testi quali 鈥淟a lezione della storia鈥� e 鈥淟etteratura e disarmo鈥� (1978), 鈥淐ontro le armi鈥� (1980), 鈥淒iritto alla sopravvivenza鈥� (1982),鈥淟a rivoluzione disarmista鈥� (1983).
Si tratta di una raccolta comprendente tre racconti lunghi, il cui pi霉 noto 鈥淚l taglio del bosco鈥� fornisce anche il titolo alla stessa; gli altri sono 鈥淏aba鈥� e 鈥淚 vecchi compagni鈥�. L鈥檃mbientazione 猫 quella pi霉 confacente alla biografia dell鈥檃utore catalizzata dal Volterrano, terra d鈥檕rigine della madre e molto frequentata anche dal padre. 脠 un angolo di Toscana: fatica, miseria, natura ma 猫 anche il bosco come fonte di reddito per i boscaioli e per i carbonai o come sicuro rifugio alla macchia per i partigiani. 脠 terra lacerata da contrasti forti, da prese di potere, da convenienti associazioni: fascista o comunista, all鈥檕ccorrenza per alcuni, convinti partigiani e compagni e null鈥檃ltro per una cerchia di amici, ristretta, sparuta, assediata. Il racconto pi霉 noto 猫 contenuto al centro della raccolta dai due a tematica simile, parlano di resistenza, rappresentante l鈥檜ltimo , 鈥淚 vecchi compagni鈥� il proseguimento del primo, il suo naturale sviluppo; mentre in 鈥淏aba鈥� 猫 rappresentata l鈥檌ncertezza dell鈥檌ntellettuale che non riesce ad aderire agli ideali marxisti, ne 鈥淚 vecchi compagni鈥� si rappresenta la difficile convivenza con un paese votato al fascismo e che cerca faticosamente un compromesso in seguito alla disfatta del regime e allo sbando conseguente alla Liberazione e all鈥檌mmediato dopoguerra. 鈥淚l taglio del bosco鈥� 猫 nel mezzo un delicato ritratto umano di un giovane vedovo incapace di sperare in un futuro piegato com鈥櫭� dal suo profondo dolore. Prosa scarna e asciutta, capace con poche parole di rendere vivo il dolore del vivere, dell鈥檈ssere amato, di amare, di lottare per i propri ideali.
"Het kappen van het bos" is een interessante novelle over Guglielmo, een man die probeert geld te verdienen met het kopen en omhakken van een stuk bosgrond, maar eigenlijk vooral hoopt door het harde werk niet meer aan zijn net overleden vrouw te moeten denken. Hij omringt zich bij deze zware klus met vier totaal verschillende figuren, van een oude verhalenverteller tot een jongeman die liever achter de vrouwen aan zou zitten. Er gebeurt weinig, maar dit werkje moet het eigenlijk vooral hebben van de sfeer in het bos en de omschrijvingen van de arbeid. Zeer droog geschreven en verraderlijk eenvoudig.
"'Er is volop tijd om na te denken,' zei de kolenbrander ten slotte. 'Wij kolenbranders doen niets anders dan nadenken.'"
"De jaren die de mooiste van zijn leven hadden geleken, waren alleen maar een voorbode geweest van zijn rampspoed."
"Hij zag zelf vreselijk tegen die dagen op, omdat hij uit ervaring wist dat alleen het werk in staat was zijn kwellende gedachten op afstand te houden."
Guglielmo, un boscaiolo di circa 38 anni, 猫 vedovo da 3 mesi e padre di 2 bambine.
La vicenda ruota intorno a pochi ma espressivi personaggi, i suoi cinque colleghi di lavoro Trascorrono insieme lunghe giornate, a volte addirittura interi mesi e la sera, quando si riposano, ognuno pensa alla propria famiglia, mentre Guglielmo sovente racconta della giovane moglie, morta dopo soli 12 giorni di malattia. Gli amici comprendono il suo dolore e, nonostante la sua rassegnazione, nelle parole emerge sempre la malinconia. La domenica porta dei fiori sulla tomba della moglie e mentre 猫 li', i suoi pensieri scorrono velocemente: spesso, per evitare di soffrire, ritarda il suo rientro a casa per Natale, preferendo la compagnia di Fiore, col quale parla di boschi o di guerra. Spesso ripensa alla sofferenza della moglie, alla sua malattia, rimasta senza cura e nome. . Quando il lavoro nei boschi finiva, tutti tornavano a casa: dopo 5 mesi di lontananza, ogniqualvolta ripercorreva la strada de paese, il suo sguardo si levava verso l'alto e, invocando il nome della moglie Rosa, le chiedeva la forza per continuare a vivere. Il racconto, scritto in modo semplice, ha un ritmo narrativo molto calmo: la malinconia e la semplicit脿 del protagonista riflettono l'ambiente sociale nel quale si svolge il romanzo. C'猫 molto sentimento e tanta voglia di lottare: Cassola descrive poco i luoghi e preferisce dare risalto ai personaggi ed alle loro storie.
Un romanzo breve e asciutto, ma con un crescendo emotivo che alla fine quasi ci spiazza per la sua intensit脿. La trama 猫 scarna fino all'essenziale: il taglialegna Guglielmo parte insieme a 4 lavoranti per disboscare una foresta della Maremma, un lavoro duro che li terr脿 lontani da casa cinque mesi; 猫 tutto qui, la storia si dipana con un ritmo lento e cadenzato che scandisce le giornate sempre uguali dei nostri protagonisti, alle prese con la fatica e le intemperie. Nel caso di Guglielmo per貌 il tormento pi霉 grande saranno i suoi pensieri: infatti all'inizio ci viene detto quasi di sfuggita che 猫 vedovo da poco, ma andando avanti a leggere scopriamo che questo lutto lo ha segnato in profondit脿 e che la vita quasi ascetica dei boscaioli 猫 in fondo una metafora dell'autore per indicare la solitudine e il senso di isolamento che prova chi ha perso qualcuno che amava. Racconto interessante che affronta un tema abusato come quello della perdita da una prospettiva originale; peccato che sia un po' troppo stringato per lasciare il segno, sia come lunghezza che come stile.
Het kappen van het bos, een 70-jaar oude Italiaanse novelle, is heel erg mooi in zijn haast ontroerende eenvoud. Carlo Cassola vertelt hoe Guglielmo enkele maanden nadat hij weduwnaar is geworden met een kapploeg naar de Toscaanse Apennijnen trekt om er een perceel hout te gaan kappen waarvan hij de kaprechten kocht. Het ritme van de zinnen en de eenvoud van taal en stijl lijken rechtstreeks afgestemd op het levensritme van de mannen: vijf maanden lang is opstaan, kappen, eten en slapen het enige wat hen te doen staat. Voor Guglielmo is het zware werk een manier om zijn gedachten te verzetten en een vlucht van zijn droeve lot. Cassola weet het leven van de kappers tot dicht bij zijn lezers te brengen in een vlot lezende en mooie novelle. Een eenvoudige wereld, die als het om relaties, leven en lijden gaat, net zo complex is als die van ons allemaal. Schoon en schrijnend in al zijn eenvoud. Guglielmo mag altijd een knuffel komen vragen.
Il ritmo che domina questo racconto (o racconto lungo, per essere pi霉 esatti) 猫 lento. Il tempo appare dilatato e rallentato al punto da dare l'impressione che non succeda assolutamente nulla. Se, infatti, dovessimo farne un rapido riassunto, potremmo dire solo che Guglielmo, il protagonista, si reca assieme alla sua squadra di uomini nei dintorni di Massa per portare a termine il taglio di un bosco, da cui conta di ricavare una discreta somma: questi sono i fatti, questo 猫 tutto ci貌 che accade in termini di eventi materiali.
E cos矛, Cassola ci descrive la vita semplice, quasi ascetica, che questi uomini conducono un giorno dopo l'altro, una vita fatta di risvegli antelucani, di duro lavoro fisico, di pranzi e cene organizzate spartanamente, di interminabili partite a carte, di sporadiche chiacchierate condotte quasi sempre con una ritrosia al limite della scontrosit脿, di qualche intermezzo giocoso (come nel caso dell'imprevista nevicata o delle sere in cui Francesco d脿 la stura ad uno dei suoi tanti racconti), ma soprattutto di routine. I mesi passano, ed 猫 lo stesso Cassola che ce ne d脿 una diretta indicazione, ma se al lettore mancassero tali precisi segnali temporali, non saprebbe probabilmente dire se questi uomini siano restati nella capanna del bosco due settimane, due mesi o due anni.
Ma se il lato "concreto" della vicenda presenta un andamento lineare e persino monotono, il lato psicologico 猫, al contrario, un continuo, impetuoso crescendo, tanto che dar脿 vita al tratteggio di colei che 猫, forse, la vera protagonista del racconto, ossia la moglie morta di Guglielmo.
Che egli sia vedovo da pochi mesi, lo apprendiamo quasi subito, nelle prime pagine. Tuttavia, questi iniziali riferimenti alla donna non sembrano essere particolarmente intensi. I ricordi di Guglielmo al riguardo e la sua sosta al cimitero prima di partire si perdono nei mille altri piccoli dettagli che lo scrittore ci narra. Ma, poco a poco, emerge chiaro il dolore insopportabile che la sua perdita ha causato.
Pare quasi di sentirla sulla propria pelle l'angoscia profonda che gli attanaglia lo stomaco, l'ansia che lo spinge a cercare nel lavoro un po' di sollievo o, almeno, qualche momento di oblio. Ma non c'猫 nulla da fare. Giorno dopo giorno, l'immagine di lei si fa sempre pi锟斤拷 nitida e, se all'inizio, era forse solo un fantasma, la "brava donna" che accudiva alla sua famiglia, diventa presto un'immagine assai pi霉 concreta ed umana. Diventa la donna dalle mani screpolate che lava i panni nell'acqua gelida del lavatoio, la donna che dava un senso ed uno scopo al suo tornare a casa, la sera, la donna che gli ha rivolto poco prima di morire una muta domanda che egli non 猫 riuscito a capire e che ancora lo tormenta, la donna che era il motivo della sua completezza, la donna che solo alla fine, quando Guglielmo si arrender脿 alla disperazione che neppure il pensiero delle figlie pu貌 arginare, chiamer脿 finalmente col suo nome:
"Rosa" mormor貌. "Rosa," disse ad alta voce. "Rosa, aiutami tu. Rosa, mandami un po' di rassegnazione!"
Non so se qualcuno di voi ha visto il film "The Hours". Ad ogni modo, ad un certo punto, Maryl Streep dice: "Era quella la felicit脿. Non lo sapevo, ma era quella la felicit脿". Beh, la felicit脿 di Gugliemo era Rosa.
Racconto magnifico, narrato con maestria ed immenso pudore, poich猫 il dolore di Guglielmo fu anche il dolore di Cassola. Lo consiglio a tutti.
Het was bijzonder een korte tijd te mogen vertoeven in het bos, en het hart van Guglielmo, hoe donker het er ook was, op beide plekken. En toch schemerde af en toe een beetje licht binnen. Langs een sluier, maar toch. En houtskool zal ik nooit meer met dezelfde ogen bekijken.
Un paio di settimane fa 猫 morto Alberto Arbasino, esponente del cosiddetto 'Gruppo 63', autore del romanzo-fiume Fratelli d'Italia e di altri romanzi, saggi ed articoli. La maggior parte degli italiani nemmeno se ne sono accorti. Alcuni giornalisti/opinionisti/critici s矛, foss'anche solo per contratto, hanno scritto due o tre righine che poi sono puntualmente rimbalzate qua e l脿 su internet, dove tutti sono diventati improvvisamente specialisti dell'opera di Arbasino e, essendo che era appena morto, hanno diligentemente proceduto alla sua santificazione. Ci sono state per貌 delle voci fuori dal coro, come quella di un mio amico che ha la voce di Enrico Ruggeri, e che ne ha dette peste e corna di Arbasino, che era diventato nelle ultime ore Sant'Arbasino, trasformando quindi il mio amico con la voce di Enrico Ruggeri in un bestemmiatore blasfemo. Di queste blasfemie ne parlo con un altro mio amico, che ha la voce come quella di Elvis Prestely, e che effettivamente si trova d'accordo con le bestemmie dell'altro amico. Entrambi questi miei amici dalle voci cos矛 musicali criticano lo sperimentalismo (o pseudo tale) di Arbasino, per il quale il massimo della sperimentazione era farcire i suoi romanzi di polisindeti. Il tutto accompagnato da una critica tutto sommato abbastanza superficiale, se non immotivato, al 'romanzo tradizionale', una cosa di cui molti parlano anche se nessuno, pare, lo abbia mai visto, o letto. In particolare, Arbasino se la prendeva con scrittori di 'romanzi tradizionali' a quanto pare davvero bravi, come Giorgio Bassani e Carlo Cassola, che, poverini, non si meritavano mica gli elenchi di insulti dell'elegantissimo Arbasino.
Io devo ammettere, spudoratamente, che non avevo mai letto n茅 Arbasino, n茅 Bassani, n茅 Cassola. Siccome ho la fortuna di avere amici che hanno letto tutto e di tutto, mi sono fatto consigliare da Elvis Priestley qualcosa di Cassola. E lui mi ha consigliato la raccolta di racconti Il Taglio del Bosco. Spiegandomi, anche, che questi racconti risentono molto dell'influenza del primo James Joyce, quello della gente di Dublino. Prendo dunque l'ultimissima edizione della raccolta (500 e rotti pagine) e mi preparo a leggere storie Joyceane di gente comune fulminata improvvisamente da inaspettate epifanie. Non prima, per貌, di leggere la lunga prefazione di Manlio Cancogni. Il quale Cancogni ci spiega che i primi quattro racconti della raccolta appartengono al periodo 'subliminare' di Cassola, gli altri al suo periodo pi霉 maturo, che 猫 stato anche il pi霉 commerciale. Che vorr脿 mai dire?, mi chiedevo. E l'ho capito subito.
Comincio col primo racconto, Baba: storia di partigiani comunisti e socialisti che preparano la ribellione. E la noia m'assale. Un altro fissato con le storie dei partigiani?, pensavo. Mi sbagliavo. Cassola non racconta il 'mito' dei partigiani. Al contrario: li smitizza. Per certi versi, l'approccio che Cassola ha nei confronti del mito della partigianeria italiana pu貌 addirittura essere definito 'tragico'. Nei racconti di Cassola, infatti, i partigiani sono poco pi霉 che un gruppo di giovani illusi, e non sempre intelligentissimi. Sotto la sua penna delicata ma implacabile, i partigiani sono essere umani pieni di difetti (e, spesso, pieni di s茅).
Ma 猫 con i racconti successivi che comprendo il significato del suo stile 'subliminare'. Lasciato il gruppo di partigiani, Cassola ci trascina in storie quotidiane di massaie o giovane ragazze. Tutto 猫 normale, terribilmente normale. Eppure, sotto quella patina di normalit脿, di quotidianit脿, si percepiscono alcune crepe, qualche nota stonata: qualcosa che il nostro occhio vede, ma che la nostra mente non registra esplicitamente. Qualcosa che si fa strada fra le pieghe profonde del nostro inconscio. Poi, d'improvviso, giunge l'epifania Joyceana, come un'angoscia che si infiltra nel petto. Il culmine dello stile 'subliminale' 猫 il racconto che da il titolo alla raccolta, 'Il Taglio del Bosco'. Un gruppo di boscaioli, guidati dal vedovo Guglielmo, vanno a tagliar legno. Si lavora duro, da mattina a sera, poi si mangia, si chiacchiera, si fumano le sigarette, si va a dormire. Il tempo passa, ma nel bosco il tempo sembra un albero agitato dal vento. E Guglielmo lavora, lavora, lavora. Guarda i suoi compagni, dal pi霉 giovane al pi霉 vecchio, che sembrano tutti pi霉 vivi di lui. 脠 un racconto straziante, 'Il Taglio nel Bosco': l'uomo pu貌 abbattere alberi secolari, ma certi lutti non si finiscono mai di elaborare.
Poi, per貌, cominciano gli altri racconti, quelli che in teoria dovrebbero essere pi霉 scorrevoli, leggibili, 'commerciali'. E che io, invece, ho trovato davvero noiosi. Torna Baba e tornano i partigiani che parlano di fascismo, comunismo e socialismo. Torna il Baba del primo racconto, pi霉 una folla di personaggi spesso poco interessanti. Una marea di nomi che confondono e che si confondono. L'ultimo racconto 猫 una storiella d'amore di un tizio che durante il militare perde la testa per una specie di femme fatale di paese: a me personalmente non fregava nulla, n茅 dell'uno, n茅 dell'altro!
In definitiva, questo mio primo incontro con Cassola non mi ha convinto. Ho ammirato la tecnica di Cassola, ma l'ho trovata troppo esplicita e sfacciata: come sempre, c'猫 un salto temporale improvviso che scombina le carte in tavola e mostra l'ironia della vita, in cui ogni cosa passa e cambia, e questa cosa, nei racconti di Cassola, c'猫 sempre, sempre, sempre! Ho apprezzato i primi racconti, quelli della fase 'subliminale', ma non ho urlato al capolavoro. Gli ultimi li ho trovati buoni per le fiction TV. Di questi nove racconti, in definitiva, ne salvo solo tre: 'Il Taglio del Bosco', di cui ho gi脿 parlato, ma anche 'Rosa Gagliardi' e 'La Casa di via Valadier'. 'Rosa Gagliardi' 猫 un racconto del 'primo' Cassola, quello della fase 'subliminale', ed 猫 davvero straordinario come uno scrittore cos矛 concentrato sul mondo degli uomini sia riuscito a creare un personaggio femminile estremamente complesso e, per certi versi, molto coraggioso. 'La Casa di via Valadier', invece, appartiene al pieno periodo commerciale. Come tutti gli altri racconti di questo periodo, 猫 buono per una fiction TV: si tratta, infatti, di una (condensatissima) saga familiare. Ma almeno la materia del racconto 猫 leggermente pi霉 sofisitcata rispetto alle solite storielle di giovani soldati o di partigiani rivoluzionari, con i rapporti fra i vari personaggi meno banali rispetto agli altri racconti.
Legger貌 qualcos'altro di Cassola? Continuer貌 a seguire i consigli del mio amico con la voce di Elvis Priestley? Non so. So solo che Arbasino 猫 morto ed io, invece di leggere lui, come fanno tutti gli internauti che si sentono in dovere di mettersi a lutto per la morte di uno scrittore che devono far finta di conoscere, se no pare brutto, mi sono messo a leggere tutt'altro. Perch茅, di tutte le mode, preferisco seguire quella di chi non segue nessuna moda.
A volte i libri sono inscidibilmente legati a ricordi ed a periodi particolari della nostra vita. Per me "Il taglio del bosco" rappresenta il "libro del mare" dell'anno in cui andai a trascorrere due settimane di vacanza in quel di Ventimiglia ritornando, come oggi, il giorno dell'alluvione in Valtellina e Valchiavenna, il 18 luglio 1987. In occasione del ventiseiesimo anniversario di quella tragica ricorrenza ho intenzione di rileggermelo.
Il taglio del bosco 猫 la storia di un gruppo di boscaioli che, lontano da casa, fanno il loro lavoro, vengono raccontati il comportamento diversi dei personaggi.
Deze novelle gaat over Guglielmo, een dertiger en sinds enige maanden weduwnaar. Hij heeft van een landeigenaar het recht gekocht om in de bergen een stuk bos te gaan kappen. Dit moet hout opleveren voor de mijnbouw en om houtskool van te laten maken. Daarom vertrekt hij voor enkele maanden met een vijftal mannen die hij voor het werk inhuurde. Zijn twee dochtertjes laat hij achter bij zij inwonende ongehuwde zus. Guglielmo mist zijn overleden vrouw heel erg. Dat overheerst al zijn gedachten. Maar ook de twee meisjes missen hun mama. En ook hun papa als die zo lang weg gaat. Maar dat raakt de man blijkbaar minder. Of hij kan hun verdriet en gemis niet aan. Deze korte roman, oorspronkelijk geschreven in 1953, die pas onlangs in het Nederlands werd vertaald, kreeg overal positieve recensies waardoor ik er veel van verwachtte. Maar dat viel me wel tegen. Ik vond het alleszins niet getuigen van "diepgaande menselijkheid en subtiele exploratie van de complexiteit van menselijke relaties." Het bos- en berglandschap werd knap geschreven. Maar op de diepere gevoelens van Guglielmo werd niet ingegaan. Dat bleef eerder oppervlakkig. Ik kon zijn verdriet niet aanvoelen. Wel werden er hele bladzijdes gevuld met verhalen en grappen die 茅茅n van de werklui op de lange avonden vertelde om de tijd te doden. Ik vond het hele boek nogal vlak. Jammer want de Carlo Cassola (1917-1987) leek me wel een interessante man, vocht tegen de Italiaanse fascisten tijdens WO II en was in zijn latere leven begaan met het milieu.
Een klassieke, naturalistische roman, over het rooien van een bos. Een tranche de vie, die de lezer meteen onderdompelt in de wereld van Guglielmo, een recente weduwnaar en vader van twee dochtertjes, die het moeilijk heeft de dood van zijn vrouw onder ogen te zien. Hij heeft een concessie gekocht op het kappen van een bos ergens in de Apennijnen, een klus die hij samen met vier andere houthakkers zal klaren in vijf maanden tijd.
Tot daar het boek. Veel mee dan dat gebeurt er niet, maar Cassola slaagt er weergaloos in om ons mee te trekken in de sfeer van het gebeuren en de onderhuidse, wanhopige poging van Guglielmo om de dood van zijn vrouw te verwerken. Hij schildert het brute leven op de afgezonderde buiten, de stilzwijgende verstandhouding onder de mannen, het verdriet van zijn zus Caterina en de onwennigheid van de dochtertjes Irma en Adriana.
Een korte, semi-autobiografische (zo vertelt de blurb) roman, zeer klassiek in opzet. Het boek dateert van 1950, en het is dan ook zinloos om het inhoudelijk tegen het licht van de hedendaagse moraliteit te houden.
Cassola is a writer depicting the life of ordinary people in Italy of the mid 20th century. This is the first and only book of him I've read so far, but based on this story I imagine his work would be a major source of inspiration for Italian neorealist movie makers.
It tells the story of a countryside man with 2 daughters whose wife recently passed away after an poorly diagnosed illness. He goes on to cut a batch of trees with a number of comrades (under his command), in large part to forget his sadness at the departure of his wife. But when he returns after more than 5 months in the woods, he still hasn't gotten over the tragedy.
The story, scenes and language don't display any remarkable features other than the harsh conditions of the life as a woodcutter and the few professional options in life back then and there, in addition to the feelings of the poor man. No frills. In that sense I consider it an okay (and quick) read, but nothing in the way of insight or catharsis staying with me for a long time in the future.
Questa opera, dal taglio lirico, riassume la vicenda introspettiva del protagonista che tenta di elaborare il lutto attraverso il taglio di una sezione di un bosco nei pressi di Pomarance. La descrizione del lavoro dei boscaioli deriva dalla vicenda autobiografica di Cassola stesso, che ha spesso trascorso i mesi estivi nella Maremma toscana. L'ambiente 猫 uno dei protagonisti di questa opera, con i suoi ritmi lenti e quasi sospesi. Il tempo sembra non scorrere, immerso in una fissit脿 di riti che risulta quasi statico. Ad essa si contrappone il tempo del protagonista, il suo dolore e le sue inquietudini. Il ritmo 猫 lento, sospeso, tanto che sembra dilatare la narrazione in modo inversamente proporzionale al numero delle pagine. Un libro sorprendente, sotto ogni punto di vista.
Le giornate dei boscaioli si susseguono una dopo l'altra senza diversivi, lente e faticose, nella rude semplicit脿 che immergersi nella natura richiede. E dietro alle piante, al freddo, alla pioggia che filtra dal tetto e all'azzurro del cielo del mattino si celano i pensieri dell'uomo e la speranza di vita disillusa del protagonista.
Una storia semplice, quasi noiosa, breve. Eppure tratteggiata benissimo, con una nitida psicologia di ogni personaggio, una precisa descrizione del lavoro e delle sue poche novit脿 quotidiane, un'elaborazione del lutto che guarda il "cielo nero senza una stella": un racconto che fa sentire i luoghi, fa sentire gli odori, commuove.
Zijn geluk was leugenachtig geweest, een geluk gebaseerd op onwetendheid en bedrog. De jaren die de mooiste van zijn leven hadden geleken, waren alleen maar een voorbode geweest van zijn rampspoed.
Van een roman waarvan na meer dan 70 jaar nog nieuwe vertaalde drukken verschijnen, en al zeker als het met zo'n mooie cover is, verwacht ik veel. Het kappen van het bos is kort maar had even tijd nodig om me te overtuigen van zijn literaire waarde鈥攄it is bepaald niet het niveau van Pirandello of Calvino. Maar ik vergelijk uit gebrek aan een breder referentiekader met de verkeerde auteurs. Want het boekje van Carlo Cassola heeft me alsnog overtuigd! Het verhaal is uiteindelijk een mooie, waardevolle en subtiele uitdieping van rouw.
3.5*. Een fijn en precies geschreven verhaal over het rauwe leven van Italiaanse houthakkers. Lichter en minder hard dan de Amerikaanse houtkap verhalen (die ik graag lees), maar daardoor sfeervol en menselijker, met meer mededogen geschreven. Een verhaal waarin verder niks van belang gebeurd, een verhaal waarbij je gewoon meeleeft met de dagelijksheid van de houthakkers. Maar ondertussen kruipt het verdriet, de hopeloosheid en machteloosheid van de hoofdpersoon onder je huid.
Come un cortometraggio neorealista Cassola restituisce uno squarcio di mondo, un mestiere e un modo di vivere che non esistono pi霉: la vita del taglialegna nella Toscana tra le due Guerre Mondiali. Tuttavia l'umanit脿 del sentimento del lutto resta universale, la ricerca della solitudine nella sofferenza e la difficolt脿 di trasformare il dolore. Anche i personaggi minori, seppure accennati, restano ritratti come da un pittore macchiaiolo.
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De uitgever noemt het een spirituele roman, het Parool ziet er een portret van rouwverwerking in en ik las het weer heel anders, als een herkenbare schets van een leven dat geen grip krijgt op de toekomst en qua beleving sterk doet denken aan deze tijd.
In feite las ik de pagina's in een ruk uit ookal waren de onderwerpen vrij saai, bomen kappen en roken enz. 'En dat is wat literatuur kan', zei Korneel. Saaie alledaagse dingen toch zo weten te beschrijven dat je niet wilt stoppen met lezen. Ik vergeef de seksistische schrijfsels gezien de tijdsgeest. Benieuwd naar de film.
it's a simple story about a man who stuck in his own grief . he lost his wife's and he went on the jungle to cut trees there with some other men. it s not about his grief , its boring narration how he suppress his sorrows .it's not kind of story that drag your feeling as reader to it,, or make sympathize for the main character.
Prima di questo racconto, avevo letto solo La ragazza di Bube del medesimo autore. Devo dire che Cassola mi ha stupito positivamente, riuscendo a creare un testo che non annoia e che nella sua brevit脿 e semplicit脿 riesce a colpire il lettore. Una piacevole riscoperta di un autore che non amavo.