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Chien 51

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Autrefois, Zem Sparak fut, dans sa Grèce natale, un étudiant engagé, un militant de la liberté. Mais le pays, en faillite, a fini par être vendu au plus offrant, malgré l’insurrection. Et dans le sang de la répression massive qui s’est abattue sur le peuple révolté, Zem Sparak, fidèle à la promesse de toujours faire passer la vie avant la politique, a trahi. Au prix de sa honte et d’un adieu à sa nation, il s’est engagé comme supplétif à la sécurité dans la mégalopole du futur. Désormais il y est “chien� � c’est-à- dire flic � et il opère dans la zone 3, la plus misérable, la plus polluée de cette Cité régie par GoldTex, fleuron d’un post- libéralisme hyperconnecté et coercitif. Mais au détour d’une enquête le passé va venir à sa rencontre.

235 pages, Kindle Edition

First published January 1, 2022

44 people are currently reading
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About the author

Laurent Gaudé

78books415followers
Laurent Gaudé est un romancier et dramaturge français. Après avoir été nommé pour le Prix Concourt 2002 avec La mort du roi Tsongor, il a gagné ce prix en 2004 pour son roman Le Soleil des Scorta.

He studied theater and has written many dramatic works, among them Onysos le furieux, Cendres sur les mains, Médée Kali, and Le Tigre bleu de l'Euphrate.
In 2002 he was shortlisted for the Prix Goncourt for La Mort du roi Tsongor. Two years later, he won the prize for his novel The Scortas' Sun (French: Le Soleil des Scorta).

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15 (1%)
Displaying 1 - 30 of 120 reviews
Profile Image for Orsodimondo.
2,378 reviews2,341 followers
June 8, 2024
PARLIAMO DEL FUTURO PER PARLARE DEL PRESENTE



Che bella sorpresa ritrovare Laurent Gaudé, conosciuto e apprezzato per Ascoltate le nostre sconfitte e Salina. I tre esili, con un romanzo così diverso, siglato come noir in copertina, ma anche distopico, e quindi a suo modo fantascientifico. E sarà perché di recente ho letto Un oscuro scrutare, ma l’influenza di P.K.Dick mi sembra palese, palpabile.
In un’intervista che ho letto Gaudé ammette che nella scrittura di questo i suoi riferimenti sono stati soprattutto cinematografici, mentre di solito sono letterari. I film che queste duecento pagine mi hanno evocato li menziono nelle immagini che aggiungo, chissà se sono gli stessi che hanno ‘aiutato� la scrittura di Gaudé.


Futuro prossimo distopico nel bel film di Kathryn Bigelow “Strange Days�, 1995, dove si indossano dei caschetti per vedere immagini che non corrispondono alla realtà in corso.

Una distopia, per me che le detesto. Ma forse perché alfine mi sembra che questa volta il futuro apocalittico immaginato abbia connotati di novità e originalità � perfino nell’urbanistica; ma un esempio sopra tutti è senz’altro il Love Day, festa del nuovo mondo alquanto insolita � o forse perché rimane forte anche la traccia della vita che è stata, quella annientata e persa da questo apocalittico futuro, questa volta aggirarmi per un mondo distopico non mi ha infastidito.


”Elysium�, regia di Neill Blomkamp, 2013: il mondo futuro è diviso in due sulla base della ricchezza, e il mondo dei ricchi è protetto dai cambiamenti atmosferici da una calotta.

Gaudé sembra affidarsi alla massima “parliamo del futuro per parlare del presente�: infatti il suo mondo che verrà lancia svariate accuse al mondo che c’� ora. A cominciare dal cambiamento climatico, dalla necessità di proteggere la capitale con una cupola che blocca le intemperie, diventate sempre più feroci e improvvise.
In questo futuro, che Gaudé non colloca con precisione ma si capisce che è prossimo, non tanto in là, in questo futuro le società private comprano le nazioni: la Grecia per esempio, ma anche il Venezuela, ma anche il Bangladesh. E queste società private fanno bello e cattivo tempo � a peggiorare quello cattivo ci pensa il meteo che è diventato pazzo furioso, devastante � e sulla base del censo si divide la popolazione. Esistono gli schiavi, ma li chiamano cani, e gli si lascia un po� di guinzaglio libero, perché tanto il collare si stringe al primo strappone. Chi non è abbastanza ricco si inventa la vita giorno per giorno, ma sostanzialmente vive nella miseria e nello squallore; i ricchi sono privilegiati, vivono nell’eleganza, nella salute, nel bello, nella sicurezza.


”Blade Runner� di Ridley Scott, 1982: per l’insistente pioggia, che per Gaudé è gialla e acida, e perché se si parla di distopia e di fantascienza, dopo Kubrick, bisogna per forza citare questo capolavoro.

Siccome è un noir, non può mancare l’investigatore, il detective: che in questo caso è un ispettore di polizia, al quale molto presto si affianca una collega di rango superiore. E saranno loro due a condurre e risolvere l’indagine, nata dal ritrovamento del primo cadavere (sventrato). Ma al di sopra della polizia, a indirizzarla e governarla, c’� la politica � siamo in piena campagna elettorale � e la politica è determinata da chi ha il vero potere, cioè le grosse società private.
La presenza della Grecia, per quanto ‘venduta�, schiacciata, sventrata, è un dono di questo romanzo: l’ultimo capitolo intitolato “Itaca� e quello di poco precedente “Delfi, ultimi echi del mondo� mi hanno risvegliato i miei primi ricordi greci, quando ho avuto fortuna e privilegio di addentrami per quella meraviglia che è Delfi in completa solitudine, tutta la città antica a mia disposizione. Un po� come segue:

Profile Image for J M Notter.
59 reviews6 followers
November 6, 2024
Ein dystopischer Krimi, mit einigen Anspielungen an kürzliche Ereignisse. Sowohl als Krimi als auch als Dystopie sehr gelungen.
Profile Image for Julie.
188 reviews7 followers
October 5, 2022
Malheureusement déçue par ce nouveau Laurent Gaudé. J'avais peut-être de trop grandes attentes.
Chien 51 est une incursion dans roman policier d'anticipation et je n'ai pas été totalement convaincue. C'est bien écrit mais il m'a manqué la poésie du texte du roi Tsongor. Il m'a semblé que cette société, qui ressemble fortement à la notre, ou à ce qu'elle pourrait très vite devenir, n'est qu'un prétexte à une enquête menée par les 2 protagonistes.
Je n'ai pas réussi à m'attacher aux personnages sur lesquels on ne sait finalement pas grand chose. Et les analepses répétitives ont eu tendance à me faire décrocher de l'histoire à plusieurs reprises. Bref, pas convaincue par cet opus que j'aurais aimé aimer ! 3.5/5
Profile Image for Ernst.
514 reviews14 followers
June 30, 2024
Plot klingt sehr vielversprechend, Erwartung wird aber zu 90% enttäuscht.
Es ist nicht viel mehr als ein normaler Krimi, irgendwo zwischen mittelmäßig spannendem Politthriller und Wannabe-Dystopie angesiedelt. Die Assoziation Blade Runner entsteht durch das verzwickte Katz- und Mausspiel, eingebettet in eine Umwelt, die eine ziemlich unerfreuliche Weiterentwicklung unserer Realität darstellt, Auswirkungen der Klimakatastrophe inklusive.

Hintergrund: Konzerne haben die Macht übernommen, die Welt in 3 Zonen eingeteilt, salopp gesagt, befinden sich in Zone 1 die Mächtigen, die Führenden, in Zone 2 die Privilegierten und operativen Führungskräfte und in Zone 3 das arbeitende, aber in Armut darbende Fußvolk, das den ganzen krankmachenden Umwelteinflüssen ausgesetzt ist, während die beiden besser gestellten Zonen überkuppelt und damit sicherer sind vor saurem Regen und Zyklonen.
Länder wie Griechenland, Venezuela oder Bangladesch, und andere Bankrott-Staaten werden privatisiert und von riesigen Konzernen wie GoldTex übernommen.

Leider fangen die Probleme schon beim Grundgerüst an. Wenn schon Dystopie dann sollte zumindest nachvollziehbar sein, wie es dazu kommen konnte. Aber Gaude hat eine offenbar komplett eurozentrische Sicht, man erfährt mit keinem Wort wie die großen Weltmächte USA und China zu den Entwicklungen stehen oder ob es diese Mächte überhaupt noch gibt. Klar, der Protagonist hat nicht den Überblick, deshalb erfahren wir kaum etwas über Zone 1 oder über die größeren Zusammenhänge� aber das ist halt billig und phantasielos und einfach nicht überzeugend.

Leider entsteht auch nicht die Dichte, die düstere Atmosphäre von Blade Runner. Besser gesagt, es entsteht gar keine richtige Atmosphäre. Vielleicht war das Ganze mal als Skript für ein künftiges Drehbuch angelegt, wobei ich mir den Film u.U. sogar anschauen würde, wenn die Besetzung und Umsetzung interessant klingen. Aber dann müssten wohl vorher noch ein paar Skriptdoktoren ans Werk, denn der Roman für sich genommen ächzt noch an verschiedensten Stellen vor Unlogik, Ungereimtheiten und schlicht zu flachen Charakteren und Beziehungen. Und ein ganz großes Defizit besteht im phantasiearmen World-Building.

Das Positivste, das ich sagen kann: es liest sich rasch und unkompliziert, die Sprache ist sehr simpel (Krimi Niveau a la Jussi Adler Olsen, allerdings wird dessen Spannungsniveau nicht erreicht). Und das recht flotte Finale löst zumindest den Kriminalfall ein wenig auf, und über die letzten 50 Seiten fliegt man recht schnell drüber.

Ansonsten, ganz ehrlich, kann man den Roman getrost vergessen. Die verlogenen Werbesprüche am Einband von Le Figaro und La Vie haben mit dem Inhalt wirklich nichts zu tun.
Profile Image for Totarota.
94 reviews7 followers
October 12, 2024
Ein Krimi in einem dystopischen Cyberpunk-Setting: Mächtige böse Konzerne haben bankrotte und vom Klimawandel getroffene Staaten aufgekauft und kulturell ausgelöscht. Die Menschen leben nun eingesperrt in verschiedenen Zonen ohne reale Chance auf Aufstieg in die jeweils bessere Kategorie. Dazu kommt eine beständig ungemütliche Stimmung durch sauren Regen und Wirbelstürme. In dieser Welt soll ein früherer Grieche und nunmehriger Zonenpolizist zusammen mit einer Kollegin rätselhafte Morde im Zusammenhang mit Organ-Implantaten aufklären. Klingt erstmal gar nicht so schlecht.

Leider kommt dabei trotz gelegentlicher Anbahnung von Blade Runner-Vibes aber keine Atmosphäre auf. Die beschriebene Dystopie bietet wenig Neues, die Aussagen des Romans hierzu sind auch ziemlich offensichtlich.
Ist es denn zumindest eine fesselnde Kriminalgeschichte? Leider nein, denn Spannung wird nicht aufgebaut, was auch an den schwachen Charakteren, den plumpen Dialogen und dem insgesamt niedrigen Sprachniveau liegen mag. (Warum in der Beschreibung von „poetisch� die Rede ist, erschließt sich mir nicht.)
Habe mich beim Lesen leider viel gelangweilt.
Profile Image for Maurizio Travani.
26 reviews7 followers
June 16, 2024
Libro interessante e di scorrevole lettura, dove il noir è un pretesto per denunciare la divisione sociale in classi, la caduta della politica di fronte al potere economico e l'eterno braccio di ferro tra il potere e il popolo, il tutto condito con quel pizzico di distopia che non guasta.
Profile Image for Zeineb SmaOui.
542 reviews12 followers
October 2, 2022
C’est dans une salle sombre, au troisième étage d’une boîte de nuit fréquentée du quartier RedQ, que Zem Sparak passe la plupart de ses nuits.
Là, grâce aux visions que lui procure la technologie Okios, aussi addictive que l’opium, il peut enfin retrouver l’Athènes de sa jeunesse.
Mais il y a bien longtemps que son pays n’existe plus. Désormais expatrié, Zem n’est plus qu’un vulgaire « chien », un policier déclassé fouillant la zone 3 de Magna-pole sous les pluies acides et la chaleur écrasante.
Un matin, dans ce quartier abandonné à sa misère, un corps retrouvé ouvert le long du sternum va rompre le renoncement dans lequel Zem s’est, depuis longtemps, retranché. Placé sous la tutelle d’une ambitieuse inspectrice de la zone 2, il se lance dans une longue investigation. Quelque part, il le sait, une vérité subsiste. Mais partout, chez GoldTex, puissant consortium qui assujettit les pays en faillite, règnent le cynisme et la violence.
Pourtant, bien avant que tout ne meure, Zem a connu en Grèce l’urgence de la révolte et l’espérance d’un avenir sans compromis.
Il a aimé. Et trahi. Sous les ciels en furie d’une mégalopole privatisée,

Chien 51 se fait l’écho de notre monde inquiétant, à la fois menaçant et menacé. Mais ce roman abrite aussi le souvenir ardent de ce qui fut, à transmettre pour demain, comme un dernier rempart à notre postmodernité.

Un excellent thriller d’anticipation avec Gaudé qui écrit dans tous les registres.
Crise majeure. Dette colossale � Rachat du pays � la Grèce � par la société GoldTex. Le scénario n’a rien d’aberrant ! Lors de la crise qui a secoué la Grèce, il avait été évoqué la possibilité de vendre des îles (une partie de l’île de Mykonos par exemple) pour renflouer le pays. Dans la réalité le rachat n’a pas eu lieu� mais dans l’anticipation la vente s’effectue.
Sparak, un jeune de 20 ans à l’époque se retrouve non plus citoyen Grec (vu que la Grèce n’existe plus) mais employé de GoldTex, citoyen de 3ème zone dans une mégalopole qui en comporte trois : la zone 1 � celle des privilégiés � la zone 2 � celle des personnes respectables � et la zone 3, celle du rebut, des êtres corvéables et miséreux. D’ailleurs ces habitants sont qualifiés de chiens et traités comme des animaux.

Dans ce roman on va naviguer entre les 3 zones suite à un meurtre que le « chien Sparak » sera chargé d’élucider sous la direction de sa supérieure « son maître-chien », inspectrice de la zone 2. Une enquête certes, mais comme le dit l’un des personnages, une course contre la montre dans un contexte ou crime et politique sont étroitement liés� L’enquête est tout aussi importante que le contexte et que les personnages dans le livre.
Certes le personnage le plus attachant est Sparak, qui use et abuse de drogues pour oublier le monde dans lequel il vit et replonger dans son passé à la recherche de ses fantômes mais je me suis également attachée à la jeune Salia Malberg.

Le contexte est non seulement politique et social mais il est surtout prétexte à confronter deux mondes : celui de ceux qui ont connu le passé (La Grèce en particulier) et ceux qui sont nés dans le présent. Deux structures mentales, deux manières de concevoir la vie. Il y a ceux qui ont connu la liberté et les autres. Passé et futur � Réflexion aussi sur l’importance du souvenir, de la transmission, des mondes qui ont disparu.
La relation entre le « chien » et sa « maitresse » est loin d’être facile. Mais comme les deux sont des êtres fissurés, un pont va se créer entre eux.
Un univers qui fait peur, car on en vient à se demander si une pareille société ne serait pas possible dans un monde totalitaire. Les super puissances économiques ne gouvernent-elles pas notre monde ? Enfin heureusement que nous n’en sommes pas encore là.. et espérons que ce ne soit jamais le cas�
1,205 reviews51 followers
January 5, 2023


Quelle a été l’idée de départ de ce roman pour l’auteur : le projet de construire une bulle autour de l’Acropole pour la protéger de la pollution ? (bulle toujours pas construite) � l’effondrement monétaire de la Grèce au sein de l’UE il y a quelques années ? � les révoltes des gilets jaunes ? � certaines grandes entreprises qui rachètent tout pour avoir le monopole ?

Peu importe, finalement, la réponse à cette question.

Moi qui ne suis pas fan de SF, j’ai aimé cette dystopie qui se déroule après le rachat de la Grèce par GoldTex.

J’ai aimé certains noms : Sparak qui m’a fait penser à Spartakus � Ira la prostituée comme la colère � l’immeuble Seznec comme le condamné à tord � Kanaka comme le peuple Kanak qui souhaite son indépendance, et j’en oublie certainement.

J’ai eu de la peine pour Zem qui ne se rappelle plus de son vrai prénom.

J’ai compris sa mélancolie d’une Athènes pleine de couleurs et d’odeurs et de bruits face au monde nouveau aseptisé dans lequel il vit.

J’ai aimé l’enquête (on ne se refait pas), même si les conclusions étaient devinables d’avance.

J’ai été écœurée des paroles de Salia après son agression : ses agresseurs lui ont implanté des images de viols et de meurtres et qui laissent une sale empreinte dans sa tête.

Enfin, j’ai encore une fois aimé la langue de l’auteur.

Quelques citations :

Parce que si on oublie de vivre, le combat n’a plus de sens.

Il ne faut pas oublier Delphes. Ils pensent pouvoir acheter ce qu’ils veulent, tout détruire, tout salir. Mais il faut bien qu’un d’entre nous aille là-bas. Sinon, qui va prévenir Delphes de ce qui arrive au monde ? C’est un honneur de veiller sur la beauté immobile, un honneur de se laisser traverser par le temps. Rien ne nous appartient. C’est cela, au fond, que je suis : le gardien de ce qui ne nous appartient pas.

L’image que je retiendrai :

Celle du pont de l’avenue VIII qui s’écroula lors des émeutes sans tuer de policiers.

Profile Image for Frey.
866 reviews48 followers
September 22, 2022
Je pense que j'aurais plus apprécié sous forme de film ou de série.
Et que je n'aime pas la dystopie trop proche.
J'ai vu des comparaisons aux Furtifs de Damasia, le côté pompeux et abscons en moins, c'est un peu vrai.

J'ai trouvé quelques belles phrases, on comprend l'intention de Gaudé, mais malgré tout cet acharnement sur le remord et surtout sur le manque d'un passé, je n'ai pas réussi à avoir d'empathie pour le personnage principal à ce sujet. C'était trop appuyé et trop flou, comme si l'auteur s'était contenté de regarder un guide touristique d'Athènes et de prendre trois grands titres de chapitres qu'il faisait tourner en rond.

Quant aux personnages, moins ils étaient fouillés, plus ils étaient intéressants, les deux protagonistes avaient beaucoup d'amorces mais au final pas grand chose qui semblait réellement les driver - et leurs motivations ou leurs affinités semblaient changer au fur et à mesure des pages, mais pas dans un sens de progression de personnage mais plus de l'auteur qui essaie de se dépêtrer dans son écriture.

Ce n'était ni spécialement bon, ni spécialement mauvais.
Profile Image for Baptiste.
2 reviews
August 31, 2022
C'est un bon roman : l'univers SF est intéressant, l'intrigue tient la route et le tout est bien écrit. Néanmoins, il n'y a pas dans Chien 51 ce souffle qui fait de La mort du roi Tsongor ou du Soleil des Scorta d'excellents livres. Les Grandes Émeutes et la question des zones, si intéressantes par leur propos politico-économique (sur les migrations, les inégalités ou la place du prolétariat dans le capitalisme, entre autres), ne sont finalement que des éléments de contexte qui servent de toile de fond à l'intrigue et à ses protagonistes. On se retrouve alors avec un énième thriller policier et politique, vite lu mais aussi vite oublié.
Profile Image for Sedna.
103 reviews13 followers
August 28, 2022
Ce n’est pas le meilleur Gaudé, sur le sujet et dans le genre d’autres sont déjà passés avant et en mieux. Un monde cyberpunk très convenu, dont on a rapidement les codes. Chien 51 reste néanmoins une bonne lecture, on est facilement pris, les personnages sont attachants, et on passe un bon moment. Gaudé s’est fait plaisir avec Chien 51, s’est essayé à la SF et peut-être que ce sera encore mieux la prochaine fois. 3,5/5
12 reviews2 followers
February 9, 2025
Au départ, je redoutais de commencer ce livre car les romans d’anticipation ne sont pas un genre que je lis énormément� Pourtant, et sans grande surprise, Laurent Gaudé ne m’a absolument pas déçu et confirme sa place comme l’un de mes auteurs préférés.
Ce livre ne peut que faire échos à ce qu’il se passe actuellement aux États-Unis, avec le pouvoir que prennent les entreprises privés sur l’Etat américain.
Hâte de continuer à découvrir son œuvre.
Profile Image for Najib.
347 reviews35 followers
September 2, 2022
3,5 ⭐️ pour ce surprenant roman de SF qui n’a rien à voir avec mes anciennes lectures de Laurant Gaudé�
Profile Image for Marie.
181 reviews2 followers
November 8, 2024
Un corps éventré a été trouvé a Magnapolis. Le problème c'est que la victime est issue de la zone 2, bourgeoise, et que le corps se trouve dans la zone 3, aire du non droit. Deux inspecteurs des deux zones vont devoir collaborer...

Plongée dans un univers sale où le capitalisme a définitivement gagné. Un récit dur, sensible, à la fin doux-amère. Beau et enrageant.
14 reviews
January 14, 2025
Une plume précise et riche nous amène dans un monde post-contemporain où la ville est divisée en 3 secteurs. Une histoire de meurtre nous «tient en laisse» tout au long de livre. Pour moi qui ne lit pas beaucoup de science-fiction, j’ai adoré !
Profile Image for c l a r a.
51 reviews
January 26, 2023
Extrêmement déçue de ce nouveau Laurent Gaudé, en lequel je plaçais de grands espoirs. En fait, je pensais qu'il me plairait autant que tous les autres ouvrages de cet auteur, que je qualifiais jusqu'à présent de préféré. Mais non.

Les personnages sont creux, leurs interactions sont incompréhensibles, surfaites et ne sont jamais justifiées. L'histoire et le déroulé de l'enquête (in-intéressante) sont écrits avec un male-gaze éhonté qui rend le tout vide et fade : la sergente est une professionnelle de la police, mais elle ne doit sa carrière qu'à un vieil homme qui lui trouve on-ne-sait-quoi. Elle n'a aucun sentiment d'injustice quand ses accomplissements lui sont dérobés par un collègue. Elle se laisse avoir comme une amatrice par des gangsters peureux et mal organisés. Les deux protagonistes tombent amoureux l'un de l'autre en un clin d'œil, dans une scène qui sort de nulle part, dûe à un entrain de la part de la femme qui est pour le moins soudain et en désaccord avec son personnage. Elle est séduite (en le temps d'un repas) par un homme qui n'a rien pour lui plaire, qu'elle méprise sur le plan professionnel, et qui a trente ans de plus qu'elle... Évidemment. S'ensuit alors une scène d'amour extrêmement douteuse.
La romance est inutile dans l'histoire, surtout au vu de sa piètre qualité.
Le cœur de l'intrigue est sans intérêt : les pistes qui auraient pu faire toute la beauté du livre ne sont pas assez explorées : le bien, le mal, la corruption, la communauté, les origines, la confiance, la mise en scène.
Pour finir, je ne retrouve pas dans cet ouvrage l'écriture de Gaudé : sa beauté et sa poésie. Les tournures sont lourdes, on voit où il veut en venir et les réflexions lyriques rendent le tout niais.

Bref. Je déconseille grandement.
Profile Image for Vittorio Alberici.
47 reviews1 follower
March 8, 2025
3,5🌟

Zem Sparak, non è altro che un “cane�, un poliziotto declassato che batte la "zona 3", il settore popolare della città di Magnapoli esposto alle piogge acide e al cambiamento climatico e dove il sogno più grande è quello di vincere la lotteria che porta a vivere nella più agiate "zone 1 e 2", protette da un’immensa cupola di vetro.
La scoperta di un cadavere sventrato porterà Sparak e una detective della zona 2 ad avviare un'indagine congiunta.

Noir di fantascienza. Una sorta di "La città & la città" di Mieville, senza venature fantasy e con aggiunta di elementi cyberpunk, ambientato in un futuro prossimo distopico.

Interessante soprattutto la prima parte, in cui cominciamo a muoverci accanto al protagonista in un futuro che ci sembra di poter toccare con mano, alla luce degli spunti politici, sociali, economici e climatici che ci portano inevitabilmente a riflettere sul nostro presente. Buon coinvolgimento, quindi nell'ambientazione degradata della zona 3, e l'avvio delle indagini, seppure il tutto non brilla per originalità e sa di già visto (Mieville e Dick i primi che mi vengono in mente).

A mio avviso, nella seconda parte, l'autore si focalizza eccessivamente sui tormenti interiori del protagonista, sui suoi fantasmi e sugli aspetti sociopolitici delle vicende, curando assai poco l'evoluzione e lo spessore narrativo dell'indagine, la cui risoluzione mi è sembrata poco curata nella sua semplicità.
Profile Image for Danielle.
168 reviews1 follower
October 8, 2023
Was würden wir tun, wenn unsere Welt sich grundlegend verändern würde? Könnten wir damit leben, dass ein Großkonzern die Bevölkerungen ganzer Länder, die Bankrott gegangen sind, einfach in Kategorien einteilt? Was würden wir mit unserem Leben machen? Diesen Fragen und mehr geht das Buch des französischen Autors nach.

Es zeigt klar auf, was passiert, wenn einzelne zu viel Macht erhalten und die Mehrheit zu Lange wegschaut. Mit Nächstenliebe und Weltoffenheit hätte man die Situation evtl. vor Ihren Eintritt verhindern können. Weiter ist es ein Spiegel unsere Gesellschaft und wie oft die in guter Position, sich dieser nicht bewusst sind resp. sein wollen und dadurch das Leid der anderen nicht Sehen resp. Sehen wollen. Auch zeigt sich, dass am Ende trotzdem Alle in ihrer Situation gefangen sind und sich mit dieser auf ihre Art abgefunden haben.

Eine Dystopie, die zum Nachdenken anregt und aufzeigt, dass es nicht nur schwarzweiß, sondern noch sehr viel grau gibt.

Ich habe das Buch als Rezensionsexemplar von NetGalley und dtv erhalten. Herzlichen Dank.
6,831 reviews78 followers
November 10, 2022
Je n’ai malheureusement pas apprécié ce livre. Je m’attendais à un coup de cœur, étant plutôt fan de l’écriture de Laurent Gaudé, celle-ci est une fois de plus réussie, mais ne suffit pas. Le concept de base du roman, une ville en faillite rachetée par une compagnie privée, s’estompe rapidement et sert uniquement de toile de fond. Le tout sert à mettre en place une intrigue policière un peu grossière et des personnages qui manquent de personnalité. Ce fut une déception.
Profile Image for Tessa.
279 reviews
August 27, 2023
Avec Chien 51, on est bien loin du splendide monologue théâtral de Laurent Gaudé, Le tigre bleu de l'Euphrate. L'auteur s'aventure dans un genre littéraire diamétralement opposé à son corpus romanesque et s'est un peu déstabilisant, d'autant plus qu'il n'y réussit pas très bien à mon humble avis.
L'évocation d'une Grèce en faillite, complètement anéantie par une multinationale fait son effet. On peut imaginer le désastre. Mais très vite, la société créée par cette multinationale agace avec ses appellations à l'anglaise, sa corruption dans les corps de police, ses accents de fin du monde face aux catastrophes climatiques, etc. Tout ça alors que des crimes crapuleux rythment le récit policier. Ça fait beaucoup et c'est lourd. Par dessus tout, dans ce type de récit, la sympathie envers le héros ou l'anti-héros est un fil conducteur important mais ça ne colle pas assez. Bref une déception. Comme dit le dicton : Qui trop embrasse mal étreint...
Profile Image for Est Elle.
41 reviews1 follower
February 24, 2023
Une dystopie captivante, qui reprend les codes du roman policier et les transpose dans un monde sombre, projection totalement crédible de nos sociétés exagérément sécuritaires, obsédées par l'argent, inégalitaires et violentes. Les thèmes du changement climatique et du corps artificiel sont subtilement exploités dans l'intrigue. Le duo de personnages principaux sont passionnants. Tous les détails s'imbriquent subtilement jusqu'au dénouement. Le style et la richesse lexicale de Gaudé contribuent finalement à la réussite absolue de l'œuvre.
Profile Image for Jerome Mancy.
31 reviews
August 15, 2024
Très original et si bien l’écriture limpide est bien celle de LG, le thème est plutôt original chez lui. Un savant mélange entre Grèce, à l’histoire millénaire et la ville du futur qui est très riche. Ce qui m’a sans doute un peu surpris c’est le style roman policier que je ne connais pas chez LG. Sans doute pas le meilleur mais à lire quand même.
26 reviews
October 25, 2024
Postulat ultra intéressant, narration très poétique et bordel ça donne envie d'aller en Grèce
Par contre l'intrigue policière ne marche pas vraiment, car la narration oscille constamment entre instants de contemplation intense et accélération du récit
Tout se résout trop vite, et on ne parvient pas à ressentir de quelconque appréhension
91 reviews
September 19, 2022
Très bon Laurent Gaudé, dans un monde futuriste gouverné par un consortium qui rachète des états en faillite, Zem Sparak, ancien grec, enquête sur des meurtres étranges avec une jeune flic qui n'a pas connu l'ancien monde. Mais son passé le hante. Dur mais avec une humanité poignante
Profile Image for Jean-Pascal.
Author9 books24 followers
May 7, 2023
D'une lourdeur rarement rencontrée. On dirait un mauvais roman pour ados écrit par un ado. On ne croit à rien, pas une seule seconde. A l'évidence Laurent Gaudé ne maîtrise ni le policier ni la SF et aurait dû s'entraîner sérieusement avant de se lancer.
100 reviews
December 27, 2023
Personnellement je n'ai pas trop aimé cette dystopie beaucoup trop sombre. Cela ferait sans doute une bonne série de SF mais j'ai eu du mal à entrer dans l'histoire et je n'éprouve aucune sympathie pour aucun des personnages. Je préfère de loin ses livres précédents.
Profile Image for Thomas Laurent.
21 reviews
October 2, 2024
⭐️3,5

Savant mélange Dystopie / Policier, même si je trouve le côté enquête pas assez exploité

L’aspect Dystopie quant à lui est parfaitement géré

Mention honorable au titre du bouquin que je viens seulement de piger lol
43 reviews2 followers
October 18, 2024
Il est vraiment bien - le monde est hyper prenant et l'enquête est trop stylé
Seul bémol la dynamique entre les deux personnages principaux qui est un peu superficielle - un peu le blade runner du pauvre
Mais en vrai j'ai kiffé
Displaying 1 - 30 of 120 reviews

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