J's bookshelf: all en-US Wed, 19 Mar 2025 09:59:55 -0700 60 J's bookshelf: all 144 41 /images/layout/goodreads_logo_144.jpg NOT A BOOK: Il Delfino 5419796 96 Sergio Bambaren Roggero J 1 3.09 1994 NOT A BOOK: Il Delfino
author: Sergio Bambaren Roggero
name: J
average rating: 3.09
book published: 1994
rating: 1
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date added: 2025/03/19
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Scozia 9694220 552 Neil Wilson 8860402921 J 3 4.09 2001 Scozia
author: Neil Wilson
name: J
average rating: 4.09
book published: 2001
rating: 3
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date added: 2025/03/01
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Lonely Planet New York City 5875423 512 Lonely Planet 8860400899 J 3 3.83 1998 Lonely Planet New York City
author: Lonely Planet
name: J
average rating: 3.83
book published: 1998
rating: 3
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date added: 2025/03/01
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<![CDATA[Bardo Thödol. Libro dei morti tibetano]]> 9873952 Libro dei morti tibetano o Bardo Thodol, questo sacro testo è stato considerato un viatico fantastico per i morti che si trovassero nell'imbarazzante condizione di orientarsi nei Regni Oltremondani; oppure è stato usato come breviario di sontuose allucinazioni, o come risposta alle curiosiotà morbose che circondano l'altra parte della vita. In realtà questo "ascolto per la grande liberazione", come suona il titolo originale, è una guida per i vivi che introduce alla conoscenza di uno spazio in cui vita e morte si susseguono incessantemente. Questo spazio è costituito dalla nostra mente e dai suoi contenuti inconsci, che si liberano quando il corpo muore. Il libro offre la chiave che permette di penetrare nel segreto della Vacuità, che non è il grande Nulla, ma la potenzialità assoluta e luminosa da cui ogni forma prende misteriosamente origine, ed in cui altrettanto misteriosamente scompare. Le visioni fiammeggianti che descrive ci conducono in quella parte profonda della nostra vita che siamo erroneamente abituati a chiamare morte.]]> 148 Padmasambhava 8806140884 J 4 4.00 1360 Bardo Thödol. Libro dei morti tibetano
author: Padmasambhava
name: J
average rating: 4.00
book published: 1360
rating: 4
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date added: 2025/01/16
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<![CDATA[Im Haus des Grafen Dracula. Erzählungen.]]> 4036443 304 Bram Stoker 3458332227 J 2 3.35 1914 Im Haus des Grafen Dracula. Erzählungen.
author: Bram Stoker
name: J
average rating: 3.35
book published: 1914
rating: 2
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date added: 2024/10/19
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Esercizi di ammirazione 9694864 226 Emil M. Cioran 8845903109 J 4 3.93 1979 Esercizi di ammirazione
author: Emil M. Cioran
name: J
average rating: 3.93
book published: 1979
rating: 4
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date added: 2024/07/12
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<![CDATA[Corto Maltese. Corte Sconta detta Arcana]]> 9758903 0 Hugo Pratt 8887715262 J 5 4.20 1974 Corto Maltese. Corte Sconta detta Arcana
author: Hugo Pratt
name: J
average rating: 4.20
book published: 1974
rating: 5
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date added: 2024/03/23
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<![CDATA[Corto Maltese: Corte Sconta detta Arcana]]> 9758900 169 Hugo Pratt 8806176757 J 4 4.17 1974 Corto Maltese: Corte Sconta detta Arcana
author: Hugo Pratt
name: J
average rating: 4.17
book published: 1974
rating: 4
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date added: 2024/03/23
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Illuminazioni artificiali 2127909 60 Olivo (Carpi BARBIERI 8871790545 J 3 3.25 1998 Illuminazioni artificiali
author: Olivo (Carpi BARBIERI
name: J
average rating: 3.25
book published: 1998
rating: 3
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date added: 2023/08/28
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Dylan Thomas: A Biography 1408313 446 Paul Ferris 1557782156 J 4 3.64 1977 Dylan Thomas: A Biography
author: Paul Ferris
name: J
average rating: 3.64
book published: 1977
rating: 4
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date added: 2023/07/23
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<![CDATA[L'etica hacker e lo spirito dell'età dell'informazione]]> 8746397 Le philosophe Pekka Himanen voit au contraire les hackers comme des citoyens modèles de l’ère de l’information. Il les considère comme les véritables moteurs d’une profonde mutation sociale. Leur éthique, leur rapport au travail, au temps ou à l’argent, sont fondés sur la passion, le plaisir ou le partage. Cette éthique est radicalement opposée à l’éthique protestante, telle qu’elle est définie par Max Weber, du travail comme devoir, comme valeur en soi, une morale qui domine encore le monde aujourd’hui.
Cet essai de Himanen � déjà salué par la critique aux États-Unis et au Japon � ouvre de nouvelles voies pour penser l’avenir des sociétés post-industrielles et la transformation en cours du capitalisme.

Pekka Himanen, né en 1973, docteur en philosophie, enseigne à l’université d’Helsinski, ainsi qu’� l’université de Berkeley en Californie.

Linus Torvalds, illustre hacker, est à l’origine du système d’exploitation Linux.

Manuel Castells, professeur de sociologie à l’université de Berkeley, est notamment l’auteur de L’Ère de l’information (Fayard).]]>
172 Pekka Himanen 8807817454 J 3 3.77 1999 L'etica hacker e lo spirito dell'età dell'informazione
author: Pekka Himanen
name: J
average rating: 3.77
book published: 1999
rating: 3
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Il Corano 9726714 1022 Anonymous 8804401303 J 0 2.00 632 Il Corano
author: Anonymous
name: J
average rating: 2.00
book published: 632
rating: 0
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date added: 2022/12/01
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Un'arancia a orologeria 9688297 Arancia meccanica è la storia di Alex, teppista sempre pronto a usare il coltello, capo di una banda di "duri" con i quali ripete ogni sera, sui marciapiedi dei sobborghi, il gioco della violenza. «Il mio eroe, o antieroe, Alex - ha scritto Anthony Burgess - è veramente malvagio, a un livello forse inconcepibile, ma la sua cattiveria non è il prodotto di un condizionamento teorico o sociale - è una sua impresa personale in cui si è imbarcato in piena lucidità. La mia parabola, e quella di Kubrick, vogliono affermare che è preferibile un mondo di violenza assunta scientemente a un mondo programmato per essere buono o inoffensivo... Arancia meccanica doveva essere una sorta di manifesto sull' importanza di poter scegliere».]]> 218 Anthony Burgess 8806342568 J 5 4.29 1962 Un'arancia a orologeria
author: Anthony Burgess
name: J
average rating: 4.29
book published: 1962
rating: 5
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Siddhartha 444555 156 Hermann Hesse 884590184X J 4 3.98 1922 Siddhartha
author: Hermann Hesse
name: J
average rating: 3.98
book published: 1922
rating: 4
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<![CDATA[L'uomo dei cerchi azzurri (Commissaire Adamsberg #1)]]> 9554980 238 Fred Vargas 8806182315 J 0 3.58 1991 L'uomo dei cerchi azzurri (Commissaire Adamsberg #1)
author: Fred Vargas
name: J
average rating: 3.58
book published: 1991
rating: 0
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Le bolle di Yuanyuan 31851582
"Questo racconto � tanto poetico quanto scientificamente plausibile � ruota attorno al rapporto conflittuale tra generazioni e alla costruzione � altrettanto difficile � di futuro che non avrà soltanto bisogno di lavoro e sacrificio, ma anche di leggerezza e creatività. Non a caso, lo scontro tra Yuanyuan e suo padre, (il nuovo che sostituisce il vecchio) è anche uno scontro tra la razionalità maschile e l’irrazionalità femminile, due forze che � se collaborano, spesso vincono, mentre quando non lo fanno, falliscono." - Francesco Verso

Le storie di Cixin Liu hanno spesso, sullo sfondo, un’atmosfera grandiosa e, al loro interno, una fantasia brillante, capace di rinnovare i fasti dell’età dell’oro della fantascienza. In questo modo l’autore riesce a combinare situazioni intime e fugaci a dure realtà, il tutto mentre svela con grande maestria l’essenza e l’estetica della scienza.

³¢â€™a³Ü³Ù´Ç°ù±ð: Cixin Liu è il miglior rappresentante della nuova generazione di autori di fantascienza cinese. Ha vinto il Premio Galaxy di fantascienza cinese per otto anni consecutivi, dal 1999 al 2006 e ancora nel 2010. Il suo romanzo “The Three-Body Problemâ€� ha vinto il premio Hugo, è arrivato terzo al premio Campbell ed è stato candidato al premio Nebula, tutto nel 2015.]]>
26 Liu Cixin 8899423806 J 0 to-read 3.65 2021 Le bolle di Yuanyuan
author: Liu Cixin
name: J
average rating: 3.65
book published: 2021
rating: 0
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date added: 2022/03/22
shelves: to-read
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La parola amore uccide 60666059 Nella cornice di una regione segnata da rigurgiti d'intolleranza e conflitti mai pacificati si snoda questa storia nera, in cui la miscela di questioni private e contraddizioni sociali è indissolubile.]]> 351 Jadel Andreetto 8831807005 J 0 3.64 La parola amore uccide
author: Jadel Andreetto
name: J
average rating: 3.64
book published:
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Tutta quella brava gente 49683043 NERO RIZZOLI È LA BUSSOLA DEL NOIR FIRMATA RIZZOLI.

Per un poliziotto siciliano da troppi anni a Roma, desideroso solo di tornare a casa, non c'è niente di peggio dell'attendere un trasferimento che non arriva. Anzi, una cosa c'è: un trasferimento punitivo con decorrenza immediata. A Bolzano.
Tanino Barcellona avrebbe fatto meglio a non inimicarsi certi superiori. Adesso che è in esilio tra le montagne, circondato da gente che parla tedesco, con la colonnina di mercurio inchiodata allo zero, non ha nemmeno il tempo di pentirsi degli errori commessi.
Un assassino è all' soffoca le sue vittime e non lascia traccia. Il caso è da prima pagina, l'inchiesta delicatissima. E Tanino è costretto ad affiancare nell'indagine Karl Rottensteiner, un veterano della Mobile che assomiglia a Serpico. I due formano una coppia tanto è schietto, impulsivo coi guastafeste e galante con le donne il siciliano, quanto è laconico, indecifrabile e tormentato il collega.
Se poi ci si mette Giulia Tinebra, agente scelto dai capelli rossi con la passione per le moto di grossa cilindrata, allora i fuochi d'artificio sono assicurati. Tra vecchie birrerie, strade ghiacciate e baite nel fitto dei boschi, i poliziotti dovranno risolvere un mistero che affonda nel passato - ancora aperto - di una terra contesa, dove le guerre, i vessilli del nazionalismo e il boato del tritolo non sono mai stati dimenticati. Qui le ferite non si rimarginano, qui i cuori covano odi antichi.
Alternando i toni della commedia alla durezza del noir, Tutta quella brava gente riapre una delle pagine più controverse della storia d'Italia e racconta dal bordo di un confine gli incubi collettivi di ieri e di oggi.]]>
378 Marco Felder 8858698312 J 5 3.69 Tutta quella brava gente
author: Marco Felder
name: J
average rating: 3.69
book published:
rating: 5
read at: 2022/03/22
date added: 2022/03/22
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<![CDATA[Tamburlaine (Dover Thrift Editions)]]> 143487 Tamburlaine, the relatively new form of English blank verse, establishing the form for later Elizabethan dramatic writing. This heroic epic, his most ambitious work, was also the first genuine English tragedy.
Produced around 1587, the two-part romantic drama derives from the historical figure of Tamerlane (1336�1405), a Mongol warrior whose conquests and tyrannical rule extended from the Black Sea to the Upper Ganges. In Part I, Tamburlaine represents the best and most admirable qualities of the Renaissance man � his relentless rise to greatness, his ability to defy the odds and his determined pursuit of all life's possibilities. The first part concludes with the hero at the zenith of his powers, with vivid descriptions of his military victories and the passionate courting of a rival's captive daughter; in Part II, however, Tamburlaine's ambition overrides his better nature, and his greed and vanity ultimately lead to his ruin.
Ideal for classroom use, this volume will also be a welcomed addition to the libraries of anyone fond of English literary classics.]]>
128 Christopher Marlowe 0486421252 J 4 3.63 1587 Tamburlaine (Dover Thrift Editions)
author: Christopher Marlowe
name: J
average rating: 3.63
book published: 1587
rating: 4
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date added: 2022/03/14
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Il Profumo 575751 259 Patrick Süskind 8878193526 J 2 3.95 1985 Il Profumo
author: Patrick Süskind
name: J
average rating: 3.95
book published: 1985
rating: 2
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date added: 2022/01/17
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Umano, troppo umano Vol. I 9699031 Umano, troppo umano, I (1878) è la prima opera di Nietzsche presentata in quella forma aforistica che si rivelerà poi essere la sua più peculiare. Con questo libro Nietzsche sentì di avere compiuto «un vero progresso �, verso me stesso», collegato innanzitutto al suo graduale svincolarsi dalle due esperienze decisive della sua giovinezza: la filosofia di Schopenhauer e l’arte di Wagner. Liberazione necessariamente dolorosa, per cui queste pagine possono anche essere viste come «il monumento di una crisi». Ma anche percorso segnato da scoperte sorprendenti, dal momento in cui tutta una serie di impulsi conoscitivi, accantonati o repressi per la vicinanza di Wagner e del suo ambiente, vengono lasciati liberi di espandersi in una meditazione solitaria. Qui appare già, con tutta la sua potenza corrosiva, il Nietzsche che dubita, che mina ogni certezza, che si addestra allo stile tagliente dei grandi moralisti francesi � in breve il Nietzsche stilisticamente più moderno. E non si tratta solo di una conquista stilistica. Con l’aforisma si manifesta una nuova fase della conoscenza: esso induce a una sorta di lampeggiamento razionale, all’analisi come incursione fulminea, che getta luce su un punto concreto, prima di ritrarsi nell’oscurità. Così, questa forma diventa l’arma naturale di «uno spirito spietato, che conosce tutti i nascondigli dove l’ideale sta di casa». Qui si può dire che assistiamo all’origine di quelle «dure cose di psicologia» che costelleranno sino alla fine l’opera di Nietzsche � e avvieranno a molte delle sue più preziose intuizioni.]]> 323 Friedrich Nietzsche 8845903907 J 4 4.28 1878 Umano, troppo umano Vol. I
author: Friedrich Nietzsche
name: J
average rating: 4.28
book published: 1878
rating: 4
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date added: 2021/11/23
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<![CDATA[Mondo exotica: Suoni, visioni e manie della Generazione Cocktail]]> 9732471 Generazione Cocktail che si è appropriato di quei suoni «rileggendoli» ironicamente nei propri dischi o remixando quelli di mostri sacri come Dean Martin o Frank Sinatra. Il libro ripercorre la storia di queste musiche adulte di cui, per la prima volta dalla nascita del rock, un movimento giovanile si è appropriato. E si sa che il primo passo della «rivoluzione culturale» è abbattere le musiche dei genitori. Da notare che la rilevanza politica e sociale di quelle vecchie musiche è che esse furono anche e soprattutto il prodotto della percezione deviata/ deviante/stereotipata/razzista con cui l'Occidente bianco da sempre guarda all'«altro» (africano, polinesiano, indiano, comunista). L'autore ha perciò ripercorso la storia dell'esotismo in musica, cinema e letteratura, senza dimenticare la storia degli esotismi italiani, che toccarono il loro culmine con le spedizioni fasciste in Africa. Con occhio non solo di esperto musicale, ma di affascinante cronista di storia della cultura, Adinolfi ha anche indagato intorno alla nascita del cocktail in Italia, raccontando i primi american bar, i night club e gli artisti che accompagnarono la nascita della nostra «dolce vita», ingrediente fondamentale della Generazione Cocktail. Con interviste a barmen, artisti italiani ed esteri e altri divi di ieri e oggi.]]> 551 Francesco Adinolfi 8806155369 J 4 3.78 2000 Mondo exotica: Suoni, visioni e manie della Generazione Cocktail
author: Francesco Adinolfi
name: J
average rating: 3.78
book published: 2000
rating: 4
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date added: 2021/02/16
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<![CDATA[Corto Maltese - Una ballata del mare salato]]> 856731 227 Hugo Pratt 8806138456 J 4 4.27 1995 Corto Maltese - Una ballata del mare salato
author: Hugo Pratt
name: J
average rating: 4.27
book published: 1995
rating: 4
read at:
date added: 2020/11/29
shelves:
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Taccuino di una sbronza 9710589 189 Paolo Roversi 8874966717 J 3 3.16 Taccuino di una sbronza
author: Paolo Roversi
name: J
average rating: 3.16
book published:
rating: 3
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date added: 2020/10/30
shelves:
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La mano sinistra del diavolo 9696723 303 Paolo Roversi 8842537152 J 2
Perché no? La città e molto bella si presta ad un bel noir. Ho già in mente un abbozzo di trama: un delitto, inspiegabilmente senza testimoni, compiuto proprio durante i mercatini di Natale. Sarebbe un bel rompicapo per gli investigatori...



La mano sinistra del diavolo sposta il luogo del delitto dalla città alla provincia come mai questa scelta?

Milano è la città che mi accolto e in cui vivo da sei anni, la Bassa è la terra in cui sono cresciuto. Con entrambi i luoghi ho un rapporto forte, d'amore e odio. Con la metropoli perché è spersonalizzante, con la Bassa perché ogni cosa laggiù diventa personale, anzi pubblica. Raccontarle insieme, nello stesso libro, è stato intrigante. Da un lato c'è il capoluogo lombardo che, secondo me, rappresenta la vera metropoli noir italiana, dall'altro la dimensione rurale, la provincia italiana.

In “Blue Tango�, il mio primo romanzo noir, ho descritto le zone di Porta Venezia, Città Studi, Lambrate. In questo nuovo romanzo racconto la vita estiva sui Navigli, in Brera, all'Idroscalo nelle notti ferragostane. In ogni modo racconto la "mia" Milano, che è al contempo uguale e completamente diversa, da quella descritta, ad esempio, da Colaprico o Biondillo. Ed è questo che rende letteraria una città: tanti scrittori la raccontano ma quando la leggi non è mai uguale.

Il passaggio all'ambientazione provinciale, in più, ha rappresentato per me una sorta di sfida personale: raccontare la mia terra attraverso il romanzo di genere per descrivere la faccia nascosta della tranquilla provincia padana. L’ho fatto con passione, anche se è sempre difficile parlare della Bassa perché si rischia di cadere nel cliché e si è costretti a confrontasi con mostri sacri come Guareschi o Zavattini. Io ci ho provato raccontandola attraverso i paesaggi, i profumi, il Po, ma soprattuto attraverso la gente che vi abita.



Quali libri e quali scrittori ti hanno influenzato maggiormente?

A parte Bukowski, che è il mio autore preferito, e a cui probabilmente devo il fatto di essermi messo in testa di diventare uno scrittore, leggo con piacere diversi autori di noir. Ne cito alcuni a me molto cari. Tra gli americani dico Ellroy e il suo capolavoro “American Tabloid�, poi Lansdale (tutta la serie con Hap e Leonard è da non perdere), Ed Bunker (“Confessioni di una canaglia�). In Francia, segnalo Jean-Claude Izzo e la sua splendida trilogia di Marsiglia; fra gli spagnoli, anzi i catalani, Manuel Vasquez Montalban: un magnifico scrittore, che considero un po' il mio modello letterario. Fra gli italiani un solo insuperato maestro: Giorgio Scerbanenco.



L'ultima volta eri venuto qui per parlare del libro su Bukowski, ora per la MSDD, ma nel mezzo hai scritto un altro libro....

In realtà, ne ho scritti due... Il 2006 è stato per me un vero anno di grazia "letteraria". In febbraio è uscito "Blue tango � noir metropolitano" un giallo ambientato a Milano che ha riscosso molto successo tanto che, spinto da questa frenesia noir, qualche mese dopo ho pubblicato "La mano sinistra del diavolo" che devo dire sta andando molto bene in libreria.

Sempre recentemente, per uno strano meccanismo editoriale, è uscito anche un altro mio libro che s'intitola Il mio nome è Bukowski. Un romanzo breve, non di genere, dedicato al vecchio Buk ed edito dalla Fermento di Roma. Con questo libro ho concluso la mia personale trilogia bukowskiana. Dieci anni fa l'avevo cominciata con un Millelire di aforismi "Seppellitemi vicino all'ippodromo così che possa sentire l'ebbrezza della volta finale" (Stampa Alternativa), per poi continuare nel 2005 con la biografia non autorizzata, scritta con il fondamentale apporto di Fernanda Pivano, che ho presentato anche qui a Bolzano dal titolo "Scrivo racconti poi ci metto il sesso per vendere".



Sei passato da Stampa Alternativa a Mursia, due editori piuttosto diversi...

A Stampa Alternativa, editore con cui ho pubblicato due libri più un Millelire, sono molto affezionato: Marcello Baraghini ha creduto ed investito su di me e gli sono molto grato.

Mursia è una grande casa editrice, una di quelle storiche che conoscono tutti. La dimostrazione ne è il fatto che quando frequentavo il liceo molti dei miei libri erano editi proprio dal mio nuovo editore. Come potevo resistere alla tentazione? Battute a parte, passare da un editore all'altro per me ha rappresentato la continuazione di un percorso letterario dettato anche dal desiderio di mettersi in gioco, di provare strade nuove. Senza contare che Mursia riserva una particolare attenzione alla narrativa di genere (gialli, thriller) mentre Stampa Alternativa è più un editore orientato alla saggistica anche se ogni tanto pubblica romanzi.



Consigli per un giovane scrittore alle prime armi?

Non barare col lettore: scrivi per gli altri e non per te stesso.

Non lanciarti in voli pindarici per far vedere che sei bravo a costruire frasi di quattro righe senza punteggiatura. Fai le cose facili. E pensa che una bella trama sopravvive anche ad una cattiva scrittura. Un'ottima scrittura, invece, non riesce ad averla vinta su una mediocre idea di base.

Per scrivere il romanzo, poi, tutto quello che ti serve è aver letto (e continuare a farlo) molti libri. Se non leggi non puoi scrivere. Semplice no?



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3.60 La mano sinistra del diavolo
author: Paolo Roversi
name: J
average rating: 3.60
book published:
rating: 2
read at:
date added: 2020/10/30
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Non è la tua prima volta a Bolzano, ci ambienteresti un libro?

Perché no? La città e molto bella si presta ad un bel noir. Ho già in mente un abbozzo di trama: un delitto, inspiegabilmente senza testimoni, compiuto proprio durante i mercatini di Natale. Sarebbe un bel rompicapo per gli investigatori...



La mano sinistra del diavolo sposta il luogo del delitto dalla città alla provincia come mai questa scelta?

Milano è la città che mi accolto e in cui vivo da sei anni, la Bassa è la terra in cui sono cresciuto. Con entrambi i luoghi ho un rapporto forte, d'amore e odio. Con la metropoli perché è spersonalizzante, con la Bassa perché ogni cosa laggiù diventa personale, anzi pubblica. Raccontarle insieme, nello stesso libro, è stato intrigante. Da un lato c'è il capoluogo lombardo che, secondo me, rappresenta la vera metropoli noir italiana, dall'altro la dimensione rurale, la provincia italiana.

In “Blue Tango�, il mio primo romanzo noir, ho descritto le zone di Porta Venezia, Città Studi, Lambrate. In questo nuovo romanzo racconto la vita estiva sui Navigli, in Brera, all'Idroscalo nelle notti ferragostane. In ogni modo racconto la "mia" Milano, che è al contempo uguale e completamente diversa, da quella descritta, ad esempio, da Colaprico o Biondillo. Ed è questo che rende letteraria una città: tanti scrittori la raccontano ma quando la leggi non è mai uguale.

Il passaggio all'ambientazione provinciale, in più, ha rappresentato per me una sorta di sfida personale: raccontare la mia terra attraverso il romanzo di genere per descrivere la faccia nascosta della tranquilla provincia padana. L’ho fatto con passione, anche se è sempre difficile parlare della Bassa perché si rischia di cadere nel cliché e si è costretti a confrontasi con mostri sacri come Guareschi o Zavattini. Io ci ho provato raccontandola attraverso i paesaggi, i profumi, il Po, ma soprattuto attraverso la gente che vi abita.



Quali libri e quali scrittori ti hanno influenzato maggiormente?

A parte Bukowski, che è il mio autore preferito, e a cui probabilmente devo il fatto di essermi messo in testa di diventare uno scrittore, leggo con piacere diversi autori di noir. Ne cito alcuni a me molto cari. Tra gli americani dico Ellroy e il suo capolavoro “American Tabloid�, poi Lansdale (tutta la serie con Hap e Leonard è da non perdere), Ed Bunker (“Confessioni di una canaglia�). In Francia, segnalo Jean-Claude Izzo e la sua splendida trilogia di Marsiglia; fra gli spagnoli, anzi i catalani, Manuel Vasquez Montalban: un magnifico scrittore, che considero un po' il mio modello letterario. Fra gli italiani un solo insuperato maestro: Giorgio Scerbanenco.



L'ultima volta eri venuto qui per parlare del libro su Bukowski, ora per la MSDD, ma nel mezzo hai scritto un altro libro....

In realtà, ne ho scritti due... Il 2006 è stato per me un vero anno di grazia "letteraria". In febbraio è uscito "Blue tango � noir metropolitano" un giallo ambientato a Milano che ha riscosso molto successo tanto che, spinto da questa frenesia noir, qualche mese dopo ho pubblicato "La mano sinistra del diavolo" che devo dire sta andando molto bene in libreria.

Sempre recentemente, per uno strano meccanismo editoriale, è uscito anche un altro mio libro che s'intitola Il mio nome è Bukowski. Un romanzo breve, non di genere, dedicato al vecchio Buk ed edito dalla Fermento di Roma. Con questo libro ho concluso la mia personale trilogia bukowskiana. Dieci anni fa l'avevo cominciata con un Millelire di aforismi "Seppellitemi vicino all'ippodromo così che possa sentire l'ebbrezza della volta finale" (Stampa Alternativa), per poi continuare nel 2005 con la biografia non autorizzata, scritta con il fondamentale apporto di Fernanda Pivano, che ho presentato anche qui a Bolzano dal titolo "Scrivo racconti poi ci metto il sesso per vendere".



Sei passato da Stampa Alternativa a Mursia, due editori piuttosto diversi...

A Stampa Alternativa, editore con cui ho pubblicato due libri più un Millelire, sono molto affezionato: Marcello Baraghini ha creduto ed investito su di me e gli sono molto grato.

Mursia è una grande casa editrice, una di quelle storiche che conoscono tutti. La dimostrazione ne è il fatto che quando frequentavo il liceo molti dei miei libri erano editi proprio dal mio nuovo editore. Come potevo resistere alla tentazione? Battute a parte, passare da un editore all'altro per me ha rappresentato la continuazione di un percorso letterario dettato anche dal desiderio di mettersi in gioco, di provare strade nuove. Senza contare che Mursia riserva una particolare attenzione alla narrativa di genere (gialli, thriller) mentre Stampa Alternativa è più un editore orientato alla saggistica anche se ogni tanto pubblica romanzi.



Consigli per un giovane scrittore alle prime armi?

Non barare col lettore: scrivi per gli altri e non per te stesso.

Non lanciarti in voli pindarici per far vedere che sei bravo a costruire frasi di quattro righe senza punteggiatura. Fai le cose facili. E pensa che una bella trama sopravvive anche ad una cattiva scrittura. Un'ottima scrittura, invece, non riesce ad averla vinta su una mediocre idea di base.

Per scrivere il romanzo, poi, tutto quello che ti serve è aver letto (e continuare a farlo) molti libri. Se non leggi non puoi scrivere. Semplice no?




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Niente baci alla francese 9549632 Corre Radeschi tra Milano e Parigi sulle tracce degli assassini.
Corre Radeschi per salvare la sua vita e scoprire la verità.]]>
204 Paolo Roversi 8842538884 J 3
Dopo la provincia mantovana de “La Mano Sinistra del Diavolo� torni a raccontare il capoluogo lombardo, creando anche un po� di “maretta glam� a livello mediatico inscenando l’omicidio del primo cittadino meneghino. Come hai trovato la città?

Milano è una città che dà le vertigini. Io ci vivo da otto anni e i ritmi rilassati della Bassa mantovana, cui ero abituato, qui vengono spazzati via in un attimo: ti senti come risucchiato in un vortice. Alla fine, però, se non scappi via, ti ci abitui. È una metropoli che impari a conoscere piano piano prima di apprezzarla a fondo. Se ci vieni da turista hai un’impressione solo superficiale: il Duomo, Brera, i Navigli, le vie della moda� Se la vivi, invece, se la giri in vespa come il protagonista dei miei romanzi, se frequenti certi luoghi non così turistici, che sono poi quelli che ho cercato di descrivere, allora assume un volto più umano. E può diventare il luogo ideale per ambientarci un romanzo. Raccontare le sue tante anime è stato per me molto stimolante: questurini, spacciatori, prostitute d’alto bordo, universitari, giornalisti, portinai� Un mondo intero. Milano è letteraria; con le sue atmosfere e le sue contraddizioni è la metropoli italiana noir per eccellenza. Qui ci trovi tutto e il contrario di tutto. La Grande città violenta di McBain ma, allo stesso tempo, anche il quartiere dove si conoscono tutti e la vita sembra scorrere come in un paese di provincia.

Per quanto riguarda la “maretta glam�, confesso, un po� me l’aspettavo: difficile che passi inosservato un romanzo in cui si racconta dell’omicidio del sindaco alla Prima della Scala. Agenzie stampa, televisioni e giornali, infatti, si sono sbizzarriti.

I protagonisti dei tuoi libri, Radeschi e “soci�, devono fare i conti con uno scenario sempre più attuale: scioperi dei precari, allarme ambientale ecc. ecc. Il noir e il giallo possono ancora raccontare il presente? Hanno un ruolo sociale?

La realtà e la cronaca sono sempre il punto di partenza per me. Il mio romanzo prende le mosse dall’attualità: il ticket antismog che presto entrerà in vigore qui a Milano. Proprio questo provvedimento si pensa sia il movente dell’omicidio del sindaco. Naturalmente è solo un espediente narrativo per raccontare una Milano diversa, una Milano reale ma allo stesso tempo nuova. Una metropoli più ecologica e dal volto quasi umano, dove un sindaco, Senio Biondi, cerca di affrontare realmente i problemi della cittadinanza senza ricorrere ad inutili palliativi. Questo esempio per dire che il giallo è da sempre, e lo sarà ancora per molto credo, il genere privilegiato per raccontare il presente oltre che una sorta di cartina tornasole per aiutarci a capirlo meglio.

Organizzi il festival letterario NebbiaGialla, una manifestazione dedicata al genere, e gestisci il sito Milanonera. Non pensi però che i generi in questione stiano mostrando un po� la corda?

Il giallo è stato spesso vituperato ma sempre riscoperto; ci ha regalato autori come Agatha Christie e Giorgio Scerbanenco che, a distanza di tanti anni, resistono e appassionano ancora.

In questo momento, sono d’accordo, nell’editoria italiana c’� una sovraesposizione di giallisti. Penso, e spero, che questa onda si calmi a vantaggio della qualità. Il problema è che molti scrivono romanzi di genere perché va di moda, nell’illusoria convinzione che basti metterci un morto e un poliziotto che indaga per essere dei giallisti. Secondo me è un po� più complesso di così. Prima di essere giallisti, infatti, si è innanzi tutto scrittori e magari si utilizzano i canoni del giallo per raccontare al meglio una storia. Molti di coloro che si cimentano con il giallo possono davvero affermare di appartenere a questa categoria? La questione è tutta qui. Per quanto mi riguarda sia per il festival NebbiaGialla, che quest’anno si svolgerà dal 1 al 3 febbraio 2008, che per il portale Milanonera, cerco di dare spazio agli autori più meritevoli: conosco e leggo tantissimi bravi scrittori che inseguono la propria voce, la propria originalità anche quando scrivono storie gialle. Non si lasciano trasportare dalla corrente e si sforzano di non cadere nei cliché, negli stereotipi. E proprio per questo, credo, piacciono ai lettori. Perché non barano.

La Milano che racconti è la stessa che in qualche modo raccontavano in maniera diametralmente opposta eppure complementare Scerbanenco e Bianciardi?

Rispetto a loro, penso di avere intrapreso una terza via. Mi sento vicino a Bianciardi che, come me, era milanese d’adozione ma, allo stesso tempo, mi reputo quasi nipote, e sicuramente debitore, di Scerbanenco: un maestro. La prima volta che sono arrivato in stazione centrale avevo in tasca un suo romanzo: mi ha fatto da guida turistica. E ha rappresentato un prezioso insegnamento letterario!

Parlaci della scelta delle playlist musicali dell’iPod di Radeschi che aprono ogni capitolo.

Mi piaceva l’idea di abbinare al mio romanzo una colonna sonora, una musica di sottofondo. Ho così pensato di corredare ogni capitolo con alcune canzoni che descrivessero la scena che si stava per leggere. Ogni brano della mia ideale playlist può essere interpretato in tre modi diversi. Ossia: cinematograficamente, come la colonna sonora più adatta per quella scena (per la Prima della Scala, ad esempio, il sottofondo scelto è la Marcia trionfale dell’Aida); letterariamente, il testo della canzone descrive la scena (quando si ritrova il sindaco morto la canzone scelta è Murder on the dance floor); evocativamente, il titolo della canzone richiama il contenuto della scena (in un capitolo di caos totale la colonna sonora è Bruci la città). La lettura è per sua natura evocazione: quando leggiamo nella nostra testa creiamo un mondo, proiettiamo le situazioni. Le canzoni suggerite sono, secondo me, la colonna sonora adatta per quelle proiezioni.



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3.36 Niente baci alla francese
author: Paolo Roversi
name: J
average rating: 3.36
book published:
rating: 3
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date added: 2020/10/30
shelves:
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È in libreria il nuovo romanzo di Paolo Roversi “Niente Baci alla Francese� (Mursia, pp. 224, 15 euro). Un inizio fulminante in cui il protagonista si ritrova nella metro di Parigi con una pistola puntata in volto e odore di terra nelle narici; uno svolgimento cinetico con due morti eccellenti e Milano e Parigi a fare contemporaneamente da sfondo e da protagoniste. Panorama.it ha incontrato il giallista, già vincitore del Premio Camaiore nel 2007 con La Mano Sinistra del Diavolo.

Dopo la provincia mantovana de “La Mano Sinistra del Diavolo� torni a raccontare il capoluogo lombardo, creando anche un po� di “maretta glam� a livello mediatico inscenando l’omicidio del primo cittadino meneghino. Come hai trovato la città?

Milano è una città che dà le vertigini. Io ci vivo da otto anni e i ritmi rilassati della Bassa mantovana, cui ero abituato, qui vengono spazzati via in un attimo: ti senti come risucchiato in un vortice. Alla fine, però, se non scappi via, ti ci abitui. È una metropoli che impari a conoscere piano piano prima di apprezzarla a fondo. Se ci vieni da turista hai un’impressione solo superficiale: il Duomo, Brera, i Navigli, le vie della moda� Se la vivi, invece, se la giri in vespa come il protagonista dei miei romanzi, se frequenti certi luoghi non così turistici, che sono poi quelli che ho cercato di descrivere, allora assume un volto più umano. E può diventare il luogo ideale per ambientarci un romanzo. Raccontare le sue tante anime è stato per me molto stimolante: questurini, spacciatori, prostitute d’alto bordo, universitari, giornalisti, portinai� Un mondo intero. Milano è letteraria; con le sue atmosfere e le sue contraddizioni è la metropoli italiana noir per eccellenza. Qui ci trovi tutto e il contrario di tutto. La Grande città violenta di McBain ma, allo stesso tempo, anche il quartiere dove si conoscono tutti e la vita sembra scorrere come in un paese di provincia.

Per quanto riguarda la “maretta glam�, confesso, un po� me l’aspettavo: difficile che passi inosservato un romanzo in cui si racconta dell’omicidio del sindaco alla Prima della Scala. Agenzie stampa, televisioni e giornali, infatti, si sono sbizzarriti.

I protagonisti dei tuoi libri, Radeschi e “soci�, devono fare i conti con uno scenario sempre più attuale: scioperi dei precari, allarme ambientale ecc. ecc. Il noir e il giallo possono ancora raccontare il presente? Hanno un ruolo sociale?

La realtà e la cronaca sono sempre il punto di partenza per me. Il mio romanzo prende le mosse dall’attualità: il ticket antismog che presto entrerà in vigore qui a Milano. Proprio questo provvedimento si pensa sia il movente dell’omicidio del sindaco. Naturalmente è solo un espediente narrativo per raccontare una Milano diversa, una Milano reale ma allo stesso tempo nuova. Una metropoli più ecologica e dal volto quasi umano, dove un sindaco, Senio Biondi, cerca di affrontare realmente i problemi della cittadinanza senza ricorrere ad inutili palliativi. Questo esempio per dire che il giallo è da sempre, e lo sarà ancora per molto credo, il genere privilegiato per raccontare il presente oltre che una sorta di cartina tornasole per aiutarci a capirlo meglio.

Organizzi il festival letterario NebbiaGialla, una manifestazione dedicata al genere, e gestisci il sito Milanonera. Non pensi però che i generi in questione stiano mostrando un po� la corda?

Il giallo è stato spesso vituperato ma sempre riscoperto; ci ha regalato autori come Agatha Christie e Giorgio Scerbanenco che, a distanza di tanti anni, resistono e appassionano ancora.

In questo momento, sono d’accordo, nell’editoria italiana c’� una sovraesposizione di giallisti. Penso, e spero, che questa onda si calmi a vantaggio della qualità. Il problema è che molti scrivono romanzi di genere perché va di moda, nell’illusoria convinzione che basti metterci un morto e un poliziotto che indaga per essere dei giallisti. Secondo me è un po� più complesso di così. Prima di essere giallisti, infatti, si è innanzi tutto scrittori e magari si utilizzano i canoni del giallo per raccontare al meglio una storia. Molti di coloro che si cimentano con il giallo possono davvero affermare di appartenere a questa categoria? La questione è tutta qui. Per quanto mi riguarda sia per il festival NebbiaGialla, che quest’anno si svolgerà dal 1 al 3 febbraio 2008, che per il portale Milanonera, cerco di dare spazio agli autori più meritevoli: conosco e leggo tantissimi bravi scrittori che inseguono la propria voce, la propria originalità anche quando scrivono storie gialle. Non si lasciano trasportare dalla corrente e si sforzano di non cadere nei cliché, negli stereotipi. E proprio per questo, credo, piacciono ai lettori. Perché non barano.

La Milano che racconti è la stessa che in qualche modo raccontavano in maniera diametralmente opposta eppure complementare Scerbanenco e Bianciardi?

Rispetto a loro, penso di avere intrapreso una terza via. Mi sento vicino a Bianciardi che, come me, era milanese d’adozione ma, allo stesso tempo, mi reputo quasi nipote, e sicuramente debitore, di Scerbanenco: un maestro. La prima volta che sono arrivato in stazione centrale avevo in tasca un suo romanzo: mi ha fatto da guida turistica. E ha rappresentato un prezioso insegnamento letterario!

Parlaci della scelta delle playlist musicali dell’iPod di Radeschi che aprono ogni capitolo.

Mi piaceva l’idea di abbinare al mio romanzo una colonna sonora, una musica di sottofondo. Ho così pensato di corredare ogni capitolo con alcune canzoni che descrivessero la scena che si stava per leggere. Ogni brano della mia ideale playlist può essere interpretato in tre modi diversi. Ossia: cinematograficamente, come la colonna sonora più adatta per quella scena (per la Prima della Scala, ad esempio, il sottofondo scelto è la Marcia trionfale dell’Aida); letterariamente, il testo della canzone descrive la scena (quando si ritrova il sindaco morto la canzone scelta è Murder on the dance floor); evocativamente, il titolo della canzone richiama il contenuto della scena (in un capitolo di caos totale la colonna sonora è Bruci la città). La lettura è per sua natura evocazione: quando leggiamo nella nostra testa creiamo un mondo, proiettiamo le situazioni. Le canzoni suggerite sono, secondo me, la colonna sonora adatta per quelle proiezioni.




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<![CDATA[Blue Tango: Noir metropolitano]]> 9753713 205 Paolo Roversi 8872269024 J 3 3.44 Blue Tango: Noir metropolitano
author: Paolo Roversi
name: J
average rating: 3.44
book published:
rating: 3
read at:
date added: 2020/10/30
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Walpurgis Tide 28413751 282 Jógvan Isaksen 1909408247 J 5 3.46 2005 Walpurgis Tide
author: Jógvan Isaksen
name: J
average rating: 3.46
book published: 2005
rating: 5
read at:
date added: 2020/01/25
shelves:
review:

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I capolavori, Volume 1 8699572 Romeo e Giulietta ; Riccardo II ; Il mercante di Venezia ; Giulio Cesare ; Come vi piace ; La dodicesima notte / traduzione di Cesare Vico Lodovici ; con un saggio di Boris Pasternak ; introduzione di Giorgio Melchiori.]]> 589 William Shakespeare 8806134647 J 4 4.60 I capolavori, Volume 1
author: William Shakespeare
name: J
average rating: 4.60
book published:
rating: 4
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date added: 2019/09/16
shelves:
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<![CDATA[Le reaparecide. Sequestrate, torturate, sopravvissute al terrorismo di Stato in Argentina]]> 9783165 362 Munù Actis 8872268672 J 0 4.00 2005 Le reaparecide. Sequestrate, torturate, sopravvissute al terrorismo di Stato in Argentina
author: Munù Actis
name: J
average rating: 4.00
book published: 2005
rating: 0
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date added: 2019/02/20
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Lo scherzo 9646916 Lo scherzo». Dietro questo libro vi sono dunque due storie che si tendono fra punti estremi dell’amore: da una parte la dolcezza enigmatica di Lucie, «fata scacciata da una favola»; dall’altra la durezza di Ludvík, che cerca la vendetta sul corpo di una donna. Questi estremi si guardano e appartengono l’uno all’altro, ma non possono comunicare. Sono il melanconico canto a due voci dell’incomprensione fra la carne e l’anima. Ma altre voci si aggiungono, in un tessuto polifonico dove Kundera si rivela, sin dalle prime battute, maestro: ciascuna portatrice di una verità che sarebbe essenziale all’altra, ma all’altra sfuggirà per sempre, anelli di una catena, di abbagli e malintesi. Questi ultimi sono l’elemento più solido che, negli anni, continua a legare i personaggi del romanzo: forti come e più delle passioni, sono gli agenti dell’errore universale di cui si compone la storia e fomentano l’opera dell’oblio e della devastazione a cui presiede, sovrano, «l’angelo della rapina». Ogni personaggio, ogni sentimento viene progressivamente spogliato da quella devastazione. Ogni cosa rimane come un nudo attaccapanni. Nulla sopravvive, salvo una cerimonia. In questo senso Lo scherzo somiglia alla Cavalcata dei re: antica cerimonia che accompagna e chiude il romanzo, recita piena di immagini divenute indecifrabili, favola che raggiunge la sua ultima bellezza nella miseria e nell’abbandono a cui l’epoca l’ha costretta. E, come soltanto in quella cerimonia risuonava un lontano passato, ridotto a «sopravvivenza simbolica di qualcosa che non c’era più», così soltanto nelle pagine dello Scherzo si ripercuotono e si salvano gli opposti, inestricabili significati di quegli avvenimenti che un piccolo scherzo aveva acceso e bruciato in pochi anni. Per il resto, «il ruolo della riparazione (della vendetta come del perdono) sarà assunto dall’oblio. Nessuno rimedierà alle ingiustizie commesse ma tutte le ingiustizie saranno dimenticate». Lo scherzo è il romanzo che ha rivelato Kundera. Pubblicato nel 1967 in Cecoslovacchia, apparve nel 1968 in Francia con una prefazione di Aragon ed ebbe subito grande risonanza. Nello stesso anno il libro veniva ritirato dalla circolazione in Cecoslovacchia.]]> 358 Milan Kundera 8845906485 J 3 3.88 1967 Lo scherzo
author: Milan Kundera
name: J
average rating: 3.88
book published: 1967
rating: 3
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date added: 2018/08/08
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The Clash: Death or glory 9694561 502 Pat Gilbert 8879664107 J 4


Death or Glory è molto più di una semplice cronaca degli eventi o di una raccolta di aneddoti e interviste, è una vera indagine agiografica di dimensioni monumentali, dal piglio comunque divertito e divertente che analizza e racconta il fenomeno Clash. L’unico gruppo punk al mondo in grado di carpire l’essenza stessa del punk e di rompere gli schemi musicali della tradizione precedente.

Il 2007 è stato l’anno dei festeggiamenti. Si è celebrata la nascita del genere, attribuendo il primato, ora ai Sex Pistols ora ai Damned. Ma le radici di tutto il movimento punk 77 britannico vanno scovate nell’oscura formazione dei London SS, al basso Paul Simonon e alla chitarra Mick Jones.



Dall’incontro, o meglio dallo scontro del proletario Jones, dell’artista Simonon e del upper class boy, già voce dei 101’ers, Joe Mellor, in arte Strummer (strimpellatore) nacquero quasi per caso in quel di Portobello i Clash. Il resto è praticamente leggenda. Una leggenda ricostruita alla perfezione da Gilbert che riesce a dare al lettore anche la misura dell’epoca in cui i Clash sono nati e cresciuti: la Londra thatcheriana.



Il libro, partendo dalle vicende del gruppo, attraverso le canzoni, mette in scena, oltre ai problemi dell’Inghilterra conservatrice, una serie di questioni globali ancora di estrema attualità, che vanno dalla disoccupazione al terrorismo, dalla minaccia nucleare alla politica egemonica USA, dal terzo mondo al consumismo: la visione clashiana del punk, quella che ha fatto coniare agli addetti ai lavori il termine combat rock. Il Punk era troppo stretto per Strummer e soci, per la loro poetica e per la loro etica; troppo fine a sé stesso, troppo reazionario e troppo impegnato a impomatarsi la cresta.

I Clash, “l’unico gruppo che conti qualcosa� secondo il guru della critica Lester Bangs, sono passati dall’urgenza dell’omonimo esordio alle ardite sperimentazioni di Sandinista! esplorando territori off limts come l’elettronica, il dub, le musiche caraibiche e addirittura il valzer, sovvertendo canoni e regole di un genere tanto allergico ai decaloghi da diventare prigioniero del suo stesso anarchismo, e utilizzandolo come veicolo di una presa di coscienza sociale.

Death or glory è la storia della gloria e della morte dei Clash ma anche della gloria e della morte del rock, che forse un giorno, chissà, resusciterà grazie a dei nuovi Clash. In fin dei conti, come è riportato in calce sul retro di copertina dell’ultimo disco della band, “Il futuro non è scritto�.



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4.38 2004 The Clash: Death or glory
author: Pat Gilbert
name: J
average rating: 4.38
book published: 2004
rating: 4
read at:
date added: 2018/07/24
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È in sala Il futuro non è scritto il film documentario di Julien Temple su Joe Strummer, frontman dei Clash e icona indiscussa del combat rock, passato a miglior vita nel 2002. Per accompagnare la visione della pellicola si potrebbe approfondire l’intera storia del gruppo che, in meno di dieci anni di vita, ha cambiato per sempre il volto del rock. Death or glory (Arcana, pp. 504. euro 17,50) è la puntualissima biografia della band a firma Pat Gilbert, redattore storico di Mojo, del Guardian e del Times.



Death or Glory è molto più di una semplice cronaca degli eventi o di una raccolta di aneddoti e interviste, è una vera indagine agiografica di dimensioni monumentali, dal piglio comunque divertito e divertente che analizza e racconta il fenomeno Clash. L’unico gruppo punk al mondo in grado di carpire l’essenza stessa del punk e di rompere gli schemi musicali della tradizione precedente.

Il 2007 è stato l’anno dei festeggiamenti. Si è celebrata la nascita del genere, attribuendo il primato, ora ai Sex Pistols ora ai Damned. Ma le radici di tutto il movimento punk 77 britannico vanno scovate nell’oscura formazione dei London SS, al basso Paul Simonon e alla chitarra Mick Jones.



Dall’incontro, o meglio dallo scontro del proletario Jones, dell’artista Simonon e del upper class boy, già voce dei 101’ers, Joe Mellor, in arte Strummer (strimpellatore) nacquero quasi per caso in quel di Portobello i Clash. Il resto è praticamente leggenda. Una leggenda ricostruita alla perfezione da Gilbert che riesce a dare al lettore anche la misura dell’epoca in cui i Clash sono nati e cresciuti: la Londra thatcheriana.



Il libro, partendo dalle vicende del gruppo, attraverso le canzoni, mette in scena, oltre ai problemi dell’Inghilterra conservatrice, una serie di questioni globali ancora di estrema attualità, che vanno dalla disoccupazione al terrorismo, dalla minaccia nucleare alla politica egemonica USA, dal terzo mondo al consumismo: la visione clashiana del punk, quella che ha fatto coniare agli addetti ai lavori il termine combat rock. Il Punk era troppo stretto per Strummer e soci, per la loro poetica e per la loro etica; troppo fine a sé stesso, troppo reazionario e troppo impegnato a impomatarsi la cresta.

I Clash, “l’unico gruppo che conti qualcosa� secondo il guru della critica Lester Bangs, sono passati dall’urgenza dell’omonimo esordio alle ardite sperimentazioni di Sandinista! esplorando territori off limts come l’elettronica, il dub, le musiche caraibiche e addirittura il valzer, sovvertendo canoni e regole di un genere tanto allergico ai decaloghi da diventare prigioniero del suo stesso anarchismo, e utilizzandolo come veicolo di una presa di coscienza sociale.

Death or glory è la storia della gloria e della morte dei Clash ma anche della gloria e della morte del rock, che forse un giorno, chissà, resusciterà grazie a dei nuovi Clash. In fin dei conti, come è riportato in calce sul retro di copertina dell’ultimo disco della band, “Il futuro non è scritto�.




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Educazione siberiana 9015926 Educazione siberiana è un libro unico, senza paragoni possibili. Cosa significa nascere, crescere, diventare adulti in una terra di nessuno, in un posto che pare - e non è - fuori dal mondo? Pochi forse hanno sentito nominare la Transnistria, regione dell'ex Urss autoproclamatasi indipendente nel 1990 ma non riconosciuta da nessuno Stato. In Trans-nistria, ai tempi di questa storia, la criminalità era talmente diffusa che un anno di servizio in polizia ne valeva cinque, proprio come in guerra. Nel quartiere Fiume Basso si viveva seguendo la tradizione siberiana e i ragazzi si facevano le ossa scontrandosi con gli sbirri o i minorenni delle altre bande. Lanciando mini molotov contro il distretto di polizia, magari: «Quando le vedevo attraversare il muro e sentivo le piccole esplosioni seguite dalle grida degli sbirri e dai primi segni di fumo nero che come fantastici draghi si alzavano in aria, mi veniva da piangere tanto ero felice». La scuola della strada voleva che presto dal coltello si passasse alla pistola. «Eravamo abituati a parlare di galera come altri ragazzini parlano del servizio militare o di cosa faranno da grandi». Ma l'apprendistato del male e del bene, per la comunità siberiana, è complesso, perché si tratta d'imparare a essere un ossimoro, e cioè un «criminale onesto». E quest'altra scuola, ben più importante di quella della strada, passa soprattutto attraverso i vecchi, i criminali anziani a cui la comunità riconosce lo specialissimo ruolo di «nonni» adottivi. Sono loro, giorno dopo giorno, a trasmettere valori che paiono in conflitto con quelli criminali: l'amicizia, la lealtà, la condivisione dei beni. L'amore per i disabili, che i siberiani chiamano «Voluti da Dio». E anche la cultura del tatuaggio, della pelle che dice il destino di ognuno. «Nonno Kuzja - scrive Lilin - non mi educava facendo lezioni, ma raccontando le sue storie e ascoltando le mie ragioni. Non parlava della vita dalla posizione di uno che la osserva dall'alto, ma da quella di un uomo che sta in piedi sulla terra e cerca di restarci il più a lungo possibile». Grazie alla forza della narrazione, quel mondo incredibile, tragico, dove la ferocia e l'altruismo convivono con naturalezza, diventa a poco a poco familiare e vero. Come lo stile, che è intenso ed espressivo, anche in virtù di una buona ma non perfetta padronanza dell'italiano, che risulta ora sgrammaticato, ora fin troppo esatto, ora contaminato. Uno stile a tratti spiazzante, con una sua dimensione etica, oppure decisamente comico, nei momenti di distensione che attraversano le pagine come la vita.]]> 343 Nicolai Lilin 8806195522 J 2 3.64 2009 Educazione siberiana
author: Nicolai Lilin
name: J
average rating: 3.64
book published: 2009
rating: 2
read at:
date added: 2018/03/02
shelves:
review:

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<![CDATA[La Saga di Elric di Melniboné Vol. 1]]> 9693590 304 Michael Moorcock 8834711874 J 3 3.64 La Saga di Elric di Melniboné Vol. 1
author: Michael Moorcock
name: J
average rating: 3.64
book published:
rating: 3
read at:
date added: 2017/11/26
shelves:
review:
Personaggio strepitoso, trama imbarazzante (se non per un'eccezione degna di nota), scrittura tiepida
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<![CDATA[Gomorra: Viaggio nell'impero economico e nel sogno di dominio della camorra]]> 2817959 Questo incredibile, sconvolgente viaggio nel mondo affaristico e criminale della camorra si apre e si chiude nel segno delle merci, del loro ciclo di vita. Le merci "fresche", appena nate, che sotto le forme più svariate - pezzi di plastica, abiti griffati, videogiochi, orologi - arrivano al porto di Napoli e, per essere stoccate e occultate, si riversano fuori dai giganteschi container per invadere palazzi appositamente svuotati di tutto, come creature sventrate, private delle viscere. E le merci ormai morte che, da tutta Italia e da mezza Europa, sotto forma di scorie chimiche, morchie tossiche, fanghi, addirittura scheletri umani, vengono abusivamente "sversate" nelle campagne campane, dove avvelenano, tra gli altri, gli stessi boss che su quei terreni edificano le loro dimore fastose e assurde - dacie russe, ville hollywoodiane, cattedrali di cemento e marmi preziosi - che non servono soltanto a certificare un raggiunto potere ma testimoniano utopie farneticanti, pulsioni messianiche, millenarismi oscuri.
Questa è oggi la camorra, anzi, il "Sistema", visto che la parola "camorra" nessuno la usa più: da un lato un'organizzazione affaristica con ramificazioni impressionanti su tutto il pianeta e una zona grigia sempre più estesa in cui diventa arduo distinguere quanta ricchezza è prodotta direttamente dal sangue e quanta da semplici operazioni finanziarie. Dall'altro lato un fenomeno criminale profondamente influenzato dalla spettacolarizzazione mediatica, per cui i boss si ispirano negli abiti e nelle movenze a divi del cinema e a creature dell'immaginario, dai gangster di Tarantino alle sinistre apparizioni de "Il corvo" con Brandon Lee. Figure come Gennarino McKay, Sandokan Schiavone, Cicciotto di Mezzanotte, Ciruzzo 'o Milionario, se non avessero provocato decine di morti ammazzati potrebbero sembrare in tutto e per tutto personaggi inventati da uno sceneggiatore con troppa fantasia.
In questo libro avvincente e scrupolosamente documentato Roberto Saviano ha ricostruito sia le spericolate logiche economico-finanziarie ed espansionistiche dei clan del napoletano e del casertano, da Secondigliano a Casal di Principe, sia le fantasie infiammate che alle logiche imprenditoriali coniugano il fatalismo mortuario dei samurai del medioevo giapponese.
Ne viene fuori un libro anomalo e potente, appassionato e brutale, al tempo stesso oggettivo e visionario, di indagine e di letteratura, pieno di orrori come di fascino inquietante, un libro il cui giovanissimo autore, nato e cresciuto nelle terre della più efferata camorra, è sempre coinvolto in prima persona. Sono pagine che afferrano il lettore alla gola e lo trascinano in un abisso dove davvero nessuna immaginazione è in grado di arrivare.

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331 Roberto Saviano 8804554509 J 3 3.86 2006 Gomorra: Viaggio nell'impero economico e nel sogno di dominio della camorra
author: Roberto Saviano
name: J
average rating: 3.86
book published: 2006
rating: 3
read at:
date added: 2017/11/23
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L'uomo del Grande Nord 10168028 52 Hugo Pratt 8888545964 J 4 3.83 1980 L'uomo del Grande Nord
author: Hugo Pratt
name: J
average rating: 3.83
book published: 1980
rating: 4
read at:
date added: 2017/11/09
shelves:
review:

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<![CDATA[Corto Maltese: Le Elvetiche - Rosa Alchemica]]> 9687124 94 Hugo Pratt 8888545220 J 4 4.10 1988 Corto Maltese: Le Elvetiche - Rosa Alchemica
author: Hugo Pratt
name: J
average rating: 4.10
book published: 1988
rating: 4
read at:
date added: 2017/10/29
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<![CDATA[Un homme, une aventure : L'homme de Somalie]]> 2554481
Mies ja seikkailu -sarjan albumien tapahtumat sijoittuvat eri puolille maailmaa. Sarjassa on neljä osaa.]]>
52 Hugo Pratt 2203008407 J 5 4.50 1978 Un homme, une aventure : L'homme de Somalie
author: Hugo Pratt
name: J
average rating: 4.50
book published: 1978
rating: 5
read at:
date added: 2017/09/18
shelves:
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Il messaggero 10059351 312 Kader Abdolah 8870911837 J 4 3.76 2008 Il messaggero
author: Kader Abdolah
name: J
average rating: 3.76
book published: 2008
rating: 4
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date added: 2017/05/02
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Hip-hop-rock: 1985-2008 10167967 470 Simon Reynolds 8876381058 J 3 3.65 2007 Hip-hop-rock: 1985-2008
author: Simon Reynolds
name: J
average rating: 3.65
book published: 2007
rating: 3
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A Condessa Sangrenta 11516408 60 Alejandra Pizarnik 8564406004 J 3 3.30 1971 A Condessa Sangrenta
author: Alejandra Pizarnik
name: J
average rating: 3.30
book published: 1971
rating: 3
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date added: 2016/05/17
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<![CDATA[L'inconveniente di essere nati]]> 9697790 passo aspramente idiosincratico, un’andatura insofferente verso tutto, soggetta però ad «accessi di gratitudine per Giobbe e Chamfort, per la vociferazione e il vetriolo». È il passo di una lunga deambulazione notturna, da cui nasce e si concatena questa sequenza di aforismi, annotazioni, aneddoti, in un tentativo di evasione «dalla Specie, da questa turpe e immemoriale marmaglia». L’inconveniente di essere nati è apparso per la prima volta nel 1973.]]> 187 Emil M. Cioran 8845908704 J 5 4.01 L'inconveniente di essere nati
author: Emil M. Cioran
name: J
average rating: 4.01
book published:
rating: 5
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<![CDATA[Rock the Casbah! I giovani musulmani e la cultura pop occidentale]]> 9694474 243 Mark Levine 8876381643 J 4 3.57 2008 Rock the Casbah! I giovani musulmani e la cultura pop occidentale
author: Mark Levine
name: J
average rating: 3.57
book published: 2008
rating: 4
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Fairy-Tales from France 11892174 William Trowbridge Larned J 3 3.74 1920 Fairy-Tales from France
author: William Trowbridge Larned
name: J
average rating: 3.74
book published: 1920
rating: 3
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date added: 2016/01/18
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Qohélet o l'Ecclesiaste 9727921 79 Anonymous 8806294628 J 4 4.54 -300 Qohélet o l'Ecclesiaste
author: Anonymous
name: J
average rating: 4.54
book published: -300
rating: 4
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date added: 2015/12/29
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<![CDATA[I Ching. Il libro dei mutamenti]]> 9658822 727 Richard Wilhelm 8845911306 J 4 4.47 -850 I Ching. Il libro dei mutamenti
author: Richard Wilhelm
name: J
average rating: 4.47
book published: -850
rating: 4
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date added: 2015/10/06
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A Short History of Decay 2855
E.M. Cioran confronts the place of today's world in the context of human history. He focuses on such major issues of the twentieth century as human progress, fanaticism, and science.]]>
186 Emil M. Cioran 1559704640 J 5 4.27 1949 A Short History of Decay
author: Emil M. Cioran
name: J
average rating: 4.27
book published: 1949
rating: 5
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date added: 2015/09/27
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Maus 9440072
The Pulitzer Prize-winning Maus tells the story of Vladek Spiegelman, a Jewish survivor of Hitler’s Europe, and his son, a cartoonist coming to terms with his father’s story. Maus approaches the unspeakable through the diminutive. Its form, the cartoon (the Nazis are cats, the Jews mice), shocks us out of any lingering sense of familiarity and succeeds in “drawing us closer to the bleak heart of the Holocaust� (The New York Times).

Maus is a haunting tale within a tale. Vladek’s harrowing story of survival is woven into the author’s account of his tortured relationship with his aging father. Against the backdrop of guilt brought by survival, they stage a normal life of small arguments and unhappy visits. This astonishing retelling of our century’s grisliest news is a story of survival, not only of Vladek but of the children who survive even the survivors. Maus studies the bloody pawprints of history and tracks its meaning for all of us.]]>
292 Art Spiegelman 8806154958 J 4 4.60 1980 Maus
author: Art Spiegelman
name: J
average rating: 4.60
book published: 1980
rating: 4
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date added: 2015/08/14
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The Temptation to Exist 117565
"A sort of final philosopher of the Western world. His statements have the compression of poetry and the audacity of cosmic clowning."�Washington Post

"An intellectual bombshell that blasts away at all kinds of cant, sham and conventionality. . . . [Cioran's] language is so erotic, his handling of words so seductive, that the act of reading becomes an encounter in the erogenous zone."—Jonah Raskin, L.A. Weekly]]>
224 Emil M. Cioran 0226106756 J 5

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4.20 1956 The Temptation to Exist
author: Emil M. Cioran
name: J
average rating: 4.20
book published: 1956
rating: 5
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date added: 2015/07/24
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La tentazione di esistere risale al 1956, anno della crisi ungherese. Interessante ai fini dell’analisi dell’opera di Cioran, per comprendere l’influenza che la storia rumena ebbe sul suo pensiero, anche se esule e lontano dallo svolgersi dei fatti. Indagare su quello che fu l’atteggiamento del suo paese natio, nei confronti di quell’evento. Atteggiamento che è ben delineato dalla sintesi data a suo tempo da F. Fejtö nella sua storia dei regimi comunisti est - europei in cui si esplica quale fu l’allineamento del partito comunista romeno sulle posizioni sovietiche che condannavano le degenerazioni del revisionismo e ristabilivano il principio assoluto dell’unità dei paesi socialisti, cancellando dalle rispettive società tutti gli elementi che rischiavano di compromettere le conquiste delle repubbliche popolari dal 1945 in poi; a questa interpretazione si affianca anche il fatto che il governo di Bucarest vide la rivolta ungherese anche come un aggressivo irredentismo nazionalista, in genere, infatti i vari contributi sulla storia dell’Europa orientale del secondo dopoguerra connettono le reazioni romene alla questione della minoranza magiara di Transilvania ed alla sua risposta ai fatti d’Ungheria. In Romania come in altri Paesi dell’Est, la reazione dello Stato - Partito agli eventi del �56, non poteva essere disgiunta dalle problematiche sollevate dalla politica sovietica del dopo Stalin. Il nuovo corso della politica sovietica, soprattutto in campo internazionale. Suscitò nei vari regimi reazioni di natura ideologica contrastanti, talvolta, imbarazzate, opportunistiche, altre volte persino ostili, ma comunque sempre improntate al confronto diverso da paese a paese, tra la classe dirigente “staliniana� e gli innovatori. Il fatto quindi che la Romania comunista aderisse alla politica stalinista, e che, avallasse così la repressione sovietica in ungheria, è una delle manifestazioni di come l’ideologia utopica del marxismo fosse degenerata.


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Venti sigarette a Nassirya 5968518
12 novembre 2003. Aureliano arriva a Nassirya per girare un film, e salta in aria. Questo è il racconto della strage, e dopo. E di che cosa vuol dire entrare in una guerra che ufficialmente non c'è. Una storia raccontata dal punto di vista di chi vuole guardare con i propri occhi, come uno qualunque di noi.
Un originale romanzo-reportage, che a un tempo narra e riflette sulla verità che man mano prende forma.

Da questo libro il film "20 sigarette", di Aureliano Amadei (miglior film al festival di Venezia 2010, sezione "Controcampo")]]>
182 Francesco Trento 8806179187 J 3


Come sei finito in iraq?

A: Per seguire un progetto cinematografico di Stefano Rolla, che è morto laggiù. Il progetto aveva il patrocinio dei ministeri della Difesa, dei Beni Culturali degli Esteri. Dicevano che in Iraq non c'era pericolo.

F: Una follia: stiamo parlando di fiction. Che senso aveva girare lì? Doveva essere ambientato fuori dalla base e prevedeva la ricostruzione di un villaggio. Nella migliore delle ipotesi gli attori sarebbero finiti sequestrati.

A: Ci siamo lasciati convincere, come buona parte degli italiani, della discontinuità tra la guerra e la “missione di pace�.

F: E questo accade dopo il “mission accomplished� di Bush.

A: Abbiamo sottovalutato il pericolo. Ma quanto lo ha sottovalutato chi ci ha mandati lì dicendo che non c’era problema?



Com'è nato il libro?

A: Rientrato, seppur in condizioni di salute precaria per l’esplosione, ho sentito l'esigenza di sfogare l’indignazione. Le versioni ufficiali non combaciavano con la realtà. Ne ho parlato con Francesco...

F: Abbiamo cercato di rendere lo sguardo di uno qualunque che si trova in un’esperienza inimmaginabile. Una delle parti più riuscite è l’altalena di pensieri che Aureliano vive nel pericolo. Ci interessava raccontare l’effetto che un’azione di guerra può scatenare su una persona che è lì per caso. Invece di rimuovere l’orrore, Aureliano l’ha diluito in un mare di pensieri. Quello che facciamo tutti quando col telecomando passiamo da un attentato ai Simpson. Riuscire a riprodurre la dissociazione, farla rivivere al lettore è stato l’obiettivo. Trovare una forma letteraria che permettesse di perdersi, tremare ed elaborare i meccanismi che hanno permesso ad Aureliano di sopravvivere.



Cosa succede laggiù?

A: I nostri soldati fanno da scorta al petrolio: un reportage di Ranucci, visto su Rai News 24 e non in prima serata in Tv, mostra che l'impegno delle truppe è piantonare zone di interesse petrolifero. A Nassirya ci sono i pozzi dell'Eni. L’hanno mascherata come missione di pace, ma svolgiamo operazioni di guerra. Appena arrivato, i militari raccontavano di sassaiole verso i mezzi. Come raccontiamo, ci sono anche militari delusi dal comportamento del governo e dei comandi, uno di loro la chiamava “missione umanitaria di guerra�.

F: Quello che raccontiamo, anche attraverso la loro voce, è che è stata una strage “annunciata�. Sono stati ignorati gli allarmi del SISMI e della CIA, e nonostante l’insistenza, non è stato mai chiuso il traffico intorno all’edificio.

A: I miei amici militari dicono che, circa le operazioni “umanitarie�, l'esercito ha abbandonato le azioni, anche quelle di facciata. Dalla battaglia dei ponti le truppe hanno lasciato Nassirya per asserragliarsi a camp Mittica, sotto gli angloamericani.



Venti sigarette?

A: L’unità di tempo che racchiude la mia esperienza. Io sono arrivato in Iraq l�11 e sono saltato in aria il 12. Il tempo di un pacchetto.



Qual è la reazione della gente?

A: È incredibile constatare come si sappia poco della situazione. Fa piacere che molti siano colpiti dal tono antiretorico del libro: forse la gente è stufa di sentir parlare di Patria, Eroi e Tricolore, di sentirli pronunciare con la maiuscola. Sono stufo di partecipare a funerali e celebrazioni in cui i morti vengono chiamati per grado, non per nome. Dentro quelle bare ci sono persone, è questo che abbiamo cercato di fare: parlare delle persone.

F: Ormai chiunque si azzardi a non chiamare Eroi i morti di Nassirya viene considerato antipatriottico. Abbiamo voluto parlare dell’umanità di alcuni caduti, del sorriso di Ficuciello, della generosità di Olla, dell’entusiasmo di Rolla. È il nostro modo di rendere omaggio. Senza bisogno di aggettivi altisonanti. Non c’� nulla di eroico nel saltare in aria ed essere fatti in mille pezzi. D’un tratto e senza senso. È così che muore un italiano e ogni giorno, decine di iracheni.

A: Ci auguriamo di fare un po� di rumore, di richiamare l’attenzione sul fatto che i soldati siano ancora lì, e che lì c’� una guerra. Il libro è un piccolo contributo perché la guerra cessi e le truppe tornino.



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3.72 2005 Venti sigarette a Nassirya
author: Francesco Trento
name: J
average rating: 3.72
book published: 2005
rating: 3
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date added: 2015/06/08
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Come osservava Sartre, possiamo anche pensare il nulla, la non esistenza del mondo, ma il mondo non scompare, è sempre lì, nella sua evidenza. Allo stesso modo potevamo pensare che non ci fosse una guerra in corso. Poi il 12 novembre 2003 a Nassiriya due palazzine in cui risiedevano i carabinieri e i militari dell'operazione “Antica Babilonia�, alcuni del battaglione Laives, venivano sventrate da un’esplosione, e noi ci ritrovavamo d’improvviso faccia a faccia con l’evidenza del mondo. Il regista Aureliano Amadei era a Nassiriya per girare un film. Unico civile sopravvissuto, da quell'esperienza ha scritto con Francesco Trento, un romanzo-reportage per Einaudi. Abbiamo incontrato gli autori di “Venti sigarette a Nassiriya�.



Come sei finito in iraq?

A: Per seguire un progetto cinematografico di Stefano Rolla, che è morto laggiù. Il progetto aveva il patrocinio dei ministeri della Difesa, dei Beni Culturali degli Esteri. Dicevano che in Iraq non c'era pericolo.

F: Una follia: stiamo parlando di fiction. Che senso aveva girare lì? Doveva essere ambientato fuori dalla base e prevedeva la ricostruzione di un villaggio. Nella migliore delle ipotesi gli attori sarebbero finiti sequestrati.

A: Ci siamo lasciati convincere, come buona parte degli italiani, della discontinuità tra la guerra e la “missione di pace�.

F: E questo accade dopo il “mission accomplished� di Bush.

A: Abbiamo sottovalutato il pericolo. Ma quanto lo ha sottovalutato chi ci ha mandati lì dicendo che non c’era problema?



Com'è nato il libro?

A: Rientrato, seppur in condizioni di salute precaria per l’esplosione, ho sentito l'esigenza di sfogare l’indignazione. Le versioni ufficiali non combaciavano con la realtà. Ne ho parlato con Francesco...

F: Abbiamo cercato di rendere lo sguardo di uno qualunque che si trova in un’esperienza inimmaginabile. Una delle parti più riuscite è l’altalena di pensieri che Aureliano vive nel pericolo. Ci interessava raccontare l’effetto che un’azione di guerra può scatenare su una persona che è lì per caso. Invece di rimuovere l’orrore, Aureliano l’ha diluito in un mare di pensieri. Quello che facciamo tutti quando col telecomando passiamo da un attentato ai Simpson. Riuscire a riprodurre la dissociazione, farla rivivere al lettore è stato l’obiettivo. Trovare una forma letteraria che permettesse di perdersi, tremare ed elaborare i meccanismi che hanno permesso ad Aureliano di sopravvivere.



Cosa succede laggiù?

A: I nostri soldati fanno da scorta al petrolio: un reportage di Ranucci, visto su Rai News 24 e non in prima serata in Tv, mostra che l'impegno delle truppe è piantonare zone di interesse petrolifero. A Nassirya ci sono i pozzi dell'Eni. L’hanno mascherata come missione di pace, ma svolgiamo operazioni di guerra. Appena arrivato, i militari raccontavano di sassaiole verso i mezzi. Come raccontiamo, ci sono anche militari delusi dal comportamento del governo e dei comandi, uno di loro la chiamava “missione umanitaria di guerra�.

F: Quello che raccontiamo, anche attraverso la loro voce, è che è stata una strage “annunciata�. Sono stati ignorati gli allarmi del SISMI e della CIA, e nonostante l’insistenza, non è stato mai chiuso il traffico intorno all’edificio.

A: I miei amici militari dicono che, circa le operazioni “umanitarie�, l'esercito ha abbandonato le azioni, anche quelle di facciata. Dalla battaglia dei ponti le truppe hanno lasciato Nassirya per asserragliarsi a camp Mittica, sotto gli angloamericani.



Venti sigarette?

A: L’unità di tempo che racchiude la mia esperienza. Io sono arrivato in Iraq l�11 e sono saltato in aria il 12. Il tempo di un pacchetto.



Qual è la reazione della gente?

A: È incredibile constatare come si sappia poco della situazione. Fa piacere che molti siano colpiti dal tono antiretorico del libro: forse la gente è stufa di sentir parlare di Patria, Eroi e Tricolore, di sentirli pronunciare con la maiuscola. Sono stufo di partecipare a funerali e celebrazioni in cui i morti vengono chiamati per grado, non per nome. Dentro quelle bare ci sono persone, è questo che abbiamo cercato di fare: parlare delle persone.

F: Ormai chiunque si azzardi a non chiamare Eroi i morti di Nassirya viene considerato antipatriottico. Abbiamo voluto parlare dell’umanità di alcuni caduti, del sorriso di Ficuciello, della generosità di Olla, dell’entusiasmo di Rolla. È il nostro modo di rendere omaggio. Senza bisogno di aggettivi altisonanti. Non c’� nulla di eroico nel saltare in aria ed essere fatti in mille pezzi. D’un tratto e senza senso. È così che muore un italiano e ogni giorno, decine di iracheni.

A: Ci auguriamo di fare un po� di rumore, di richiamare l’attenzione sul fatto che i soldati siano ancora lì, e che lì c’� una guerra. Il libro è un piccolo contributo perché la guerra cessi e le truppe tornino.




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<![CDATA[Quando Teresa si arrabbiò con Dio]]> 4034624 336 Alejandro Jodorowsky 8807814684 J 3 3.66 1992 Quando Teresa si arrabbiò con Dio
author: Alejandro Jodorowsky
name: J
average rating: 3.66
book published: 1992
rating: 3
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date added: 2015/04/22
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La potenza di Eymerich 12357264 128 Kai Zen 8888775277 J 0 2.92 2005 La potenza di Eymerich
author: Kai Zen
name: J
average rating: 2.92
book published: 2005
rating: 0
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date added: 2014/12/16
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<![CDATA[Giobbe: Romanzo di un uomo semplice]]> 7132201 195 Joseph Roth 8845909158 J 3 3.94 1930 Giobbe: Romanzo di un uomo semplice
author: Joseph Roth
name: J
average rating: 3.94
book published: 1930
rating: 3
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date added: 2014/10/26
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Cuore di tenebra 7312766 124 Joseph Conrad 8807821184 J 4 3.68 1899 Cuore di tenebra
author: Joseph Conrad
name: J
average rating: 3.68
book published: 1899
rating: 4
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Una stagione all'inferno 9717735 87 Arthur Rimbaud 8879839217 J 4 3.92 1873 Una stagione all'inferno
author: Arthur Rimbaud
name: J
average rating: 3.92
book published: 1873
rating: 4
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<![CDATA[La lotta per la vita: I più bei racconti]]> 10167852
Contents:
- Love of Life
- The Story of Keesh
- A Day's Lodging
- Negore, The Coward
- The Sun Dog Trail
- The Unexpected
- The White Man's Way
- Brown Wolf]]>
288 Jack London 8860050103 J 3 3.80 1905 La lotta per la vita: I più bei racconti
author: Jack London
name: J
average rating: 3.80
book published: 1905
rating: 3
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Apocalypse Now redux 10167882 170 Francis Ford Coppola 8875200203 J 4 4.50 2000 Apocalypse Now redux
author: Francis Ford Coppola
name: J
average rating: 4.50
book published: 2000
rating: 4
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<![CDATA[Il profeta - Il giardino del profeta]]> 8510866
La seconda parte, Il Giardino del Profeta, rimase incompiuta e fu pubblicata postuma.

La terza non fu mai scritta. I versi, che scandagliano l'animo umano con sensibilità poetica e forza visionaria, richiamano alla mente Blake, Nietzsche, i mistici dell'India, gli asceti del mondo islamico.

In un sol libro l'opera, ormai quasi leggendaria di Gibran, sugli insegnamenti del profeta. Delle vere e proprie perle di saggezza che hanno illuminato l'intelletto di molti e ammorbidito i cuori.

Una sorta di "breviario mistico" colmo d'intuizioni poetiche su i fatti della vita: il matrimonio, i figli, il lavoro, le case, la gioia e il dolore, il comprare e il vendere, la conoscenza, l'insegnamento.]]>
Kahlil Gibran 8879832107 J 2 3.73 1923 Il profeta - Il giardino del profeta
author: Kahlil Gibran
name: J
average rating: 3.73
book published: 1923
rating: 2
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The Clash 9725045 384 The Clash 8876381082 J 4 4.40 2008 The Clash
author: The Clash
name: J
average rating: 4.40
book published: 2008
rating: 4
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date added: 2014/04/18
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Silogismos de la amargura 594052 147 Emil M. Cioran 847223178X J 5 3.98 1952 Silogismos de la amargura
author: Emil M. Cioran
name: J
average rating: 3.98
book published: 1952
rating: 5
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date added: 2014/03/13
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<![CDATA[Buenos Aires, le strade del vizio]]> 10167855 296 Albert Londres 8861580238 J 3 3.00 1927 Buenos Aires, le strade del vizio
author: Albert Londres
name: J
average rating: 3.00
book published: 1927
rating: 3
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date added: 2014/01/31
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<![CDATA[Orlando Furioso raccontato da Italo Calvino]]> 6021189 392 Italo Calvino 8804524405 J 4 3.97 1970 Orlando Furioso raccontato da Italo Calvino
author: Italo Calvino
name: J
average rating: 3.97
book published: 1970
rating: 4
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date added: 2014/01/08
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L'Aleph 6478946 L'Aleph è il libro dove scoprirono non solo un nuovo grande scrittore, ma un nuovo modo di essere della letteratura. Fu una specie di folgorazione, che poi si trasmise a tutta l'opera di Borges. Intanto, i titoli di alcuni di questi racconti (da Lo Zahir a Deutsches Requiem, da La ricerca di Averroè a L'immortale) entravano nella geografia mentale dei lettori come luoghi da sempre familiari e misteriosi.]]> 184 Jorge Luis Borges 8807803348 J 4 3.99 1945 L'Aleph
author: Jorge Luis Borges
name: J
average rating: 3.99
book published: 1945
rating: 4
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date added: 2013/11/30
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Uomini che odiano le donne 6664696 Sono passati molti anni da quando Harriet, nipote prediletta del potente industriale Henrik Vanger, è scomparsa senza lasciare traccia. Da allora, ogni anno l'invio di un dono anonimo riapre la vicenda, un rito che si ripete puntuale e risveglia l'inquietudine di un enigma mai risolto. Ormai molto vecchio, Henrik Vanger decide di tentare per l'ultima volta di fare luce sul mistero che ha segnato tutta la sua vita. L'incarico di cercare la verità è affidato a Mikael Blomkvist: quarantenne di gran fascino, Blomkvist è il giornalista di successo che guida la rivista Millennium, specializzata in reportage di denuncia sulla corruzione e gli affari loschi del mondo imprenditoriale. Sulle coste del Mar Baltico, con l'aiuto di Lisbeth Salander, giovane e abilissima hacker, indimenticabile protagonista femminile al suo fianco ribelle e inquieta, Blomkvist indaga a fondo la storia della famiglia Vanger. E più scava, più le scoperte sono spaventose.

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676 Stieg Larsson 8831793322 J 0 4.22 2005 Uomini che odiano le donne
author: Stieg Larsson
name: J
average rating: 4.22
book published: 2005
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date added: 2013/11/28
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Egon 10167884 Egon è il racconto romanzato dell’esistenza tormentata e anticonformista del pittore Egon Schiele, uno degli esponenti più originali dell’Espressionismo viennese, insieme a maestri come Gustav Klimt e Oskar Kokoschka. Certo del proprio genio, Schiele infrange sistematicamente le rigide convenzioni sociali e artistiche dell’Austria di inizio secolo pur di condurre liberamente la propria ricerca, che lo porta a guardare con curiosità spietata e allo stesso tempo sensuale al corpo umano. La Scott usa un’avvincente tecnica narrativa che accosta episodi diversi nello spazio e nel tempo: dall’infanzia trascorsa con la famiglia nella piccola stazione ferroviaria di Tulln, al rapporto incestuoso e possessivo con la sorella Gerti, dai primi litigi con gli insegnanti dell’Accademia, all’amicizia con Klimt, che gli presenta la futura amante Wally, dalle passioni nascoste di una giovanissima ammiratrice a Neulenbach, dove l’artista ha vissuto con l’amante, al periodo passato in carcere per abuso di minori. Ne esce un affascinante, caleidoscopico ritratto d’artista che in nome della propria vocazione sfida l’oppressiva morale della sua epoca.]]> 352 Joanna Scott 8875200173 J 0 3.40 1990 Egon
author: Joanna Scott
name: J
average rating: 3.40
book published: 1990
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<![CDATA[Storia di re Artù e dei suoi cavalieri]]> 9700544 768 Thomas Malory 8804411546 J 0 3.66 1485 Storia di re Artù e dei suoi cavalieri
author: Thomas Malory
name: J
average rating: 3.66
book published: 1485
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date added: 2013/09/06
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<![CDATA[9/11: Il rapporto illustrato sull'11 Settembre]]> 10167907 144 Sid. Colón Ernie. Jacobson 8875200262 J 1 3.17 2006 9/11: Il rapporto illustrato sull'11 Settembre
author: Sid. Colón Ernie. Jacobson
name: J
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book published: 2006
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Faces by the Wayside 13028948 Faces by the Wayside is the story of a traveling soul and her adventures in the world, from Mexico to Paris to New York. One day in Mexico City, Alma, an office worker and mother of four children, has a small accident: out the window she sees the Mexican finance minister's wife and wonders how it would be to live her life. That most negligible part of Alma, the traveling soul, goes off for her to find out. So begins a tale of nine lives.]]> 250 Jason Weiss 0978177274 J 3 4.25 2008 Faces by the Wayside
author: Jason Weiss
name: J
average rating: 4.25
book published: 2008
rating: 3
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date added: 2013/07/03
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Cocos Island: Una congettura 10168000 Di questo ci convince Alex Capus con la sua ricostruzione della vita e delle ossessioni dello scrittore scozzese. Assieme alla vicinanza a Stevenson e alla sua famiglia, questo romanzo fa crescere nel lettore un senso di mistero, bruciante e persistente come una febbre tropicale.

La figura di Robert Louis Stevenson sembra racchiudere un'intera epoca, un tardo Ottocento in cui il sole, stanco di Impero, declina nelle province più lontane, mentre gli uomini del vecchio mondo, in preda a un'operosità impazzita, si saziano di nuove scoperte. Eppure la personalità dello scrittore scozzese rimane sfuggente, le sue scelte di vita, così ben documentate, continuano a sorprendere.
Con questo romanzo Alex Capus si inserisce nella tradizione dei ricercatori dell'arcipelago Stevenson: insegue lo scrittore partendo dagli anni scozzesi, segnati da una salute già precaria e da un rapporto difficile con la famiglia � rinomati costruttori di fari �, per arrivare in Francia e a San Francisco, dove Louis trascorse lunghe settimane nella zona del porto nella speranza che Fanny, una donna di tipo nuovo, indipendente, di undici anni più anziana di lui, divorziasse dal marito. Quando ciò avvenne, Louis, Fanny e i figli di lei partirono alla volta di Samoa, nei Mari del Sud, forse il luogo climaticamente meno indicato per un tubercolotico come Stevenson, e da cui, stando alle sue lettere, era sempre sul punto di andarsene. Rimanendovi invece fino alla morte.
Sulla vicenda biografica si innestano frammenti della sua vasta opera letteraria: L'isola del tesoro, ovviamente, ma anche alcuni racconti, e uno in particolare, che tanto sconvolse gli indigeni samoani.
Ma Capus non si ferma qui, e mentre ci parla di Stevenson ci racconta altre storie, chiama in scena altre figure, ed è così che scopriamo che la mappa di cui egli è in possesso è diversa da quella di tanti ricercatori: è insieme più precisa e più sfumata, più ampia, tocca mari più burrascosi.]]>
216 Alex Capus 8877135255 J 4 3.33 2005 Cocos Island: Una congettura
author: Alex Capus
name: J
average rating: 3.33
book published: 2005
rating: 4
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date added: 2013/06/05
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<![CDATA[Seek: Reports from the Edges of America and Beyond]]> 107284 256 Denis Johnson 0060930470 J 3


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3.86 2001 Seek: Reports from the Edges of America and Beyond
author: Denis Johnson
name: J
average rating: 3.86
book published: 2001
rating: 3
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date added: 2013/04/30
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«In questo branco di persone [...] vedo l'epitome della mia generazione; [...] la nostra politica, una confusione di Rosso e Verde all'ombra della bandiera nera dell'Anarchia; sbronzi e benintenzionati, sicuri delle nostre convinzioni, soddisfatti di noi stessi. Ottusi, ipocriti, intolleranti». Denis Johnson, scrittore e giornalista del “New Yorker� è debitore del modus scrivendi di Carver, di Auster e in qualche modo di Fante, ma non solo. In questo Seek, reports from the edges of America and Beyond, tradotto a torto o a ragione, Cronache Anarchiche, Johnson fa tracimare la letteratura nel reportage e viceversa, portandoci per mano attraverso i deserti del globo. Ai fini dell'essere, non fa differenza ritrovarsi sperduti nell'immensità dell'Alaska o immersi negli orrori dei golpisti cannibali liberiani o scoprirsi, con sommo stupore, solidali per un istante con gli integralisti nazianarcoantiabortisti del Montana o con i Talebani della Kabul fumante. Il deserto è sempre lì, ad attenderci, perché è dentro di noi, e anche se ci raffiguriamo il cittadino del XX secolo come un «minatore di informazioni» che viaggia nel cyberspazio e si destreggia con il libero mercato, nella maggior parte del mondo l'uomo non ha altro che fame, un fucile e forse una religione. E Cronache Anarchiche, come un reportage autobiografico avvincente, ci sbatte il deserto in faccia inducendoci a dubitare delle nostre certezze.




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<![CDATA[Immunitas: Protezione e negazione della vita]]> 3014413 Quanto più si sente esposta al rischio di infiltrazione e di contagio da parte di elementi estranei, tanto più la vita dell'individuo e della società si chiude all'interno dei propri confini protettivi. Tuttavia, questa opzione immunitaria ha un prezzo assai alto: come il corpo individuale, anche quello collettivo può essere 'vaccinato' dal male che lo insidia soltanto attraverso la sua immissione preventiva e controllata. Ciò vuol dire che, per sfuggire alla presa della morte, la vita è costretta a incorporarne il principio. A sacrificare la 'forma' del vivente alla sua semplice sopravvivenza biologica. Ormai questo meccanismo dialettico tra conservazione e negazione della vita sembra pervenuto a un punto limite: al di là del quale si apre la drammatica alternativa tra un esito autodistruttivo e una possibilità ancora inedita che ha al centro un nuovo pensiero della comunità. In questo libro che intreccia il lessico giuridico e politico con quello teologico, antropologico e biologico, Roberto Esposito, già autore di Communitas, un saggio che ha profondamente influenzato il dibattito contemporaneo, indica un modo nuovo di fare filosofia come pratica radicalmente mondana.]]> 212 Roberto Esposito 8806153269 J 0 4.00 2002 Immunitas: Protezione e negazione della vita
author: Roberto Esposito
name: J
average rating: 4.00
book published: 2002
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Carteggio 10167996 Throughout his life, Herman Hesse was a devoted letter writer. He corresponded, not just with friends and family, but also with his readers. From his letters home from the seminary at age fourteen, to his last letters, written days before his death at eighty-five, this selection gives a sense of the author of some of the most widely read books of the century.
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327 Hermann Hesse 8877103302 J 4 4.33 1987 Carteggio
author: Hermann Hesse
name: J
average rating: 4.33
book published: 1987
rating: 4
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Delitto e castigo 9646738 Delitto e castigo fu l'opera che diede a Dostoevskij la fama e rimane forse ancora oggi il suo romanzo più celebre. Intessuto di una grande complessità di temi, riflette i principali motivi che agitarono la Russia di metà Ottocento e l'animo dell'autore: dagli ideali protosocialisti a un superomismo quasi nietzschiano, fino al misticismo messianico tipicamente slavo. Il racconto ruota intorno alla vicenda del giovane Raskòl'nikov che, spinto dalla miseria ma soprattutto da considerazioni teoriche, uccide un'anziana usuraia condannandosi così al rimorso e alla nevrosi, trovando infine pace nell'espiazione e nell'amore per una creatura pura, la dolce Sonja. Delitto e castigo è dunque il romanzo della perdizione, ma di una perdizione che, proprio nel suo momento più fondo, trova una luce che la redime. E in ognuno dei tantissimi personaggi, tratteggiati con impareggiabile maestria psicologica, rivive una scintilla di bontà soffocata dall'orrore, eppure ancora viva e palpitante di speranza.]]> 684 Fyodor Dostoevsky 8804617179 J 5 4.43 1866 Delitto e castigo
author: Fyodor Dostoevsky
name: J
average rating: 4.43
book published: 1866
rating: 5
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Arkan, la tigre dei Balcani 10167970 379 Christopher S. Stewart 8875201188 J 3 3.80 2008 Arkan, la tigre dei Balcani
author: Christopher S. Stewart
name: J
average rating: 3.80
book published: 2008
rating: 3
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Teoría del Bloom 8691914 French 143 Tiqqun 8493421405 J 0 4.00 2000 Teoría del Bloom
author: Tiqqun
name: J
average rating: 4.00
book published: 2000
rating: 0
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Motorman 10167969
³¢â€™a³Ü³Ù´Ç°ù±ð

David Ohle insegna all’Università del Kansas. Si dice sia stato il segretario di William Burroughs con l’incarico di trascrivere i suoi sogni, ma abbiamo scoperto che non è vero. Oltre a Motorman e L’Era di Sinatra (Isbn, 2007) ha scritto il romanzo The Pisstown Chaos (2008).]]>
150 David Ohle J 2 3.43 1972 Motorman
author: David Ohle
name: J
average rating: 3.43
book published: 1972
rating: 2
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<![CDATA[Anathem, vol. 1: Il pellegrino]]> 9712117 643 Neal Stephenson 8817041173 J 0 4.03 2008 Anathem, vol. 1: Il pellegrino
author: Neal Stephenson
name: J
average rating: 4.03
book published: 2008
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<![CDATA[La ragazza che giocava con il fuoco]]> 6563501 Mikael Blomkvist è tornato vittorioso alla guida di Millennium, pronto a lanciare un numero speciale su un vasto traffico di prostituzione dai paesi dell'Est. L'inchiesta si preannuncia esplosiva: la denuncia riguarda un intero sistema di violenze e soprusi, e non risparmia poliziotti, giudici e politici, perfino esponenti dei servizi segreti. Ma poco prima di andare in stampa, un triplice omicidio fa sospendere la pubblicazione, mentre si scatena una vera e propria caccia all'uomo: l'attenzione di polizia e media nazionali si concentra su Lisbeth Salander, la giovane hacker, "così impeccabilmente competente e al tempo stesso così socialmente irrecuperabile", ora principale sospettata. Blomkvist, incurante di quanto tutti sembrano credere, dà il via a un'indagine per accertare le responsabilità di Lisbeth, "la donna che odia gli uomini che odiano le donne". È lei la vera protagonista di questo nuovo episodio della Millennium Trilogy, un thriller serrato che all'intrigo diabolico unisce un'acuta descrizione della società moderna, con le sue contraddizioni e deviazioni, consegnandoci con Lisbeth Salander un personaggio femminile unico, commovente e indimenticabile.

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754 Stieg Larsson 8831794981 J 0 4.16 2006 La ragazza che giocava con il fuoco
author: Stieg Larsson
name: J
average rating: 4.16
book published: 2006
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<![CDATA[Un apolide metafisico: Conversazioni]]> 9697801 362 Emil M. Cioran 8845919331 J 4 4.30 1990 Un apolide metafisico: Conversazioni
author: Emil M. Cioran
name: J
average rating: 4.30
book published: 1990
rating: 4
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Trattato di ateologia 9874930
Un libro di grande potenza e leggibilità, che non mancherà anche da noi di far discutere e di appassionare migliaia di lettori, infastiditi dalla retorica filoreligiosa e neospiritualista che domina negli ultimi anni il dibattito intellettuale e politico italiano.

«Un genio dell'ateismo� Questo libro sarà un balsamo per chi crede che la religione sia una debolezza e che esista un'unica Trinità: l'uomo, la materia, la ragione». «Lire»

«Un nuovo breviario irreligioso, un ritratto al vetriolo degli orrori teologici, una lettura rinfrescante per i liberi pensatori insoddisfatti dell'ecumenismo imperante. Questo libro procura al lettore la gioia di avere nuove frecce al proprio arco e mescola citazioni erudite senza mai sfiorare la pedanteria; in ogni sua pagina soffia un vento di insubordinazione radicale». «L'Humanité»

«Un filosofo-star crociato dell'ateismo: i suoi libri si vendono a livelli stratosferici». «Le Monde»

«Decostruire i monoteismi, smontare le teocrazie: due nozioni-chiave di Michel Onfray per guarire la "nevrosi infantile dell'umanitàâ€Â�. «Libération»]]>
219 Michel Onfray 8881126788 J 2 3.58 2005 Trattato di ateologia
author: Michel Onfray
name: J
average rating: 3.58
book published: 2005
rating: 2
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Il gioco del mondo (Rayuela) 14740777 550 Julio Cortázar 8806175920 J 3 4.14 1963 Il gioco del mondo (Rayuela)
author: Julio Cortázar
name: J
average rating: 4.14
book published: 1963
rating: 3
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Iliade 9682761 Testo greco a fronte.
Cinquantun giorni della guerra degli Achei contro Troia (Ilio, da cui il titolo): dall'ira di Achille, l'eroe invincibile, o quasi, dell'esercito acheo contro il capo della spedizione Agamennone, reo di avergli sottratto la schiava Briseide, al funerale di Ettore, l'eroe troppo umano dell'esercito troiano sconfitto dall'astuzia di Ulisse.
Il capolavoro assoluto del genere epico, la nascita e il momento fondante dell'intera tradizione letteraria dell'Occidente.]]>
932 Homer 8806176943 J 4 4.62 -800 Iliade
author: Homer
name: J
average rating: 4.62
book published: -800
rating: 4
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date added: 2012/10/17
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Odissea 7726589 716 Homer 8806176935 J 5 4.48 -700 Odissea
author: Homer
name: J
average rating: 4.48
book published: -700
rating: 5
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date added: 2012/10/17
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<![CDATA[L'uomo a rovescio (Commissaire Adamsberg, #2)]]> 9565822 «Martedì ci furono quattro pecore sgozzate a Ventebrune, nelle Alpi. E giovedì nove a Pierrefort. - I lupi, - disse un vecchio. - Scendono a valle.
L'altro vuotò il bicchiere, alzò la mano. - Un lupo, Pierrot, un lupo. Una bestia come non ne hai mai viste. Che scende a valle».

Ma è davvero un lupo che uccide tra le montagne del Mercantour? Mentre le superstizioni e le leggende cominciano a girare, un sospetto si diffonde: non è una bestia, potrebbe essere un lupo mannaro. Quando Suzanne viene ritrovata sgozzata, il dubbio diviene certezza.
Un impeccabile disegno narrativo e una perfetta costruzione dell'intreccio fanno di questo romanzo un autentico gioiello, in cui lo scenario aspro e selvatico della montagna fa da contrasto al calore della giovane Camille, eterna amante in fuga del commissario Adamsberg. Proprio lui, guardando distrattamente un servizio del telegiornale dedicato ai lupi, una sera crede di riconoscere la sagoma della donna nella piazza del borgo montano. È infatti in questi luoghi che la donna, assieme a un amico ricercatore, crede di aver scoperto in un "lupo mannaro" l'autore di una catena di orrendi delitti. Ma sarà il commissario Adamsberg, precipitatosi da Camille, a scoprire la sconvolgente verità.]]>
330 Fred Vargas 880615687X J 0 3.69 1999 L'uomo a rovescio (Commissaire Adamsberg, #2)
author: Fred Vargas
name: J
average rating: 3.69
book published: 1999
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<![CDATA[La casta dei Meta-Baroni: Le origini]]> 10167879 La famille de l'épouse d'Othon, le premier Méta-baron, vivait paisiblement sur la planète Marmola, sphère de marbre quand des marchands impériaux sont venus passer commande de marbre.
La Caste avait peu de moyens techniques, mais un fabuleux secret : la planète renfermait une huile capable de déplacer des tonnes de pierre.
Suite à un malheureux accident, Othon se retrouve coincé sous un bloc de marbre, obligeant la Caste à dévoiler leur secret aux étrangers pour lui sauver la vie.
La nouvelle de l'huile et de ses merveilleux pouvoirs se répand très vite et tout le monde décide d'envahir la planète Marmola, les uns plus forts que les autres.
Enfin, 1500 guerriers de l'Endogarde Noire se trouvent face aux 150 guerriers de Marmola et leur demandent de se rendre. Pour la femme d'Othon, Edna, il en est hors de question. Elle préfère mourir en guerrière plutôt que de soumettre.
Othon casse les jambes de son fils pour qu'il ne fasse pas la même erreur que sa mère et l'immobilise ainsi. Mais par sa ruse et son courage, Othon aidé de deux lieutenants réussit à vaincre les 1500 guerriers constituant la garde privée de l'empereur et de l'impératrice. La victoire est éclatante, mais seulement temporaire. Un compromis est nécessaire.
Après négociation avec le couple impérial, Othon obtint un pourcentage sur les ventes de l'épiphite, une nouvelle planète et un cheval pour son fils. L’histoire des métabarons ne fait que commencer.]]>
63 Alejandro Jodorowsky 8882850862 J 3 3.38 2000 La casta dei Meta-Baroni: Le origini
author: Alejandro Jodorowsky
name: J
average rating: 3.38
book published: 2000
rating: 3
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date added: 2012/09/25
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Il barone rampante 820645 246 Italo Calvino 8804370858 J 3 3.93 1957 Il barone rampante
author: Italo Calvino
name: J
average rating: 3.93
book published: 1957
rating: 3
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date added: 2012/08/22
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<![CDATA[Heavy metal in Baghdad. La storia degli Acrassicauda. Con DVD]]> 9761259 Accompagna il dvd un libro di 144 pagine che presenta la storia orale dei quattro protagonisti, approfondendo gli eventi riportati nel documentario. Una sorta di prequel e sequel in formato letterario, il libro getta luce su quattro adolescenze irachene degli anni �90, sulla vita dei rfugiati iracheni in giro per il mondo, su come ci si sente ad incontrare i Metallica, e su come quattro ragazzi di Baghdad abbiano deciso di mettere a rischio la loro vita nel nome dell’heavy metal.]]> 139 Andy Capper 8876381600 J 3 3.33 2009 Heavy metal in Baghdad. La storia degli Acrassicauda. Con DVD
author: Andy Capper
name: J
average rating: 3.33
book published: 2009
rating: 3
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date added: 2012/07/11
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Non lasciarmi 7881201 291 Kazuo Ishiguro 8806190458 J 0 3.76 2005 Non lasciarmi
author: Kazuo Ishiguro
name: J
average rating: 3.76
book published: 2005
rating: 0
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date added: 2012/06/26
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<![CDATA[Confessions of an Economic Hit Man]]> 2159
John Perkins should know—he was an economic hit man. His job was to convince countries that are strategically important to the U.S.—from Indonesia to Panama—to accept enormous loans for infrastructure development, and to make sure that the lucrative projects were contracted to U. S. corporations. Saddled with huge debts, these countries came under the control of the United States government, World Bank and other U.S.-dominated aid agencies that acted like loan sharks—dictating repayment terms and bullying foreign governments into submission.

This New York Times bestseller exposes international intrigue, corruption, and little-known government and corporate activities that have dire consequences for American democracy and the world. It is a compelling story that also offers hope and a vision for realizing the American dream of a just and compassionate world that will bring us greater security.]]>
303 John Perkins 0452287081 J 4 3.85 2004 Confessions of an Economic Hit Man
author: John Perkins
name: J
average rating: 3.85
book published: 2004
rating: 4
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date added: 2012/06/07
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Io sono leggenda 7755650 Perché Neville è l'ultimo uomo sulla Terra. L'ultimo umano sopravvissuto, in un mondo completamente popolato da vampiri. Nella solitudine che lo circonda, Robert esegue la sua missione, studia il fenomeno e le superstizioni che lo circondano, cerca nuove strade per lo sterminio delle creature delle tenebre. Durante la notte Neville se ne sta rintanato nella sua roccaforte, assediato dai morti viventi avidi del suo sangue. Ma con il sorgere del sole è lui a dominare un gioco crudele e di meccanica ferocia, scandito dalle luci e dalle ombre di un tempo sempre uguale a se stesso e che impone la ripetizione di un rituale sanguinario. In questo mondo Neville, con la sua unicità, si è già trasformato in leggenda.]]> 224 Richard Matheson 8834709594 J 5 4.26 1954 Io sono leggenda
author: Richard Matheson
name: J
average rating: 4.26
book published: 1954
rating: 5
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<![CDATA[Il cimitero senza lapidi e altre storie nere]]> 9696051 221 Neil Gaiman J 1
Una raccolta di scarti e ritagli. Torno a leggere Bradbury...]]>
3.53 2007 Il cimitero senza lapidi e altre storie nere
author: Neil Gaiman
name: J
average rating: 3.53
book published: 2007
rating: 1
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date added: 2012/05/28
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Uno degli scrittori più scandalosamente sopravvalutati degli ultimi trent'anni.

Una raccolta di scarti e ritagli. Torno a leggere Bradbury...
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Dago Red 2751065 226 John Fante 8806171380 J 3 3.81 1940 Dago Red
author: John Fante
name: J
average rating: 3.81
book published: 1940
rating: 3
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date added: 2012/04/23
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<![CDATA[Storie di fantasmi per il dopocena]]> 9711390 77 Jerome K. Jerome 8889397918 J 3 3.38 1891 Storie di fantasmi per il dopocena
author: Jerome K. Jerome
name: J
average rating: 3.38
book published: 1891
rating: 3
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date added: 2012/04/04
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L'uomo sotteraneo 10078939 292 Mick Jackson 8846100263 J 3 3.00 1997 L'uomo sotteraneo
author: Mick Jackson
name: J
average rating: 3.00
book published: 1997
rating: 3
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<![CDATA[L'anatra, la morte e il tulipano]]> 10168050 Età di lettura: da 4 anni.]]> 32 Wolf Erlbruch 8876417745 J 5 È il tulipano la chiave... 4.62 2006 L'anatra, la morte e il tulipano
author: Wolf Erlbruch
name: J
average rating: 4.62
book published: 2006
rating: 5
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È il tulipano la chiave...
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Babylon babies 9710525 568 Maurice G. Dantec 8878512222 J 0 3.78 1999 Babylon babies
author: Maurice G. Dantec
name: J
average rating: 3.78
book published: 1999
rating: 0
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date added: 2012/03/19
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Il Napoleone nero 10147003 896 Madison Smartt Bell 8875200491 J 4
Sugli scaffali delle librerie italiane è finalmente arrivato, Il Napoleone nero (896 pp., 26 �), terzo volume della monumentale trilogia di Madison Smartt Bell edita da Alet e dedicata a quel frammento di storia perso nelle pieghe del tempo che rende il pensiero di Dávila vivido e cristallino, perché Haiti è uno dei tanti specchi della Revolución, forse il più oscuro, eppure l’immagine che rimanda è perfetta, vibrante, nitida.



Lo scrittore americano mette in moto un meccanismo narrativo degno di Guerra e Pace. La trilogia è attraversata da una polifonia di voci che rende vorticosa la lettura e come una spirale converge verso la figura che incarna l’intera Haiti. Il Napoleone nero, Toussaint Louverture, Spartaco moderno in odore di voodoo, è alla testa della rivolta della gens de couleur contro il governo coloniale che concede i diritti politici solo a mulatti e neri nati liberi (maroons) escludendo gli schiavi. La Francia spaventata dalla portata della piccola rivoluzione, revoca ben presto i diritti anche ai maroons che aderiscono così, opportunisticamente, alla ribellione.

Smartt Bell descrive, con dovizia di particolari, massacri e follie lasciando il lettore a scrutare i perturbanti abissi di chi si abbandona con languore caraibico all’orrore, al cuore di tenebra, all’oscurità.



Nel primo volume Quando le anime si sollevano, edito prima da Instar e poi da Alet, la vicenda haitiana si rivela in tutta la sua ferocia come il contraltare di quella francese, e per esteso della modernità. La rivoluzione trionfa e si vendica degli oppressori. Nel secondo, Il signore dei Crocevia, sempre per Alet, la storia riprende dal 1794, con Spagna, Inghilterra e Francia intente a ottenere il controllo dell’isola in modo che nessun altra colonia osi fare suoi gli ideali rivoluzionari, monopolio della borghesia parigina. Ma sotto la guida di Toussaint i focolai di rivolta si moltiplicano all’insegna della lotta senza quartiere fino al 1803.

È nel terzo volume che Toussaint Louverture deve misurarsi con il Napoleone bianco, il contraltare, lo yang, il rovescio della medaglia. Ancora una volta un gioco di specchi e di rimandi. Ancora una volta sebbene i colori siano definiti, tutto si gioca in quello spazio grigio che li separa e contemporaneamente li unisce. Louverture, come Bonaparte a cui si rivolge come il “primo tra i neri al primo tra i bianchi…�, mira in alto. Vuole abolire definitivamente e con un secolo di anticipo la schiavitù e liberare Haiti. Come Bonaparte troverà la sua debacle. Sconfitto dall’ombra di un tradimento in una delle tante vicende umane, magnifiche, terribili e grottesche.



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3.71 2004 Il Napoleone nero
author: Madison Smartt Bell
name: J
average rating: 3.71
book published: 2004
rating: 4
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date added: 2012/03/11
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“La Rivoluzione francese sembra magnifica a chi la conosce male, terribile a chi la conosce meglio, grottesca a chi la conosce bene.� Così Nicolás Gómez Dávila liquidava il momento fondante della società democratica borghese. Momento che come ogni altro fenomeno umano porta con sé contraddizioni, chiaroscuri e pieghe insondabili. Le istanze di fratellanza, uguaglianza e libertà francesi trovano la loro contraddizione oltreoceano, nelle colonie, laddove l’universalità di quei valori viene meno. Diversi gradi di fratellanza, uguaglianza e libertà, tanti quanti i colori della pelle della gente di Haiti. La eco della rivoluzione per antonomasia arriva ai caraibi dove si consuma una delle tante vicende che la storia sembra aver relegato in un angolo. La storia, ma non la letteratura.

Sugli scaffali delle librerie italiane è finalmente arrivato, Il Napoleone nero (896 pp., 26 �), terzo volume della monumentale trilogia di Madison Smartt Bell edita da Alet e dedicata a quel frammento di storia perso nelle pieghe del tempo che rende il pensiero di Dávila vivido e cristallino, perché Haiti è uno dei tanti specchi della Revolución, forse il più oscuro, eppure l’immagine che rimanda è perfetta, vibrante, nitida.



Lo scrittore americano mette in moto un meccanismo narrativo degno di Guerra e Pace. La trilogia è attraversata da una polifonia di voci che rende vorticosa la lettura e come una spirale converge verso la figura che incarna l’intera Haiti. Il Napoleone nero, Toussaint Louverture, Spartaco moderno in odore di voodoo, è alla testa della rivolta della gens de couleur contro il governo coloniale che concede i diritti politici solo a mulatti e neri nati liberi (maroons) escludendo gli schiavi. La Francia spaventata dalla portata della piccola rivoluzione, revoca ben presto i diritti anche ai maroons che aderiscono così, opportunisticamente, alla ribellione.

Smartt Bell descrive, con dovizia di particolari, massacri e follie lasciando il lettore a scrutare i perturbanti abissi di chi si abbandona con languore caraibico all’orrore, al cuore di tenebra, all’oscurità.



Nel primo volume Quando le anime si sollevano, edito prima da Instar e poi da Alet, la vicenda haitiana si rivela in tutta la sua ferocia come il contraltare di quella francese, e per esteso della modernità. La rivoluzione trionfa e si vendica degli oppressori. Nel secondo, Il signore dei Crocevia, sempre per Alet, la storia riprende dal 1794, con Spagna, Inghilterra e Francia intente a ottenere il controllo dell’isola in modo che nessun altra colonia osi fare suoi gli ideali rivoluzionari, monopolio della borghesia parigina. Ma sotto la guida di Toussaint i focolai di rivolta si moltiplicano all’insegna della lotta senza quartiere fino al 1803.

È nel terzo volume che Toussaint Louverture deve misurarsi con il Napoleone bianco, il contraltare, lo yang, il rovescio della medaglia. Ancora una volta un gioco di specchi e di rimandi. Ancora una volta sebbene i colori siano definiti, tutto si gioca in quello spazio grigio che li separa e contemporaneamente li unisce. Louverture, come Bonaparte a cui si rivolge come il “primo tra i neri al primo tra i bianchi…�, mira in alto. Vuole abolire definitivamente e con un secolo di anticipo la schiavitù e liberare Haiti. Come Bonaparte troverà la sua debacle. Sconfitto dall’ombra di un tradimento in una delle tante vicende umane, magnifiche, terribili e grottesche.




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Giochi sacri 9688510 1184 Vikram Chandra 8804560568 J 5
Curiosamente è stato Gregory David Roberts, uno scrittore bianco anche se post coloniale divenuto indiano nell’anima come scrive egli stesso, a far puntare i riflettori di nuovo sulla narrativa del subcontinente asiatico. La pubblicazione di “Shantaram� (Neri Pozza, 2006) ha riportato sugli scaffali delle nostre librerie la presenza della letteratura indiana che da un po� di tempo si era fatta altalenante. Il successo del romanzo dell’australiano, congiuntamente alla crescita economica esponenziale nel panorama globale dell’India, ha rinnovato l’interesse di editori e lettori verso questo paese.

La narrativa è forse la chiave di volta attraverso la quale riuscire a comprendere meglio lo spirito e la vita di un popolo, immergendosi nel flusso degli avvenimenti che lo riguardano, anche se raccontati attraverso i meccanismi della letteratura di genere non necessariamente di stampo realista.

Il segreto del successo di “Shantaram� non risiede nelle doti di scrittore di Roberts, che non brilla certo per stile o bravura, ma nella vividezza delle sue immagini dovuta all’autobiografismo della vicenda, e nella capacità di donare al lettore una vista speciale, vera ed efficace di Mumbai, dell’India, dei suoi abitanti e delle vicende umane che pulsano e si contorcono tra le strade affollate, zeppe di odori, profumi e afrori ma mai esotiche come ci si potrebbe aspettare. L’india è misteriosa, ma lo è nella misura in cui non riusciamo a concepirla come un luogo contemporaneo. Mumbai, come tutti i grandi agglomerati urbani da Los Angeles a Buenos Aires da Mosca a Città del Messico... è un crogiolo di speranze, dolore, spirito, denaro, gioia, vita e morte con in più la capacità lucida di affrontare l’orrore e la miseria con dignità senza nasconderli o negarli. È forse l’unico luogo al mondo in cui l’uomo è uomo fino in fondo, fino alle estreme conseguenze ma con consapevolezza. La letteratura indiana contemporanea è in grado di fornirci con nonchalance, senza finzioni, esattamente questa immagine della razza umana e per traslato del mondo intero.

Gli autori indiani sono legati alla tradizione ma sono anche proiettati inesorabilmente verso il futuro (come le loro città che diventano sempre più cosmopolite ma cambiano il loro nome per ritrovare le proprie radici - dall’anglofilo Bombay al marathi Mumbai) la loro scrittura è frutto di meticciato, a metà fra cultura occidentale e orientale, molti scrivono in inglese colonizzando la lingua del popolo che li ha colonizzati, usando e reinventando i generi come il giallo, il thriller, la fantascienza, il romanzo storico rinnovandone sapientemente canoni e regole.

Chi è in cerca di esotismi da favola dovrebbe astenersi dunque dalla lettura di autori come Naipaul, Ghosh, Devi, Mehta, Anita Desai, sua figlia Kiran e Vikram Chandra (e la lista potrebbe allungarsi); proprio questi ultimi sono tra i più recenti pubblicati in Italia con “Eredi della sconfitta� (Adelphi) e “Giochi Sacri� (Mondadori), due romanzi in cui il Karma, privato del suo valore prettamente trascendente e inteso come l'insieme delle conseguenze derivanti dalle azioni, sembra essere il perno segreto attorno a cui ruotano le vicende narrate. In “Eredi della sconfitta� le azioni di tre personaggi si ripercuotono sulle loro vite e sui loro destini dalle falde dell'Himalaya orientale alla New York edonista degli anni �80 fino all’Unione Sovietica del sogno spaziale infranto. Nel romanzo giallo di Chandra invece entra in gioco un altro elemento filosofico indiano: la circolarità degli avvenimenti. La trama principale infatti torna continuamente indietro nel tempo e nello spazio e ogni personaggio ha una sua vita passata legata naturalmente, anche qui, al suo Karma.

L’India contemporanea e globalizzata porta in seno, come l’occidente, tutti segni della contemporaneità: il crimine, il terrorismo, la mafia, la corruzione, la miseria, l’ambiguità, la pazzia e l’ingiustizia, che Chandra come Roberts - e come Suketu Metha in “Maximum City� - sublimano in quel crogiolo di esistenze perdute che è Mumbai.

La contemporaneità non è altro allora, e gli indiani hanno visto ciò che noi sospettiamo vagamente, che il Kali Yuga che secondo l'interpretazione della maggior parte delle Sacre Scritture induiste, tra cui i Veda, è una delle quattro epoche che si susseguono senza fine dall’inizio del tempo. Il Kali Yuga, Età di Kali, conosciuta anche come Età del ferro, è l'ultima delle quattro, un'era tenebrosa di distruzione, caratterizzata da numerosi conflitti e da una diffusa ignoranza spirituale in cui il divenire coincide con una sorta di rinnovamento tragico e in cui non vi è nulla che non richiami una movenza verso l’inaudito. Il meno “occidentale� dei nostri pensatori, Guido Ceronetti, non senza ironia, ne ricorda la data di origine, in “Pensieri del tè� (Adelphi, 1994) «Il 18 febbraio 3012 avanti Cristo sarebbe cominciata questa età della Kali Yuga, destinata a durare 432mila anni. Era un venerdì.» Ci restano quindi da affrontare ancora solo 428.988 anni di oscurità. È una questione di Karma.



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3.60 2006 Giochi sacri
author: Vikram Chandra
name: J
average rating: 3.60
book published: 2006
rating: 5
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date added: 2012/03/01
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Il Salone del libro di Parigi di quest’anno ha come ospite d’onore la letteratura indiana e in particolare quella scritta in inglese, che anche se rappresenta solo una parte della produzione letteraria dell’India (il 55% delle pubblicazioni sono in diciotto lingue regionali e in Hindi), è quella più appetibile commercialmente anche per gli stranieri.

Curiosamente è stato Gregory David Roberts, uno scrittore bianco anche se post coloniale divenuto indiano nell’anima come scrive egli stesso, a far puntare i riflettori di nuovo sulla narrativa del subcontinente asiatico. La pubblicazione di “Shantaram� (Neri Pozza, 2006) ha riportato sugli scaffali delle nostre librerie la presenza della letteratura indiana che da un po� di tempo si era fatta altalenante. Il successo del romanzo dell’australiano, congiuntamente alla crescita economica esponenziale nel panorama globale dell’India, ha rinnovato l’interesse di editori e lettori verso questo paese.

La narrativa è forse la chiave di volta attraverso la quale riuscire a comprendere meglio lo spirito e la vita di un popolo, immergendosi nel flusso degli avvenimenti che lo riguardano, anche se raccontati attraverso i meccanismi della letteratura di genere non necessariamente di stampo realista.

Il segreto del successo di “Shantaram� non risiede nelle doti di scrittore di Roberts, che non brilla certo per stile o bravura, ma nella vividezza delle sue immagini dovuta all’autobiografismo della vicenda, e nella capacità di donare al lettore una vista speciale, vera ed efficace di Mumbai, dell’India, dei suoi abitanti e delle vicende umane che pulsano e si contorcono tra le strade affollate, zeppe di odori, profumi e afrori ma mai esotiche come ci si potrebbe aspettare. L’india è misteriosa, ma lo è nella misura in cui non riusciamo a concepirla come un luogo contemporaneo. Mumbai, come tutti i grandi agglomerati urbani da Los Angeles a Buenos Aires da Mosca a Città del Messico... è un crogiolo di speranze, dolore, spirito, denaro, gioia, vita e morte con in più la capacità lucida di affrontare l’orrore e la miseria con dignità senza nasconderli o negarli. È forse l’unico luogo al mondo in cui l’uomo è uomo fino in fondo, fino alle estreme conseguenze ma con consapevolezza. La letteratura indiana contemporanea è in grado di fornirci con nonchalance, senza finzioni, esattamente questa immagine della razza umana e per traslato del mondo intero.

Gli autori indiani sono legati alla tradizione ma sono anche proiettati inesorabilmente verso il futuro (come le loro città che diventano sempre più cosmopolite ma cambiano il loro nome per ritrovare le proprie radici - dall’anglofilo Bombay al marathi Mumbai) la loro scrittura è frutto di meticciato, a metà fra cultura occidentale e orientale, molti scrivono in inglese colonizzando la lingua del popolo che li ha colonizzati, usando e reinventando i generi come il giallo, il thriller, la fantascienza, il romanzo storico rinnovandone sapientemente canoni e regole.

Chi è in cerca di esotismi da favola dovrebbe astenersi dunque dalla lettura di autori come Naipaul, Ghosh, Devi, Mehta, Anita Desai, sua figlia Kiran e Vikram Chandra (e la lista potrebbe allungarsi); proprio questi ultimi sono tra i più recenti pubblicati in Italia con “Eredi della sconfitta� (Adelphi) e “Giochi Sacri� (Mondadori), due romanzi in cui il Karma, privato del suo valore prettamente trascendente e inteso come l'insieme delle conseguenze derivanti dalle azioni, sembra essere il perno segreto attorno a cui ruotano le vicende narrate. In “Eredi della sconfitta� le azioni di tre personaggi si ripercuotono sulle loro vite e sui loro destini dalle falde dell'Himalaya orientale alla New York edonista degli anni �80 fino all’Unione Sovietica del sogno spaziale infranto. Nel romanzo giallo di Chandra invece entra in gioco un altro elemento filosofico indiano: la circolarità degli avvenimenti. La trama principale infatti torna continuamente indietro nel tempo e nello spazio e ogni personaggio ha una sua vita passata legata naturalmente, anche qui, al suo Karma.

L’India contemporanea e globalizzata porta in seno, come l’occidente, tutti segni della contemporaneità: il crimine, il terrorismo, la mafia, la corruzione, la miseria, l’ambiguità, la pazzia e l’ingiustizia, che Chandra come Roberts - e come Suketu Metha in “Maximum City� - sublimano in quel crogiolo di esistenze perdute che è Mumbai.

La contemporaneità non è altro allora, e gli indiani hanno visto ciò che noi sospettiamo vagamente, che il Kali Yuga che secondo l'interpretazione della maggior parte delle Sacre Scritture induiste, tra cui i Veda, è una delle quattro epoche che si susseguono senza fine dall’inizio del tempo. Il Kali Yuga, Età di Kali, conosciuta anche come Età del ferro, è l'ultima delle quattro, un'era tenebrosa di distruzione, caratterizzata da numerosi conflitti e da una diffusa ignoranza spirituale in cui il divenire coincide con una sorta di rinnovamento tragico e in cui non vi è nulla che non richiami una movenza verso l’inaudito. Il meno “occidentale� dei nostri pensatori, Guido Ceronetti, non senza ironia, ne ricorda la data di origine, in “Pensieri del tè� (Adelphi, 1994) «Il 18 febbraio 3012 avanti Cristo sarebbe cominciata questa età della Kali Yuga, destinata a durare 432mila anni. Era un venerdì.» Ci restano quindi da affrontare ancora solo 428.988 anni di oscurità. È una questione di Karma.




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Piccoli suicidi tra amici 9667032 259 Arto Paasilinna J 2 3.42 1990 Piccoli suicidi tra amici
author: Arto Paasilinna
name: J
average rating: 3.42
book published: 1990
rating: 2
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date added: 2012/02/26
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<![CDATA[Gli eredi di Shannara (Gli eredi di Shannara, #1)]]> 9687548 488 Terry Brooks 880439353X J 2 3.79 1990 Gli eredi di Shannara (Gli eredi di Shannara, #1)
author: Terry Brooks
name: J
average rating: 3.79
book published: 1990
rating: 2
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date added: 2012/02/13
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