Alberto Moravia, born Alberto Pincherle, was one of the leading Italian novelists of the twentieth century whose novels explore matters of modern sexuality, social alienation, and existentialism. He was also a journalist, playwright, essayist and film critic. Moravia was an atheist, his writing was marked by its factual, cold, precise style, often depicting the malaise of the bourgeoisie, underpinned by high social and cultural awareness. Moravia believed that writers must, if they were to represent reality, assume a moral position, a clearly conceived political, social, and philosophical attitude, but also that, ultimately, "A writer survives in spite of his beliefs".
鈥滶ntr貌 Carla; aveva indossato un vestitino di lanetta marrone con la gonna cos矛 corta, che bast貌 quel movimento di chiudere l鈥檜scio per fargliela salire di un buon palmo sopra le pieghe lente che le facevano le calze intorno le gambe; ma ella non se ne accorse e si avanz貌 con precauzione guardando misteriosamente davanti a s茅, dinoccolata e malsicura; una sola lampada era accesa e illuminava le ginocchia di Leo seduto sul divano; un鈥檕scurit脿 grigia avvolgeva il resto del salotto.鈥�
Non ho grande memoria ma mi sento abbastanza sicura per affermare di non aver letto mai un incipit che contiene in modo cos矛 palese tutto il messaggio di un鈥檕pera. Il noto attacco in medias res trascina con s茅 il lettore nel salottino di casa Ardengo e vede attraverso gli occhi del libidinoso Leo il corpo giovane di Carla mentre lei mostra quell鈥檌ndifferenza cos矛 dolorosa che 猫 fulcro del romanzo.
Qui si anticipa anche quel gioco di luci che sar脿 scenografia e allegoria in tutta la torbida storia. Mancano, per貌, tre personaggi in questo incipit: Mariagrazia 鈥� madre di Carla-: consumata in un cieco egocentrismo senza coscienza di s茅; Michele 鈥� fratello di Carla-: nel continuo tentativo di stuzzicare in s茅 un minimo di orgoglio che lo faccia ribellare a quell鈥檌pocrisia borghese che non riesce pi霉 a tollerare; Lisa 鈥� amica di famiglia-: che lotta per aggrapparsi a qualche rimasuglio della giovinezza che le sfugge tra le dita.
鈥� 鈥渜uale debole sforzo basterebbe per essere sinceri, e come invece si faccia di tutto per andare nella direzione opposta.鈥� Sospir貌; gli pareva di essersi definito: 鈥楶erch茅 sto qui?鈥� pens貌 鈥榩erch茅 mentisco?[Sic!] sarebbe cos矛 facile dire la verit脿 e andarsene鈥�.
Moravia dipinge senza mezzi termini tutta la falsit脿 di un'epoca e di un ceto consumato dall鈥檌ndifferenza e dalla noia. Una classe sociale che pensa e agisce in base unicamente a sesso e denaro; null鈥檃ltro importa. Ogni tipo di ribellione 猫 perdente gi脿 in partenza. . A questo proposito non sono mancate analisi del testo che hanno voluto leggere una denuncia dell鈥檌nerzia di molta borghesia di fronte alla palese e sfrontata ascesa del partito e del pensiero fascista.
Interpretazione, questa, molto plausibile ma quel che 猫 sicuro 猫 che qui si mette in scena un microcosmo dove convive una doppia realt脿: una biforcazione tra ci貌 si dice/esprime a parole e ci貌 che si pensa/sogna/immagina. I dialoghi subiscono tutti questa separazione per cui ci貌 che si pensa non 猫 mai ci貌 in realt脿 ci貌 che si dice agli altri.
Un concetto che fa pensare immediatamente -e con fondata ragione- a Pirandello*. Citato direttamente nel testo ed esaltato nel ballo in maschera finale dove i personaggi tornano al loro posto indossando il costume che la societ脿 altrettanto fasulla ha loro assegnato. ____________________ PS- Il mio incontro con Moravia risale a tanti anni fa e non fu felice. Ci guardammo subito in malo modo: una reciproca antipatia. Io tentavo, a dire il vero, qualche approccio ma ne uscivo sconfitta. L鈥檜nica cosa che pensavo avesse fatto ammodo era titolare il romanzo 鈥淟a noia鈥�. Non riuscivo ad andare oltre le venti/trenta pagine, per quel che ricordo: lo trovavo estremamente monotono. A mio discapito posso dire che ero molto giovane. Ma 猫 una giustificazione fiacca. Se penso che lui scrisse tutto questo a circa 22 anni vorrei mettere la testa sotto la sabbia da tanta vergogna che provo. Ora, in ogni caso, io e il signor Moravia abbiamo fumato questo calumet della pace. E鈥� stato inebriante. Ci siamo guardati negli occhi con la promessa che non ci incroceremo pi霉 con indifferenza. _____________________
* Un ulteriore prova dell鈥檃ffiatamento di Moravia con l鈥檌dea pirandelliana 猫 attestato dal fatto che il titolo originale de 鈥淕li indifferenti鈥� era 鈥淐inque personaggi e due giorni鈥�
The Time of Indifference is a kind of camera that has five characters: a bourgeois family in financial difficulty and the lover of the mother who holds the mortgage on the villa that the latter contracted with him. It studies manners of merciless acuity on a breathless bourgeoisie, living on pretenses, undermined by boredom, lassitude, indifference, loss of vital energy, and moral values. The family's son, Michel, is full of inclinations, aspirations, and revolt but is always won over by renunciation. His disillusioned, distanced spectator gaze, faced with the distressing spectacle of the attitudes and postures of the protagonists, makes him a second narrator; it's a Meursault before its time. The present novel is a work of the author's youth, who saw stunning success in a scandal. Indeed, the acerbic description of the protagonists' moral turpitude and fundamental stupidity is most pleasing to the eye of the amateur of satyr and study of acid manners.
Ho colmato una mia grandissima lacuna. Mi vergognavo di non aver letto ancora niente di Moravia.
Adesso magari il mio sar脿 un discorso un po鈥� astruso per貌 ci provo: questo 猫 un libro in ralenti. Un libro nel suo scorrere pu貌 soffermarsi pi霉 o meno sulle varie azioni personaggi: c鈥櫭� il libro che racconta molti avvenimenti in poche pagine, addirittura poche righe, e inevitabilmente lo dovr脿 fare in modo piuttosto superficiale e c鈥櫭� il libro che invece dar脿 grande attenzione ai particolari e ai pensieri dei personaggi. Non solo Gli indifferenti appartiene al secondo gruppo, ma non credo di aver mai trovato un libro che riesca a raccontare cos矛 poche vicende in cos矛 tante pagine. E senza fare schifo (tutt鈥檃ltro!), aggiungo.
In circa trecento pagine verranno raccontati, se non sbaglio, meno di tre giorni dal punto di vista di cinque personaggi (mi ha ricordato molto il teatro), e senza flashback, quindi sono raccontati proprio solo tre giorni. Come ha fatto Moravia? Ogni gesto, per quanto piccolo o apparentemente insignificante, assume un enorme importanza e si porta dietro tutti i pensieri e le intenzioni nascoste dei personaggi.
Sicuramente ci sarebbe da dire tanto anche sui personaggi, sull鈥檌ndifferenza e l鈥檌nettitudine, che li caratterizza (quasi) tutti. Ma sono cose piuttosto evidenti.
Alla fin fine quello che mi ha sorpreso 猫 stata la capacit脿 di Moravia di non risultare quasi mai noioso, nonostante la lentezza e l鈥檌mmobilit脿 che permea il romanzo.
Per me 猫 stato claustrofobico. Buio e pioggia ovunque, con gente che si muove, quasi per inerzia, con una innaturale velocit脿, spinta da chiss脿 quale forza sconosciuta, come in un vecchio video in bianco e nero dei primi del '900. In fondo i protagonisti non sono che questo, fantasmi di un mondo scomparso.
Il romanzo di Moravia 猫 una vecchia pellicola, ingrigita, piena di gente che recita. Volti che ridono, si divertono e parlano perch茅 non c'猫 altro da fare. Che disprezzo ho provato per quel mondo, che pena mi hanno fatto! Che rabbia par la loro ipocrisia borghese! Un mondo triste e meschino in cui tutti mentono, sovrastati dalla loro mediocrit脿. Tutto 猫 finzione, non c'猫 rabbia, amore o disprezzo, solo indifferenza.
Leggendo c'猫 sempre questa sensazione di cupo grigiore. Non d脿 scampo.
Moravia 猫 davvero spietato in questa descrizione del suo tempo e l' idea che abbia iniziato a scriverlo a 17 anni mi riempie di angoscia. Ai tempi stava male, non ha potuto nemmeno terminare gli studi liceali. Costretto a letto, quanto si sar脿 annoiato, quanto avr脿 letto, fantasticando sulla realt脿 (e per fuggire dalla sua realt脿)? Michele 猫 forse lui? Non riesco a non pensarci. E a non provare pena per quel ragazzino incatenato nell' indifferenza.
Published in 1929, The Time of Indifference (Gli indifferenti) is Moravia鈥檚 first novel. In many ways, this novel can be considered a masterpiece. At any rate, it is worth noting that The Time of Indifference is a novel that won Moravia fame and critical acclaim. It is certainly a very successful piece of writing. On surface it is a simple story, a tale of intrigue and betrayal, featuring only 5 characters (Mariagrazia, Leo, Carla, Michele and Lisa) and covering events over a short amount of time (only a few days really). However, there is more to this novel that meets the eye. Besides the basic plot, this novel is also a critique of aristocratic/ bourgeois society and a very successful one at that. It is also a very good study of character. Moravia very first novel is quite ambitious. Given its mature feel, it is hard to believe that the author was so young when he wrote it.
The writing is very precise. The novel is written in a realistic style. The characters are studied and described with accuracy, without too much mercy, one could add. With a novel whose pace is as slow as this one (hardly anything happens in the conventional sense of the word, most of the novel takes place within the heads of the characters), it is up to the characters to make the matters interesting. These five sure manage to do that. Who are the characters then? A family, for five out of five characters in this novel live together in a villa. The fifth character Lisa is connected with them by past. A sort of a family saga then? Once I listened to an interview with Moravia where he elaborated on the influence that the Russian classics had on him and I certainly couldn鈥檛 help thinking of Tolstoy and his line- all unhappy families are unhappy in their own way. This novel tells a story of one very unhappy family.
Let鈥檚 start with Mariagrazia, an aging widow whose lover Leo is losing interest in her. Mariagrazia, who is, like all the other characters, a creature incapable of finding her place in the world. Mariagrazia who worries about her increasingly bored lover Leo leaving her. A woman of little imagination. A woman who says that the poor don鈥檛 suffer the way they do (higher class that is) because the poor don鈥檛 have their sensibilities and imagination, but is Mariagrazia very sophisticated herself? Not at all. She shows little candid interest in her children. Mariagrazia is incapable of understanding that the world that she belongs to is long gone and for all her talk of sophistication seems to be a lady of a limited intelligence. Her lover Leo is more important to her than her children, and her children are of more interest to Leo than herself, albeit not in a normal way. Her children are interested in nothing, a passive decedents of a dying class.
Leo, the lover of Mariagrazia, used to be romantically involved with Mariagrazia鈥檚 friend Lisa. Why he treated Lisa for Mariagrazia is not elaborated on and perhaps it is not important for the context of the novel. Sensing that Leo is growing apart, Mariagrazia suspect he has something to do with Lisa, her friend, the lady she stole Leo from in the first place. Although, it is hard for me to understand why woman would fight over a man like Leo? Leo doesn鈥檛 remain passive but falls head over heels with Carla, Mariagrazia鈥檚 daughter. Leo who enjoys torturing Michele, the son of Mariagrazia. Not a very decent human being, but that says something about Mariagrazia as well. When Lisa makes her appearance, Leo at this point quite bored with Mariagrazia鈥檚 jealousy and reprouches, decides to pay Lisa a visit only to discover that Lisa is no longer interested in him. Lisa falls in love with Michele, who in turn is discounted by her pretences. Perhaps Lisa reminds Michele of his mother. Michele seems to be disgusted with everything, with society and life in general. Who can blame him? His inner thoughts take over the novel at one point. Michele becomes the judge and the judges himself just as harshly as he judges the world.
What to say of the siblings? Carla and Michele, children of Mariagrazia, indifferent and bored, lost in a world that has no place for the likes of them. They were the only characters I could relate to. I felt sympathy for them both. Because they are so young and they haven鈥檛 really lived, haven鈥檛 really felt and perhaps will never get the chance. I felt sympathy for the poor Carla, for her youth and beauty, for her imprisonment. For Carla鈥檚 life is a sort of imprisonment. An impoverish family who insists on keeping up appearances is a trap for a young girl, especially a passive one, even if she is a pretty girl.
The novel opens with a disturbing scene, a scene in which a step-father (Leo) courts his stepdaughter (Carla). Can he be really considered a stepfather or is Leo merely a lover of the mother of the girl (Mariagrazia)? Even if he is just a casual lover (and Leo seems to be more than that, at least in Maria Teresa鈥檚 eyes) the fact remains Leo lives in the villa. The fact they all inhabit the same space makes the whole affair even more revolting. Either way, it is very disturbing. Now, having read other novels by Moravia, I鈥檓 not stranger to this scenario. For example, there is another novel by this author that features a protagonist who falls in love with his stepdaughter, but for some reason the opening scene of this one was particularly nauseating. Incestuous- like relationships are a pretty common occurrence in Moravia鈥檚 novels, and yet here he almost takes it too far. Perhaps he was aiming for a shock effect? Moravia seems to have known what he was doing, for I鈥檓 not sure have I ever read a more revealing opening scene. It transforms the reader into the atmosphere of a decadent family perfectly. It is hard to describe what is more disturbing, the incestuous passion of the lover, or the indifference of Carla. Leo鈥檚 pursuit of Carla is initially shocking, but by the end of the novel, nothing really surprises us anymore.
The basic story line resembles a soap opera, with seduction attempts at every step of the way, and yet the character feel very real. The characters give this novel its flare of a Greek tragedy. They are a dying breed. It is the older who try to seduce the young, perhaps trying to recapture their youth and life? The young (Carla and Michele) instinctively sense that it is all in vain. The protagonists of this novel are hard to love, lost in their indifference (Michele and Carla), their stupidity and egoism (Leo and Mariagrazia) or their desperation (Lisa). They all want to be loved, but they have no clue how to love. Their isolation is painful to watch, but at the same time it makes perfect sense. Could it be any different? They all live in illusions, and surprisingly the young ones (Carla and Michele) seem to be more aware of it. The young ones sense it but lack the strength and the motivation do to anything about it. Mariagrazia is afraid of her lover abandoning her. Lisa is afraid of not making Michele her lover. Carla is simply lost. She鈥檚 so passive, she daydreams of a lover, and deceives herself with the story of this imaginary lover. Carla might become Leo鈥檚 prey out of sheer boredom and desperation, because it is the only way to escape her coursed life. Michele is worried for his sister and mother, but incapable of idolizing them and perhaps incapable of loving them as well. What they all seem to be incapable of is- love. The older ones can still feel desire and lust, but neither of them can feel love, neither for themselves, nor for one another and certainly not for the society. The Time of Indifference describes with painful accuracy the hypocrisy of bourgeois class. Moreover, with its modern theme of loneliness and isolated protagonist, this novel speaks volumes about the course of human existence, the curse of solitude all of us endure.
Il cambiamento: oggetto della speranza di tutti per poter migliorare le proprie vite e uscire dalla mediocrit脿. Ma la volont脿 senza azioni rimane puro e semplice pensiero, come accade per i protagonisti del testo di Alberto Moravia.
La famiglia Ardengo, composta da Mariagrazia, madre rimasta vedova, e dai due figli Michele e Carla, 猫 completamente indifferente di fronte al declino della societ脿 borghese di inizio novecento, e della loro stessa famiglia. Sono in rovina, ma questo non riesce a turbarli poich茅 sono presi ognuno dai propri pensieri. Tutti i personaggi rifiutano continuamente di giudicarsi e di trovare dentro di s茅 una via d' uscita ai loro problemi. Appaiono quasi privi di autocoscienza, non vengono toccati dalla crisi economica, non vengono attaccati dalle parole di chi li insulta. Tutto questo per貌, non perch茅 essi non ne abbiano consapevolezza, ma perch茅 troppo deboli per affrontare la vita, non avendo la forza di opporsi anche a piccoli o banali cambiamenti. Si trovano in un mondo fatto di apparenze, in cui tutto resta superficiale. Tutto ruota intorno alla maschera che si deve mantenere, all'indifferenza che ha ormai intaccato anche l'anima delle persone. L'apparenza 猫 cos矛 importante che le persone ne sono schiave; 猫 l'ipocrisia che vince sempre sul bisogno di sincerit脿, ipocrisia che si rende necessaria nel mondo borghese chiuso e privo di speranza, e che caratterizza l'uomo contemporaneo. E cos矛 le azioni vere e sincere non trovano pi霉 modo di essere.
Ripetizioni di pensieri, ma anche di atteggiamenti, di scene che si ripresentano e contribuiscono a creare il "non sentimento" che 猫 la noia. La famiglia riunita alla stessa tavola ripete sempre la stessa recita di falsit脿, ogni discussione ricade nello stesso circolo vizioso da cui tutti cercano ogni volta di ritirarsi, ma da cui non riusciranno mai ad uscire.
La prima volta in cui ho letto questo romanzo giovanile di Moravia, frequentavo il IV anno di liceo e non mi era piaciuto. Questa volta l'ho ascoltato nella versione audio, letta da Toni Servillo sulla pregevole app di Rai Play Radio e l'ho profondamente apprezzato. L'inautenticit脿 dei vari Leo, Maria Grazia, Lisa, l`inettitudine di Michele, l'irrisolutezza di Carla mi sono sembrati molto comprensibili e 'moderni', in una contemporaneit脿 anestetizzata, che ben conosce la paralisi e la frustazione. L'atto mancato tentato e non agito da Michele alla fine del romanzo nei confronti dell'odiato Leo, amante per 15 anni della madre e poi seduttore/sedotto della sorella Carla, di cui far脿 una 'donna onesta' (???), mi ha quasi divertito, nonostante il costante senso di oppressione che mi ha accompagnato durante l'ascolto. Non 猫 il destino, la Provvidenza di verghiana memoria, a decidere il destino di questi moderni sconfitti: 猫 la loro inconcludenza, la loro piccolezza, la noia di una vita che, ancor prima di essere vissuta, ha gi脿 permeato di s茅 ogni sguardo, ogni suppellettile, ogni parola di ciascun discorso vuoto e falso. Lo rilegger贸 tra 20 anni e chiss脿 come sar脿 nuovo e originale allora. Come ciascun classico, a ciascuna lettura.
1929. Ventidue anni per il giovane autore. La sua opera d'esordio.
Sarebbero sufficienti queste coordinate per capire il valore di questa opera se ricordassimo semplicemente che siamo in epoca fascista, che fare letteratura all'epoca, soprattutto per dissentire, era pressoch茅 impossibile e che la stessa letteratura, se voleva calarsi nel reale, non aveva altra scelta se non quella di contribuire a celebrarne i fasti. Eppure questo 猫 un potente romanzo realista e segue capolavori quali La coscienza di Zeno (1923) e Uno nessuno e centomila (1926). Pirandello, Svevo, Moravia: giovanissimo e gi脿 capace di rappresentare la stanchezza, la noia, il disincanto, lo stallo pi霉 assoluto della classe borghese e di farlo, tra l'altro, sulla scia delle potenti letture che avevano riempito la sua giovinezza malata: Joyce, e Dostoevskij. Senza dimenticare lo stesso Svevo di Senilit脿. Impossibile non ricordare Emilio Brentani in Michele, con i dovuti distinguo. Realismo appunto a restituire una situazione di stallo totale. Tutto nella narrazione 猫 funzionale a ottenere il pi霉 assoluto immobilismo: il tempo rappresentato, appena due giorni, lo spazio gestito nelle dicotomie aperto-chiuso, grande- piccolo, o attraverso atmosfere cupe, coltri polverose di vecchi tendaggi, luce soffusa o assente. I personaggi, cinque appena, al centro la famiglia monca e decaduta, una coppia, guarda a caso fratello-sorella, un trio con la madre, un quartetto con Leo, una cinquina esplosiva con l'amica della madre. Rapporti tesi, difficili, ambigui fra di essi, sulla scia di un latente erotismo declinato nelle sue pi霉 rocambolesche variazioni. Dialoghi pressanti, 猫 tutto un vociare che tace la verit脿. Ambivalenza totale, rovelli interiori, consapevolezza assoluta e presa di coscienza della propria inettitudine, accettazione totale di essa secondo differenti scelte: Michele e Carla che Carlotta non pu貌 divenire. Un finale aperto e ambiguo. Un 'opera magistrale.
Leggo Moravia per la prima volta, e lo faccio partendo proprio dal suo primo romanzo. Non 猫 stata una scelta deliberata, ammetto di essermi affidata un po' al caso, di essermi buttata, ma sono contenta che le cose siano andate cos矛. Leggo il primo Moravia (primo in tutti i sensi) a ventidue anni, e ventidue anni aveva lui quando scrisse questo romanzo: certo la cosa non mi lascia indifferente (猫 un gioco di parole non voluto, lo giuro), perch茅 i miei ventidue anni mi sembrano cos矛 piccoli, cos矛 insignificanti al confronto... ma torniamo a noi. Torniamo a questo dramma borghese, dove dramma mi sembra proprio il termine pi霉 adatto: leggendo questo romanzo ho avuto le stesse sensazioni che ho quando assisto ad un dramma a teatro, puntando tutta la mia attenzione su una scena con pochi ambienti fissi, sempre quelli, a malapena caratterizzati (la villa, una strada bagnata dalla pioggia costante, la casa di Lisa, la casa di Leo) e una manciata di attori pronti a tirare avanti tutto lo spettacolo da soli, senza bisogno di comparse, senza spalle. Infatti gli unici personaggi presentati da Moravia sono proprio loro, Carla e Michele, la madre (appellata quasi sempre cos矛, raramente detta Mariagrazia, quasi fosse solo un personaggio, un ruolo), Leo e Lisa. Qualcun altro 猫 nominato di sfuggita, ma non compare mai attivamente, mai in prima persona, non ci sono altre voci al di fuori di queste cinque. La madre, i figli, l'amante, l'amica. Ruoli che si intrecciano e si confondono. La madre che 猫 quasi sempre appellata attraverso il suo ruolo genitoriale, ma che di materno non ha nulla, una donna fatta di capricci, gelosie e atteggiamenti infantili. L'amante, Leo , che 猫 amante della madre ed era stato amante dell'amica e si appresta ad adoperarsi a diventare amante della figlia, senza aver provato amore per nessuna di queste figure. La figlia, Carla, disperata e non rassegnata a vivere la sua vita sempre uguale, sempre monotona, che s'猫 lasciata trascinare dall'esistenza per ventiquattro anni senza opporsi a nulla, abbandonata, che cerca di trovare una "nuova vita" concedendosi all'amante di sua madre, senza interesse, senza passione. E l'amica, Lisa, abbandonata dal marito, abbandonata dall'amante, che suscita le inutili gelosie della sua amica Mariagrazia e cerca di trovare affetto e calore fra le braccia di Michele, troppo giovane e indifferente per curarsi davvero di lei. E infine, c'猫 lui, Michele. Il personaggio forse pi霉 controverso, il pi霉 lucido e al tempo stesso il pi霉 incapace di spezzare tutta la finzione in cui la sua famiglia 猫 avvolta. Michele 猫 un personaggio in cui 猫 facile specchiarsi, un uomo debole e indifferente, che affronta la sua vita covando rancori e sofferenze, senza avere per貌 la forza di incanalarli contro gli oggetti che ha davanti. Michele sente ogni passione, razionalmente conosce perfettamente ogni emozione, ogni reazione che da lui ci si aspetterebbe, e si sforza con struggente impegno di aderirvi, di incarnarli, come un perfetto attore. Eppure non sente nulla, nulla lo riesce a colpire davvero, la vita la pensa e non 猫 capace di viverla restando, irrimediabilmente, indifferente. Un romanzo crudo, freddo per certi versi, narrato con una prosa estremamente precisa ma asciutta, che nonostante tutto per貌 permette di sentire sulla propria pelle i piccoli, immensi dolori di questi personaggi che nonostante la complessit脿 delle loro relazioni restano sostanzialmente soli, incapaci di comunicare davvero anche solo il pi霉 piccolo sentimento, irrimediabilmente chiusi nei propri drammi, nelle proprie preoccupazioni, nelle proprie individualit脿. E questo muro, questa totale assenza di una qualsiasi forma di empatia in un primo momento sembra rimbalzare sul lettore, che si sente messo all'angolo, solamente spettatore. Eppure, in qualche modo, questo essere solo spettatori di emozioni paralizzate finisce col trascinare e travolgere inevitabilmente, perch茅 forse un po' di questa indifferenza la conosciamo anche noi, la riconosciamo anche come nostra. E non sono sicura sia un processo piacevole riconoscere cos矛 bene i drammi di Carla e Michele e la madre. Un grande romanzo che mi ha convinta dai primi capitoli a voler leggere altro di Moravia.
Da dove iniziare con un romanzo come 鈥淕li indifferenti鈥�? Dall鈥檃mmirazione per lo spietato realismo con cui Moravia ha delineato la societ脿 borghese dell鈥檈poca? Dall鈥檃pprezzamento per la magistrale caratterizzazione dei personaggi - apatici, incapaci di provare veri sentimenti? O, forse dallo stupore per il fatto che Moravia sia stato in grado di scrivere questo romanzo a soli diciott鈥檃nni? 听 鈥淕li indifferenti鈥� ha, come protagonista, una famiglia borghese composta da una madre, Mariagrazia, due figli, Carla e Michele, e l鈥檃mante della donna, Leo. Si tratta di una famiglia in duplice decadenza: economica - rischia di dover vendere la villa e a abbassarsi a vivere in un appartamento - e morale - 猫 totalmente priva di valori. Nonostante i problemi economici, le uniche preoccupazioni di Mariagrazia sono per il suo aspetto fisico e per il desiderio di tenersi stretta l鈥檃mante. Vede in Lisa, una sua amica, una potenziale rivale e non si rende conto che, invece, la minaccia pi霉 grande 猫 rappresentata dalla figlia. E鈥� Carla, infatti, il nuovo obiettivo di Leo; la ragazza tentenna, indecisa, ma alla fine cede, senza provare la minima vergogna. Michele assiste a tutto questo e, invece di indignarsi, non prova assolutamente niente - l鈥檌ndifferenza pi霉 totale. 听 Quella che Moravia descrive negli 鈥淚ndifferenti鈥� 猫 una societ脿 borghese vuota, falsa, superficiale, basata su due soli valori: il sesso e il denaro. I personaggi sono incapaci di provare veri sentimenti, di vivere la vita in modo autentico: sono, come dice il titolo, indifferenti. Lo sono, per貌, in modo diverso: gli adulti, Mariagrazia e Leo, sono indifferenti da un punto di vista prettamente morale - egoisti, vanitosi, alla ricerca del piacere - mentre i giovani, Carla e Michele, lo sono da un punto di vista pi霉 psicologico - sono apatici, non provano sentimenti. La generale indifferenza porta i personaggi a comportarsi in modo falso, macchinoso e ripetitivo. Sembra che indossino una maschera; la maschera, infatti, 猫 simbolo di falsit脿 e immobilit脿, ed 猫 un termine ricorrente all鈥檌nterno del romanzo - soprattutto nel finale, in cui ha un significato molto importante. 听 Il romanzo di Moravia si svolge quasi esclusivamente al chiuso, in ville arredate da tantissimi mobili e suppellettili che contribuiscono a creare un鈥檃tmosfera di claustrofobia e soffocamento. Carla e Michele avvertono questa claustrofobia e vorrebbero fare qualcosa per cambiare la situazione, ma falliscono entrambi, a causa della loro indifferenza. Si tratta, per貌, di fallimenti di tipi diversi. Carla si illude di iniziare una nuova vita con Leo e non capisce che, cos矛 facendo, diventa uguale a sua madre. Il suo fallimento consiste, quindi, nell鈥檃rrendersi e conformarsi pienamente alla societ脿 borghese. Michele, invece, attua vari tentativi di ribellione, ma nessuno ha successo. L鈥檜ltimo, in particolare, ha risvolti tragicomici e rappresenta un rovesciamento dell鈥檌deale di eroe romantico che si fa giustizia da s猫. Il fallimento di Michele non consiste, quindi, nel conformarsi alla societ脿, ma nell鈥檈satto contrario: nel ricadere in modo definitivo nella sua indifferenza e inettitudine. 听 Pochi romanzi sono definibili dei capolavori. 鈥淕li indifferenti鈥� 猫 sicuramente tra questi.
Once upon a time, it appeared, men used to know their paths in life from the first to the last step; but now it was not so; now one's head was in a bag, one was in the dark, one was blind. And yet one still had to go somewhere; but where?
Os indiferentes de Alberto Moravia 茅 um critica 脿 sociedade burguesa. Cada personagem tem uma m谩scara e atua com o prop贸sito, o de 鈥渄ar-se bem na vida". Todos s茫o conhecedores das dificuldades e problemas dos outros, mas todos fingem como se estivessem num palco a encenar para um publico. Escrito em 1929, este romance 茅 uma s谩tira 脿 fam铆lia aristocrata em decad锚ncia. "O medo da m茫e agigantava-se; nunca quisera saber dos pobres e nem sequer conhece-los de nome, nunca quisera admitir a exist锚ncia de gente de trabalho penoso e de vida triste. 鈥榁ivem melhor do que n贸s鈥�, dissera sempre, 鈥榥贸s temos maior sensibilidade e mais intelig锚ncia e, por isso, sofremos mais do que eles..." (p. 26)
Leo 茅 um patife, negociante de im贸veis e sedutor. 脡 rico e bom observador, sempre atento 脿s vi煤vas ricas, d谩-lhes a m茫o e apodera-se-lhes do corpo e da alma. Amante de Mariagrasia, a quem empresta dinheiro.
Mariagrasia 茅 uma mulher nascida e criada na burguesia, envi煤va, mas n茫o quer aceitar a nova realidade e vai-se endividando ao longo dos anos, para manter o status, torna-se rid铆cula e desacreditada na alta sociedade. 脡 ciumenta, ama e quer casar com Leo, assim resolveria todos os seus problemas.
Carla, filha de Mariagrasia quer mudar de vida, cansada da vida que leva, decide mudar, o 煤nico pretendente que lhe faz a corte 茅 Leo, o amante da m茫e. Carla, com 24 anos j谩 n茫o suporta viver naquela casa em permanente conflito com a m茫e, torna-se indiferente ao amor e aceita ser amante de Leo, este, muito mais velho que ela.
Michele, 茅 irm茫o de Carla, descobre o plano de Leo, que pretende ficar com a casa da fam铆lia como pagamento pelas dividas da m茫e. Sofre por inercia, termina os estudos, mas n茫o arranja emprego, falta-lhe refer锚ncias e n茫o quer recorrer a Leo. Michele pensa e vive em permanente conflito consigo mesmo, pensa constantemente em como resolver o problema financeiro, mas 茅 incapaz de mentir e enfurece-se pelos outros representarem sentimentos que n茫o sentem, mentirem permanentemente em rela莽茫o ao seus pensamentos, desejos, ambi莽玫es e conviverem bem nesse papel.
Lisa, a quinta personagem deste romance era ex-amante de Leo e apaixonada por Michele. Mulher vivida e sabida. Observa todos com aten莽茫o e representa muito bem o seu papel. Compreende Michele e a sua indiferen莽a, ati莽a-o para uma atitude, sabe do envolvimento de Carla com Leo e comenta a Michele, joga e goza com a ingenuidade de Mariagrasia, sua grande amiga. Espectadora c铆nica da trag茅dia familiar.
Premda radnja prati 啪ivote protagonista u nekoliko dana, Moravija uspeva da nam u kratkom vremenskom okviru predo膷i sve mane italijanskog visokog dru拧tva, kroz detaljnu studiju njihovih li膷nosti, daju膰i romanu sna啪an psiholo拧ki pe膷at.
鈥淟a propria immagine, quel che veramente era e non poteva dimenticar di essere, lo perseguitava; ecco, gli larve di vedersi: solo, miserabile, indifferente.鈥�
Il romanzo narra la storia di una famiglia borghese in declino composta da una madre, Mariagrazia, e i figli Michele e Carla. Vi 猫 poi Merumeci, che oltre ad avere in mano le sorti economiche della famiglia, 猫 un vecchio amante di Mariagrazia ma che insidia la giovane Clara. La famiglia si barcamena tra amori, tradimenti, liti e gelosie, in un鈥檃tmosfera decadente fatta di feste, cene e palazzi, che vuole mantenere uno splendore ormai perduto. I personaggi vengono travolti dagli eventi come se non potessero fare nulla per determinarli.
Questo romanzo ha avuto, per me, un inizio molto difficoltoso. Per mesi sono rimasto fermo a poche decine di pagine. Poi, l鈥檋o ripreso e l鈥檋o terminato in pochi giorni. La lettura mi 猫 risultata piuttosto pesante. Senza nulla togliere alle fantastiche descrizioni di personaggi, atmosfere, luoghi e stati d鈥檃nimo, mi 猫 parso troppo prolisso e a volte la noia ha prevalso. I personaggi sono interessanti, cos矛 come la trama. Nonostante non sia tra le mie letture preferite, resta un romanzo che racconta un pezzo dell鈥橧talia degli anni venti. Quell鈥橧talia che, con la sua indifferenza, ha contribuito a trascinare in paese nel baratro del fascismo.
Un velo di tristezza percorre la trama di questo romanzo, percorre le vite dei vari personaggi, percorre la stessa, feroce critica che Moravia riserva a una societ脿 in cui imperano l'inganno, la manipolazione e la prevaricazione e i sentimenti eticamente e moralmente pi霉 altri si vedono capitolare innanzi a una vita che appare indifferente al destino sesso dei propri figli
Gli Indifferenti 猫 il primo romanzo pubblicato da Moravia, quando l'autore era soltanto ventiduenne. La trama del romanzo di per s茅 猫 molto scarna: Michele e Carla sono due fratelli, entrambi accomunati da un desiderio di evasione rispetto al mondo che li circonda, ossia quella buona borghesia ipocrita e falsa, ai tempi faro della societ脿 fascista. L'intero romanzo ruota attorno all'asfissia vissuta dai due giovani, e ai loro tentativi di fuggirne. Carla stringe una tresca con quello che un tempo era stato l'amante della madre, Leo, cinico proprietario di immobili, perfetto esempio del buon borghese, benestante, ben piazzato socialmente, vuoto fino al midollo e spinto nelle sue azioni unicamente dal proprio tornaconto economico e dalla propria estrema volutt脿. Michele vive una sorta di situazione parallela con Lisa, amica della madre, donna ormai non pi霉 giovane, dominata anch'essa da una formidabile libido e da un'altrettanto formidabile superficialit脿. Centro dei rapporti dei due giovani, come si pu貌 evincere, 猫 proprio la madre, Mariagrazia, un personaggio di un'idiozia tremenda, di fastidiosissima falsit脿, perfetta rappresentazione della civetteria borghese. I personaggi terminano qui. E le vicende si svolgono quasi interamente all'interno della villa della famiglia di Carla e Michele, ormai ipotecata e simbolo assoluto della loro decadenza economica ed interiore. Da ci貌 quel senso di claustrofobia che si avverte nella lettura del testo, senso che concorre a motivare ulteriormente i sentimenti dei due giovani, cos矛 vicini eppure cos矛 lontani: Carla cede nel suo desiderio di evasione alle lusinghe del viscido Leo, in un desiderio di degradazione e bestializzazione che tuttavia si tramuta, nella conclusione del romanzo, nel concepimento del pi霉 convenzionale e squallido dei matrimoni riparatori, portandomi nel corso del testo a dubitare quanto fosse effettivamente sincera la sua volont脿 di evasione. Michele non cede alle tentazioni di Lisa, 猫 sempre preda di un disgusto nei confronti di ci貌 che vive e che lo circonda pronto a tramutarsi puntualmente in indifferenza, parola che ritorna ossessivamente nelle descrizioni dello stato psichico del giovane. Moravia intende psicanalizzare i suoi personaggi, soprattutto i due protagonisti, scardinare i loro sentimenti, motivare le proprie scelte e non scelte... Secondo me non ci riesce appieno: 猫 la sua una psicanalisi superficiale, spesso non si comprende appieno come possano i due protagonisti vivere quei sentimenti che ne dovrebbero caratterizzarne l'eccezionalit脿. Ed in effetti secondo me sono molto pi霉 riusciti i personaggi caricaturali di Leo, Lisa e Mariagrazia: dei veri e proprio mostri di nulla, tutti tesi a vivere nelle loro occupazioni insensate, nel pieno rispetto della convenzionalit脿 borghese. A ci貌 secondo me influisce anche un difetto nello stile del giovane Moravia (non ho letto altro di lui e mi limito a questo romanzo): per quanto la sua sia una scrittura sobriamente elegante, seppure a tratti troppo densa, resta troppo spesso fredda, non 猫 coinvolgente, se si eccettua qualche scena, come il dialogo conclusivo tra i due fratelli, o le descrizioni allusive delle stanze e dei panorami, in cui davvero riesce con qualche breve periodo a significare l'intero stato d'animo dei protagonisti. Tuttavia un enorme merito del giovane Moravia 猫 essere riuscito a tratteggiare l'estrema stupidit脿 e frivolezza di un'intera classe sociale in un semplice romanzo, e soprattutto di come nascere in determinati ambienti, in determinate circostanze, marchi una croce quasi impossibile da cui liberarsi: in ci貌 il finale di Carla, che inizia a progettare una buona sistemazione per Michele, un buon lavoro, un buon partito, 猫 veramente strepitoso.
Credo di essermi innamorata di questo libro, delle parole non dette, dell'indifferenza di Michele, della rassegnazione e dell'attrazione di Carla verso l'autodistruzione, persino dell'ipocrisia e delle sceneggiate di Mariagrazia.
Capolavoro imprescindibile della letteratura italiana del Novecento. Il romanzo, dallo stile fortemente drammatico e teatrale e scritto in maniera scorrevolissima, verte intorno alle vite della famiglia composta da Mariagrazia (madre), Michele e Carla (figli) e due amici di famiglia, Lisa e Leo. Da ogni riga traspare la fortissima ipocrisia borghese e in risposta l'indifferenza di chi (in questo caso Michele) coglie questa ipocrisia ma non ha alcuna arma per contrastarla perch猫 sarebbe come combattere contro un muro di gomma. Sebbene Moravia avesse scritto il romanzo senza alcun intento moralista (nella superba prefazione di Sanguineti scopriamo che si tratta quasi di un esercizio di stile) giunge alle nostre orecchie un messaggio forte e chiaro. L'essenza borghese 猫 come il peccato originale, qualcosa con cui si nasce, un marchio dal quale non si pu貌 pi霉 sfuggire. L'unica maniera per non entrare a pi茅 pari nello sfacelo di un'intera classe 猫 rimanere a guardarla vivere nel suo mondo convenzionale e ipocrita, agire come in una pantomima senza senso perch猫 qualsiasi sforzo atto a contrastarla non farebbe che contaminare colui che ha smascherato la farsa.
Un buon romanzo, sentito. Un'italica mediocrit脿 resa con efficaci parole. Una rassegnazione talvolta non voluta, ma imposta dalle circostanze, in cui, purtroppo, si finisce per cadere. Si fa presto a dire che siamo "liberi". In realt脿 troppi sono i componenti ed i legami che ci condizionano.
Rilettura, a distanza di molti anni, cosa che faccio molto di rado (rileggere un libro intendo). E ultimamente pensavo che dovrei farlo invece molto pi煤 spesso, soprattutto per quei libri per i quali per me c鈥櫭� un prima e un dopo. C鈥櫭� un prima e un dopo Gli Indifferenti, sicuramente nella mia vita. Resta uno dei miei libri del cuore, attuale come non mai. Michele uno dei personaggi pi煤 belli mai scritti
Ho cominciato questo libro con una punta di diffidenza, credendo di avere di fronte una lettura faticosa, ardua, che non mi avrebbe interessato pi霉 di tanto. La previsione si 猫 rivelata totalmente opposta alle mie impressioni una volta chiuso questo capolavoro, e quand'猫 cos矛 spero di sbagliarmi sempre. Gli indifferenti 猫 davvero un pilastro del nostro ricchissimo Novecento italiano, 猫 un affresco sociale, esistenziale, psicologico di una intera classe sociale che ha pochi eguali nel mondo (Sartre e Camus arriveranno dopo un decennio e pi霉). Ed 猫 incredibile che Moravia lo abbia scritto a neppure diciott'anni! I personaggi sono vivisezionati dall'autore che, come egli stesso dichiara, 猫 attentissimo a dotarli di vita propria, senza riversarvi le proprie convinzioni morali e creando un'opera, una (quasi) tragedia moderna che non 猫 invecchiata per nulla dai tempi del fascismo. Essa si articola in due sole giornate, in cui ognuno dei personaggi vive una odissea interiore (sulla scorta di Freud, e i riferimenti alla psicanalisi abbondano) da cui esce distrutto e pi霉 o meno consapevole di tale distruzione. L'indifferente per eccellenza 猫 Michele, giovane che assiste al declino e al disfacimento del mondo in cui vive e lo fa con freddo distacco, con chilometriche e cerebrali riflessioni che lo rendono ancor pi霉 irresoluto - simbolo dell'uomo, dell'intellettuale del nostro tempo -, sforzandosi di fingere sentimenti che in realt脿 non prova, rimanendo apatico persino di fronte a soprusi che dovrebbero gelargli il sangue nelle vene (diverso, per貌, da Meursault, come si evince da una scena chiave del romanzo). 脠 l'emblema di una morte annunciata, che non pu貌 far nulla per impedire e che 猫 senza dubbio incarnata alla perfezione dalla madre, espressione perfetta della donna imbellettata che Pirandello prende a immagine del suo umorismo. Una donna che Moravia definisce ridicola, attaccata a una giovent霉 che non c'猫 pi霉 e patetica fino alla teatralit脿, una donna che insegue un amore non corrisposto nei confronti di Leo, approfittatore e meschino, morbosamente innamorato di Carla, sorella di Michele, che gli si concede per una sorta di rassegnato bovarismo, di ricerca passiva di una nuova vita che per貌, a quanto pare, potrebbe portarla a ripercorrere le orme malsane di sua madre. Anche Carla porta con s茅 una indifferenza, ancorch茅 diversa da quella del fratello, pi霉 "inutile". E se, come dice l'autore, l'intento politico era totalmente assente, 猫 anche vero che, come ci dice il maestro Eco, una parte del libro la fa il lettore; e allora ecco le allegorie del fascismo e dell'Italietta che ad esso s'inchina, il potere violento a cui ogni cosa 猫 asservita. Moravia, insomma, dipinge con sapienti pennellate ambienti in cui gli oggetti - e addirittura l'arredamento, come in casa di Lisa! - sono simulacro di passioni e angosce, e in cui il cielo 猫 specchio dei sentimenti che ogni personaggio prova, e fa inoltre assistere il lettore a sedute psicanalitiche tutte interiori, a vaneggiamenti, a "vorrei ma non posso" che esplicitano un'apparenza e un'etichetta difficili da abbandonare per chi 猫 incatenato in un certo tipo di societ脿. Finito troppo presto, avrei voluto continuare per altre cento pagine. 110 e lode.
E鈥� che tutti condividevano i propri buoni propositi per il 2016 ed io non ne avevo alcuno. Sulla mia persona? No importante. Sulla mia famiglia? C鈥櫭� dietro tanto 鈥榣avoro鈥�. Sui miei pensieri? Da anni conosco e so come sono. Sulla mia visione del mondo? Ma se tutti siamo in bal矛a del 鈥榪ui e ora鈥�. Sulla pace nel mondo?! Ecco, s矛鈥aaaa, inflazionata 鈥榮ta roba. Sulle mie letture, ecco s矛! Le mie letture sono assolutamente mie, decise da me sempre e sempre e solo dipendenti dal mio tempo. Pfiuiiii: trovato dunque il buon proposito del 2016: leggere tutto Moravia, come da Wiki. Ed ecco il primo, sempre come da Wiki, anno 1929. Mi stupisco oggi come il caro Moravia, compagno della mia infanzia, in 5 personaggi e pochissimi giorni narrativi abbia la spudorata capacit脿, per me ora e per l鈥檈poca allora, di delineare benissimo caratteri, ambienti, luoghi, sentimenti,movimenti e piazzare una bomba che non deflagrer脿 nel romanzo stesso, ma dopo, nella societ脿 attorno forse e comunque nella vita di alcuni, di questo sono certa. Carla, Leo, Mariagrazia, Michele e Lisa compendieranno e disegneranno tutta una gamma di 鈥榚sseri鈥� e di 鈥榚ssere鈥�. La 鈥榝inta ingenua鈥�, l鈥檃pprofittatore, la vecchia babbiona, il vero indifferente Michele che vive e progetta tutto nella sua mente e in questa mente ha vissuto tutto, e Lisa comparsa 鈥榰tile鈥� ma non indispensabile, la 鈥榗ara amica鈥� che ancora adesso si ritrova in molti ambienti. E鈥� il trionfo dell鈥檌ndifferenza, s矛. Non so dire se connaturato all鈥檃mbiente, all鈥檈ducazione, all鈥檈poca o ai caratteri che queste cose producono. Ripeto, alla fine avrete la sensazione di una bomba che scoppier脿, sapete anche dove e come, e ci貌 vi sembrer脿 assolutamente naturale che accada. Peccato, comunque, non saper caricare una pistola鈥�.