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391 pages, Paperback
First published January 1, 1898
[…] l'oscurità era profonda, ma il mare era qua e là interrotto come da linee di fuoco che s’incrociavano in tutte le direzioni.
Le creste delle onde pareva che mandassero scintille e la spuma che si distendeva sulla spiaggia, in forma di frangia, era cosparsa di superbi bagliori fosforescenti.
Certi momenti, degli ampi tratti di mare, poco prima neri come se fossero d’inchiostro, tutto ad un tratto s’illuminavano, come se una lampada elettrica di grande potenza fosse stata accesa in fondo al mare.
- La fosforescenza! - esclamò Wan Stiller.
- Il diavolo se la porti, - disse Carmaux. - Si direbbe che i pesci si sono alleati agli spagnuoli per impedirci di prendere il largo.
- No, - rispose Wan Stiller con voce misteriosa, additando il cadavere. - Le onde s’illuminano per ricevere il Corsaro Rosso.
[…] I due filibustieri, pure non cessando di arrancare con lena disperata, giravano all’intorno sguardi inquieti, temendo sempre di vedere apparire le temute navi nemiche. Si affrettavano perché si sentivano anche invadere da vaghe superstizioni. Quel mare fiammeggiante, quel morto che portavano nella scialuppa, la presenza del Corsaro Nero, di quel tetro e malinconico personaggio che avevano sempre veduto indossare quelle funebri vesti, metteva indosso a loro delle paure misteriose e non vedevano l’istante di trovarsi a bordo della Folgore, fra i loro camerati.
Già non distavano che un miglio dalla nave, la quale si avanzava incontro a loro correndo piccole bordate, quando un grido strano, che pareva un acuto gemito terminante in un lugubre singhiozzo, giunse ai loro orecchi.
Entrambi si erano subito arrestati girando intorno sguardi paurosi.
- Hai udito?� - chiese Wan Stiller che si era sentito bagnare la fronte da un sudore freddo.
- Sí, - rispose Carmaux con voce malferma.
- Che sia stato qualche pesce?
- Non ho mai udito un pesce mandare un grido simile.
- Chi vuoi che sia stato?
- Io non lo so, ma ti dico che sono impressionato.
- Che sia il fratello del morto?
- Silenzio, camerata.
Guardavano entrambi il Corsaro Nero, ma questi pareva che nulla avesse udito, perché era sempre immobile col capo stretto fra le mani e gli occhi fissi sul cadavere del fratello.