Mi è mancato qualcosa. Ero rimasta folgorata da Metà di un sole giallo, quindi decido di proseguire con questo titolo avendo altissime aspettative, ovMi è mancato qualcosa. Ero rimasta folgorata da Metà di un sole giallo, quindi decido di proseguire con questo titolo avendo altissime aspettative, ovviamente. Mi ritrovo invece con una lettura che mi fa sorgere la domanda se non sia, questo libro, un esperimento iniziale da parte dell’autrice.
La protagonista è antipatica e non si riesce proprio a prendere le sue difese. Avvia relazioni con uomini che non ama, per il gusto di non si sa che cosa. Non ha una personalità vera e propria, che rimane impressa o spicca per qualche motivo particolare. Le uniche parti degne di nota sono quelle del blog, da sole salvano l’intera “cosa�....more
I personaggi usciti dalla Penna di Starnone sono sempre tormentati dalla vita di tutti i giorni. L’autore racconta il peso della quotidianità che ognuI personaggi usciti dalla Penna di Starnone sono sempre tormentati dalla vita di tutti i giorni. L’autore racconta il peso della quotidianità che ognuno di noi si porta dentro e che impariamo a rendere indifferente. Leggere i suoi libri è come ricevere un pugno allo stomaco e subito dopo una carezza di infinita dolcezza.
Da quando ho iniziato ad avere familiarità con la terminologia dialettale napoletana riesco a leggere le parti in dialetto senza problemi, il che è oltremodo soddisfacente!...more
Ogni volta che leggo un libro dell’autrice mi viene la voglia di recuperare la sua intera bibliografia. I romanzi di Chiamamanda Ngozi Adichie sono il Ogni volta che leggo un libro dell’autrice mi viene la voglia di recuperare la sua intera bibliografia. I romanzi di Chiamamanda Ngozi Adichie sono il promemoria che la storia - intesa come insieme di fenomeni culturali, sociali, economici e politici che hanno modellato l’umanità - non è solo quella dell’Europa e dell’Occidente. Dobbiamo riconoscere e valorizzare prospettive spesso marginalizzate, come quelle africane, e dobbiamo comprendere che il passato dell’umanità è un mosaico di esperienze interconnesse. Adichie ci invita a un’apertura fondamentale per una visione più completa e autentica della realtà . La sua scrittura è il miele per quando si ha un forte mal di gola, e i personaggi che ci presenta sono amici che rimangono con noi dopo la fine del libro che abbiamo chiuso e lasciato sul comodino....more
Sempre un piacere tornare da Starnone. Questa volta ho riscontrato un po� meno intensità ma Scherzetto rimane comunque un libro che vale la pena d’essSempre un piacere tornare da Starnone. Questa volta ho riscontrato un po� meno intensità ma Scherzetto rimane comunque un libro che vale la pena d’essere letto....more
In realtà è tra l’una e le due stelle. Non mi è piaciuto affatto, è stato un’enorme delusione; non l’ho però profondamente odiato come è successo con In realtà è tra l’una e le due stelle. Non mi è piaciuto affatto, è stato un’enorme delusione; non l’ho però profondamente odiato come è successo con altri libri, come La caverna di Saramago e Non c’� più tempo di Luca Mercalli. La sensazione che mi susciterà il pensiero di questa lettura, il pensiero di Exit west, è di totale indifferenza. Ho iniziato la lettura con aspettative alte per via della fama che il libro si porta dietro, e anche per la cosetta delle porte che si aprono e teletrasportano le persone in un casuale posto nel mondo, che potrebbe essere il centro di una città come il salotto di un’abitazione privata. La curiosità di come avrebbe giustificato il funzionamento delle porte magiche era tanta e, come mi è successo altre volte, sono rimasta sorpresa (e mi sono sentita anche un po� stupida) quando ho constatato che l’autore ha scelto il modo più “adatto� e, volendo, ovvio che ha uno scrittore per chiarire una situazione intricata, ovvero non spiegarla affatto. Per non fraintendere: io amo questo strumento potentissimo che rende un qualcosa di strano e ingarbugliato normale e scontato da non aver bisogno di essere spiegato (anche la Woolf non ha mai detto come Orlando sia diventato donna svegliandosi dal lungo sonno, o come si ritrovasse improvvisamente catapultat* in un’altra epoca, ed è ciò che mi ha fatto amare Orlando ancora di più). Io non ho trovato il calore di una storia d’amore indimenticabile, al contrario, ho avuto la sensazione che Nadia non fosse affatto innamorata e che si accontentasse di Saeed a causa della situazione di precarietà che era costretta a vivere. Ho trovato i due personaggi di una diversità inconciliabile, non sono riuscita a sentirmi vicina a nessuno dei due, la loro storia non mi ha coinvolta. La scrittura di Hamid è per me troppo scarna, ma tenterò comunque con altri libri.
off-topic frivolo: la copertina di Einaudi è bellissima, forse la cosa che preferisco del libro....more
3,5 Incredibile come siano reali, presenti, i personaggi creati dalla penna di McEwan. Tanto che, nel ricordo, ti sembra di averli avuti accanto, di av3,5 Incredibile come siano reali, presenti, i personaggi creati dalla penna di McEwan. Tanto che, nel ricordo, ti sembra di averli avuti accanto, di averci intrattenuto vere e proprie conversazioni, di averci condiviso momenti e sensazioni (aver amato, pianto, riso con loro). La sua passione per il mondo della scienza è affascinante. Il modo in cui riesce a inserire e intrecciare temi come politica, scienza, tecnologia, senso dell’esistenza, dell’amore, dell’etica... sbalorditivo. Un libro che ti lascia ad arrovellarti il cervello con la seguente domanda: “Qual è il rapporto dell’uomo con l’idea che un giorno, volenti o nolenti, vivremo inevitabilmente fianco a fianco con macchine senzienti, viventi?�. Tanto da chiedersi quale sia il confine tra macchina e uomo, quali diritti si debba loro riconoscere, se siano in grado di provare emozioni come noi le intendiamo, di interrogarsi sul loro posto nel mondo. Un’indagine delle varie forme di approccio alla rivoluzione tecnologica, presentata nel libro sotto forma di Adam (più in generale i diciotto degli A & E), un robot dalle caratteristiche più che umane che intrattiene rapporti di varia natura con Charlie e Miranda. Rapporti dal risvolto fatale....more
Il gioco del cambio di prospettiva mi ha ricordato Kundera, in particolare Lo scherzo, letto a inizio anno. Sarebbero state cinque stelle se avesse ripreso, alla fine del libro, il punto di vista di Pietro Vella....more
3,5 Un saggio che a primo impatto può risultare semplice e alquanto ovvio, ed è così, ma non per questo ritengo che sia poco valido o che non valga la 3,5 Un saggio che a primo impatto può risultare semplice e alquanto ovvio, ed è così, ma non per questo ritengo che sia poco valido o che non valga la pena di essere letto....more
“Un pensiero a forma di racconto�, il ventiduesimo, è di un’intensità , di una particolarità , di una genialità incredibili; non rimanevo così colpita d“Un pensiero a forma di racconto�, il ventiduesimo, è di un’intensità , di una particolarità , di una genialità incredibili; non rimanevo così colpita da una lettura da molto tempo. L’intero libro meriterebbe solo per quello....more