Pepetela, nel suo gioco tra storia e finzione, risponde alla questione di come integrare le storie scritte da altri nelle narrazioni di emancipazione Pepetela, nel suo gioco tra storia e finzione, risponde alla questione di come integrare le storie scritte da altri nelle narrazioni di emancipazione africana. La sua letteratura diventa un "campo di battaglia", dove il passato può essere reinterpretato per liberare la storia dalle narrazioni dominanti. Attraverso la rappresentazione della lotta contro l'oppressione e la difesa delle tradizioni culturali, Pepetela invita a una riflessione sulla resistenza e sull'identità nazionale. Cosicché capitani, comandanti e padri, dall'alto (o dal basso) della loro superbia e intolleranza, non si sentano più chiamati in causa a incendiare e distruggere gli "idoli" che abitano nell'intimità di ogni uomo....more
Mi state dicendo che la Sirenetta ha pensato fosse saggio (a detta sua "uno scambio equo") farsi tagliare la lingua, rinunciare alla sua coda dopo atrMi state dicendo che la Sirenetta ha pensato fosse saggio (a detta sua "uno scambio equo") farsi tagliare la lingua, rinunciare alla sua coda dopo atroci dolori, sopportare il supplizio di coltelli che le trafiggono i piedi ogni qual volta fa un passo e vivere con l'angoscia di sapere che il suo cuore si sarebbe trasformato in schiuma di mare nel caso in cui il principe avesse sposato un'altra, per un bel ragazzo e un paio di gambe? Comunque è proprio vero che chi ha il pane non ha i denti e chi ha i denti non ha il pane. Vogliamo sempre ciò che non possiamo avere, è un paradosso dell'esistenza umana. Sirenetta, ma lo sai che noi altre invece avremmo rinunciato a feste, fuochi d'artificio, gite in montagna e alle nostre gambe in cambio di una coda di pesce? Pessima scelta, ma ottima, fantastica, bellissima storia....more
Questa raccolta poetica di Cesare Pavese è un'opera intensa e malinconica, in cui il dolore e la solitudine si trasformano in poesia pura. Il linguaggQuesta raccolta poetica di Cesare Pavese è un'opera intensa e malinconica, in cui il dolore e la solitudine si trasformano in poesia pura. Il linguaggio, essenziale e musicale, trascende la confessione personale per farsi immagine universale. Tra soggettivismo lirico e oggettivazione narrativa, Pavese costruisce versi che evocano il legame tra amore e morte, tra destino e memoria. Ho trovato "deboli" giusto un paio di componimenti (tra cui l'ultimissimo in lingua inglese, forse a causa di una barriera linguistica?). Un’opera toccante, che risuona con chiunque si confronti con le proprie ombre....more
La parola chiave è senz'altro "comfortzone". Nei romanzi della Yoshimoto è facilmente percepibile un vago alone di morte, come se uno strato di nebbiaLa parola chiave è senz'altro "comfortzone". Nei romanzi della Yoshimoto è facilmente percepibile un vago alone di morte, come se uno strato di nebbia avvolgesse le sue storie: le realtà di cui tratta sono ovattate. E anche in "Le sorelle Donguri" il tema della morte è centrale. Avrei tanto apprezzato molta più posta del cuore disseminata tra le pagine, dato che Donko e Guriko gestiscono il sito web a tempo pieno. Ero convinta che mail e lettere sarebbero state molto più dominanti (sbaglio io?). "Vogliono avere la certezza che lanciando un sassolino in questo oceano così vasto potranno vedere comunque i cerchi nell'acqua", passo e chiudo....more
Mi mangio le mani, perché avrei voluto, con tutta me stessa, dare cinque stelle. C'era quasi, sarebbe bastata una virgola messa diversamente, una paroMi mangio le mani, perché avrei voluto, con tutta me stessa, dare cinque stelle. C'era quasi, sarebbe bastata una virgola messa diversamente, una parolina accennata. Quasi perfetto. Ed è forse proprio questo "pressocché" a rendere "Persone normali" il capolavoro che è (sta tutto nel titolo). Fatto sta che Sally Rooney mi ha portata al patimento più estremo, quasi boccheggiavo in cerca di aria fresca. Mi sono chiesta se davvero potesse essere così tortuoso un amore che già da pagina 2 era chiaro come il Sole. E mai finale fu più agrodolce di questo....more
Luis Bernardo Honwana è partito in quarta con il primo racconto del volume ("Abbiamo ucciso il cane rognoso"), al punto che ho quasi pianto a questo sLuis Bernardo Honwana è partito in quarta con il primo racconto del volume ("Abbiamo ucciso il cane rognoso"), al punto che ho quasi pianto a questo spaccato di Mozambico rurale e crudo. Tuttavia, a parte un altro caso isolato ("Le mani dei neri"), si è rivelata una raccolta mediamente ok, niente di che. Considerando la partenza col botto, mi aspettavo di più....more
La genuina crudeltà che è "Luuanda" mi ha commossa. La raccolta si apre tracciando il rapporto tra il protagonista, Zeca, e la nonna, vavò Xíxi, cui èLa genuina crudeltà che è "Luuanda" mi ha commossa. La raccolta si apre tracciando il rapporto tra il protagonista, Zeca, e la nonna, vavò Xíxi, cui è riassunto in tutta la sua semplicità attraverso immagini frammentate di quotidianità. José Luandino Vieira ha una prosa semplicissima, ma evocativa, in grado di rendere il lettore spettatore invisibile degli eventi, mangiato dall'interno dal "verme della fame". Seguono altri due racconti ("Storia del ladro e del pappagallo" e "Storia della gallina e dell'uovo"), anch'essi intriganti, ma dalla prosa troppo artificiosa. La povertà è dilagante, drammatica, eppure passa in secondo piano. Per i personaggi ha ben più peso una gallina che è andata a deporre l'uovo nel giardino del vicino (e chi ha pagato il mangime?), qualche oca rubata, dal piumaggio immacolato e la pancia piena, e un vecchio pappagallo ingrigito e pieno di pulci. La bellezza di questa Luanda (o come la pronunciano gli angolani, "Luuanda") sta proprio lì....more
Allora allora allora. Ci siamo, sono grosso modo soddisfatta. Raccolta che comprende alcuni dei racconti più iconici di certe personalità letterarie nAllora allora allora. Ci siamo, sono grosso modo soddisfatta. Raccolta che comprende alcuni dei racconti più iconici di certe personalità letterarie nipponiche particolarmente frizzantine (soprattutto voi due là in fondo, Abe Kobo e Oe Kenzaburo). Ho apprezzato la maggior parte delle storie, alcune di esse a dir poco geniali ("L'ammaliatrice" di Enchi Fumiko e "L'uovo di piombo" di Abe Kobo), altre un filino più debolucce ("La città della fisarmonica e dei pesci" di Hayashi Fumiko e "Il suono del martello" di Dazai Osamu)....more
Cara Gaia, Sei stata la protagonista più insopportabile che io abbia mai avuto il piacere di conoscere. Parli a sproposito, ti perdi in mille divagazioCara Gaia, Sei stata la protagonista più insopportabile che io abbia mai avuto il piacere di conoscere. Parli a sproposito, ti perdi in mille divagazioni, sei vendicativa, acida, cinica, violenta, egoista, meschina, un cane bastonato. Eppure, forse proprio per tutto ciò, ti ho amata così tanto. Giulia Caminito ha delineato una voce narrante vera, a tratti non affidabile, e tremendamente affine al mondo interiore di qualsiasi lettore: che ci piaccia o meno, siamo tutti un po' Gaia. Il bello di "L'acqua del lago non è mai dolce" è proprio tutta la sua sfacciata sincerità. Un libro cristallino, scritto da un'autrice altrettanto schietta, dove non esistono politicamente corretto, o giustizia sociale, dove devi "guadagnarti il pane", perché l'Italia è anche disparità, dove non vince il bene, dove i cosiddetti "cattivi" della storia potremmo essere noi, che ci riconosciamo in Carlotta, Cristiano, Gaia e Samuele, dove Iris è la nostra migliore amica, Antonia potrebbe essere nostra madre e Mariano nostro fratello. Penserò ancora a lungo a questa lettura, con ancora in testa ricordi sbiaditi di una vita che non ho vissuto, sulle sponde del lago di Bracciano...more
"Quel che desidero è vivere tranquillo, la mia felicità sta nel non avere afflizioni". La narrazione (o meglio, la peregrinazione) parte lenta, lentis"Quel che desidero è vivere tranquillo, la mia felicità sta nel non avere afflizioni". La narrazione (o meglio, la peregrinazione) parte lenta, lentissima, un fruscio. Kamo no Chomei tratteggia pian piano un quadro dell'epoca Kamakura, fino a giungere alle sue riflessioni finali. "Hōjōki" rappresenta il cambiamento di sensibilità tra il tardo periodo Heian e il principio dell'era Kamakura. Ci aggrappiamo tanto alla componente materiale della nostra esistenza, dimenticandosi di fermarci a osservare noi stessi e il mondo circostante. Basterebbe così poco per essere in pace. ...more
Non mi aspettavo assolutamente che "Teddy" entrasse ufficialmente nella lista dei favoritissimi. Lettura incredibile, impossibile staccarsi dalle pagiNon mi aspettavo assolutamente che "Teddy" entrasse ufficialmente nella lista dei favoritissimi. Lettura incredibile, impossibile staccarsi dalle pagine. Lo stile di Rekulak è pulito, incisivo e molto evocativo: un piacere da leggere. Non mi sono buttata su molti horror finora (a parte qualche short story), ma una chicca del genere credo sia rara da trovare. Incredibile come sia riuscito a inserire ulteriori plot twist all'interno di altrettanti capovolgimenti di scena. L'ho consigliato anche al mio cane....more
Noioso, non riesco a trovare altre parole per esprimere l'idea. "Le rouge et le noir" mi ha dato un'incredibile sensazione di pesantezza. Oserei dire Noioso, non riesco a trovare altre parole per esprimere l'idea. "Le rouge et le noir" mi ha dato un'incredibile sensazione di pesantezza. Oserei dire soporifero. L'unica cosa che mi è davvero piaciuta è stata la caratterizzazione dei diversi personaggi....more
All'età di 10 anni mi ritrovai a leggere "Il piccolo principe" per caso, convinta fosse una lettura per bambini, giusta giusta per la mia età. Lo deteAll'età di 10 anni mi ritrovai a leggere "Il piccolo principe" per caso, convinta fosse una lettura per bambini, giusta giusta per la mia età. Lo detestai dall'inizio alla fine: troppo contorto, discorsivo, non seguiva un filo logico e temporale come i libriccini che ero abituata e leggere. Abbandonai la lettura, delusa, e lo riportai in biblioteca. Quest'anno, a distanza di un decennio, ho deciso di rileggerlo quasi per redimermi. Pensavo: "Un capolavoro mondiale della letteratura e io l'ho demolito, devo dargli un'altra chance per apprezzarlo come si deve", insomma, sentivo il bisogno di sentirmi parte di quell'orda di persone che dicevano di averlo amato. E infatti mi sono dovuta ricredere: breve, conciso, surreale, poetico... l'ho letto tutto d'un fiato, mi ha cullata come fosse una ninna nanna. Spacciato come libro per bambini, questo romanzo mi ha insegnato più di tanta altra robaccia che costringono a leggere. No, decisamente "Il piccolo principe" non è letteratura SOLO per bambini; anzi, oserei direi che tentare un unico approccio con questo libro quando si è piccoli non permette di apprezzarlo fino in fondo: sono giunta alla conclusione che, "Il piccolo principe" meriti tre letture nel corso della vita: quando si è bambini, ingenui e innocenti, durante la cupa e vivace fase dell'adolescenza e infine un'ultima occhiata in età adulta. Ecco, così facendo si arriverà al punto di poter dire "sì, ho compreso questo racconto in ogni sua sfumatura". Infondo, l'essenziale è invisibile agli occhi....more
Mi sarebbe tanto piaciuto poter vedere le ali di Yoko e Sugio. Un amore non convenzionale, un autore controverso, un paio di ali ingrigite dalla guerrMi sarebbe tanto piaciuto poter vedere le ali di Yoko e Sugio. Un amore non convenzionale, un autore controverso, un paio di ali ingrigite dalla guerra....more
Un lavoro di re-telling notevole che quasi (per non dire di "totalmente") supera la favola originale. Mi piace pensare che sia andata realmente così eUn lavoro di re-telling notevole che quasi (per non dire di "totalmente") supera la favola originale. Mi piace pensare che sia andata realmente così e che la storia convenzionale di "Biancaneve" sia solo frutto dell'animo demoniaco di lei....more
Sono piacevolmente rimasta senza parole: affascinante raccolta di storie brevi, una più bella dell'altra (forse l'unica a rimanere un passo indietro aSono piacevolmente rimasta senza parole: affascinante raccolta di storie brevi, una più bella dell'altra (forse l'unica a rimanere un passo indietro alle altre è "Il colloquio"). Shirley Jackson inizia con una vena macabra, prosegue con la mortificazione, il disordine mentale e infine le maldicenze. Apprezzatissima e letta in one sitting....more
A volte, in momenti circoscritti, l'umanità è meravigliosa e Henry in poche pagine ne ha delineato un ritratto magnifico. That's amore.A volte, in momenti circoscritti, l'umanità è meravigliosa e Henry in poche pagine ne ha delineato un ritratto magnifico. That's amore....more