"Se qualcosa davvero non ti va devi soltanto cambiarla, piccola Samia. Io amo il mio lavoro, e lo amo perchè lo faccio per voi. Questo mi rende felice"Se qualcosa davvero non ti va devi soltanto cambiarla, piccola Samia. Io amo il mio lavoro, e lo amo perchè lo faccio per voi. Questo mi rende felice." Mi sono fermata un po' a riflettere, poi gli ho domandato: "Papà, ma tu non hai mai paura della guerra?" Lui si è fatto serio. "Non devi mai dire che hai paura, piccola Samia. Mai. Altrimenti le cose di cui hai paura si credono grandi e pensano di poterti vincere."
La storia di Samia, nata nel mezzo di una guerra che le ha tolto tutto ma le ha fatto venire voglia di correre. E Samia corre, in modo disperato, per raggiungere il suo obiettivo: partecipare alle olimpiadi, riscattare il suo paese e riscattare le donne. Solo alla fine ho capito che la storia di Samia è una storia vera, tanto sembra incredibile. Una storia che non conoscevo, nonostante questo libro sia famosissimo. E' un racconto profondo, che mi ha sconvolto. Più volte mi sono ritrovato con le lacrime agli occhi, mentre leggevo. Un libro potentissimo, non trovo neanche le parole per descriverlo perchè mi sembrano così banali, in relazione ai sentimenti che mi ha suscitato. Di sicuro resterà tra i miei preferiti....more
"Sento la voce che mi dice: «domani nella battaglia pensa a me, e cada la tua spada senza filo. Domani nella battaglia pensa a me, quando io ero morta"Sento la voce che mi dice: «domani nella battaglia pensa a me, e cada la tua spada senza filo. Domani nella battaglia pensa a me, quando io ero mortale, e lascia cadere la tua lancia rugginosa. Che io pesi domani sopra la tua anima, che io sia piombo dentro il tuo petto e finiscano i tuoi giorni in sanguinosa battaglia. Domani nella battaglia pensa a me, dispera e muori». Eccoquello che dirà, e se lo dice io mi porterò le mani alle orecchie e cadrò svenuto, o forse alle te pie che mi scoppieranno, le mie povere tempie, perché non portò sopportare che lo dica e che io debba ascoltarlo�.
Victor ha un incontro con una donna, Marta, conosciuta da poco. Marta è sposata, il marito è in viaggio a Londra e non potendo lasciare il bambino piccolo da solo, invita Victor per cena a casa. L’epilogo della serata, che si preannunciava galante, è tragico. Dopo aver messo a letto il bambino ed essersi trasferiti in camera da letto, Marta, inizia ad accusare dei dolori e, poco dopo, muore tra le braccia di Victor. Frastornato dagli eventi, Victor, va via dalla casa cercando di cancellare le tracce della sua presenza. In realtà, il protagonista è combattuto, è dilaniato, per aver lasciato il campo in questo modo, ma non sapeva cos’altro fare. Questo è solo l’inizio del viaggio di Victor che indaga l’intimità più profonda della donna. Partendo da un dramma, è spinto ad entrare nella vita di Marta, che conosce appena, attraverso un percorso tortuoso, complesso, tra verità e menzogne, che lo porta ad avvicinare tutti i famigliari, come se questo fosse, ormai, il suo unico scopo. Come se qualcosa fosse rimasto sospeso, mentre “qualcosa deve accadere se vogliamo che si dissipi la paura, e la cosa migliore è darle la sua conclusione�.
Il romanzo è potente. Sono rimasto quasi stordito da questa lettura in cui vengono descritti minuziosamente i particolare, gli ambienti, le emozioni e i movimenti. L’autore non si limita a raccontare una storia ma sembra voler indagare l’animo umano attraverso i vari personaggi che vengono messi a nudo durante tutta la narrazione. È un libro nel quale si alternano dialoghi, flussi di coscienza, introspezioni. Mariàs riesce a calibrare bene tutti gli ingredienti. È uno ei quei libri che credo che rileggerò (mi capita molto dicrado)....more
“Ho notato che stava leggendo un libro di Thomas Mann, disse Pereira, è uno scrittore che amo molto. Anche lui non è felice di quello che sta succeden“Ho notato che stava leggendo un libro di Thomas Mann, disse Pereira, è uno scrittore che amo molto. Anche lui non è felice di quello che sta succedendo in Germania, disse la signora Delgado, non direi che sia felice. Anch’io forse non sono felice di quello che succede in Portogallo, ammise Pereira. La signora Delgado bevve un sorso di acqua minerale e disse: e allora faccia qualcosa. Qualcosa come? Rispose Pereira. Beh, disse la signora Delgado, lei è un intellettuale, dica quello che sta succedendo in Europa, esprima il suo libero pensiero, insomma faccia qualcosa. Sostiene Pereira che avrebbe voluto dire molte cose. Avrebbe voluto rispondere che sopra di lui c’era il suo direttore, il quale era un personaggio del regime, e che poi c’era il regime, con la sua polizia e la sua censura, e che in Portogallo tutti erano imbavagliati, insomma che non si poteva esprimere liberamente la propria opinione, e che lui passava la giornata in una misera stanzuccia in Rua Rodrigo la Fonseca, in compagnia di un ventilatore asmatico e sorvegliato da una portiera che probabilmente era una confidente della polizia. Ma non disse niente di tutto questo, Pereira, disse solo: farò del mio meglio, signora Delgado, ma non è facile fare del proprio meglio in un paese come questo per una perdona come me, sa, io non sono Thomas Mann, sono solo un oscuro direttore della pagina culturale di un modesto giornale del pomeriggio, faccio qualche ricorrenza di scrittori illustri e traduco racconti dell’Ottocento francese, di poi non si può fare. Capisco, replicò la signora Delgado, ma forse tutto si può fare, basta averne la volontà. Pereira guardò fuori dal finestrino e sospirò.�
Non riesco a trovare le parole per descrivere questo libro. Parlarne non gli renderebbe giustizia, almeno non se ne parlassi io, quindi dico solo che è sicuramente tra i migliori libri che io abbia mai letto. Sono stato combattuto tra la voglia di divorarlo e la voglia di leggerlo con calma, perché non volevo finisse così presto. È la storia straordinaria di un uomo ordinario, è la storia di “un’opposizione silenziosa, forse perche non abbiamo Thomas Mann�. È la nostra storia, quella dell’Europa del 900 dilaniara dai regimi. E poi questo modo di scrivere, come se la voce narrante leggesse un rapporto della polizia, è irresistibile. Scorre leggero, come una carezza, ma lascia un segno profondo. Meriterebbe più di cinque stelle....more
"quello che mi interessa sapere è se scrive cose vere o delle cose inventate. Le rispondo che cerco di scrivere delle storie vere, ma, a un certo punto"quello che mi interessa sapere è se scrive cose vere o delle cose inventate. Le rispondo che cerco di scrivere delle storie vere, ma, a un certo punto, la storia diventa insopportabile proprio per la sua verità e allora sono costretto a cambiarla. Le dico che cerco di raccontare la mia storia , ma che non ci riesco, non ne ho il coraggio, mi fa troppo male. Allora abbellisco tutto e descrivo le cose non come sono accadute,a come avrei voluto che accadessero".
Più che una lettura, questo libro, è un'esperienza. Difficile descriverlo. Difficile che si resti indifferente. Le emozioni sono state forti, a tratti ho provato anche fastidio, ma non sono riuscito a smettere di leggere. La storia è ambientata in una città di confine, durante la seconda guerra mondiale. Nei tre libri, il percorso dei due protagonisti, inizialmente tortuoso e a tratti surreale, si fa più lineare, fino ad arrivare all'epilogo, in cui le certezze faticosamente raggiunte svaniscono. La scrittura è sublime e il ritmo è incalzante. Periodi brevi, dialoghi secchi e capitoli corti rendono il libro scorrevole. È impossibile spiegare le emozioni, tante, intense e contrastanti, che mi hanno letteralmente travolto. Devo ammettere che dopo alcune pagine ero un po' perplesso ma, senza nemmeno accorgermene, sono stato così preso da ritrovarmi completamente immerso in questo romanzo. Finirà tra i miei libri preferiti. ...more
“Stavo imparando che cosa succede a uno che va via: che gli altri continuano a vivere senza di lui. Immaginavo le sere tra loro quando Bruno aveva ven“Stavo imparando che cosa succede a uno che va via: che gli altri continuano a vivere senza di lui. Immaginavo le sere tra loro quando Bruno aveva venti, venticinque anni, ed era lì a parlare con mio padre al posto mio.�
Pietro racconta la sua storia, la storia della sua famiglia, la storia del suo amico Bruno. La montagna, però è il vero protagonista. La montagna che unisce e che divide. Questo è un libro dell’anima. Un libro che parla di legami che si creano e si rompono. È un libro che parla della fatica di vivere in montgna e della fatica di coltivare gli affetti; della bellezza di vivere in montagna e della bellezza degli affetti. Un romanzo che racconta l’intimità dei luoghi e l’intimità delle persone. La prosa è stupenda. Cognetti riesce a descrivere posti, personaggi, vicende, trasmettendo emozioni uniche. Se fosse un film, parlerei di una fotografia da oscar, perché le descrizioni dei paesaggi lasciano a bocca aperta. La trama, nella sua semplicità, non è scontata e mi ha catturato dalle prime pagine. Le otto montagne, per me, è molto più di un romanzo. È profondo, lascia il segno. Credo sia il libro più bello letto in questo 2020....more
“Ferguson si era sempre sentito dire da tutti che la vita somigliava ad un libro, una storia che cominciava a pagina 1 e andava avanti finché l’eroe n“Ferguson si era sempre sentito dire da tutti che la vita somigliava ad un libro, una storia che cominciava a pagina 1 e andava avanti finché l’eroe non moriva a pagina 204 o 926, ma ora che il futuro immaginato per se stesso stava cambiando, stava cambiando anche la sua interpretazione del tempo. Il tempo, si rese conto, andava sia avanti che indietro, e siccome nei libri le storie potevano solo andare avanti, la metafora del libro non stava in piedi.�
Quattro storie, una storia. Quattro vite, una vita. Non è semplice scrivere di questo libro perché se arrivi a leggere quasi mille pagine significa che lo ami, significa che ti affezioni a (ai) Ferguson. Ho sempre un po� paura di affrontare libri molto lughi per via dell’enorme difficoltà che avrei nell’abbandonarli se li reputassi brutti. Fortuna che anche quest’anno ho superato il blocco del mattone, altrimenti mi sarei privato di quello che è diventato uno dei miei libri preferiti in assoluto. È un libro potente, che ti assorbe completamente. Al termine della lettura mi sono sentito frastornato, come se fossi stato reduce da un meraviglioso concerto polifonico al quale non ho assistito seduto in platea ma nel mezzo: tra il coro, l’orchestra e il direttore. È stato come vivere per due settimane in apnea, in un mondo ovattato, distaccato dalla realtà. Ora il risveglio brusco, con ancora i postumi. È indubbia la capacità di Auster di prenderti per mano e condurti in un viaggio appassionante che si trasforma in 4 viaggi, con situazioni e persone (già, persone non personaggi) che ritornano e si intrecciano perché “il mondo è pieno e può succedere di tutto�. Se, come ho letto in qualche recensione, questo espediente non è nuovo, lui lo ha usato nel modo giusto. Il libro è ricco di riferimenti storici, di citazioni di film e libri. Il contesto rende le storie realistiche, forse in parte autobiografiche (Fetguson nasce lo stesso giorno di Auster) ma c’� molto altro. C’� il senso di precarietà che riguarda tutti noi. C’� il costante interrogativo che ci poniamo sui percorsi delle nostre vite. È un libro da leggere e anche da rileggere. A margine devo ammettere che la mia avversione per gli e-book, un po�, ha vacillato. In effetti portare in giro un tomo del genere non è molto pratico così come non è comodo tenerlo tra le mani quando si è a letto!...more
“Hai presente quelle scatole con i biscotti assortiti? Ci sono sempre quelli che ti piacciono e quelli che no. Quando cominci a prndere subuto tutti q“Hai presente quelle scatole con i biscotti assortiti? Ci sono sempre quelli che ti piacciono e quelli che no. Quando cominci a prndere subuto tutti quelli buoni, poi rimangono solo quelli che non ti piacciono. È quello che penso semore io nei momenti di crisi. Meglio che mi tolgo questi cattivi si mezzo, poi tutto andrà bene.�
Finalmente ho letto il mio primo Murakami e mi spiace non averlo fatto prima. Avevo già letto qualcosa di letteratura giapponese, che ho apprezzato, e sono rimasto piacevolmente colpito anche da questo libro. Se ripenso a tutta la storia mi vengono in mente i vuoti. È un libro pieno di vuoti, di mancanze, di attese, di tempi dilatati. Ma è un libro tutt’altro che vuoto, anzi, è pieno di emozioni. Non è un libro che annoia. Con lo scorrere delle pagine ci si affeziona a Watanabe, alle sue bizzarrie, ai suoi comportamenti. Ci si innamora della scrittura di Murakami, delle atmosfere, della musica, dei personaggi e si spera che non finisca mai. Sono stato contrastato tra la voglia di divorarlo e la voglia di assaporare lentamente ogni pagina. I temi trattati sono duri e difficili ma la scrittura è delicata come una piuma, come una carezza, come lo scorrere dell’acqua calda sotto la doccia dopo una giornata pesante. La stessa storia raccontata da chiunque altro, probabilmente, non mi sarebbe piaciuta, non così tanto. È stato il mio primo Murakami ma non sarà l’ultimo. L’assortimento è vasto quindi prenderò qualche altro cioccolatino ma, a breve, mi concederò un alto Murakami....more