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ESSERE SISSI

Possiedo questo libro dal 2004. Sulla prima pagina c'è scritto il mio nome in una calligrafia oscena infantile, le altre sono invece piene di sottolineature provenienti dalla penna di mio padre, che si preoccupava di riassumermi il romanzo perché troppo complesso per una bambina di soli sei anni. Sì, la mia passione per la principessa Sissi risale a quando ero piccolissima, quando guardavo il cartone ed l'ammiravo affascinata... Avrei tanto voluto essere lei!



Dopo aver letto questo romanzo, ho decisamente cambiato idea. La vita dell'imperatrice non è stata tutta rose e fiori come avevo sempre creduto, tutt'altro, e l'ho realizzato tramite la descrizione delle sue emozioni nei confronti del ruolo a cui era destinata (insofferenza e anche una certa paura di non esserne all'altezza), della sua incapacità di mettere radici e la volontà di viaggiare in lungo e in largo, della sua ossessione per la bellezza e le sue assurde abitudini alimentari.
Questo libro mi ha catapultata nella vita di Sissi, causandomi un'indescrivibile sofferenza (forse dettata dal fatto che, e non avrei mai pensato di dirlo, come Sissi ci sono diventata davvero...).

"Mi ricorda la bimba delle favole. Le fate buone sono venute e ciascuna di esse ha deposto nella culla un magnifico dono: bellezza, grazia, dignità, intelligenza, spirito. Ma la fata cattiva è venuta a sua volta e ha detto: «Vedo che ti è stato dato tutto, ma farò in modo che questi doni ti si rivoltino contro e non ti garantiscano alcuna felicità... Persino la tua bellezza ti porterà solo dolore, e non conoscerai mai la pace»."