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L'ordine della penna (Black Friars, #2)
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Jun 16, 2016
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L'ordine della penna.
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“Donne", commentò, sinceramente incredulo e del tutto incurante di averne una davanti. "Campassi cent'anni non le capirei mai e, nel caso dovesse succedere, andrei immediatamente a farmi esorcizzare".”
― L'ordine della penna
― L'ordine della penna

“«Adesso parliamo di Justin Sinclair», continuò Bryce. «Abbiamo valutato alcune possibilità perché, prima o poi, un matrimonio per ragion di Stato è ciò che ti verrà in sorte. Il minimo che io possa fare è limitare i danni, anche in quanto fermo oppositore dell’istituzione».
«Della ragion di Stato?».
«No, del matrimonio».”
― L'ordine della penna
«Della ragion di Stato?».
«No, del matrimonio».”
― L'ordine della penna

“«Signore», disse Morton. «Il primo chiodo della vostra bara».
«Spero sia di oro massiccio, l’ultima volta che li ho ordinati me li hanno consegnati in un’assurda lega a cui non voglio nemmeno pensare».
Bryce Vandemberg, che stava esaminando un certo numero di elaborati vasi di marmo, si voltò verso la soglia dove Sophia, poco dietro Morton, gli rivolse un inchino compito.
«Oh, ma si riferisce a te», Bryce inarcò un sopracciglio. «Deve essere arrivata la fine del mondo se Morton si è messo a fare dell’umorismo».”
― L'ordine della penna
«Spero sia di oro massiccio, l’ultima volta che li ho ordinati me li hanno consegnati in un’assurda lega a cui non voglio nemmeno pensare».
Bryce Vandemberg, che stava esaminando un certo numero di elaborati vasi di marmo, si voltò verso la soglia dove Sophia, poco dietro Morton, gli rivolse un inchino compito.
«Oh, ma si riferisce a te», Bryce inarcò un sopracciglio. «Deve essere arrivata la fine del mondo se Morton si è messo a fare dell’umorismo».”
― L'ordine della penna

“«Ho voluto credere che fosse a causa di un incantesimo quando eri sempre nei miei pensieri e mi scoprivo a cercarti tra la gente.Non avrei dovuto nemmeno guardarti e invece volevo cedere a ciò che desideravo,dopotutto chi ero io per oppormi a una forza più grande di me?».”
― L'ordine della penna
― L'ordine della penna

“«Questa vicenda mi ha fatto pensare molto. Amare è anche fuggire e poi interrompere a metà la corsa e sedersi sul ciglio della strada per aspettare che chi ti ha ferito così tanto venga a prenderti. Per Axel e me è stato così, e io non voglio arrivare alla fine della mia vita e accorgermi di aver lasciato indietro ciò che volevo veramente».”
― L'ordine della penna
― L'ordine della penna

“Alzò una mano e l’accostò al suo viso, chiedendogli tacitamente il permesso. Lui irrigidì le spalle e rimase immobile, nello sguardo aveva la stessa sfida e la stessa supplica.
Gli toccò il livido a lato dello zigomo, piano, con la punta di un dito e lui serrò le palpebre cosicché temette di avergli fatto male ed esitò a un soffio dalla sua pelle.
Gabriel aprì gli occhi incontrando i suoi e allora lei sentì la mano muoversi per volontà propria, posarsi con delicatezza sulla sua guancia, le dita sfiorargli i capelli morbidi dietro l’orecchio.
Aveva l’altra mano stretta a pugno talmente forte che le giunture le dolevano, il cuore sembrava sul punto di schiantarsi da un momento all'altro.
Gabriel con un sospirò distolse il capo, gli occhi di nuovo chiusi, un’esitazione nella piega delle labbra che lo rese, per un momento, molto vulnerabile.
«Per favore», le disse, turbato. «Allontanati».
Sophia si posò una mano sulla bocca per reprimere una parola disperata e si ritrasse.
«Perdonami, non sarei dovuta venire».
Lui si alzò. «Perché sei qui? Se non è per compiacerti del tuo potere o per goderti le percosse dei tuoi amici, perché sei venuta?»
Sophia scosse il capo. «Ho detto che mi dispiace».
Chinò il capo, ma lui le posò sue dita sotto il mento e la indusse a guardarlo di nuovo.
«È così, Sophia?», sussurrò. «Sei rimasta impigliata nella tua stessa rete?»”
― L'ordine della penna
Gli toccò il livido a lato dello zigomo, piano, con la punta di un dito e lui serrò le palpebre cosicché temette di avergli fatto male ed esitò a un soffio dalla sua pelle.
Gabriel aprì gli occhi incontrando i suoi e allora lei sentì la mano muoversi per volontà propria, posarsi con delicatezza sulla sua guancia, le dita sfiorargli i capelli morbidi dietro l’orecchio.
Aveva l’altra mano stretta a pugno talmente forte che le giunture le dolevano, il cuore sembrava sul punto di schiantarsi da un momento all'altro.
Gabriel con un sospirò distolse il capo, gli occhi di nuovo chiusi, un’esitazione nella piega delle labbra che lo rese, per un momento, molto vulnerabile.
«Per favore», le disse, turbato. «Allontanati».
Sophia si posò una mano sulla bocca per reprimere una parola disperata e si ritrasse.
«Perdonami, non sarei dovuta venire».
Lui si alzò. «Perché sei qui? Se non è per compiacerti del tuo potere o per goderti le percosse dei tuoi amici, perché sei venuta?»
Sophia scosse il capo. «Ho detto che mi dispiace».
Chinò il capo, ma lui le posò sue dita sotto il mento e la indusse a guardarlo di nuovo.
«È così, Sophia?», sussurrò. «Sei rimasta impigliata nella tua stessa rete?»”
― L'ordine della penna

“Dal corridoio giunse una voce contrariata.
«Maledizione, l'ha ammazzato sul serio, adesso mi toccherà essere l'erede al trono al posto suo e indossare quel ridicolo mantello da cerimonia».
Bryce fece irruzione nello studio e considerò con un breve sguardo Alexis sulla poltrona e Axel fermo al centro della stanza con un bicchiere in pezzi ai piedi.
In faccia gli leggeva chiaramente che se fosse stato Alexis a tirarglielo dietro, avrebbe avuto tutta la sua comprensione.
«Arrivi a proposito», disse Axel, calmissimo.
«Ti spiacerebbe mandare qualcuno a chiamare Stephen Eldrige?».
«L'unica persona che manderò a chiamare è un esorcista», disse Bryce, esasperato. «Sperando che almeno lui possa fare qualcosa per te».”
― L'ordine della penna
«Maledizione, l'ha ammazzato sul serio, adesso mi toccherà essere l'erede al trono al posto suo e indossare quel ridicolo mantello da cerimonia».
Bryce fece irruzione nello studio e considerò con un breve sguardo Alexis sulla poltrona e Axel fermo al centro della stanza con un bicchiere in pezzi ai piedi.
In faccia gli leggeva chiaramente che se fosse stato Alexis a tirarglielo dietro, avrebbe avuto tutta la sua comprensione.
«Arrivi a proposito», disse Axel, calmissimo.
«Ti spiacerebbe mandare qualcuno a chiamare Stephen Eldrige?».
«L'unica persona che manderò a chiamare è un esorcista», disse Bryce, esasperato. «Sperando che almeno lui possa fare qualcosa per te».”
― L'ordine della penna
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