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Quando sarai più grande capirai
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Ho terminato questo romanzo con gli occhi lucidi e un gran sorriso, sulle labbra e nel cuore. Che meraviglia inaspettata!
Julia è una psicologa trentenne che lavora a Parigi, ha un fidanzato e una famiglia che vive lontana, ma a cui è legatissima. Una sera, mentre è sul divano a guardare il nono episodio della terza stagione del Trono di Spade (e i fanatici come me ben sanno i traumi che questo particolare episodio può lasciare), le suona il telefono. È la madre, che, in lacrime, le dà la notizia della morte del padre. Nei sei mesi successivi, per Julia, tutte le sue certezze crollano: anche l’amata nonnina scompare e il dolore, per la ragazza, è insostenibile. Il fidanzato si dimostra inaffidabile e lei non sa come affrontare il lutto. La sua vita è uscita dai binari quando, improvvisamente, vede un annuncio di lavoro: la casa di riposo Tamerice di Biarritz, una cittadina affacciata sull’oceano Atlantico, cerca una psicologa per una sostituzione. Senza riflettere, Julia si ritrova a fare il colloquio e a venire assunta. Non sa cosa la aspetterà , sa solo che la vecchiaia e la morte la terrorizzano, che trema al pensiero di dentiere e purè, che il suo dolore è così opprimente da schiacciarle i polmoni.

Deve reagire, anche se questo significa assistere a telenovele strappalacrime, rischiare uno strappo alla schiena durante la ginnastica mattutina e ridere alle battute pessime di uno degli ospiti. Inaspettatamente, le giornate di Julia si riempiono di persone, giovani ed anziane, di storie, di avventure, di amicizia e, forse, di amore. Le tre Abelarde, il buffone di corte, lo scorbutico, l’adorabile coppietta, Miss Nonna e i colleghi. Tanto diversi, ma tutti importanti per la crescita della protagonista.
Ho riso a crepapelle insieme a Julia e ai suoi adorabili vecchietti e mi sono commossa ascoltando storie che parlavano di un amore lungo sessant’anni o di amori che avevano affrontato ostacoli enormi come la guerra. Mi sono trovata a sperare che la protagonista ritrovasse il coraggio di affrontare il proprio dolore, rinnegando l’egoismo che l’aveva colpita. Mi sono emozionata davanti all’insicurezza di due ragazzi, innamorati ma restii ad abbattere muri e corazze.
Il percorso di maturazione e di crescita della protagonista è qualcosa di vero e di onesto: impara molto, incassa altrettanto, ma l’esperienza a contatto con chi ha vissuto molti anni le regala un’incredibile verità : bisogna concentrarsi sul presente, sulla felicità che ci è a portata di mano, perché basta un attimo e si rischia di ritrovarsi a guardare la propria vita a ritroso.
Julia è una psicologa trentenne che lavora a Parigi, ha un fidanzato e una famiglia che vive lontana, ma a cui è legatissima. Una sera, mentre è sul divano a guardare il nono episodio della terza stagione del Trono di Spade (e i fanatici come me ben sanno i traumi che questo particolare episodio può lasciare), le suona il telefono. È la madre, che, in lacrime, le dà la notizia della morte del padre. Nei sei mesi successivi, per Julia, tutte le sue certezze crollano: anche l’amata nonnina scompare e il dolore, per la ragazza, è insostenibile. Il fidanzato si dimostra inaffidabile e lei non sa come affrontare il lutto. La sua vita è uscita dai binari quando, improvvisamente, vede un annuncio di lavoro: la casa di riposo Tamerice di Biarritz, una cittadina affacciata sull’oceano Atlantico, cerca una psicologa per una sostituzione. Senza riflettere, Julia si ritrova a fare il colloquio e a venire assunta. Non sa cosa la aspetterà , sa solo che la vecchiaia e la morte la terrorizzano, che trema al pensiero di dentiere e purè, che il suo dolore è così opprimente da schiacciarle i polmoni.

Deve reagire, anche se questo significa assistere a telenovele strappalacrime, rischiare uno strappo alla schiena durante la ginnastica mattutina e ridere alle battute pessime di uno degli ospiti. Inaspettatamente, le giornate di Julia si riempiono di persone, giovani ed anziane, di storie, di avventure, di amicizia e, forse, di amore. Le tre Abelarde, il buffone di corte, lo scorbutico, l’adorabile coppietta, Miss Nonna e i colleghi. Tanto diversi, ma tutti importanti per la crescita della protagonista.
Ho riso a crepapelle insieme a Julia e ai suoi adorabili vecchietti e mi sono commossa ascoltando storie che parlavano di un amore lungo sessant’anni o di amori che avevano affrontato ostacoli enormi come la guerra. Mi sono trovata a sperare che la protagonista ritrovasse il coraggio di affrontare il proprio dolore, rinnegando l’egoismo che l’aveva colpita. Mi sono emozionata davanti all’insicurezza di due ragazzi, innamorati ma restii ad abbattere muri e corazze.
Il percorso di maturazione e di crescita della protagonista è qualcosa di vero e di onesto: impara molto, incassa altrettanto, ma l’esperienza a contatto con chi ha vissuto molti anni le regala un’incredibile verità : bisogna concentrarsi sul presente, sulla felicità che ci è a portata di mano, perché basta un attimo e si rischia di ritrovarsi a guardare la propria vita a ritroso.
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Quando sarai più grande capirai.
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Finished Reading
January 25, 2017
– Shelved