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So che sto per dire qualcosa di impopolare ma "Il grande Gatsby" a me proprio non piace. Questa è stata la seconda possibilità che gli ho dato e nonostante sia andata un pò meglio della prima, resto ferma sulle mie prime impressioni.

La parola che mi viene in mente è tristezza. E tanta solitudine. Assoluta, sconfortante e deprimente. Che rende però molto bene l'idea della vacuità della società in cui i protagonisti si muovono, la cui superficie patinata, del sogno americano, non nasconde altro che superficialità e corruzione. E che lascia dietro di sè una scia di vittime, morali e non.

Fitzgerald non è riuscito a coinvolgermi, per me non c'era mordente nella trama, non ero interessata ai destini dei personaggi forse perché si capiva sin dall'inizio dove sarebbe andato a parare. Non sono riuscita a provare le benché minima simpatia nè compassione per nessuno di loro, a partire da Daisy, che altro non è che un'immagine sfuocata del passato che Gatsby rincorre in maniera ossessiva. Senza mai arrivare ad accorgersi che il sogno, piano piano, si sta trasformando in condanna.