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3 / 3.5 ��

Dopo aver letto e apprezzato The Bunker Diary, forse mi aspettavo qualcosa di più da Kevin Brooks. Non ho ritrovato forse la stessa profondità del precedente libro, ma forse questo è anche dettato dal fatto che non amo particolarmente i libri con protagonisti che acquisiscono randomicamente dei superpoteri troppo potenti. In questo caso Tom diventa una sorta di IA antropomorfa, che vivendo in una periferia di Londra, si dedica alla risoluzione dei problemi di coloro che gli stanno a cuore utilizzando la rete. Anche in questo caso la scrittura di Brooks coinvolge nella lettura, l'ho divorato in pochissime ore, e ci sono dei temi molto importanti come la degradazione delle periferie, la droga, la malavita, lo stupro e come sopravvivere a uno stupro di gruppo. Brooks è molto coraggioso a tirare fuori questi argomenti in uno YA. Tutti temi che nei romanzi di formazione sono importanti e vanno affrontati, ma ho trovato un protagonista, e in effetti anche gli altri personaggi, troppo "piatti". Non mi ha convito più di tanto, purtroppo.