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VEDIAMO QUELLO CHE CI ASPETTIAMO DI VEDERE


Il romanzo comincia all’annuale Festival di Gastronomia e Vino di Marralee Valley, zona dell’Australia principalmente dedita alla produzione enologica.

Jane Harper scrive thriller particolari, che si distinguono: c’� poca violenza e poco sangue, pochi morti; c’� un fatto, o più, del passato che stende ali di colpa e inquietudine sul presente; c’� un presente che va sistemato riconciliandosi col passato, risolvendo cosa e come è davvero successo tempo prima.

Il detective Aaron Falk è protagonista in tre romanzi, e questo è il terzo. E io presumo che sarà anche l’ultimo della serie.
Al cinema Aaron Falk è diventato Eric Bana: sono già stati realizzati due film dai primi due romanzi.
Aaron Falk è un poliziotto federale che svolge indagini finanziarie e fiscali, ma si trova sempre coinvolto in storie molto locali, lontano da Melbourne dove vive e lavora, storie che nulla hanno a che fare con frodi o delitti di stampo finanziario. Si tratta sempre di situazioni ben più terra terra: in questo caso, una donna scomparsa da un anno, a cui, con lo scorrere delle pagine, si aggiunge un incidente automobilistico avvenuto sei anni prima.


McLaren Vale, Australia del sud: Jane Harper l’ha studiata per ambientare il romanzo.

In questa terza avventura di Aaron Falk, Harper rinuncia ai “corsivi�: cioè, a quelle parti, stampate appunto in corsivo, in cui l’autore da voce a personaggi diversi dal protagonista. A volte la vittima, perlopiù il colpevole. Sono pagine che fanno capire come sono davvero andate le cose. Pagine che a me rimangono sempre un po� indigeste: perché mi sembrano una scorciatoia, mi sembrano evidenziare l’incapacità di chi scrive di sapere rendere fluida e unitaria la narrazione.

Harper presta molto cura al luogo, al paesaggio, la natura, l’ambientazione: non si tratta di semplice “atmosfera�, riesce a rendere questo elemento parte della storia, come se fosse un personaggio. Forse per questo nei suoi libri i personaggi camminano molto, si muovono spesso a piedi, oltre che in macchina.
In questa occasione siamo nel sud dell’Australia, immersi in vigneti e aziende vinicole che fanno capo a una piccola città.


Barossa Valley, altra zona vinicola dell’Australia del sud usata da Jane Harper per ambientare il romanzo.

L’indagine � e quindi la risoluzione del caso - avanza con lentezza � nonostante le sue storie si svolgano in archi temporali stretti, di solito pochi giorni, qualche settimana � e avanza attenta a dettagli e particolari. Harper ama entrare nell’animo dei suoi personaggi, raccontarne pensieri emozioni e reazioni, oltre che le parole pronunciate e i gesti. Scandagliare comportamenti caratteri psicologie.

Io mi sono innamorato della sua scrittura al primo incontro, che ha corrisposto col suo romanzo di debutto. In pochi mesi ho letto quattro dei cinque che ha scritto: e tengo l’ultimo da parte per la vacanza settembrina.