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Adriatico: Un incontro di civiltà (Italian Edition)
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Ho trovato interessantissimo "Adriatico", un libro che ha il nome del mare sulle cui rive sono cresciuto e che l'autore definisce soprattutto uno scritto di geopolitica. In realtà la trattazione è così ampia che, se uno volesse, potrebbe trovarci altri mille temi principali e non accorgersi di quale sia l'intento di chi la ha creata: sparsi tra i pensieri di Kaplan, troviamo infatti riflessioni e spunti di grande valore su pressappoco ogni aspetto della vita.
Al netto di qualche "hot take" in ambito storico-artistico (trovo che Giustiniano sia riconoscibilissimo tra i personaggi dei mosaici di San Vitale a Ravenna, ad esempio), la narrazione offre un punto di vista tutto sommato condivisibile e ben esposto sul passato, sul presente e sul futuro dell'Europa - e quindi del mondo- immerse in una atmosfera da letteratura di viaggio d'altri tempi.
È bello come, a volerlo, traspaia l'ideologia cosmopolita e la personalità liberale dell'autore, ma allo stesso tempo - se lo si vuole - essa possa essere lasciata come in un angolo, a fare da sfondo alle belle pagine che leggiamo, senza interferire troppo.
La moderazione nell'esposizione delle proprie tesi e la grande erudizione dell'autore lo rendono un libro adatto a chi cerca più domande che risposte. La sensazione durante e dopo averlo letto è come quella di trovarsi di fronte ad uno dei cartelli bianchi e rossi all'inizio di un sentiero di montagna: si possono prendere talmente tante strade che la destinazione finale diventa soltanto quella che vogliamo scegliere noi, tra quelle infinite proposte della ampissima bibliografia utilizzata dallo scrittore.
Lettura consigliata, specialmente agli abitanti di città adriatiche.
Al netto di qualche "hot take" in ambito storico-artistico (trovo che Giustiniano sia riconoscibilissimo tra i personaggi dei mosaici di San Vitale a Ravenna, ad esempio), la narrazione offre un punto di vista tutto sommato condivisibile e ben esposto sul passato, sul presente e sul futuro dell'Europa - e quindi del mondo- immerse in una atmosfera da letteratura di viaggio d'altri tempi.
È bello come, a volerlo, traspaia l'ideologia cosmopolita e la personalità liberale dell'autore, ma allo stesso tempo - se lo si vuole - essa possa essere lasciata come in un angolo, a fare da sfondo alle belle pagine che leggiamo, senza interferire troppo.
La moderazione nell'esposizione delle proprie tesi e la grande erudizione dell'autore lo rendono un libro adatto a chi cerca più domande che risposte. La sensazione durante e dopo averlo letto è come quella di trovarsi di fronte ad uno dei cartelli bianchi e rossi all'inizio di un sentiero di montagna: si possono prendere talmente tante strade che la destinazione finale diventa soltanto quella che vogliamo scegliere noi, tra quelle infinite proposte della ampissima bibliografia utilizzata dallo scrittore.
Lettura consigliata, specialmente agli abitanti di città adriatiche.
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Adriatico.
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