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L'uomo in bilico
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Joseph è un 27enne laureato in Storia che ha lasciato il lavoro per rispondere ad una chiamata alle armi che tarda ad arrivare. È sposato con Iva e da qualche mese è lei a mantenerlo. Vive chiuso in casa quasi tutto il giorno, parla da solo, spesso è irascibile e di cattivo umore. Più volte si ritrova a camminare incerto e senza scopo nel piovischio di una Chicago buia e fredda. Preso dallo sconforto, dal dicembre 1942 all’aprile 1943 tiene un diario su cui riversa i suoi tormenti. Racconto esistenzialista, inevitabilmente focalizzato sulla vita interiore del protagonista � quasi un’autoanalisi � e sulla sua difficoltà ad allinearsi alle regole della società . Esordio di Bellow, pubblicato a 29 anni. La forma vincolata toglie un po� di ampiezza, ma non intacca questo micro manifesto della frustrazione dell’uomo moderno nella società contemporanea. Autore imperdibile.
[78/100]
+ Niente mi dava più gioia dell’incontrarmi con i miei amici, da soli o in coppia, ma quando si trovavano assieme in un gruppo folto mi avvilivano.
+ Cosa ne direbbe Goethe della vista da questa finestra, della strada invernale e male illuminata, lui, con i suoi piaceri ricorrenti, i suoi frutti e i suoi fiori?
+ Abbiamo avuto un tramonto sconfinato, un’esplosione di colori chiassosi, rossi apocalittici e viola come quelli che devono essere apparsi sui corpi martirizzati dei grandi santi, blu lussuriosi e greci. Ho svegliato Iva e l’abbiamo guardato, mano nella mano. La sua era fredda e dolce. Io avevo un po� di febbre.
+ Ci avventiamo contro il nemico per ragioni indistinte di amore e solitudine. Forse, anche, di disprezzo verso noi stessi. Ma, soprattutto, di solitudine.
+ La più grande crudeltà consiste nel ridurre le aspettative senza eliminare del tutto la vita. Una condanna all’ergastolo è così.
[78/100]
+ Niente mi dava più gioia dell’incontrarmi con i miei amici, da soli o in coppia, ma quando si trovavano assieme in un gruppo folto mi avvilivano.
+ Cosa ne direbbe Goethe della vista da questa finestra, della strada invernale e male illuminata, lui, con i suoi piaceri ricorrenti, i suoi frutti e i suoi fiori?
+ Abbiamo avuto un tramonto sconfinato, un’esplosione di colori chiassosi, rossi apocalittici e viola come quelli che devono essere apparsi sui corpi martirizzati dei grandi santi, blu lussuriosi e greci. Ho svegliato Iva e l’abbiamo guardato, mano nella mano. La sua era fredda e dolce. Io avevo un po� di febbre.
+ Ci avventiamo contro il nemico per ragioni indistinte di amore e solitudine. Forse, anche, di disprezzo verso noi stessi. Ma, soprattutto, di solitudine.
+ La più grande crudeltà consiste nel ridurre le aspettative senza eliminare del tutto la vita. Una condanna all’ergastolo è così.
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L'uomo in bilico.
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Reading Progress
June 9, 2024
– Shelved as:
to-read
June 9, 2024
– Shelved
August 28, 2024
–
Started Reading
September 9, 2024
–
Finished Reading
Preferisco però Bellow ironico di "Ne muoiono più di crepacuore".