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Le ragazze di Urania Cottage
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Come promesso, Urania Cottage è la prima pagina del primo capitolo di una nuova vita offerta a ragazze che, come lei, sono decise a cambiare strada. Martha non è ancora del tutto convinta che si tratti di beneficenza e teme che ci sia sotto qualcosa, che a un certo punto verrà fuori qualche prezzo da pagare.
“Le ragazze di Urania Cottage� trae ispirazione dall’omonima struttura fondata e patrocinata dallo scrittore Charles Dickens e dall’ereditiera Angela Burdett-Coutts nel 1847 a Shepherd’s Bush, che all’epoca era solo un sobborgo di campagna lontano dalle tentazioni londinesi. Era destinato al recupero di giovani donne della classe operaia uscite da istituti correzionali ma meritevoli di una seconda opportunità. Si prefiggeva di insegnare l’istruzione di base e le arti domestiche in vista di una futura occupazione, di un matrimonio o dell’espatrio, in un ambiente protetto che, ai regimi punitivi, privilegiava un’accoglienza a carattere familiare.
Fu una sorta di esperimento sociale, gestito con estrema riservatezza, del quale beneficiarono alcune centinaia di donne selezionate personalmente dallo scrittore nel corso di una decina di anni.
Il romanzo mi è piaciuto moltissimo, perchè mi hanno appassionate le storie delle ragazze di Urania Cottage, perchè è stato bello immergersi nell'età vittoriana descritta con scrupolosa attenzione, perchè scopriamo quanta difficoltà vivevano le donne che avevano il marchio di “fallen woman� e che riuscire a reinserirle nella società non era un compito tanto semplice, sia per le ragazze stesse che vivendo quei drammi non si fidavano più di nessuno sia per i benefattori che credevano fosse una cosa semplice e invece si trovavano ad affrontare tanti casi particolari ognuno da gestire in modo adeguato.
Un romanzo di ambientazione storica che colpisce il cuore e, tra misteri e colpi di scena, terrà il lettore incollato fino alla fine del racconto, consigliatissimo!
“Le ragazze di Urania Cottage� trae ispirazione dall’omonima struttura fondata e patrocinata dallo scrittore Charles Dickens e dall’ereditiera Angela Burdett-Coutts nel 1847 a Shepherd’s Bush, che all’epoca era solo un sobborgo di campagna lontano dalle tentazioni londinesi. Era destinato al recupero di giovani donne della classe operaia uscite da istituti correzionali ma meritevoli di una seconda opportunità. Si prefiggeva di insegnare l’istruzione di base e le arti domestiche in vista di una futura occupazione, di un matrimonio o dell’espatrio, in un ambiente protetto che, ai regimi punitivi, privilegiava un’accoglienza a carattere familiare.
Fu una sorta di esperimento sociale, gestito con estrema riservatezza, del quale beneficiarono alcune centinaia di donne selezionate personalmente dallo scrittore nel corso di una decina di anni.
Il romanzo mi è piaciuto moltissimo, perchè mi hanno appassionate le storie delle ragazze di Urania Cottage, perchè è stato bello immergersi nell'età vittoriana descritta con scrupolosa attenzione, perchè scopriamo quanta difficoltà vivevano le donne che avevano il marchio di “fallen woman� e che riuscire a reinserirle nella società non era un compito tanto semplice, sia per le ragazze stesse che vivendo quei drammi non si fidavano più di nessuno sia per i benefattori che credevano fosse una cosa semplice e invece si trovavano ad affrontare tanti casi particolari ognuno da gestire in modo adeguato.
Un romanzo di ambientazione storica che colpisce il cuore e, tra misteri e colpi di scena, terrà il lettore incollato fino alla fine del racconto, consigliatissimo!
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