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Carcere Quotes

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Oscar Wilde
“Molti, una volta scarcerati, portano il carcere con sé anche in libertà, lo nascondono nei loro cuori come una segreta vergogna e infine come povere creature avvelenate si rintanano in qualche buco per morire. È orribile che debbano ridursi a questo virgola ed è ingiusto, terribilmente ingiusto che la società ve li costringa. La società si assume il diritto di infliggere all’individuo castighi spaventosi, ma ha il vizio supremo della superficialità, e non arriva a comprendere ciò che ha fatto. Quando Il castigo è giunto al termine, essa lascia l'individuo a se stesso, cioè lo abbandona nel momento in cui hanno principio nei riguardi di lui i suoi doveri più alti. Essa in realtà si vergogna del suo operato, ed evita coloro che ha punito, come la gente evita un creditore a cui non può pagare il debito, o uno a cui abbia inflitto un irreparabile, un irredimibile danno. Per me dichiaro che se io mi rendo conto di ciò che ho sofferto, la società dovrebbe rendersi conto di ciò che mi ha inflitto; e che né dalla mia parte né dalla sua dovrebbe rimanere odio o amarezza.”
Oscar Wilde, De Profundis

“Avevo chiesto di parlare con quei tre uomini, detenuti per gravi reati di sangue, perchè mi interessava capire che cosa avesse mosso il loro cambiamento. Tutti e tre, con parole diverse, mi hanno raccontato di aver provato la disperazione nera e feroce e la sensazione di non avere una via d'uscita.
Ascoltando le loro parole ho provato una grande vergogna: avevo creduto che Dio fosse venuto da me perchè ero una povera vedova, una vittima. E invece era andato anche da loro, gli assassini, i carnefici. Mi hanno parlato poi del perdono che si stavano preparando a chiedere alle famiglie delle vittime dei loro crimini. Quell'incontro mi ha fatto capire che tra il mio perdono e il loro non c'è nessuna differenza, perchè il perdono è come un ponte, c'è chi lo percorre partendo da una parte e chi dall'altra, ma a metà strada ci si incontra e ci si riconosce.”
Gemma Calabresi Milite, La crepa e la luce