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“Anche se toccando il tema dell鈥橧nquisizione, dell鈥檕rtodossia che difendeva e della politica cui obbediva, del suo universo giuridico, dei mezzi e delle persone di cui si serviva, immediatamente si e portati a una traduzione visiva in cui prevalentemente gioca la memoria dei quadri del Greco o di Zurbaran, a guardar bene 猫 la pittura di Murillo che, al di l脿 dell鈥檃tmosfera da idillio, pu貌 meglio spiegare le manifestazioni eterodosse di un vastissimo arco temporale e la conseguente reazione del Sant鈥橴f铿亃io. E pu貌, soprattutto, spiegarcele a livello di eterodossia spicciola, triviale o soltanto blasfema.
Perch猫 sar脿 magari possibile cogliere nella pittura di Murillo influssi dottrinali dell鈥橧nquisizione o dei gesuiti, ma quel che appare pi霉 evidente 猫 che siamo di fronte a un pittore che interpreta il sentire religioso del popolo nel modo pi霉 autentico e semplice, con una familiarit脿 alle cose della fede da cui 猫 facile travalicare in una eresia di tipo quietista o in un culto talmente umano da diventare blasfemo o che in vera e propria bestemmia si rovescia.
I santini che da secoli moltiplicano e diffondono le immagini del Murillo come di nessun altro pittore, sono in questo senso una prova. Il mondo sacro che egli rappresenta 鈥� cosi sospeso tra il terrestre e il celeste, tra la natura e la transumana beatitudine 鈥� 猫 un mondo familiarizzabile, familiarizzante; e quindi, nel momento in cui delude, nel momento in cui appare estraneo, in cui non interviene a stornare sventure e a correggere la sorte, bestemmiabile.
Bisogna anche aggiungere che la santit脿, nelle rappresentazioni di questo pittore, sembra essere un attributo della buona salute, del buon nutrimento, della domestica pace economica: e da ci貌 l鈥檌nsinuarsi, nei momenti pi霉 affannati e affamati del mondo contadino, di un sentimento che pu貌 assomigliarsi all鈥檌nvidia e comunque di insofferenza, di avversione.”
― Leonardo Sciascia, Ore di Spagna