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Numenor Quotes

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J.R.R. Tolkien
“E in quel momento le loro mani s'incontrarono e si strinsero, ma essi non lo sapevano. E continuavano ad attendere qualcosa. Poi a un tratto parve loro che sopra le creste dei monti lontani s'innalzasse un'altra imponente montagna di tenebre, giganteggiando come un'ombra che volesse inondare il mondo, puntellata di bagliori; poi un tremito percorse la terra e le mura della Città vibrarono. Un rumore simile a un sospiro si levò dalle campagne circostanti, e i loro cuori ricominciarono improvvisamente a battere.
"Mi ricorda Númenor", disse Faramir, e si stupì di udirsi parlare.
"Númenor?", ripeté Éowyn.
"Sì", disse Faramir, "la terra dell'Ovesturia che s'inabissò, e la grande ombra oscura che sommerse tutte le terre verdi e le colline e che avanzava, oscurità inesorabile. La sogno sovente".
"Allora credi che l'Oscurità stia arrivando?", disse Éowyn. "L'Oscurità Inesorabile?". E improvvisamente si strinse a lui.
"No", disse Faramir guardandola in viso. "Era soltanto un'immagine. Non so che cosa stia accadendo. Ragionando a mente lucida direi che una grande catastrofe è avvenuta, e che ci troviamo alla fine dei giorni. Ma il cuore mi smentisce, e le mie membra sono leggere, e sono invaso da una speranza e da una gioia che la ragione non può negare. Éowyn, Éowyn, Bianca Dama di Rohan, in questa ora io non credo che alcuna oscurità possa durare!". E, chinatosi, le baciò la fronte.
E rimasero così sulle mura di Gondor, mentre un grande vento si levava e soffiava fra i loro capelli, biondi e corvini, mescolandoli nell'aria. E l'Ombra scomparve, e il Sole fu svelato, e la luce crebbe; e le acque dell'Anduin brillarono come argento, e in tutte le case della Città gli uomini cantavano, spinti da una gioia inspiegabile che traboccava dai loro cuori.”
J.R.R. Tolkien, The Lord of the Rings

J.R.R. Tolkien
“...Numenor went down into the sea, with all its children and its wives and its maidens and its ladies proud; and all its gardens and its balls and its towers, its tombs and its riches, and its jewels and its webs and its things painted and carven, and its lore: they vanished for ever. And last of all the mounting wave, green and cold and plumed with foam, climbing over the land, took to its bosom Tar-Miriel the Queen, fairer than silver or ivory or pearls.”
J.R.R. Tolkien, The Silmarillion