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Amrita
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Serena.. Sery-ously?'s review
bookshelves: 2016, author-alphabet-challenge-2016, pataccata-rara, popsugar-reading-challenge-2016, seri-laura-2016, character-alphabet-challenge-2016, the-every-year-challenge-2016, title-alphabet-challenge-2016, aty-reading-challenge-2016
Jan 16, 2016
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Alla fiera dell'Est nel 2047, una caramella dichiarò guerra al popolo degli unicorni. Si divertirono tutti e la penna a sfera cominciò a perorare la sua causa: profumare di pizza appena sfornata.
La mia recensione a tale pataccata potrebbe benissimo essere questo ammasso di nonsense, perché il libro è NONSENSE allo stato brado. E sono convinta che Banana Yoshimoto si droghi, ora l'ho detto!!
Bene, direi che tre indizi fanno una prova e quindi un bel CIAONE per Banana e per i suoi libri urticanti al massimo!
Inizierei con la trama, se mai ce ne è stata una: abbiamo una famiglia 'allargata' formata da Sakumi, che cazzeggia tutto il giorno e lavora ³¦´Ç²õì, per riempire una parte delle giornate, Yoshio, suo fratellastro mezzo sciroccato, la madre, che probabilmente di professione fa la ladra visto il mistero che aleggia su di lei, la cugina di Sakumi (un personaggio ³¦´Ç²õì fondamentale che nemmeno il nome mi è rimasto impresso, fate vobis!) e X, l'amica della madre che si è stabilita in pianta stabile perché ha messo le corna al marito e giustamente questi l'ha cacciata senza se e senza ma (sì, anche il suo nome è finito nell'oblio, anche se ad un certo punto ha i suoi piccoli 5 minuti di gloria.. Ma niente di che, seriamente). Sono cinque rincoglioniti totali, intorno a cui gravitano altri individui completamente sciroccati e rincoglioniti. Il succo della cosa, credo, è che Sakumi, Yoshio e altri vedono/sentono gli spiriti e ci parlano. Vi lascio il gusto di scoprire quale storia allucinata la Yoshimoto possa aver partorito perché sinceramente mi annoia anche solo a parlarne.. Ma ci tengo a parlare dei personaggi, perché sono ³¦´Ç²õì NEGATIVI che meritano una nota a riguardo.
Insomma, tutti i personaggi del libro sono di una sterilità imbarazzante; si lasciano scorrere tutto addosso e tu lì che vorresti prenderli, malmenarli, scuoterli e farli rinsavire.. Mi hanno fatto 'specie' gli adulti della famiglia (Sakumi compresa, visto che probabilmente avrà 97 anni e vive ancora con sua madre just because): di fronte agli evidenti problemi di Yoshio, appena 11enne, tutto ciò che sono in grado di dire è: "A me sembra che vada tutto bene". Ma porca %#*$$$#, un bambino che sente le voci che gli dicono cosa fare, un bambino che smette di andare a scuola e sta chiuso in casa a dormire.. MA A VOI SEMBRA NORMALE, BRUTTE CRETINE?? Sì, loro non battono ciglia; la soluzione di Sakumi è portarlo a pranzo fuori una volta ogni tanto e la coscienza torna pulita. Per non parlare della madre, che penso vinca a mani basse il premio "madre dell'anno 2016", tale è il suo interesse per il figlio.
LA COSA NON HA IL MINIMO SENSO BANANA!!!!!!
Le vicende si susseguono con una logica strana, un'arte raffinata e ricercata la cui origine si perde nella notte dei tempi: alla cazzo di cane. Non ci sono sequenze temporali valide, non c'è un filo logico se non lo stream of consciousness di Sakumi che è deficiente fino al midollo, non c'è una cosa che regga, seriamente.
Ah, poi c'è la chicca che penso faccia affondare il romanzo senza speranza di appello: Sakumi parte con Ryu, ex fidanzato della sorella che si è suicidata, e la madre: POI RISE "Guai a te se ti suicidi". Ma che caspita ti ridi cretina?? Ma è una cosa su cui scherzare? Ero oggettivamente senza parole di fronte a questa uscita infelice O.O
Penso sempre di essermi imbattuta nel peggio, poi leggo romanzi ³¦´Ç²õì e devo riconsiderare tutto :(
Che patacca di libro!
La mia recensione a tale pataccata potrebbe benissimo essere questo ammasso di nonsense, perché il libro è NONSENSE allo stato brado. E sono convinta che Banana Yoshimoto si droghi, ora l'ho detto!!
Bene, direi che tre indizi fanno una prova e quindi un bel CIAONE per Banana e per i suoi libri urticanti al massimo!
Inizierei con la trama, se mai ce ne è stata una: abbiamo una famiglia 'allargata' formata da Sakumi, che cazzeggia tutto il giorno e lavora ³¦´Ç²õì, per riempire una parte delle giornate, Yoshio, suo fratellastro mezzo sciroccato, la madre, che probabilmente di professione fa la ladra visto il mistero che aleggia su di lei, la cugina di Sakumi (un personaggio ³¦´Ç²õì fondamentale che nemmeno il nome mi è rimasto impresso, fate vobis!) e X, l'amica della madre che si è stabilita in pianta stabile perché ha messo le corna al marito e giustamente questi l'ha cacciata senza se e senza ma (sì, anche il suo nome è finito nell'oblio, anche se ad un certo punto ha i suoi piccoli 5 minuti di gloria.. Ma niente di che, seriamente). Sono cinque rincoglioniti totali, intorno a cui gravitano altri individui completamente sciroccati e rincoglioniti. Il succo della cosa, credo, è che Sakumi, Yoshio e altri vedono/sentono gli spiriti e ci parlano. Vi lascio il gusto di scoprire quale storia allucinata la Yoshimoto possa aver partorito perché sinceramente mi annoia anche solo a parlarne.. Ma ci tengo a parlare dei personaggi, perché sono ³¦´Ç²õì NEGATIVI che meritano una nota a riguardo.
Insomma, tutti i personaggi del libro sono di una sterilità imbarazzante; si lasciano scorrere tutto addosso e tu lì che vorresti prenderli, malmenarli, scuoterli e farli rinsavire.. Mi hanno fatto 'specie' gli adulti della famiglia (Sakumi compresa, visto che probabilmente avrà 97 anni e vive ancora con sua madre just because): di fronte agli evidenti problemi di Yoshio, appena 11enne, tutto ciò che sono in grado di dire è: "A me sembra che vada tutto bene". Ma porca %#*$$$#, un bambino che sente le voci che gli dicono cosa fare, un bambino che smette di andare a scuola e sta chiuso in casa a dormire.. MA A VOI SEMBRA NORMALE, BRUTTE CRETINE?? Sì, loro non battono ciglia; la soluzione di Sakumi è portarlo a pranzo fuori una volta ogni tanto e la coscienza torna pulita. Per non parlare della madre, che penso vinca a mani basse il premio "madre dell'anno 2016", tale è il suo interesse per il figlio.
LA COSA NON HA IL MINIMO SENSO BANANA!!!!!!
Le vicende si susseguono con una logica strana, un'arte raffinata e ricercata la cui origine si perde nella notte dei tempi: alla cazzo di cane. Non ci sono sequenze temporali valide, non c'è un filo logico se non lo stream of consciousness di Sakumi che è deficiente fino al midollo, non c'è una cosa che regga, seriamente.
Ah, poi c'è la chicca che penso faccia affondare il romanzo senza speranza di appello: Sakumi parte con Ryu, ex fidanzato della sorella che si è suicidata, e la madre: POI RISE "Guai a te se ti suicidi". Ma che caspita ti ridi cretina?? Ma è una cosa su cui scherzare? Ero oggettivamente senza parole di fronte a questa uscita infelice O.O
Penso sempre di essermi imbattuta nel peggio, poi leggo romanzi ³¦´Ç²õì e devo riconsiderare tutto :(
Che patacca di libro!
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Amrita.
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January 16, 2016
– Shelved
January 16, 2016
– Shelved as:
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February 12, 2016
–
Started Reading
February 13, 2016
–
29.49%
"Lui sente le voci.
Lei dà la sangria (ricetta speciale) al fratellino undicenne.
Banana scrive cazzate a manetta.
Il lettore vorrebbe buttarsi dal balcone."
page
92
Lei dà la sangria (ricetta speciale) al fratellino undicenne.
Banana scrive cazzate a manetta.
Il lettore vorrebbe buttarsi dal balcone."
February 13, 2016
–
39.1%
""Ma sì, forse non c'è tanto da preoccuparsi"
NON C'È TANTO DA PREOCCUPARSI????? Yoshio sente le voci, non va a scuola da mesi, dorme tutto il giorno e non esce mai di casa.
Quando inizierai a preoccuparti???
No, vabbé, il nonsense totale."
page
122
NON C'È TANTO DA PREOCCUPARSI????? Yoshio sente le voci, non va a scuola da mesi, dorme tutto il giorno e non esce mai di casa.
Quando inizierai a preoccuparti???
No, vabbé, il nonsense totale."
February 14, 2016
– Shelved as:
2016
February 14, 2016
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author-alphabet-challenge-2016
February 14, 2016
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February 14, 2016
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February 14, 2016
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Finished Reading
February 17, 2016
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February 27, 2016
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April 4, 2016
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aty-reading-challenge-2016
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by
InsolitaMente
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rated it 1 star
Feb 16, 2016 07:10AM

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@nebula: io ho letto N.P. spinta da un amica secondo cui "E' meraviglioso Sere!"; ho pensato di non averlo compreso e ci ho riprovato con Kitchen - DISASTRO - per poi cadere nel baratro del "NO MARIA IO ESCO" con questo.
Spero di rimuoverlo anche io presto :D




Non è una colpa, infondo nessuno può conoscere tutto e rispetto ad altre letterature "minori" quella giapponese ha avuto la "sfortuna" di un boom vero e proprio che ci ha portato sì tanto, ma non essendo mai toccata nelle scuole ha finito per essere avvicinata con la prospettiva sbagliata ;v; Poi parliamo di un'autrice che scrive da 30 anni, le sue ultime opere ... beh ... meglio non prenderle in considerazione.
Diciamo che Murakami è più comprensibile a noi sia per il fatto della dicotomia "utopia/distopia" su cui si basano quasi tutti i suoi racconti, sia per la sua vicinanza alla cultura pop "occidentale". La Yoshimoto è la progenitrice del "Romanzo Shojo": le espressioni esagerate vengono proprio prese dai fumetti degli anni 80, basti vedere Riyoko Ikeda, che non sono ³¦´Ç²õì conosciuti qui da noi ;v;
Spiegarlo è un po' difficile, ma se ti interessa posso tranquillamente passarti le foto del capitolo del mio manuale su di lei: in parole povere, comunque, tratta della disgregazione dell'io (per quello i personaggi sono, effettivamente, vuoti), dell'incapacità di ritrovare un sé in un mondo, come quello del boom economico e del conseguente scoppio della bolla speculativa (l'oggetto è più importante della persona: esempio è la cucina in Kitchen).
Pardon le parole molto ³¦´Ç²õì, sono cose che ho studiato un annetto fa e ora non sono più fresche in testa 8D
... in realtà questo è nulla, a fine ottocento hanno avuto romanticismo, naturalismo e decadentismo in una volta sola: lascio immaginare che casino ne è venuto fuori 8D

Ne ho incontrati di personaggi 'vuoti' ma avevano senso!
Comunque per carità , cosà come riconosco i miei limiti con l'Ottocento, cosà penso che io e la Yoshimoto non ci incroceremo piú per mancanze mie ma anche sue :D
Grazie delle info però, molto interessanti.. Peccato che lei mi stia mortalmente antipatica, eheh

Il problema di quella giapponese è proprio questo: è autoreferenziale ;_; Tranne alcuni autori, la maggior parte scrive ed ha scritto per essere capita solo da chi fa parte del "gruppo" e non da esterni.
Quando si tratta di letterature molto diverse dalla nostra, si rischia sempre di o "occidentalizzarle" o "orientalizzarle" ed entrambi sono processi da evitare per quanto possibile. Nessuno vieta a nessuno di poter leggere e apprezzare/disprezzare un testo senza per questo dover sapere vita, morte e miracoli di quella letteratura, ci mancherebbe! Penso solo che sia interessante poter ri-leggere la stessa opera con occhi diversi, conoscendo il suo contesto: per dire, noi abbiamo un concetto di trama, costruzione psicologica, figure retoriche etc. ed è alla loro luce che diamo un giudizio ad un libro. E' ovvio, è normale, non è sbagliato. Ma se quel libro fosse stato scritto seguendo altri "metri"? Non sarebbe interessante ri-leggerlo in un'altra luce? ;v;

Neppure a me sta molto simpatica 8D A parte qualche scrittore, preferisco gli autori pre-1868. Anche se il limite di pazzia è Mishima. Mai nessuno potrà superare il suo rincoglionimento 8D
... anche se finora il mio limite è stato un racconto breve il cui titolo è "Rosse foglie di ippomea". No. Io davvero lì non ci ho capito un tubo.

Consigliami consigliami consigliami autori pre-1868!!"
A quell'uomo non mancava qualche venerdì. Tutti gli mancavano---
"La storia di un tagliabambù" è quella più classica, poi personalmente ho amato Akinari e anche quel mascalzone di Saikaku 8D Però non hanno una "trama" come la intendiamo noi, ma scene giustapposte per rimandi (e i nomi. I NOMI. Sono praticamente tutti uguali) o racconti fantastici o di gusto popolare (ricostruzioni di fatti realmente accaduti, soprattutto suicidi d'amore): a me piacciono anche i "diari", ma quelli sono poco pratici. Ah, è piangono tutti. Tanto.
Io li adoro perché sono quello che sono: niente strani messaggi o insegnamenti o altro. Quello che scrivono è quello che voglio dire, niente di più, niente di meno. Ma potrebbero sembrare stupidi, avverto. Soprattutto Saikaku---
Recentemente ho letto Abe Kobo e, boom, è stato amore: distopia, science-fiction e atmosfere oniriche al limite dell'incubo <3 Lui è degli anni 60, però ;v;

Ok, prendo nota eheh!
Grazie!!"
Di nulla <3
Attenzione, che sembrano davvero stupidi, della serie: non ti ho mai visto > ti racconto la triste storia di come il mio ex sia schiattato e io mi sia fatt@ monac@ > *seguono lunghissimi pianti dirotti capaci di bagnare maniche e cuscini di tre stanze* > facciamoci una scopata ³¦´Ç²õì, perché mi sembri un'apparizione mariana > non possiamo stare insieme *i tuoi genitori non vogliono, o sei sposat@, o sei minorenne -ops-*, quindi suicidiamoci.
Ma io li adoro per questo <3