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Limonov
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Limonov, chi era costui?
Primo Carrere che leggo. A partire dal prologo rimango subito impressionata. Ammazza come scrive bene quest'uomo, ho pensato. Io che con le biografie di solito fatico non poco, qui vengo proprio tirata dentro. Difficile lasciare il libro.
Il soggetto della rappresentazione, Eduard Limonov, ovviamente aiuta, talmente sopra le righe da parere frutto di fantasia, ma fa gioco con la scrittura di Carrere, che incalza e avvince. Una vita spesa, quella di Limonov, alla ricerca della gloria e dell'affermazione, vissuta nel tentativo strenuo di giocare un ruolo di rilievo nella Storia, Storia che parallelamente alla sua vita, scorre, senza che lui riesca a entrarvi da protagonista. Leggendo delle sue gesta e delle sue affermazioni, continuamente si accende la domanda: persona o personaggio? E nel mentre che il quadro della vita di Limonov prende forma, un grande affresco dell'ultimo secolo delle alterne vicende che ha vissuto la Russia si compone davanti ai nostri occhi.
A intralciare la narrazione delle vicende di Eduard, presto però si palesa una turbativa. Un altro personaggio, pesta i piedi, e scalcita per farsi largo e scalzare il soggetto oggetto del racconto, arrongandosi il ruolo di comprimario. Carrere. Sì, l'autore è proprio una presenza un po' troppo ingombrante in quella che dovrebbe essere una biografia. [Tra le altre cose usa le pagine di Limonov come pubblicità progresso, presentando in anteprima quello che sarà il suo successivo lavoro, la biografia di Dick. Insomma si mette avanti coi lavori di marketing. Un po' sopra le righe lui pure, mi pare]
Chi resterà tra i due: Limonov o Carrere che scrive di Limonov?
Devo dire a suo favore che, sugli intenti di scrittura dell'opera, Carrere è esplicito. Fa proprio una declaratoria.
"Tutto il nostro sistema di pensiero si fonda su una gerarchia di meriti per cui il Mahatma Gandhi è una figura umana più elevata, diciamo, del pedofilo e assassino Marc Dutroux. Scelgo di proposito un esempio incontrovertibile, poiché molti casi sono discutibili, i criteri variabili, e del resto gli stessi buddhisti insistono sulla necessità di distinguere, nella condotta di vita, l’uomo puro al corrotto. Tuttavia, e benché io stesso stabilisca di continuo gerarchie del genere, e come Limonov non possa incontrare uno dei miei simili senza chiedermi più o meno consapevolmente se sono al di sopra o al di sotto di lui e sentirmi quindi sollevato o mortificato, penso che quest’idea � ripeto: "L’uomo che si ritiene superiore, inferiore o anche uguale a un altro non capisce la realtà " � rappresenti il vertice della saggezza e non basti una vita a farsene permeare, ad assimilarla, a interiorizzarla in modo che cessi di essereun’idea e plasmi invece il nostro modo di vedere e di agire in ogni situazione. Scrivere questo libro rappresenta per me un modo bizzarro di lavorarci su."
Il testimone passa dallo scrittore al lettore, almeno per me è stato così.
Leggere questo libro è stato un bizzarro modo di lavorare sulla frase in grassetto.
Ed è ciò che ha dato valore a questa lettura.
Primo Carrere che leggo. A partire dal prologo rimango subito impressionata. Ammazza come scrive bene quest'uomo, ho pensato. Io che con le biografie di solito fatico non poco, qui vengo proprio tirata dentro. Difficile lasciare il libro.
Il soggetto della rappresentazione, Eduard Limonov, ovviamente aiuta, talmente sopra le righe da parere frutto di fantasia, ma fa gioco con la scrittura di Carrere, che incalza e avvince. Una vita spesa, quella di Limonov, alla ricerca della gloria e dell'affermazione, vissuta nel tentativo strenuo di giocare un ruolo di rilievo nella Storia, Storia che parallelamente alla sua vita, scorre, senza che lui riesca a entrarvi da protagonista. Leggendo delle sue gesta e delle sue affermazioni, continuamente si accende la domanda: persona o personaggio? E nel mentre che il quadro della vita di Limonov prende forma, un grande affresco dell'ultimo secolo delle alterne vicende che ha vissuto la Russia si compone davanti ai nostri occhi.
A intralciare la narrazione delle vicende di Eduard, presto però si palesa una turbativa. Un altro personaggio, pesta i piedi, e scalcita per farsi largo e scalzare il soggetto oggetto del racconto, arrongandosi il ruolo di comprimario. Carrere. Sì, l'autore è proprio una presenza un po' troppo ingombrante in quella che dovrebbe essere una biografia. [Tra le altre cose usa le pagine di Limonov come pubblicità progresso, presentando in anteprima quello che sarà il suo successivo lavoro, la biografia di Dick. Insomma si mette avanti coi lavori di marketing. Un po' sopra le righe lui pure, mi pare]
Chi resterà tra i due: Limonov o Carrere che scrive di Limonov?
Devo dire a suo favore che, sugli intenti di scrittura dell'opera, Carrere è esplicito. Fa proprio una declaratoria.
"Tutto il nostro sistema di pensiero si fonda su una gerarchia di meriti per cui il Mahatma Gandhi è una figura umana più elevata, diciamo, del pedofilo e assassino Marc Dutroux. Scelgo di proposito un esempio incontrovertibile, poiché molti casi sono discutibili, i criteri variabili, e del resto gli stessi buddhisti insistono sulla necessità di distinguere, nella condotta di vita, l’uomo puro al corrotto. Tuttavia, e benché io stesso stabilisca di continuo gerarchie del genere, e come Limonov non possa incontrare uno dei miei simili senza chiedermi più o meno consapevolmente se sono al di sopra o al di sotto di lui e sentirmi quindi sollevato o mortificato, penso che quest’idea � ripeto: "L’uomo che si ritiene superiore, inferiore o anche uguale a un altro non capisce la realtà " � rappresenti il vertice della saggezza e non basti una vita a farsene permeare, ad assimilarla, a interiorizzarla in modo che cessi di essereun’idea e plasmi invece il nostro modo di vedere e di agire in ogni situazione. Scrivere questo libro rappresenta per me un modo bizzarro di lavorarci su."
Il testimone passa dallo scrittore al lettore, almeno per me è stato così.
Leggere questo libro è stato un bizzarro modo di lavorare sulla frase in grassetto.
Ed è ciò che ha dato valore a questa lettura.
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Reading Progress
Started Reading
March 19, 2017
–
Finished Reading
July 31, 2017
– Shelved
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message 1:
by
Roberto
(new)
-
rated it 3 stars
Sep 06, 2017 12:58AM

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Da parte mia devo riconoscere che Limonov diventa comprensibile grazie a Carrère, che ne interpreta per noi la complessità . E lo fa utilizzando anche se stesso. Perchè Carrère, come noi, è un occidentale. Conosce i nostri pre-giudizi e sa come smontarli. Per questo ho trovato questo libro geniale.



..."
Bella signora, aveva le fonti in casa il nostro!

Non mi era mai capitato di vedere inserti pubblicitari per promuovere libri successivi. Onore al merito, occorre avere pure le idee molto chiare su cosa si ha intenzione di scrivere nel futuro

Eccertoooooo!


Sai che non lo sapevo? "Io sono vivo e voi siete morti"? Pensavo fosse uscito lo scorso anno, quindi è una riedizione.:) Beh, allora è pura promozione ;-)

il primo pubblicato in italiano: theoria 1995, hobby e work 2006, adelphi, 2016

