Carmine's Reviews > Un amore
Un amore
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L'ossessione della partecipazione
"Chi era? dove andava? Con quali speranze? Perché faceva quella vita? Una ragazzina così fresca, viva, autentica. Che sbagliata infanzia c'era alle sue spalle? Oppure era soltanto smania di libertà e di ribellione, desiderio di vestiti, gusto rabbioso di umiliarsi, buttarsi via, vendersi, abbandonare il corpo alle voglie anonime, voluttà di precipitare?"
Accostato automaticamente all'opera di Nabokov per la condivisione del medesimo soggetto, quest'opera - dalla prosa greve e ossessiva - riporta alla luce quel circolo autodistruttivo dell'amore evidenziato dal celeberrimo Giro di vite di Henry James, romanzo gotico contraddistinto da una celata corruzione dell'esercizio sentimentale.
Un amore, all'apparenza distante dalla produzione tipica dell'autore bellunese, è invero un'umiliante resa dei conti che si profila quando il quotidiano, con la sua confortante e cadenzata monotonia, rivela la miriade di occasioni mancate; una profanazione la cui riparazione è veicolo di un gaudio transitorio ed effimero. Al pari del rapporto sentimentale quivi descritto. Il tempo stesso è giudice supremo di un mal di vivere che si fa tanto più beffardo quanto ridicolo è il perseguimento di quell'agognata felicità .
Opera indubbiamente sincera e spietata, il cui spunto sarà ripreso - con atmosfera più cupa per l'incombente presenza della morte - in una delle brevi storie de Il reggimento parte all'alba.
"Chi era? dove andava? Con quali speranze? Perché faceva quella vita? Una ragazzina così fresca, viva, autentica. Che sbagliata infanzia c'era alle sue spalle? Oppure era soltanto smania di libertà e di ribellione, desiderio di vestiti, gusto rabbioso di umiliarsi, buttarsi via, vendersi, abbandonare il corpo alle voglie anonime, voluttà di precipitare?"
Accostato automaticamente all'opera di Nabokov per la condivisione del medesimo soggetto, quest'opera - dalla prosa greve e ossessiva - riporta alla luce quel circolo autodistruttivo dell'amore evidenziato dal celeberrimo Giro di vite di Henry James, romanzo gotico contraddistinto da una celata corruzione dell'esercizio sentimentale.
Un amore, all'apparenza distante dalla produzione tipica dell'autore bellunese, è invero un'umiliante resa dei conti che si profila quando il quotidiano, con la sua confortante e cadenzata monotonia, rivela la miriade di occasioni mancate; una profanazione la cui riparazione è veicolo di un gaudio transitorio ed effimero. Al pari del rapporto sentimentale quivi descritto. Il tempo stesso è giudice supremo di un mal di vivere che si fa tanto più beffardo quanto ridicolo è il perseguimento di quell'agognata felicità .
Opera indubbiamente sincera e spietata, il cui spunto sarà ripreso - con atmosfera più cupa per l'incombente presenza della morte - in una delle brevi storie de Il reggimento parte all'alba.
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Un amore.
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December 2, 2017
– Shelved
December 2, 2017
– Shelved as:
to-read
May 28, 2018
–
15.27%
"Chi era? dove andava? Con quali speranze? Perché faceva quella vita? Una ragazzina così fresca, viva, autentica. Che sbagliata infanzia c'era alle sue spalle? Oppure era soltanto smania di libertà e di ribellione, desiderio di vestiti, gusto rabbioso di umiliarsi, buttarsi via, vendersi, abbandonare il corpo alle voglie anonime, voluttà di precipitare?"
page
40
May 29, 2018
–
24.05%
"Per ventimila lire, anche per meno spesso, avere subito, senza la minima difficoltà e pericolo, delle figliole stupende che nella vita solita, fuori del gioco, sarebbero costate una quantità di tempo, di fatiche, di soldi e poi magari al momento buono capaci di bruciare il paglione."
page
63
June 5, 2018
– Shelved as:
to-read
November 25, 2018
–
Started Reading
November 27, 2018
–
34.35%
"Quel pugno, allegro e cameratesco, implicava un lungo retroscena di intimità , o per lo meno un rapporto libero e sciolto da pari a pari, con una quantità di comuni ricordi, lavoro, speranze, scherzi, matte serate in giro per Milano, pettegolezzi di mestiere, barzellette sporche, confidenze, notti d'amore forse, e un rapporto simile tra lui Antonio e Laide mai ci sarà ..."
page
90
December 3, 2018
–
50.38%
"come la febbre spirituale della sera nelle boscaglie d'Africa quando l'animo si perde nelle immaginazioni e nei ricordi, come livida luce nel vicolo dalle cui profondità una voce chiama, come le rosse labbra ambigue che per un istante al riverbero dei fari si dischiusero mute nella promessa, come la giovinezza triste che ridendo si butta e si contorce nel buio che la schianterà , voce delle terre che mai conosceremo"
page
132
December 5, 2018
–
64.89%
"I pioppi non fuggono più, non gli dicono più fermati, non osano più dirgli niente perché capiscono che non c'è nulla da fare, gli alberi gli dicono sì è vero, laggiù in fondo, al sud, dove la strada finisce, c'è lei che aspetta per farti dannare, ma non importa, tanto!
Tanto il sole è già alto, e noi non ti possiamo salvare."
page
170
Tanto il sole è già alto, e noi non ti possiamo salvare."
December 7, 2018
–
Finished Reading
January 24, 2019
– Shelved as:
narrativa-italiana
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message 1:
by
Emilio
(new)
Dec 07, 2018 08:07AM

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Nulla da aggiungere alla tua (ottima) disamina.

Non c'è un racconto di Buzzati che non mi abbia lasciato una profonda impressione.
Questo ancora no l'ho letto.