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Le assaggiatrici
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Ci stavo girando attorno da un po', a questo libro. Da un lato mi attirava l'argomento (titolo e sinossi acchiapponi, a posteriori: avrebbe potuto essere ambientato in Corea del Nord, e loro essere le Assaggiatri di Kim, il contesto nazista, Hitler, etc. non fanno realmente parte della storia), dall'altro essendo l'autrice italiana � e avendo io un fortissimo pregiudizio* sugli autori italiani � non ero convintissima. La lettura dell'ottimo La scomparsa di Josef Mengele mi ci ha portato per contiguità .
La trama è ininfluente, perché è un mero pretesto per descrivere le dinamiche relazionali di un ambiente chiuso con dei forti vincoli esterni non gestibili, e le reazioni emotive-sentimentali della protagonista agli stimoli esterni.
Parte bene (la descrizione di un ambiente chiuso, gli echi dittatoriali, le reazioni emotive), sbanda un po' a metà strada (la descrizione della psicologia intra-femminile un po' stereotipata, nessun tentativo di approfondimento, robe buttate lì e lasciate a caso), recupera (fascinazione sentimental/umana per il cattivo, o quantomeno per quello che esercita il potere), si riperde (la Storia entra nella narrazione come elemento decisivo) .... ma nel finale tracolla e precipita.
L'ultimo capitolo sembra appiccicato lì e scritto da un'altra persona, inutile e raffazzonato. Come scrittura e come senso, e toglie forza a tutto quel che viene prima, che già soffriva di una certa discontinuità ma aveva un suo equilibrio interno.
*pregiudizio che ne è uscito rafforzato
La trama è ininfluente, perché è un mero pretesto per descrivere le dinamiche relazionali di un ambiente chiuso con dei forti vincoli esterni non gestibili, e le reazioni emotive-sentimentali della protagonista agli stimoli esterni.
Parte bene (la descrizione di un ambiente chiuso, gli echi dittatoriali, le reazioni emotive), sbanda un po' a metà strada (la descrizione della psicologia intra-femminile un po' stereotipata, nessun tentativo di approfondimento, robe buttate lì e lasciate a caso), recupera (fascinazione sentimental/umana per il cattivo, o quantomeno per quello che esercita il potere), si riperde (la Storia entra nella narrazione come elemento decisivo) .... ma nel finale tracolla e precipita.
L'ultimo capitolo sembra appiccicato lì e scritto da un'altra persona, inutile e raffazzonato. Come scrittura e come senso, e toglie forza a tutto quel che viene prima, che già soffriva di una certa discontinuità ma aveva un suo equilibrio interno.
*pregiudizio che ne è uscito rafforzato
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Le assaggiatrici.
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Reading Progress
March 21, 2018
– Shelved
March 21, 2018
– Shelved as:
to-read
June 16, 2018
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Started Reading
June 23, 2018
–
Finished Reading
April 5, 2019
– Shelved as:
04_ci-provo-con-gli-italici
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message 1:
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lorinbocol
(new)
Jun 25, 2018 07:49AM

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lascia, non vale la pena.


/book/show/3...

me lo leggero presto anch'io ;)

Di quanto accaduto a queste donne reclutate all’assaggio non si sa molto altro di quello che il romanzo contiene. Margot Wolk è stata l’unica diretta testimone a parlarne prima di morire e mi pare che Postorino ne abbia tratto un romanzo completo in questo senso.
In generale, ho trovato il libro interessante soprattutto da un punto di vista femminile ed umano. Credo che lo sforzo della scrittrice d’immedesimarsi nella protagonista sia riuscito nell’intento. Non c’� eroismo anzi la protagonista Rosa (in assonanza al nome della scrittrice) è colta proprio nelle sue debolezze e questo mi è sembrato rispettoso della realtà �
:-))

dagio: fino a due terzi non mi era dispiaciuto, anzi ho apprezzato molto il lavoro sulla scrittura. Ma il finale rovina tutto l'impianto
gabril: anche io ero attratta da Janecezk ma alcuni commenti mi rendono dubbiosa

ho iniziato ieri un estratto (e penso che lo comprerò), l'inizio è molto lineare anche se l'atmosfera del trovarsi a Berchtsdof per caso è un po' la stessa.


arghhh, allora no. Speravo in un romanzo-storico documentato, dove la Storia fosse trattata in modo serio e sensato, un ulteriore "romanzetto" sui pensieri delle assaggiatrici non lo reggo. Sappimi dire, non l'ho ancora comperato!


Pero una pequeña opinión (humilde). Necesita más fuerza. Queda pobre en detalles.
Un libro que te hace reflexionar. La guerra.
La vida nos deja un pasado, unas heridas y quizás muy difÃciles de sanar.