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Frida. Una biografia di Frida Kahlo (Italian Edition)
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“L’ultimo quadro di Frida è appeso nel salotto. In esso, contro un cielo dall’azzurro brillante, scuro a sinistra e chiaro a destra, si vedono alcune angurie, il più popolare dei frutti messicani, intere, a metà , a quarti, spaccate.
...
Otto giorni prima di morire, quando le sue ore erano immerse nelle tenebre della fine ormai prossima, Frida Kahlo intinse il pennello in una vernice rosso sangue e scrisse il suo nome, la data e il luogo dove il quadro era stato dipinto, Coyoacán, Messico, sulla polpa scarlatta della fetta centrale. Poi, in maiuscolo, tracciò il suo saluto finale alla vita: VIVA LA VIDA.�
Estratto di: Herrera, Hayden. “Frida. Una biografia di Frida Kahlo.�
Ho un chiaro ricordo di quel quadro. Appeso in mezzo ad altri, sulle pareti delle sale del Mudec dove Frida era ospitata, mi ha colpita innanzitutto per il colore. Un rosso vivo così intenso da far giungere alle narici il profumo d'anguria ed al palato il dolce e succoso croccare della sua polpa. Rosso come il sangue, come la morte, ma anche rosso come il fuoco della vita. Vivo è proprio il termine adatto. Quel quadro era VIVO. Vivo come tutti gli altri e proprio come loro capace di gettare dritto in faccia a noi, curiosi spettatori ingordi dei pensieri e delle emozioni della loro creatrice, tutto il suo dolore, tutta la sua rabbia, tutta la sua passione.
Frida era una donna che della passione aveva fatto il suo tratto distintivo. Tutto, in lei, era fuoco. Viveva ogni cosa, ogni momento, ogni esperienza, ogni persona, con furioso impeto. Affamata di vita, derideva la morte che più volte aveva tentato di sottrarla e lo faceva con quel suo istinto sagace e fiero, sempre se stessa, nonostante tutto, fino alla fine.
Leggere questa biografia è stato faticoso. Ogni parola, un macigno. Un estenuante susseguirsi di emozioni, in tutte le sfumature immaginabili. Frida era una donna potente, forte, ma a tratti impossibile. Legata morbosamente alla vita tanto quanto a Diego, suo Compagno più che semplice marito.
Ho voluto affrontare questa lettura dopo aver assistito alla mostra tenuta al Mudec. Una esperienza quasi magica. Era come fosse lì, in quelle stanze a lei dedicate, dentro ogni quadro e quando lo osservavi lei ne fuoriusciva per toccarti, per sfiorarti ma non con dolcezza bensì con quel fuoco che la caratterizzava, che ne era il principale motore, per imprimere nel tuo Io più profondo il suo dolore e il suo amore. Perché nonostante tutto, Viva la Vida!
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Otto giorni prima di morire, quando le sue ore erano immerse nelle tenebre della fine ormai prossima, Frida Kahlo intinse il pennello in una vernice rosso sangue e scrisse il suo nome, la data e il luogo dove il quadro era stato dipinto, Coyoacán, Messico, sulla polpa scarlatta della fetta centrale. Poi, in maiuscolo, tracciò il suo saluto finale alla vita: VIVA LA VIDA.�
Estratto di: Herrera, Hayden. “Frida. Una biografia di Frida Kahlo.�
Ho un chiaro ricordo di quel quadro. Appeso in mezzo ad altri, sulle pareti delle sale del Mudec dove Frida era ospitata, mi ha colpita innanzitutto per il colore. Un rosso vivo così intenso da far giungere alle narici il profumo d'anguria ed al palato il dolce e succoso croccare della sua polpa. Rosso come il sangue, come la morte, ma anche rosso come il fuoco della vita. Vivo è proprio il termine adatto. Quel quadro era VIVO. Vivo come tutti gli altri e proprio come loro capace di gettare dritto in faccia a noi, curiosi spettatori ingordi dei pensieri e delle emozioni della loro creatrice, tutto il suo dolore, tutta la sua rabbia, tutta la sua passione.
Frida era una donna che della passione aveva fatto il suo tratto distintivo. Tutto, in lei, era fuoco. Viveva ogni cosa, ogni momento, ogni esperienza, ogni persona, con furioso impeto. Affamata di vita, derideva la morte che più volte aveva tentato di sottrarla e lo faceva con quel suo istinto sagace e fiero, sempre se stessa, nonostante tutto, fino alla fine.
Leggere questa biografia è stato faticoso. Ogni parola, un macigno. Un estenuante susseguirsi di emozioni, in tutte le sfumature immaginabili. Frida era una donna potente, forte, ma a tratti impossibile. Legata morbosamente alla vita tanto quanto a Diego, suo Compagno più che semplice marito.
Ho voluto affrontare questa lettura dopo aver assistito alla mostra tenuta al Mudec. Una esperienza quasi magica. Era come fosse lì, in quelle stanze a lei dedicate, dentro ogni quadro e quando lo osservavi lei ne fuoriusciva per toccarti, per sfiorarti ma non con dolcezza bensì con quel fuoco che la caratterizzava, che ne era il principale motore, per imprimere nel tuo Io più profondo il suo dolore e il suo amore. Perché nonostante tutto, Viva la Vida!
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Frida. Una biografia di Frida Kahlo.
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Emilio
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Jun 17, 2018 09:43AM

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