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Ossessione
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Metto le mani avanti: Ossessione lo potete trovare (se siete baciati dalla dea Fortuna) per pochi euro ai mercatini dell’usato, o magari qualche anima gentile che ce l’ha a casa e non se ne fa niente decide di regalarvelo (io rientro tra questi fortunati), altrimenti per acquistare Ossessione dovete spendere parecchio visto che è stato tolto dal mercato. Perché? Perché il libro viene associato a due fatti di cronaca nera avvenuti dopo la sua pubblicazione (in particolare nell’armadietto di scuola di un ragazzo che nel 1997 uccise tre studenti, fu ritrovata una copia di questo libro). Si è deciso così di bloccare la stampa del libro, e di ritirare dalle librerie le copie già stampate.
Prima di leggere Ossessione comprendevo la scelta di Stephen King, ma non la condividevo. Ora che ho letto il libro posso dire che non la comprendo nemmeno visto che sul mercato ci sono libri molto più violenti di Ossessione e che possono essere emulati tanto quanto questo libro.
Il protagonista è Charlie, un ragazzo all’apparenza come tanti, ma che dentro di sé soffre come non mai. È un ragazzo che ha bisogno di aiuto, ma non sa come chiederlo, non vuole chiederlo e preferisce urlare al mondo, a modo suo, la sofferenza che prova. Le vittime saranno due insegnanti, ma Charlie renderà partecipi della sua follia anche i suoi compagni di classe.
Resteremo in loro compagnia per alcune ore, ore dove verranno a galla segreti e soprattutto odio. Odio per i propri genitori, odio per alcuni compagni. Sarà Charlie ad avere sempre la pistola in pugno, ma sembrano essere i suoi compagni quelli pronti a premere il grilletto.
Se Charlie si presenta come un pazzo carnefice, ben presto scopriremo che i suoi compagni non sono da meno. Verremo trasportati in un vortice di delirio e di follia quasi senza fine. E alla fine sapete una cosa? Ho empatizzato con Charlie, ma non con i suoi compagni. È vero, Charlie ha ucciso due insegnanti, ma i suoi compagni sembrano più malati di lui, più sadici, più vendicativi, pieni di odio e di gelosia, e sono loro che faranno impazzire un altro ragazzo presente in quell’aula, loro, non Charlie.
Ossessione, scritto in realtà con lo pseudonimo di Richard Bachman, mette su carta le tragedie di alcuni adolescenti, la loro vera natura, i pensieri più oscuri e profondi. E Stephen King è stato davvero bravo a entrare nel corpo e nell’animo di Charlie, il narratore, perché l’impressione che ho avuto leggendo Ossessione è che in quel momento Charlie fosse nella stanza con me, mi sembrava di sentire la sua voce, di vedere il suo viso, mi sembrava che fosse lui in carne e ossa a raccontarmi la sua storia, non uno scrittore.
È davvero un peccato che questo libro non sia più in commercio, e non lo dico da semplice fan di Stephen King. Semplicemente è un buon libro, con una bella (passatemi il termine) storia, narrata molto bene.
Se lo trovate, non fatevelo scappare perché merita. E se lo avete a casa e non ne fate nulla, regalatelo a chi lo desidera veramente, non lucrateci sopra.
Prima di leggere Ossessione comprendevo la scelta di Stephen King, ma non la condividevo. Ora che ho letto il libro posso dire che non la comprendo nemmeno visto che sul mercato ci sono libri molto più violenti di Ossessione e che possono essere emulati tanto quanto questo libro.
Il protagonista è Charlie, un ragazzo all’apparenza come tanti, ma che dentro di sé soffre come non mai. È un ragazzo che ha bisogno di aiuto, ma non sa come chiederlo, non vuole chiederlo e preferisce urlare al mondo, a modo suo, la sofferenza che prova. Le vittime saranno due insegnanti, ma Charlie renderà partecipi della sua follia anche i suoi compagni di classe.
Resteremo in loro compagnia per alcune ore, ore dove verranno a galla segreti e soprattutto odio. Odio per i propri genitori, odio per alcuni compagni. Sarà Charlie ad avere sempre la pistola in pugno, ma sembrano essere i suoi compagni quelli pronti a premere il grilletto.
Se Charlie si presenta come un pazzo carnefice, ben presto scopriremo che i suoi compagni non sono da meno. Verremo trasportati in un vortice di delirio e di follia quasi senza fine. E alla fine sapete una cosa? Ho empatizzato con Charlie, ma non con i suoi compagni. È vero, Charlie ha ucciso due insegnanti, ma i suoi compagni sembrano più malati di lui, più sadici, più vendicativi, pieni di odio e di gelosia, e sono loro che faranno impazzire un altro ragazzo presente in quell’aula, loro, non Charlie.
Ossessione, scritto in realtà con lo pseudonimo di Richard Bachman, mette su carta le tragedie di alcuni adolescenti, la loro vera natura, i pensieri più oscuri e profondi. E Stephen King è stato davvero bravo a entrare nel corpo e nell’animo di Charlie, il narratore, perché l’impressione che ho avuto leggendo Ossessione è che in quel momento Charlie fosse nella stanza con me, mi sembrava di sentire la sua voce, di vedere il suo viso, mi sembrava che fosse lui in carne e ossa a raccontarmi la sua storia, non uno scrittore.
È davvero un peccato che questo libro non sia più in commercio, e non lo dico da semplice fan di Stephen King. Semplicemente è un buon libro, con una bella (passatemi il termine) storia, narrata molto bene.
Se lo trovate, non fatevelo scappare perché merita. E se lo avete a casa e non ne fate nulla, regalatelo a chi lo desidera veramente, non lucrateci sopra.
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Ossessione.
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March 13, 2019
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March 13, 2019
– Shelved
March 15, 2019
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Finished Reading
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L
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Mar 26, 2019 01:21AM

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