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Nebbia è quella in cui vive il protagonista, Augusto Pérez, incapace di vivere realmente perché “non camminava, passeggiava nella vita��. Si perde in riflessioni, fantasticherie, senza riuscire a vedere quello che lo circonda e nemmeno quello che ha dentro di sé. Si innamora di una ragazza sconosciuta, affascinato dai suoi occhi visti per caso e la segue.
Nebbia è quella che si addensa sull’Europa. Il libro uscirà nel 1914, quando una guerra di tipo nuovo sconvolgerà il continente, sgretolando imperi e certezze.
Nella nebbia si perde il senso d’orientamento, l’identità, come Augusto Pérez che, in preda a una delusione vuole suicidarsi e decide di incontrare il suo autore. Bellissimo il dialogo tra i due, nella seconda parte del libro, e tragica la conclusione, dopo essersi accusati reciprocamente di non esistere.
“La verità, mio caro Augusto, è che non puoi ucciderti, perché non sei vivo, e che non sei vivo �� e nemmeno morto �� perché in realtà non esisti��.