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Orsodimondo's Reviews > La promessa

La promessa by Friedrich Dürrenmatt
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bookshelves: svizzera, giallo-thriller-poliziesco

ZODIAC


1958: “Es geschach am hellichten tag - Il mostro di Mägendorf� regia di Ladislao Wajda.

Mi piacerebbe definirlo piccolo capolavoro, ché per me è tale: se non in assoluto, del Dürrenmatt che conosco e ho letto. E, piccolo è riferito solo alla mole, smilza.

Il sottotitolo mi pare ben azzeccato: requiem per il romanzo giallo.
Giallo perché c’� un delitto e un poliziotto che cerca il colpevole.
Requiem perché la storia gialla, delitto e indagine, in sé conta relativamente: a emergere sono i personaggi, le atmosfere. Verrebbe quasi da definirlo un anti-giallo, un anti-thriller.


1979. Versione italiana per la RAI diretta da Alberto Negrin con Rossano Brazzi, Raymond Pellegrin, Macha Méril.

Dürrenmatt comincia come un classico dell’Ottocento più che come i suoi ‘colleghi� contemporanei: comincia prendendo e mettendo distanza. Distanza che man mano, grazie alla sua arte, scompare, e si finisce col restare irretiti e coinvolti come non mai.
A raccontare è uno scrittore di romanzi polizieschi che deve tenere una conferenza a Coira, nei Grigioni, considerata la più antica città svizzera.
Arriva in treno, arriva col buio, arriva con nuvole basse e un nevischio deprimente, e gelo dappertutto. Quando approda nel luogo dove deve parlare lo trova scarsamente affollato; lui stesso è poco in vena; il pubblico forse lo percepisce e alcuni spettatori se ne vanno prima della fine. Deprimente.


2001: il film di Sean Penn.

Più tardi al bar il romanziere si scalda con un whisky. E viene avvicinato da un uomo alto e corpulento, vestito all’antica, con una catena d’oro attraverso il panciotto come oggi si vede ormai di rado.
L’uomo si presenta: è un ex commissario della polizia cantonale di Zurigo, ha assistito alla conferenza, e ha una storia da raccontare che dimostra come i poliziotti in carne e ossa si confrontano con una realtà che è ben diversa da quella dei libri.
Una realtà nella quale il Caso e la Fatalità giocano un ruolo che contraddice la Logica: e quindi cose fatti e persone si muovono e seguono un percorso non altrettanto lineare che nelle pagine dei romanzi.


Robin Wright, all’epoca ancora Robin Wright Penn.

La promessa del titolo è quella che il commissario Matthäi fa ai genitori di Gritli, la bambina di sette anni che è stata ritrovata nel bosco ammazzata: non si darà pace finché non troverà il colpevole.
Colpevole che non può essere l’ambulante che la polizia ha incriminato dopo avergli violentemente estorto una confessione, per Matthäi del tutto fasulla: l’ambulante era sì colui che aveva ritrovato il copro della bimba, ma in carcere si era impiccato per la vergogna, non per senso di colpa.



E così Matthäi dedica la sua vita a scoprire il colpevole: rinuncia a un prestigioso incarico all’estero, perde il posto, compra una stazione di servizio e prepara un’esca per l’assassino, che lui è convinto sia seriale, ha ucciso più di una volta e tornerà a farlo.
Matthäi perde la ragione nell’attesa e nell’alcol al quale si attacca quando la sua trappola fa fiasco, l’assassino non si presenta.
La soluzione del mistero arriva per caso, senza seguire logica e razionalità, inaspettata e fuori tempo massimo, una rivelazione che spariglia le carte: l’assassino è morto proprio il giorno in cui stava per abboccare all’esca lanciatagli da Matthäi.
Dürrenmatt s’immerge nei meandri della psiche umana, sulle vie del Male, senza sottovalutare l’esistenza e resistenza del Bene: un percorso ad alta densità morale, al termine del quale la verità rivelata è sì risolutiva, ma non si configura come lieto fine.



La promessa nasce dalla sceneggiatura che Dürrenmatt scrisse per il regista ungherese Ladislao Wajda (da non confondersi col più celebre omonimo regista polacco Andrzej Wajda) che diresse il film nel 1958 intitolato Il mostro di Mägendorf (il cui titolo originale è “� successo in pieno giorno�). Si tratta, quindi, di un primissimo caso di novelization, senz’altro uno dei più riusciti e luminosi.
Nel 2001 Sean Penn diresse il suo miglior film adattando allo schermo il romanzo di Dürrenmatt: indimenticabile il protagonista Jack Nicholson � con un cast arricchito da Benicio Del Toro, Patricia Clarkson, Helen Mirren, Vanessa Redgrave, Robin Wright, Sam Shepard, Aaron Eckhart, Mickey Rourke, Harry Dean Stanton, Tom Noonan, Lois Smith.



“Zodiac� è invece il titolo di un altro magnifico film, del 2007, questo diretto da David Fincher, nel quale si racconta un’altra ossessione per la verità, quella del vignettista del quotidiano San Francisco Chronicle interpretato da Jake Gyllenhaal, che caparbiamente cerca di dare un volto al serial killer che alla fine degli anni Sessanta (1968-69, l’estate dei fiori e dell’amore) uccise 5 persone, ferendone altre due. Si ritiene che i crimini commessi dall’assassino tuttora senza volto siano più numerosi. Il caso è stato chiuso, ma poi riaperto. E tale rimane tuttora.

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Reading Progress

Started Reading
October 7, 1985 – Finished Reading
June 27, 2020 – Shelved
June 27, 2020 – Shelved as: svizzera
June 27, 2020 – Shelved as: giallo-thriller-poliziesco

Comments Showing 1-22 of 22 (22 new)

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message 1: by Hanneke (new) - added it

Hanneke Fantastica recensione, Orso, e illustrata da te con immagini molto interessanti, come al solito. Non avevo idea che Durrenmat avrebbe scritto un libro su questo tema particolare. Molto interessante. Lo aggiungerò di sicuro. Grazie!


message 2: by piperitapitta (new)

piperitapitta Desideravo leggerlo dopo aver visto il film, ma è andata a finire che di Dürrenmatt ho letto altre cose e questo non l'ho ancora letto. Ma è breve, quasi quasi lo riporto in cima alla lista, visto che in questo periodo sto privilegiando la lettura di romanzi brevi.


Giada Penso sia uno di quei libri che non ti lasciano mai. A distanza di tre anni ancora continuo a pensarci, l'ho adorato.


message 4: by Morgana (new)

Morgana Ha fatto parte della mia tesi di laurea, quindi è ovvio che questo libro ce l'ho nel cuore. Ho avuto modo di scavarci dentro e innamorarmi di Dürrenmatt. Solo chi conosce in profondità le regole del gioco, può permettersi il lusso di scardinarle e sovvertirle, con ironia, intelligenza e gusto. E anche accompagnarle con un requiem.

Bellissima recensione ^_^


message 5: by Orsodimondo (last edited Jun 28, 2020 02:45AM) (new) - rated it 4 stars

Orsodimondo Hanneke wrote: "Fantastica recensione, Orso, e illustrata da te con immagini molto interessanti, come al solito. Non avevo idea che Durrenmat avrebbe scritto un libro su questo tema particolare. Molto interessante..."

Thanks!
Do not miss Sean Penn's film adaptation, it's really worthwhile!


Orsodimondo piperitapitta wrote: "Desideravo leggerlo dopo aver visto il film, ma è andata a finire che di Dürrenmatt ho letto altre cose e questo non l'ho ancora letto. Ma è breve, quasi quasi lo riporto in cima alla lista, visto ..."

Per la serie: percorsi tortuosi.


Orsodimondo Giada wrote: "Penso sia uno di quei libri che non ti lasciano mai. A distanza di tre anni ancora continuo a pensarci, l'ho adorato."

Non mi meraviglio! 🤗


Orsodimondo Morgana wrote: "Ha fatto parte della mia tesi di laurea, quindi è ovvio che questo libro ce l'ho nel cuore. Ho avuto modo di scavarci dentro e innamorarmi di Dürrenmatt. Solo chi conosce in profondità le regole de..."

Grazie Morgana! Hai ragione, bisogna conoscere le regole a fondo per modificarle. Solo i grandi ci riescono.


message 9: by Hanneke (new) - added it

Hanneke The film adaption sounds good, Orso. Especially like to see Jack Nicholson in that role!


message 10: by Emilio (new)

Emilio Berra Orso, una presentazione molto informata.
Un libro assai bello. Imperdibili le pagine, verso il finale, della conversazione con la vecchietta in ospedale : piccolo gioiello di tragicomicità.


Orsodimondo Emilio wrote: "Orso, una presentazione molto informata.
Un libro assai bello. Imperdibili le pagine, verso il finale, della conversazione con la vecchietta in ospedale : piccolo gioiello di tragicomicità."


😊


Orsodimondo Hanneke wrote: "The film adaption sounds good, Orso. Especially like to see Jack Nicholson in that role!"

And also, since he quit acting 10 years ago. 😔


message 13: by Antonio (last edited Jun 28, 2020 08:52AM) (new) - added it

Antonio Niente accade mai per caso. Ho acquistato questo volumetto come novità Adelphi senza nemmeno sapere di che trattasse (ho letto solo "Giustizia" e lo ricordavo abbastanza contorto per pensare che avrei fatto bene ad accaparrarmi la novità con lo sconto). Poi, un amico mi dice di aver letto un "vecchio racconto" di Durrenmatt (questo, per l'appunto) ed un altro mi parla di un bel film di Sean Penn.. insomma, gioia e gaudio nello scoprire di averlo già tra gli scaffali ma... adesso, da cosa iniziare? dal film o dal libro? Accetto consigli.
Badate, che la stessa indecisione mi sta tenendo ancora bloccato SOTTO LA PELLE di Michel Faber.


Orsodimondo Antonio wrote: "Niente accade mai per caso. Ho acquistato questo volumetto come novità Adelphi senza nemmeno sapere di che trattasse (ho letto solo "Giustizia" e lo ricordavo abbastanza contorto per pensare che av..."

In realtà, Dürrenmatt sostiene che molte cose succedono proprio per caso...😉
Io andrei senz'altro in ordine: il romanzo prima, e dopo il film.


message 15: by [deleted user] (new)

Thanks for your review. I really should read that, I put it on my list. I watched the movie when I was a kid (without my parents knowing it) and it gave me night mares for years to come.


🐨 Koala (Taylor’s Version) Ottima recensione! Ho adorato questo piccolo gioiello.


Orsodimondo Finchens wrote: "Thanks for your review. I really should read that, I put it on my list. I watched the movie when I was a kid (without my parents knowing it) and it gave me night mares for years to come. ..."

Ah, the first movie! I haven't seen it yet! Thanks!


Orsodimondo Lù Eva wrote: "Ottima recensione! Ho adorato questo piccolo gioiello."

Grazie!


message 19: by Delfi (new)

Delfi Aggiungo il mio commento a questo lungo racconto di Durenmatt, l'unica opera dell'autore letta finora, ma solo perché altri libri in attesa hanno preso il sopravvento. Ricordo il senso di amarezza che mi lasciò, per quella gelida ironia che vi ritrovai, che descrive né più né meno, realisticamente, il nostro vivere. Una gelida ironia non disgiunta però dall'umanità del protagonista. Del film non sapevo, vorrei proprio vederlo, a questo punto!


Orsodimondo Delfi wrote: "Aggiungo il mio commento a questo lungo racconto di Durenmatt, l'unica opera dell'autore letta finora, ma solo perché altri libri in attesa hanno preso il sopravvento. Ricordo il senso di amarezza ..."

Secondo me è uscito anche in dvd. Buona visione!


message 21: by piperitapitta (new)

piperitapitta Delfi wrote: "Aggiungo il mio commento a questo lungo racconto di Durenmatt, l'unica opera dell'autore letta finora, ma solo perché altri libri in attesa hanno preso il sopravvento. Ricordo il senso di amarezza ..."

Del film non sapevi? Sean Penn, Jack Nicholson e Robin Wright??? OMG! :-D


message 22: by Delfi (new)

Delfi @Piperitapitta: me ne rammarico: un’ignoranza, la mia, imperdonabile.
Ma colmerò senz’altro la... laguna! 🤣🤣🤣🤣


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