Ginny_1807's Reviews > Il fucile da caccia
Il fucile da caccia
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** spoiler alert **
Capolavoro
Quale sarà il serpente che ognuno degli uomini si porta dentro? Egoismo, gelosia, fatalità ? Forse una specie di karma che ingoia tutto ciò e che la nostra forza non ci basta a mutare?
È un intreccio amoroso, aggrovigliato e crudele, il legame che avvince i destini dei protagonisti di questo piccolo, intenso romanzo: un uomo e tre donne, in reciproca relazione di affetti e consuetudini quotidiane.
Sarebbe tuttavia estremamente riduttivo affermare che sia l’amore l’unico tema del racconto, perché in esso, a ben guardare, è racchiusa una sorta di distillato della natura umana, indagata in particolare nel suo modo di manifestarsi nei rapporti interpersonali. Matrimonio, adulterio, amicizia, amore filiale: nulla è come appare; e nella tensione sinuosa di una prosa vivida ed essenziale come il linguaggio poetico, poco a poco si svelano sospetti, equivoci e segreti.
È presente in ciascuno di noi una zona oscura � celata al mondo intero e insidiosa come un infido serpente � spesso ignota perfino a noi stessi, che erompe inattesa e imprevedibile quando scatta la molla del destino e ci si trova a fare i conti con la necessità di scegliere.
E allora tutti i principi, i progetti e i propositi che avevamo fatto nostri con il buonsenso e la razionalità crollano miserevolmente, per cedere il passo a una istintività che non disdegna neppure la menzogna, l’inganno e il rifiuto nei confronti di chi ci ama e di tutto ciò che credevamo ci fosse più caro; e talora della vita stessa.
C’� anche in ciascuno di noi una misteriosa vocazione alla solitudine, subìta o voluta; una istintiva crudeltà sanguinaria, dolorosa per noi stessi e al contempo incurante delle ferite che può infliggere ad altri; un “fucile da caccia� che ci preme perennemente al fianco, “scavando nel nostro spirito solitario, nella nostra carne solitaria�, mentre procediamo in cerca di prede nella desolazione del “bianco alveo di un fiume�.
Un libro straordinario, che mi è particolarmente caro.
Un gioiello di perfezione stilistica e strutturale. Un piccolo grande capolavoro, da leggere e rileggere, perché ad ogni rilettura dischiude nuove interpretazioni del significante, inducendo a riflessioni volte anche ad una più profonda conoscenza di sé stessi.
Quale sarà il serpente che ognuno degli uomini si porta dentro? Egoismo, gelosia, fatalità ? Forse una specie di karma che ingoia tutto ciò e che la nostra forza non ci basta a mutare?
È un intreccio amoroso, aggrovigliato e crudele, il legame che avvince i destini dei protagonisti di questo piccolo, intenso romanzo: un uomo e tre donne, in reciproca relazione di affetti e consuetudini quotidiane.
Sarebbe tuttavia estremamente riduttivo affermare che sia l’amore l’unico tema del racconto, perché in esso, a ben guardare, è racchiusa una sorta di distillato della natura umana, indagata in particolare nel suo modo di manifestarsi nei rapporti interpersonali. Matrimonio, adulterio, amicizia, amore filiale: nulla è come appare; e nella tensione sinuosa di una prosa vivida ed essenziale come il linguaggio poetico, poco a poco si svelano sospetti, equivoci e segreti.
È presente in ciascuno di noi una zona oscura � celata al mondo intero e insidiosa come un infido serpente � spesso ignota perfino a noi stessi, che erompe inattesa e imprevedibile quando scatta la molla del destino e ci si trova a fare i conti con la necessità di scegliere.
E allora tutti i principi, i progetti e i propositi che avevamo fatto nostri con il buonsenso e la razionalità crollano miserevolmente, per cedere il passo a una istintività che non disdegna neppure la menzogna, l’inganno e il rifiuto nei confronti di chi ci ama e di tutto ciò che credevamo ci fosse più caro; e talora della vita stessa.
C’� anche in ciascuno di noi una misteriosa vocazione alla solitudine, subìta o voluta; una istintiva crudeltà sanguinaria, dolorosa per noi stessi e al contempo incurante delle ferite che può infliggere ad altri; un “fucile da caccia� che ci preme perennemente al fianco, “scavando nel nostro spirito solitario, nella nostra carne solitaria�, mentre procediamo in cerca di prede nella desolazione del “bianco alveo di un fiume�.
Un libro straordinario, che mi è particolarmente caro.
Un gioiello di perfezione stilistica e strutturale. Un piccolo grande capolavoro, da leggere e rileggere, perché ad ogni rilettura dischiude nuove interpretazioni del significante, inducendo a riflessioni volte anche ad una più profonda conoscenza di sé stessi.
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Il fucile da caccia.
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arcobaleno
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Aug 10, 2012 12:18PM

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