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Le perfezioni
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Prima lettura del 2024, su sollecitazione del vulcanico bookclub portoburci (a proposito se qualcuno è della zona può unirsi quando vuole).
Praticamente un saggio sociologico camuffato da romanzo breve su due nativi digitali della prima ora che riescono a cavalcare l'onda di internet e socialmedia, sino a fare del cazzeggio un lavoro e viverci pure e per di più a Berlino. Praticamente il sogno di ognuno.
Senonchè i nostri due protagonisti, che nonostante siano gli unici personaggi, minuziosamente descritti nelle loro abitudini, gusti, preferenze sessuali, non hanno alcuna consistenza e sono piuttosto due avatar sovrapponibili a qualsiasi individuo appartenente a quella generazione e con quel vissuto.
Il pamphlet alla fine ci mostra come anche vivere nella comunità di artisti visuali, web designer & co nella stimolante Berlino, si ammanti abbastanza rapidamente di tristezza, resa evidente dalla distanza tra la realtà e l'immagine che si deve dare di sé sulle reti sociali, specie di mostro onnivoro che tutto fagocita, assimila ed appiattisce.
Gli impiattamenti meglio riusciti venivano fotografati, taggati, condivisi. Le immagini attraversavano il pianeta.......arrivavano sugli schermi dei loro coetanei a Lione, ea Helsinki e a Valencia, che le osservano rapidamente........Poi premevano una combinazione di tasti impressa nella loro memoria muscolare e tornavano a lavorare.......un uovo diventava più famoso del Papa. Un virus contagioso devastava l'Africa occidentale. Un miliardario si rovesciava un secchio di ghiaccio sulla testa. Un marchio di moda sfruttava le tessitrici dell'est asiatico. Una ragazza registrava tutte le volte che la fischiavano in strada. Due afroamericani venivano uccisi dalla polizia. Un uomo filmava primi baci. Un aereo spariva sulla rotta per Pechino. Una donna era bella. Una casa piena di piante era bella. Una quiche vegana era bella. Un bambino aveva bisogno di soldi per la chemio. Il tempo spariva. pag. 68
Scrittura scorrevole, incisiva la resa delle immagini, solido l'argomentare. Resta il rammarico che si tratti poco più di uno spunto: l'entomologo sembra avere maggior simpatia per l'insetto a cui toglie le zampe per studiarlo, di quanta Latronico ne dimostri per Anna e Tom, tanto sono descritti come piatti ed inerti.
Sarebbero 2 * e mezzo, ma è comunque lettura istruttiva per chi ha figli di quella fascia di età (è il mio caso), con lunghe o definitive esperienze da espatriati (è sempre il mio caso).
Declassamento dopo aver visto quello che ha scritto nella quarta di copertina de "La parte sbagliata" di D. Coppo.
Praticamente un saggio sociologico camuffato da romanzo breve su due nativi digitali della prima ora che riescono a cavalcare l'onda di internet e socialmedia, sino a fare del cazzeggio un lavoro e viverci pure e per di più a Berlino. Praticamente il sogno di ognuno.
Senonchè i nostri due protagonisti, che nonostante siano gli unici personaggi, minuziosamente descritti nelle loro abitudini, gusti, preferenze sessuali, non hanno alcuna consistenza e sono piuttosto due avatar sovrapponibili a qualsiasi individuo appartenente a quella generazione e con quel vissuto.
Il pamphlet alla fine ci mostra come anche vivere nella comunità di artisti visuali, web designer & co nella stimolante Berlino, si ammanti abbastanza rapidamente di tristezza, resa evidente dalla distanza tra la realtà e l'immagine che si deve dare di sé sulle reti sociali, specie di mostro onnivoro che tutto fagocita, assimila ed appiattisce.
Gli impiattamenti meglio riusciti venivano fotografati, taggati, condivisi. Le immagini attraversavano il pianeta.......arrivavano sugli schermi dei loro coetanei a Lione, ea Helsinki e a Valencia, che le osservano rapidamente........Poi premevano una combinazione di tasti impressa nella loro memoria muscolare e tornavano a lavorare.......un uovo diventava più famoso del Papa. Un virus contagioso devastava l'Africa occidentale. Un miliardario si rovesciava un secchio di ghiaccio sulla testa. Un marchio di moda sfruttava le tessitrici dell'est asiatico. Una ragazza registrava tutte le volte che la fischiavano in strada. Due afroamericani venivano uccisi dalla polizia. Un uomo filmava primi baci. Un aereo spariva sulla rotta per Pechino. Una donna era bella. Una casa piena di piante era bella. Una quiche vegana era bella. Un bambino aveva bisogno di soldi per la chemio. Il tempo spariva. pag. 68
Scrittura scorrevole, incisiva la resa delle immagini, solido l'argomentare. Resta il rammarico che si tratti poco più di uno spunto: l'entomologo sembra avere maggior simpatia per l'insetto a cui toglie le zampe per studiarlo, di quanta Latronico ne dimostri per Anna e Tom, tanto sono descritti come piatti ed inerti.
Sarebbero 2 * e mezzo, ma è comunque lettura istruttiva per chi ha figli di quella fascia di età (è il mio caso), con lunghe o definitive esperienze da espatriati (è sempre il mio caso).
Declassamento dopo aver visto quello che ha scritto nella quarta di copertina de "La parte sbagliata" di D. Coppo.
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Le perfezioni.
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January 1, 2024
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Laura
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rated it 3 stars
Jun 04, 2024 11:27PM

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Vero che le quarte di copertina sono notori ricettacoli di sciocchezze, ma questa stabilisce un record.