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Genere Quotes

Quotes tagged as "genere" Showing 1-5 of 5
Vera Gheno
“Siamo istintivamente xenofobi: la diversità è vissuta come un possibile pericolo, un rischio, qualcosa di cui diffidare. […] Dunque, l'incontro con la diversità va gestito con il raziocinio, con l’intelletto, con il pensiero avanzato, con la conoscenza, con l’istruzione. Prima prendiamo atto dell'esistenza di una «parte cattiva» da gestire dentro noi stessi, meglio è, perché solo così inizieremo ad agire in prima persona per cambiare struttura alla nostra società.”
Vera Gheno

Rainer Maria Rilke
“Un giorno esisterà la fanciulla e la donna, il cui nome non significherà più soltanto un contrapposto al maschile, ma qualcosa per sé, qualcosa per cui non si penserà a complemento e confine, ma solo a vita reale: l’³Ü³¾²¹²Ô¾±³ÙÃ� femminile.”
Rainer Maria Rilke, Lettere a un giovane poeta/Lettere a una giovane signora/Su Dio

“Naturalmente la distinzione/congiunzione tra essere ed esistenza riguarda tutti gli esseri umani, e la potenziale priorità dell'essere concreto per vivere meglio concerne gli uomini non meno che le donne, seppure con diversi accenti. Nulla vieta a noi maschi - le lettrici e i lettori mi permetteranno questa riflessione di genere, in questo caso maschile - di poter riacquistare una giusta postura al riguardo. Nulla lo vieta se non la stessa terribile scelta millenaria di separazione, di oppressione nei confronti del genere femminile di cui siamo, anche inconsapevolmente protagonisti - e l'inconsapevolezza non è mai stata una scusa per un pensiero virtuoso. Allora, nessun senso di colpa: se proviamo a sentire, a pensare, a volere, a poter vivere diversamente la specie e quindi innanzitutto il genere femminile - per noi maschi significa capirne la positività, provare ad imparare da esso suscitandone gli insegnamenti e quindi, perché ne è un aspetto costitutivo, rispettandolo come genere primo -, se riusciremo in questo miglioreremo noi stessi, liberandoci da tare storiche acquisite, di cui non possiamo essere elettivamente responsabili in prima persona ma che tendiamo a riverberare e perpetuare. Conquistare una visione concreta della specie e dei generi, innanzitutto del genere femminile, vuol dire anche, e con crescente importanza, provare ad elaborare un'ontica e un'ontologia femminile (per ontica intendo il concreto dell'essere e per ontologia la potenzialità dell'essere). Elaborare un'ontica e un'ontologia del genere femminile significa andare alle radici di un'ontica e un'ontologia concretamente intese dell'³Ü³¾²¹²Ô¾±³Ùà tutta, e concretamente vuol dire inseparabile dall'esistenza e dal vissuto, inseparabile dalle scelte che si operano, dai valori morali ed etici che si scelgono. E perciò stesso certamente è anche un problema filosofico, e non solo: è un problema di teoresi complessiva, un problema - e un bel problema - della vita.”
Dario Renzi, L'origine femminile dell'Umanità. Dialoghi, lezioni, articoli

“Quel che è sbagliato è lo sguardo di una società incapace di accettare le diversità di genere e le persone che le incarnano. Le varianze di genere non sono malattie, ma espressioni delle possibilità che ha l'umano. E sono tutte sane.”
Elisabetta Ferrari

“Quando il sistema della «normalità» percepisce il tuo coming out, molto spesso ormai lo accetta o addirittura lo celebra. Ma da quel momento comincia a ridisegnare su di te una figura che corrisponda alla «sua» idea di omosessuale. Quale? Quella ancillare, subalterna, di servizio a chi incarna la figura del potere, del comando, del leader. Dal momento in cui dichiari di essere gay scatta un automatico incasellamento in un ruolo prestabilito dal mondo esterno, che decide come sarai: estroso, creativo, spiritoso, sensibile, di buon gusto, e fedelissimo spettegolatore su tutto ciò che accade intorno. Quello che nelle corti si definiva «cicisbeo».”
Diego Passoni