Mi è piaciuto anche di più del primo libro. Anche a livello di scrittura mi sembra migliorato moltissimo. (Non che il primo fosse scritto male). Si legMi è piaciuto anche di più del primo libro. Anche a livello di scrittura mi sembra migliorato moltissimo. (Non che il primo fosse scritto male). Si legge davvero velocemente (l’ho iniziato e finito in due giorni ...more
Mi ha deluso abbastanza. A livello di trama mi è sembrato di rileggere Il priorato dell’albero delle arance, come se l’autrice avesse riciclato l’idea Mi ha deluso abbastanza. A livello di trama mi è sembrato di rileggere Il priorato dell’albero delle arance, come se l’autrice avesse riciclato l’idea e avesse semplicemente cambiato i nomi dei personaggi. E poi la lentezza. Mamma mia. Le prime 400 pagine sono state una tortura. Poi c’� stato un miglioramento, ma poi di nuovo ci sono state parecchie parti lente. Molto lente. Onestamente ho pensato più volte di non portarlo a termine. I personaggi fanno spesso scelte insensate, tutti pronti a farsi ammazzare così de botto, senza senso. E come se non bastasse, dopo essermi sorbita tutte queste pagine l’autrice risolve in quel modo la questione? Ma stiamo scherzando? Ma che roba è? Sono rimasta senza parole, non ci volevo credere che dopo tutto quello che ho letto, dopo tutta la noia subita, una stupida cometa risolve la situazione. Bo.
La parte più bella del libro rimane la copertina. Unico motivo per cui lo tengo in libreria. Se penso a quanto l’ho pagato mi viene da piangere. Per fortuna l’ho preso in sconto, ma se avessi risparmiato i soldi sarebbe stato meglio....more
L’ultima parte è sicuramente quella che mi è piaciuta di più, è come se desse il giusto valore a tutto quello che è stato narrato prima, dà quel sensoL’ultima parte è sicuramente quella che mi è piaciuta di più, è come se desse il giusto valore a tutto quello che è stato narrato prima, dà quel senso di completezza alla storia che fino a quel momento mi mancava. Il che mi fa sorridere perché la protagonista si sente proprio così: incompleta. Tranne alla fine: alla fine si sente completa e quando si guarda allo specchio non si odia più. E non è una cosa da poco....more
Che delusione! Il libro era partito abbastanza bene. All’inizio mi è piaciuto il tratto ironico del narratore, soprattutto nelle note. Ironia che trDNF
Che delusione! Il libro era partito abbastanza bene. All’inizio mi è piaciuto il tratto ironico del narratore, soprattutto nelle note. Ironia che tra l’altro ho trovato in netto contrasto con lo stato depressivo del “protagonista�, Oscar. Di fatto le note, soprattutto quelle incentrate sulla storia dominicana, le ho trovate le parti più interessanti del romanzo.
Poi sono iniziati i problemi. Ci sono tantissime parole del mondo nerd, che di per sé non è un problema, ma mettere i significati a fine libro per me lo è stato. È piuttosto scomodo visto che ogni 3x2 devi fermarti, cercare la pagina in fondo al libro con la parola che ti interessa, leggere il significato, poi tornare a dove stavi leggendo. Ma va bene, ho soprasseduto su questo mio fastidio del tutto personale.
Vado avanti e sbam: un capitolo narrato dalla sorella di Oscar, che parla di lei, non di Oscar. Onestamente questo capitolo mi è piaciuto, la voce di Lola mi è piaciuta, ma ho cominciato a chiedermi perché si concentra su di lei e non, eventualmente, sul suo rapporto con Oscar? Ma va bene, vado avanti, magari col capitolo successivo capisco la scelta dell’autore.
E invece niente perché il capitolo successivo si concentra sulla loro madre. Io a quel punto non capisco più nulla. Dal titolo del romanzo pensavo che andassimo a leggere la storia di Oscar, tanto più che non solo è breve, è pure favolosa. E invece nada, di Oscar a quanto pare non ce ne frega più nulla.
E comincio ad annoiarmi sempre di più. Il capitolo sulla madre non finisce più e onestamente di lei non me ne frega nulla, nemmeno mi piace. Piuttosto che continuare a leggere passo ore a fare scrolling inutile oppure rischio di addormentarmi. Quindi nulla, alla fine ho ceduto e a pagina 105 ho capito che questo libro non fa per me....more
Fin dal primo capitolo traspare onestà e sincerità, ma si capisce anche che l’autrice è stata una persona che ha sofferto molto e che ha fatto di tuttFin dal primo capitolo traspare onestà e sincerità, ma si capisce anche che l’autrice è stata una persona che ha sofferto molto e che ha fatto di tutto per non sentire quella sofferenza. Penso debba essere stato molto duro e difficile ripercorrere tutto questo e penso che anche condividerlo con, potenzialmente, tutto il mondo, non sia stato facile e abbia richiesto una buona dose di coraggio.
Ci sono delle parole chiave che possiamo ricondurre al prima, quando l’autrice rubava e si drogava, e parole chiave che possiamo ricondurre al dopo, quando l’autrice esce dal giro della droga e con molta fatica riesce a ricostruire una vita per lei e i suoi figli. Sono parole chiave quasi in contrapposizione tra loro, soprattutto per la connotazione negativa o positiva che portano con sé. Nel prima incontriamo parole come vergogna, lutto, colpa, perdita, sentirsi persi, solitudine; nel dopo invece incontriamo parole come redenzione, seconde possibilità, perdono, gratitudine, libertà e speranza.
Questo racconto autobiografico vuole comunque essere anche una denuncia al sistema penitenziario americano. Dopo aver visto la serie tv Orange is the New Black pensavo di essere abbastanza preparata a quello che avrei letto a riguardo, e invece sono rimasta comunque sconvolta. Per me ci sono delle cose davvero allucinanti. È chiaramente un sistema che non funziona, un sistema malato, un sistema che non aiuta chi sta facendo di tutto per risalire la china e che aiuta invece chi continua a trasgredire la legge. Un sistema così fa davvero arrabbiare.
Onestamente questo libro mi è piaciuto moltissimo. Non riuscivo a smettere di leggere. E non mancano momenti strazianti, commoventi e toccanti. Consigliatissimo....more
In una società basata sul sesso è difficile parlare di dolore atroce quando si hanno rapporti sessuali ed è difficile parlare di assenza di desiderio In una società basata sul sesso è difficile parlare di dolore atroce quando si hanno rapporti sessuali ed è difficile parlare di assenza di desiderio sessuale. In una società basata sul sesso, non fare sesso col proprio partner non è concepibile. In una società basata sul sesso, non fare sesso col proprio partner - che sia perché si è asessuali (che è un orientamento sessuale come l’omosessualità, la bisessualità, la pansessualità) o che sia perché si soffre di vulvodinia, vaginismo, ipertono del pavimento pelvico o che sia per qualsivoglia motivo - provoca vergogna e sensi di colpa. La vergogna e i sensi di colpa nei confronti del partner diventano sempre più pressanti, sempre più opprimenti, sempre più neri. Si comincia a piangere sempre di più, a sentirsi sbagliatə, a sentirsi soffocare, ad avere attacchi di panico, a sentirsi depressi. In una società basata sul sesso essere una coppia aperta non è concepibile. Perché se sei donna, e vai con altri uomini pur avendo un partner, sei una puttana. Perché se sei uomo, e permetti che la tua donna vada con altri uomini, significa che non riesci a soddisfarla (se invece anche tu vai con altre donne, ben per te! Così si fa, campione!). In una società basata sul sesso chiunque dovrebbero leggere Impenetrabile. Ne gioverebbero tuttə....more
Il romanzo sostanzialmente parla di una famiglia americana disfunzionale. Penso ci siano molti aspetti interessanti - chiaramente c’� una critica [4.5]
Il romanzo sostanzialmente parla di una famiglia americana disfunzionale. Penso ci siano molti aspetti interessanti - chiaramente c’� una critica sociale, politica, economica, ambientale che fa da sfondo a tutto il libro - di cui si potrebbe discutere parecchio. Forse quello che mi ha stupito di più è come qui la persona tradita sia quella più amata (a detta dei traditori), i quali più volte dicono che è la persona che meno vogliono ferire. Ma la tradiscono. L’atteggiamento ipocrita e questa incoerenza di fondo sono aspetti che faccio fatica a comprendere. Capisco se si decidesse insieme di essere una coppia aperta, ma dire di amare qualcuno, di non volerlo ferire e poi fare proprio quello che lo ferisce di più mi lascia a bocca aperta. Ma capisco anche che fa parte dell’incoerenza dell’essere umano. Un ruolo importante ce l’ha anche la solitudine: questo sentirsi soli nonostante le relazioni, nonostante si abbia una famiglia, nonostante si sia circondati da svariate persone. E poi ovviamente non posso non parlare della parola che dà il titolo al romanzo. L’autore punta sul concetto di libertà come capacità di autodeterminarsi, di emanciparsi, di costruire e conoscere la propria autentica identità facendo però presente che al tempo stesso questo non è sinonimo di e non porta automaticamente alla felicità. E direi che ha ragione....more
Questo libro è pazzesco. La storia è priva di riferimenti spaziali e temporali. È composto da tre romanzi che però possono anche essere letti in mo[4.5]
Questo libro è pazzesco. La storia è priva di riferimenti spaziali e temporali. È composto da tre romanzi che però possono anche essere letti in modo indipendente e non per forza nell’ordine di pubblicazione. Già così è il caos. “Il grande quaderno� è forse quello che mi è piaciuto di più. La guerra viene raccontata dal punto di vista di due bambini, due fratelli gemelli, e nonostante la loro giovane età - o forse proprio per questo - descrivono le cose peggiori - ci sono infatti dei TW non indifferenti da tenere in considerazione - e lo fanno nel modo più distaccato, asettico, glaciale e crudo possibile. Col secondo romanzo, “La prova�, emergono anche degli aspetti emotivi come l’affetto e l’amore. Ovviamente finisce tutto nel peggiore dei modi e a quel punto cosa succede? Ci ritroviamo nel terzo libro, “La terza menzogna�, e qui capiamo che non abbiamo capito nulla, che l’autrice ci ha preso per i fondelli - probabilmente almeno, perché non possiamo comunque esserne sicuri al 100%. Solo Klaus e Lucas sanno cos’� veramente successo, solo loro possono conoscere tutta la verità. Noi siamo semplici spettatori, in questo caso semplici lettori, di quello che hanno voluto condividere con noi. La confusione che ho provato leggendo questa storia, con l’autrice che sembra dirmi la verità per poi ritrattare costantemente, mi ha ricordato Trilogia di New York di Paul Auster: anche in questo romanzo infatti sembra che l’autore ci stia spiegando qualcosa, sembra volerci aiutare a capire, e poi scopriamo invece che ci sta prendendo in giro. Ecco, stessa cosa. Onestamente mi scoccia un po� non avere la certezza che il terzo romanzo racchiuda la verità, ma mi va bene anche così perché è stata una lettura molto particolare, quasi unica nel suo genere e che mi ha proprio spiazzato....more