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Tempo fuori luogo
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Please to meet you Mr Dick
1959-
In una qualunque cittadina, di una qualunque provincia americana, Ragle Gumm vive con la sorella Margot, il cognato Victor ed il nipotino Sammy.
All’apparenza una vita tranquilla:
il lavoro, le visite del vicinato, le faccende domestiche...
Ma questa è un'epoca su cui aleggia lo spauracchio fobico della bomba H e la certezza di un’imminente invasione russa.
A 46 anni Ragle non ha quello che comunemente può essere definito un vero lavoro.
La sua attività , infatti, consiste nel risolvere i quiz pubblicati da un quotidiano.
Iniziato come semplice gioco è ormai diventata un'occupazione a tempo pieno che frutta denaro ed anche fama essendo oramai un affermato vincitore seriale.
Qualcosa, tuttavia, non va; non è solo l'insoddisfazione professionale.
Ragle si sente turbato, disturbato e a ciò contribuiscono piccoli episodi insoliti che mettono in dubbio che tutto si svolga secondo natura.
"Sì, c'è qualcosa di storto � disse Ragle.
� Voglio dire, non in te o in me o in qualcun altro. Dico in generale.
� «Il tempo» � disse Ragle � «è fuori luogo»."
Una storia appallottolata come il filo di una matassa e che sbrigliandosi va a costruire un'originale trama fantastica.
“Tempo fuori luogo� è un'ucronia che sicuramente ha dato più di uno spunto alla narrativa di genere che ne è seguita benché non colpisca certo con una brillante cifra stilistica.
Leggi e non puoi fare a meno di pensare a “The Truman show� piuttosto che a “Ritorno al futuro�.
E se oggi alcune paranoiche proiezioni in quel futuro-che per noi è passato- immaginato quasi sessant'anni fa, fanno sorridere, e al tempo stesso interessante fermarsi a pensare che esperienza di lettura possa essere stata per l'ignaro lettore degli anni '60.
Ma qui mi fermo.
Non entro nel merito ulteriormente perchè il libro merita di essere letto.
Ho rotto il ghiaccio: please to meet you Mr Dick!!
1959-
In una qualunque cittadina, di una qualunque provincia americana, Ragle Gumm vive con la sorella Margot, il cognato Victor ed il nipotino Sammy.
All’apparenza una vita tranquilla:
il lavoro, le visite del vicinato, le faccende domestiche...
Ma questa è un'epoca su cui aleggia lo spauracchio fobico della bomba H e la certezza di un’imminente invasione russa.
A 46 anni Ragle non ha quello che comunemente può essere definito un vero lavoro.
La sua attività , infatti, consiste nel risolvere i quiz pubblicati da un quotidiano.
Iniziato come semplice gioco è ormai diventata un'occupazione a tempo pieno che frutta denaro ed anche fama essendo oramai un affermato vincitore seriale.
Qualcosa, tuttavia, non va; non è solo l'insoddisfazione professionale.
Ragle si sente turbato, disturbato e a ciò contribuiscono piccoli episodi insoliti che mettono in dubbio che tutto si svolga secondo natura.
"Sì, c'è qualcosa di storto � disse Ragle.
� Voglio dire, non in te o in me o in qualcun altro. Dico in generale.
� «Il tempo» � disse Ragle � «è fuori luogo»."
Una storia appallottolata come il filo di una matassa e che sbrigliandosi va a costruire un'originale trama fantastica.
“Tempo fuori luogo� è un'ucronia che sicuramente ha dato più di uno spunto alla narrativa di genere che ne è seguita benché non colpisca certo con una brillante cifra stilistica.
Leggi e non puoi fare a meno di pensare a “The Truman show� piuttosto che a “Ritorno al futuro�.
E se oggi alcune paranoiche proiezioni in quel futuro-che per noi è passato- immaginato quasi sessant'anni fa, fanno sorridere, e al tempo stesso interessante fermarsi a pensare che esperienza di lettura possa essere stata per l'ignaro lettore degli anni '60.
Ma qui mi fermo.
Non entro nel merito ulteriormente perchè il libro merita di essere letto.
Ho rotto il ghiaccio: please to meet you Mr Dick!!
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Evi *
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Aug 02, 2017 09:19PM

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Beh, io potrei dire che il primo Dick non si scorda mai...😉
non so se è il preferito...me ne mancano ancora tanti!!!

Ottimo commento, per uno dei miei preferiti dell'androide :-D


@Rosen: sì, in effetti ne avevamo parlato. Per me era stato un felice approccio per familiarizzare un po� con la filosofia di Dick. Sulla scrittura penso che - generalmente- siamo d’accordo che è ai minimi. Grazie per il riferimento cinematografico :-))



E' stato il mio primo Dick e, proseguendo la sua sua conoscenza, ho ritrovato alcune tematiche che sono proprio la sua cifra.
Non certamente un virtuoso della letteratura (proprio no!) ma la costruzione narrativa e la tematica soprattutto del concetto di realtà lo hanno reso giustamente famoso :-))