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Dagio_maya 's Reviews > Il giro del mondo in 72 giorni

Il giro del mondo in 72 giorni by Nellie Bly
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69893331
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really liked it
bookshelves: americana, classica, nonfiction

“Preferirei morire e vincere piuttosto che restare viva e arrivare tardi�.


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New York a Londra, poi Calais, Brindisi, Port Said, Ismailia, Suez, Aden, Colombo, Penang, Singapore, Hong Kong, Yokohama, San Francisco, New York.

Partenza da Hoboken (New Jersey) il 14 novembre 1889.
Arrivo a Jersey City il 25 gennaio 1890.

Questo il viaggio compiuto dalla giornalista americana Nellie Bly, pseudonimo di Elizabeth Jane Cochran

Caparbia e decisa a difendere l’immagine americana ma � ahimé- succube dei molti pregiudizi di un occidente ancora colonialista.

Ammirata dalle donne per il bagaglio minimalista e dagli uomini per l’audace iniziativa, la Bly, molto spesso, confeziona una cronaca asettica con descrizioni accurate dei mezzi di trasporto più che di paesaggi e di persone.
Via via, però, si scalda.

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Il viaggia comincia subito con una deviazione a casa dei coniugi Verne.
Visita dovuta dato che l’idea originaria di una sfida a tempo per fare il giro del mondo è proprio quella letteraria dello scrittore francese.

La Bly racconta aneddoti a volte poco interessanti per il lettore contemporaneo già saturo di conoscenze.

Mi ha sorpreso il suo soffermarsi sui minimi particolari delle truci condanne a morte in Cina senza nessun commento disgustato al riguardo mentre non nasconde il ribrezzo verso gli uomini di fatica:


”Un aspetto sgradevole dei coolie è che grugniscono come maiali mentre trasportano le persone. Non so se il grugnito ha per loro un significato particolare, il fatto è che continuano a grugnire uno dopo l’altro nella fila di portantine ed è tutt’altro che piacevole.� (!)


Parole di grande ammirazione sono, invece, dedicate al Giappone ed ai suoi abitanti che probabilmente rispecchiano in miglior modo la sua idea di bellezza e pulizia.

Insomma, ovviamente, una lettura che va inquadrata e digerita (!) tenendo conto del contesto storico.
Personalmente, ho ammirato l’inflessibile volontà di questa donna di arrivare a raggiungere il suo obiettivo.
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Reading Progress

December 26, 2023 – Started Reading
December 26, 2023 – Shelved
December 26, 2023 –
32.0%
December 28, 2023 –
75.0%
December 28, 2023 – Shelved as: americana
December 28, 2023 – Shelved as: classica
December 28, 2023 – Finished Reading
March 10, 2025 – Shelved as: nonfiction

Comments Showing 1-3 of 3 (3 new)

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message 1: by Nood-Lesse (new)

Nood-Lesse Sono stato colpito dalla partenza: Hoboken terminal è la stazione in cui Sergio Leone ambientò le scene ferroviarie di C’era una volta in America. La valigia che faceva da cassa per la banda era stivata in quella stazione. Concentrandomi sulla partenza, il viaggio è passato in secondo piano


Dagio_maya Nood-Lesse wrote: "Sono stato colpito dalla partenza: Hoboken terminal è la stazione in cui Sergio Leone ambientò le scene ferroviarie di C’era una volta in America. La valigia che faceva da cassa per la banda era st..."

mi sfuggono spesso i commenti lasciati in calce alle mie "recensioni".
Quindi leggo ora di questa stupefacente coincidenza!
:-))


message 3: by Daniela (new)

Daniela Ho da poco terminato "Dove nasce il vento", che figura affascinante quella di Nellie Bly.


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