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“Le parole bestiali che ci lasciamo scappare rimordono pi霉 fortemente delle azioni pi霉 nefande cui la nostra passione c鈥檌nduca.
Naturalmente designo come parole solo quelle che non sono azioni, perch茅 so benissimo che le parole di Jago, per esempio, sono delle vere e proprie azioni. Ma le azioni, comprese le parole di Jago, si commettono per averne un piacere o un beneficio e allora tutto l鈥檕rganismo, anche quella parte che poi dovrebbe erigersi a giudice, vi partecipa e diventa dunque un giudice molto benevolo.
Ma la stupida lingua agisce a propria e a soddisfazione di qualche piccola parte dell鈥檕rganismo che senza di essa si sente vinta e procede alla simulazione di una lotta quando la lotta 猫 finita e perduta. Vuole ferire o vuole accarezzare. Si muove sempre in mezzo a dei traslati mastodontici. E quando son roventi, le parole scottano chi le ha dette.”
― Italo Svevo, La coscienza di Zeno / Senilit脿