Å·±¦ÓéÀÖ

Biografia Quotes

Quotes tagged as "biografia" Showing 1-11 of 11
Carlos Ruiz Zafón
“Una vez busqué en un diccionario el término "hipocondríaco" y le
saqué una copia.
-No sé si lo sabías, pero tu biografía viene en el Diccionario de la Real
Academia le anuncié.
Echó un vistazo a la fotocopia y me lanzó una mirada de alcayata.
-Prueba a buscar en la "i" de idiota y verás que no soy el único
famoso replicó JF.”
Carlos Ruiz Zafón, Marina

Aravind Adiga
“La storia della vita di un povero è scritta sul suo corpo, con una matita ben temperata.”
Aravind Adiga, The White Tiger

Claudia Durastanti
“A história de uma ´Ú²¹³¾Ã­±ô¾±²¹ parece mais com um mapa topográfico do que com um romance, e uma biografia é a soma de todas as eras geológicas que você atravessou. Escrever-se a si mesma significa lembrar que você nasceu com raiva e que foi um despejo de lava denso e contínuo, antes que sua crosta endurecesse e rachasse para deixar aflorar uma espécie de amor, ou que a força inútil do perdão viesse polir e achatar qualquer formação de um vale em você. Reler-se a si mesma significa inventar aquilo pelo que você passou, detectar cada estrato de que está composta: os cristais de júbilo ou de solidão no fundo, as consequências de uma lembrança que evaporou, tudo o que foi escavado e depois inundado, apenas para se dar conta de que não é verdade que o tempo cura â€� há uma fratura que jamais será preenchida. A única coisa que o tempo faz é carregar consigo o pó e ervas daninhas, de modo que aquela fissura seja coberta até se transformar numa paisagem distinta, distante, quase de fábula, na qual se fala um idioma que não se conhece mais, tão verossímil quanto o élfico. Paisagens sobre as ruinas da sua ´Ú²¹³¾Ã­±ô¾±²¹, e você se dá conta de que algumas palavras foram apagadas, mas outras salvas, algumas desapareceram, enquanto outras farão sempre parte da sua reverberação, e então finalmente se chega à margem do seu pai e da sua mãe, depois de anos acreditando que morrer ou enlouquecer fosse o único jeito de estar à altura deles. É lá então que você entende que tudo no seu sangue é uma chamada e você é somente eco de uma mitologia pregressa.”
Claudia Durastanti, La straniera

Ziauddin Yousafzai
“Se si vuole risolvere una disputa o uscire da un conflitto, la primissima cosa da fare è dire la ±¹±ð°ù¾±³Ùà. Perché se hai mal di testa e al medico dici di avere mal di stomaco, come potrà aiutarti? Bisogna sempre dire la ±¹±ð°ù¾±³Ùà. Perché la ±¹±ð°ù¾±³Ùà elimina la paura.”
Ziauddin Yousafzai

Fabio Stassi
“A uno scrittore che ti racconta la sua vita non bisogna mai dare credito perché se è un vero scrittore rinnoverà a ogni rigo, fino alla fine dei suoi giorni, il patto di infedeltà con la realtà che ha stipulato all’inizio della sua carriera. Per un romanziere, la sua stessa autobiografia non sarà che un’altra occasione per inventare. Quello che conta, per lui, è solo il senso di fondo. Tutti gli scrittori sanno bene che per arrivare a farsi un’idea della ±¹±ð°ù¾±³Ùà devono attraversare un mare di bugie. È il loro paradosso.”
Fabio Stassi, La lettrice scomparsa

Delphine de Vigan
“C'era una volta una bambina che leggeva tutto il giorno appollaiata sugli alberi. Una sera, quando la chiamano per cena, si rifiuta di scendere. Cala la notte, ma lei non ha paura. In lontananza si odono dei tuoni, in lontananza i fulmini squarciano il cielo sereno. È la storia di una bambina in equilibrio su un ramo, che si ciba solo di libri.
Passano i giorni e la bambina è ancora lassù, la chiamano, la supplicano di scendere, portano scale e sgabelli, le promettono nastri e pianoforti, le promettono la luna.
È la favola di una bambina che mangia la carta, pagine su pagine. Ben presto, tutto il corpo le diventa grigio, la pioggia le lascia strisce d'inchiostro sulla pelle.
Ben presto, inizia a rimpicciolirsi, diventa minuscola, sottile come una pergamena consunta o come una foglia d'oro. Portano via le scale e gli sgabelli. La lasciano svanire in cima al ramo. Piangono in silenzio, piangono dentro, accanto al fuoco, piangono la bambina che era, in carne e zucchero, piangono quella bambina smarrita che continua a sciogliersi e si chiedono dove trovi ancora la forza per stare aggrappata all'albero. Una sera, il silenzio è rotto dallo scoppio di un temporale. I rami si piegano sotto la furia del vento. Un vento fortissimo, come non si era mai visto. Al mattino, la bambina non c'è più. Ha lasciato un messaggio sull'albero, scarabocchiato su un pezzo di carta. Ma è una frase illeggibile.”
Delphine de Vigan, Jours sans faim

“Io sono cresciuta con l'idea che ci dovesse essere un unico amore per tutta la vita. E siccome ne ho avuti già tanti i grandi amori, all'amore non ci credo più. Ma ci ricasco sempre.”
Sandra Petrignani, Marguerite

Fredrik Sjöberg
“Ogni vita umana è un labirinto. Se si trova l'ingresso, ci si può aggirare dentro all'infinito.”
Frederik Sjöberg

Espido Freire
“El deseo de provocar en el amado un dolor similar al sufrido o de anunciar públicamente su vínculo, tras una vida de secreto, refuerza el carácter narcisista e infantil del amor sentido.”
Espido Freire, Tras los pasos de Jane Austen

“Prawdziwy Wojownik wie, że jego siÅ‚a tkwi w zdolnoÅ›ci do dawania, a nie tylko w umiejÄ™tnoÅ›ci korzystania z pomocy innych i wysÅ‚ugiwania siÄ™ nimi. Wojownik, który czerpie bez koÅ„ca i nie oddaje nic w zamian, staje siÄ™ pasożytem. Dlatego jeÅ›li chcesz być Wojownikiem, musisz zawsze dawać coÅ› od siebie i być pożytecznym dla innych, a nie tylko dla samego siebie.”
Robert Noble

“JeÅ›li ktoś mówiÅ‚ wam, że najważniejszÄ… cechÄ… terapeuty jest empatia, kÅ‚amaÅ‚. Najważniejszy jest kompletny brak szacunku dla sztuki stand-upu. Ludzie dziwią siÄ™, gdy czytajÄ…, że sÅ‚ynni komicy czÄ™sto chorujÄ… na depresjÄ™. Mnie dziwi raczej, że nie wszyscy ludzie z depresją zostajÄ… komikami. Nasze życie to nieustanny wystÄ™p. NauczyliÅ›my się doprowadzać sÅ‚uchaczy do ataków Å›miechu opowiadaniem o toksycznych bliskich i przebytych traumach; neurozy i ±ôÄ™°ì¾± zamieniliÅ›my w romantyczne atrybuty (...) PrzepisaliÅ›my swoje biografie, wycinajÄ…c pewne wÄ…tki i przestawiajÄ…c inne, ostrożnie kalibrowaliÅ›my ż²¹°ù³Ù²â, by nie przekroczyć granicy, po której Å›miech utÄ™puje miejsca litoÅ›ci.”
Emilia Dłużewska