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Famiglia Quotes

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Jean-Michel Guenassia
“Permolto tempo sono vissuto ignorando totalmente la storia della mia famiglia. Tutto era perfetto o quasi nel migliore dei mondi. Ai bambini non si racconta cos’Ã� successo prima del loro arrivo. Prima sono troppo piccoli per capire, poi sono troppo grandi per ascoltare, poi non hanno più tempo e dopo è troppo tardi. Così è la vita di famiglia. Si vive fianco a fianco come se ci si conoscesse, ma si ignora tutto l’uno dell’altro.”
Guenassia Jean-Michel, Il club degli incorreggibili ottimisti

Anna Giraldo
“Avevo vissuto una vita cercando un miraggio, Eli, con un vuoto dentro, come una voragine. Affrontai l’onda più alta e non potei accettare di essere ancora vivo, eppure solo questo seppi fare, aprire gli occhi la mattina e richiuderli la sera, non sapevo perché fossi sopravvissuto, non sapevo perché a me fosse stata concessa un’altra possibilità. L’onda mi aveva portato talmente lontano dalla mia rotta che nulla valeva più la pena.”
Anna Giraldo, Meet you on the other side: Un luogo del cuore

J.M. Coetzee
“Un bambino ha bisogno del grembo materno per venire al mondo. Una volta che ha lasciato il grembo, la madre come datrice di vita è una forza esaurita, come il padre. Da quel momento in poi il bambino ha bisogno di amore e di cure che possono venire da un uomo come da una donna.”
J.M. Coetzee, The Childhood of Jesus

“Non andavano d'accordo su niente, però si intendevano su tutto.”
Remo Guerrini

J.R. Ward
“«Mi dispiace…Â�
«No.» Beth scosse la testa con decisione. «No, non ci dispiace. Abbiamo la nostra famiglia e siamo molto, molto fortunati. Non ci dispiace.» Fu allora che Wrath si mise a piangere;”
J.R. Ward, The King

J.R. Ward
“«Ehilà, reginetta di bellezza, sei pronta?» la voce di Rhage lo raggiunse in bagno. «O hai in mente di depilarti le sopracciglia?»
Qhuinn diede una rapida controllata alle basette con la mano. A posto. «Vaffanculo, Hollywood», strillò al di sopra del getto d'acqua.
Chiuse il rubinetto e uscì dalla doccia, asciugandosi mentre tornava in camera da letto.
Ritto accanto a un Tohr tutto sorridente, Rhage teneva le braccia dietro la schiena. «Bel modo di parlare al tuo cazzo di stilista.»
Qhuinn li guardò torvo. «Se lì dietro avete un tessuto hawaiano vi uccido.»
Rhage guardò Tohr, sogghignando. Quando l'altro fratello annuì, Hollywood tirò fuori quello che nascondeva dietro il corpo mastodontico.
Qhuinn rimase impietrito. «Un momento� quello è uno…�
«Smoking, credo che si chiami così», lo interruppe Rhage. «S–M–O–K–I–N–G.»
«È della tua taglia», disse Tohr. «E Butch dice che lo stilista è il migliore su piazza.»
«Ha lo stesso nome di un'automobile», bofonchiò Rhage. «Non ci si crede� uno tutto pieno di sé, con la puzza sotto il naso…�
«Ehi, avete visto anche voi Honey Boo Boo?» chiese Lassiter, piombando nella stanza. «Woooow, bello smoking…�
«Solo perché insisti ad accendere la tele su quell'orrore di reality nella sala del biliardo.» Hollywood si voltò proprio mentre V entrava dietro l'angelo. «Qhuinn non sapeva nemmeno cos'era, Vishous.»
«Lo smoking?» V si accese una delle sue sigarette rollate a mano. «Per forza. È un vero maschio.»
«Allora vuol dire che Butch è una ragazza», fece notare Rhage. «Perché l'ha comprato lui.»
«Ehi, quanta gente, siamo già nel pieno della festa», esclamò Trez, sopraggiungendo insieme ad iAm. «Oh, bello smoking. Non è un Tom Ford?»
«Non era un Dick Chrysler?», scherzò Rhage. «O un Harry GM� no, aspetta, questa suona come una battutaccia…�
«Meglio che ti vesti, Raperonzolo.» V controllò l'orologio. «Non abbiamo molto tempo.»
«Questo sì che è un signor smoking», sentenziò Phury, spalancando la porta insieme a Z. «Ne ho uno identico.»
«Fritz ha già acceso le candele», annunciò Rehv alle spalle dei gemelli. «Ehi, bello smoking. Ne ho uno identico.»
«Anch'io», ribadì Phury. «Il taglio è fantastico, vero?»
«Le spalle, giusto? Tom Ford è il migliore…�
Un pandemonio. Totale. Assoluto.
Osservando la scena, con tutti quei vampiri che parlavano uno sopra l'altro, dandosi il cinque e scambiandosi pacche sul sedere, Qhuinn rimase per un attimo senza fiato. Poi abbassò gli occhi sull'anello che gli aveva regalato Blay.
Avere una famiglia era� proprio, incredibilmente meraviglioso.
«Grazie», disse piano.
Tutti si bloccarono di colpo, voltandosi verso di lui e guardandolo, immobili, in perfetto silenzio.
Fu Z a prendere la parola, con gli occhi gialli che brillavano. «Mettiti il vestito della festa. Ci vediamo giù di sotto, playboy.»
Le pacche sulle spalle si sprecarono via via che tutti, uscendo, lo salutavano. Poi Qhuinn rimase da solo con il suo smoking.
«Coraggio, diamoci una mossa», disse all'abito.”
J.R. Ward, Lover at Last

Janice Galloway
“Friedrich desiderò ardentemente Clara, a prescindere dal suo sesso. Prima ancora di sapere cos’era, chi era, sapeva quello che sarebbe stata: la più grande pianista che lui potesse plasmare”
Janice Galloway, Clara

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