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Educazione Quotes

Quotes tagged as "educazione" Showing 1-14 of 14
Luigi Einaudi
“Il pubblico si lascia non di rado guidare da una pubblicità interessata e giova che una educazione scientificamente imparziale e oggettiva, attenui gli errori commessi dagli uomini nel distribuire il reddito tra i vari consumi, pur lasciando ad essi la decisione ultima.”
Luigi Einaudi, Lezioni di politica sociale

“Oggi, quello che ti viene insegnato sulla vita, è spesso inutile, poiché i modelli di riferimento sono già vecchi e superati un momento dopo.”
Marino Baccarini

Henry James
“- Chissà se voi sapete quel che è bene per me... o se ve ne importa. - Se lo so state sicura che me ne importa. E devo dirvelo, che cos’Ã�? Che non vi tormentiate.
- Che non tormenti voi, suppongo vogliate dire. - Questo non potete farlo; sono a tutta prova. Prendetevela meno. Non state tanto a chiedervi se questo o quello va bene per voi. Non interrogate tanto la vostra coscienza... si scorderà come un pianoforte strimpellato. Tenetela in serbo per le grandi occasioni. Non sforzatevi tanto di formarvi il carattere... sarebbe come aprire a forza una tenera rosellina chiusa. Vivete come meglio vi piace, e il carattere ci penserà da sé a formarsi. Quasi tutto va bene per voi, con rarissime eccezioni, e una buona rendita non è fra queste. - Ralph tacque e sorrise; Isabel l’aveva ascoltato con viva attenzione. - Avete troppa facoltà di pensare, troppa coscienza soprattutto - aggiunse Ralph. - È irragionevole, il numero delle cose che non ritenete giuste. Mettete indietro l’orologio. Frenate la vostra febbre. Aprite le ali; libratevi sulla terra. Far questo non è mai sbagliato. Ella aveva ascoltato avidamente, come ho detto; e per natura era pronta a capire. - Mi domando se vi rendete conto di quello che dite. Se sì, vi prendete una bella responsabilità. - Mi spaventate un po�, ma penso di aver ragione - disse Ralph, continuando a sorridere. - Tuttavia quello che dite è verissimo - proseguì Isabel. - Non potreste dire niente di più vero. Sono assorbita in me stessa, considero troppo la vita come una prescrizione medica. E in realtà, perché star sempre a pensare se le cose vanno bene per noi, come se fossimo degenti di un ospedale? E perché dovrei aver sempre tanta paura di non agire bene? Come se al mondo importasse molto che io agisca bene o male! - Siete un tipo adatto a prender consigli - disse Ralph; - togliete il vento dalle mie vele! Lei lo fissò come se non l’avesse udito, benché stesse seguendo il filo di pensiero che proprio lui aveva suscitato. Mi sforzo di occuparmi del mondo più che di me, ma finisco sempre col tornare a me stessa. Perché ho paura. - S’interruppe; la sua voce aveva
tremato un poco. - Sì, ho paura; non so spiegarlo. Un gran patrimonio vuol dire ±ô¾±²ú±ð°ù³Ùà, e di questo ho paura. È una cosa così bella, e bisognerebbe farne così buon uso. Altrimenti ci sarebbe da vergognarsi. E bisogna pensare e pensare; è uno sforzo continuo. Non so se non sia una felicità più grande non avere questo potere.
Per chi è debole non ho dubbi che sia una felicità più grande. I deboli debbono fare un grande sforzo per non essere vili. E come fate a sapere che non sono debole? - chiese Isabel. - Oh - rispose Ralph, e Isabel vide un rossore affluirgli al viso - se lo siete, sono proprio spacciato!”
Henry James, The Portrait of a Lady

Mauro Corona
“Un albero appena nato sale dritto se gli piantiamo un palo vicino che lo tenga in linea. Allora s'appoggia e viene bene. Se invece cresce senza guida può storcersi e non si drizza più con niente.”
Mauro Corona, La voce degli uomini freddi

Muriel Barbery
“La Civiltà è la violenza domata, la vittoria sempre incompiuta sull’aggressività del primate. Giacché primati fummo e primati restiamo, per quanto impariamo a godere della camelia sul muschio. Il ruolo dell’educazione è tutto qui. Che cosa significa educare? Significa proporre instancabilmente camelie sul muschio come diversivi alla pulsione della specie, la quale non si spegne mai e minaccia continuamente il fragile equilibrio della sopravvivenza.”
Muriel Barbery, The Elegance of the Hedgehog

Janice Galloway
“Friedrich desiderò ardentemente Clara, a prescindere dal suo sesso. Prima ancora di sapere cos’era, chi era, sapeva quello che sarebbe stata: la più grande pianista che lui potesse plasmare”
Janice Galloway, Clara

Ivan Illich
“Crescere nella condizione di bambino significa essere condannati ad un conflitto disumano tra la propria coscienza di sé e il ruolo imposto da una società che sta attraversando la propria età scolare.”
Ivan Illich, Deschooling Society

Ivan Illich
“La scuola è l'agenzia pubblicitaria che ti fa credere di avere bisogno della società così com'è.”
Ivan Illich, Deschooling Society

G.K. Chesterton
“È curioso che vi siano persone che parlano di separare i dogmi dall'educazione. Invero i dogmi sono l'unica cosa che non può essere disgiunta dall'educazione: i dogmi sono l'educazione. Un insegnante non dogmatico è semplicemente un insegnante che non insegna.”
G.K. Chesterton, What's Wrong with the World

“È invece ormai chiaro che il clima migliore per facilitare non solo l’apprendimento ma anche i rapporti interpersonali, e che permette alle molteplici potenzialità di cui ciascuno è portatore di manifestarsi, è legato a un ambiente dove non si ci senta giudicati, bensì accolti con interesse autentico e rispetto.”
Gloria Persico, Il giardino segreto della sessualità infantile

“[...] a inizio Ottocento, sotto l'influsso delle nascenti teorie sociologiche, ma anche di quelle pedagogiche rousseauiane e pestalozziane, il bambino venga finalmente visto come un protagonista del progetto sociale, sia in termini educativi e di utilità sociale. A ciò si accompagna l'introduzione della scuola pubblica e dell'obbligo scolastico (con tempi diversi) nei vari paesi europei, senza tuttavia trascurare, ma anzi favorendo l'aspetto che lo vuole "piccolo consumatore", al quale destinare un numero sempre crescente di attenzioni e prodotti specifici. - pag. 39”
Giorgio E.S. Ghisolfi, Superman & Co. Codici del cinema e del fumetto.

Abhijit Naskar
“L’istruzione consente agli umani di raggiungere il loro massimo potenziale mentale e fisico nella vita sia personale che sociale.”
Abhijit Naskar

René Daumal
“Mi appellai ad alcuni capi di Frenetici i quali, secondo le mie indicazioni, si sono messi a organizzare la distruzione dei giovani. Il metodo è molto semplice: si prendono i bambini nel momento in cui la loro intelligenza non è ancora sviluppata, in cui le loro passioni obbediscono ancora al minimo stimolo; li si fa vivere intruppati, vestiti e armati in modo uniforme e, grazie a discorsi magici e a esercizi fisici collettivi di cui noi possediamo il segreto, diamo loro quello che noi chiamiamo il "culto dell'ideale comune": è una devozione assoluta a un personaggio sbraitante e autocratico, o a un certo modo di vestire, o a qualche parola d'ordine, o a una certa combinazione di colori, poco importa. Ci basta allora di aver qui due gruppi opposti (o più di due, ma preferibilmente in numero pari) di giovani mantenuti in questa tensione sentimentale; l'unica precauzione da prendere è di non lasciare al loro cervello il tempo di funzionare, ma è facile. Allora (mi capite?) quando sono al punto giusto, li si lascia andare gli uni contro gli altri... e, dopo, si può respirare per un po'. Nello stesso tempo, ciò occupa e arricchisce i fabbricanti e i mercanti di uniformi e di armi e gli autori di esortazioni all'ecatombe, uno dei quali scriveva recentemente: "Un giovane che non è ucciso nel fiore dell'età, non è più un giovane, ma un futuro vecchio". (151)”
René Daumal, A Night of Serious Drinking

Paulette Jiles
“Ed eccolo, ancora a fantasticare come uno sciocco, ancora a leggere le notizie dal mondo nella speranza che servissero a qualcosa di buono, però alla fine era costretto a portare un'arma alla cintura e aveva una bambina da proteggere, e nessuna storia stampata poteva cambiare la situazione.”
Paulette Jiles, News of the World