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Ferrante Quotes

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Elena Ferrante
“Become. It was a verb that had always obsessed me...I wanted to become, even though I had never known what. And I had become, that was certain, but without an object, without a real passion, without a determined ambition.”
Elena Ferrante, Those Who Leave and Those Who Stay

Elena Ferrante
“I'm dead, but I'm fine.”
Elena Ferrante, The Lost Daughter

“Maybe the truth is that saying goodbye seems to me a rejection of human warmth - even the minimal warmth that makes us feel solitude less. I mean real solitude, which rises up by surprise and lasts a few seconds, the solitude that derives not from lack of company or affection, but from our innate separateness from one another.”
Elena Ferrante; translated by Ann Goldstein, Incidental Inventions

Elena Ferrante
“Posso chiederle una cosa?".
"Dica".
"Che studi ha fatto?". [...]
"Nessuno".
"A sentirla parlare - e gridare - non sembra".
"Ѐcosì, ho smesso dopo la quinta elementare".
"±Ê±ð°ù³¦³óé?".
"Non avevo le capacità".
"Come l'ha capito?".
"Ce le aveva Greco, io no".
La Galiani scosse la testa in segno di dissenso, disse: "Se lei avesse studiato, sarebbe riuscita bene quanto Greco".
"Come fa a dirlo?".
"Ѐ il mio mestiere".
"Voi professori insistete tanto sullo studio perché con quello vi guadagnate il pane, ma studiare non serve a niente, e nemmeno migliora, anzi rende ancora più malvagi".
"Elena è diventata più malvagia?".
"No, lei no".
"Come mai?".
Lila ficcò in testa al figlio il cappellino di lana: "Abbiamo fatto un patto da piccole: quella malvagia sono io".”
Elena Ferrante, Those Who Leave and Those Who Stay

Elena Ferrante
“Tu stai bene?"
"Io sì".
"Ѐ vero che non mi ami più?"
"³§Ã¬".
"Perché? Perché ti ho mentito? Perché ti ho lasciata? Perché ti ho offesa?".
"No. Proprio quando mi sono sentita ingannata, abbandonata, umiliata, ti ho amato moltissimo, ti ho desiderato più che in qualsiasi altro momento della nostra vita insieme".
"E allora?".
"Non ti amo più perché, per giustificarti, hai detto che eri caduto nel vuoto, nel vuoto di senso, e non era vero".
"Lo era".
"No. Ora so cos'è un vuoto di senso e cosa succede se riesci a tornare in superficie. Tu no, non lo sai. Tu al massimo hai lanciato uno sguardo di sotto, ti sei spaventato e hai turato la falla col corpo di Carla".”
Elena Ferrante, The Days of Abandonment

Elena Ferrante
“O motivo havia sido um gesto sem sentido, sobre o qual, justamente por ser sem sentido, decidi não contar a ninguém. As coisas mais difíceis de falar são as que nós mesmos não conseguimos entender.”
Elena Ferrante, The Lost Daughter

Elena Ferrante
“A natureza é engenharia, a cultura também, a ciência está logo atrás, só o caos não é engenheiro”
Elena Ferrante, The Lost Daughter

Elena Ferrante
“Que bobagem pensar que é possível falar de si mesmo aos filhos antes que eles tenham pelo menos cinquenta anos. Querer ser vista por eles como uma pessoa e não como uma função. Dizer: sou sua história, vocês começam comigo, escutem, pode ser útil.”
Elena Ferrante, The Lost Daughter

Elena Ferrante
“Anche per tenere sotto controllo l’angoscia dei mutamenti, mi ero definitivamente abituata ad aspettare con pazienza che ogni emozione implodesse e prendesse la via della voce pacata, custodita in gola per non dare spettacolo di me.”
Elena Ferrante, The Days of Abandonment

Elena Ferrante
“Volevo la piatta certezza dei giorni normali.”
Elena Ferrante, The Days of Abandonment

Elena Ferrante
“Non ero capace di affidarmi a sentimenti veri. Non sapevo farmi trascinare oltre i limiti. Non possedevo quella potenza emotiva che aveva spinto Lila a fare di tutto per godersi quella giornata e quella nottata. Restavo indietro, in attesa. Lei invece si prendeva le cose, le voleva davvero, se ne appassionava, giocava al tutto o niente e non temeva il dispresso, lo scherno, gli sputi, le mazzate.”
Elena Ferrante, My Brilliant Friend

Elena Ferrante
“Poi mi immaginai una forza oscura acquattata nella vita della protagonista, un’entità che aveva la capacità di saldarle il mondo intorno con i colori della fiamma ossidrica, una calotta azzurro-violacea dove ogni cosa le andava per il meglio, schizzando scintille, ma che presto si dissaldava, scindendosi in frammenti grigi privi di senso.”
Elena Ferrante, The Story of a New Name

Elena Ferrante
“[…] e adesso mi divertiva farmi bella. Ma a volte, specialmente quando mi ero curata non soltanto per fare buona figura in generale, ma per un uomo, apprecchiarmi â€� era questo il vocabolo â€� m’era sembrato che avesse qualcosa di ridicolo. Tutto quell’affanno, tutto quel tempo a cammuffarmi quando avrei potuto fare altro. I colori che mi stanno, quelli che non mi stanno. I modelli che mi snelliscono, quelli che mi ingrossano. Il taglio che mi valorizza, quello che mi svaluta. Una lunga, costosa preparazione; un ridurmi a tavola imbandita per l’appetito sessuale del maschio, a vivanda ben cucinata perché gli venga l’acquolina in bocca. E poi, l’angoscia di non farcela. Di non sembrare bella. Di non essere riuscita a celare con destrezza la volgarità della carne, con i suoi umori e odori e deformità.”
Elena Ferrante, Those Who Leave and Those Who Stay