Å·±¦ÓéÀÖ

Libro Quotes

Quotes tagged as "libro" Showing 91-115 of 115
Jorge Luis Borges
“Hay quienes no pueden imaginar un mundo sin pájaros; hay quienes no pueden imaginar un mundo sin agua; en lo que a mi se refiere, soy incapaz de imaginar un mundo sin libros.


There are those who cannot imagine a world without birds; there are those who cannot imagine a world without water; but in my case I am unable to imagine a world without books.”
Jorge Luis Borges

Carlo Goldoni
“Il mondo è un bel libro, ma poco serve a chi non lo sa leggere.”
Carlo Goldoni, Pamela nubile

Daniel Pennac
“Que unos libros puedan alterar hasta tal punto nuestra conciencia y dejar que el mundo siga de mal en peor, es algo que deja sin palabras.”
Daniel Pennac, Comme un roman

Sofía Navarro
“Regalar un libro es fácil hasta que buscas uno para quien te ha robado el ³¦´Ç°ù²¹³úó²Ô.”
Sofía Navarro

Adolfo Bioy Casares
“El recuerdo que deja un libro a veces es más importante que el libro en sí.”
Adolfo Bioy Casares

Leonardo Padrón
“Se lee para ser mejor, para ser otro, para hacernos inacabables. Se lee para vencer o procurar el desasosiego. Para asombrarnos o sabernos iguales. Para más nunca ser el mismo.”
Leonardo Padrón, Kilómetro Cero

“Más cerca de mi felicidad. Y ¿quién sabe dónde está mi felicidad? Si ni yo mismo estoy seguro de poder alcanzarla”
Martín Oteiza

Dulce  María
“Hasta la peor tragedia pasa porque todo está en constante cambio, el mundo no nos espera tenemos que movernos nosotros tambien.”
Dulce María

Sofía Navarro
“El escritor es al personaje lo que el Ser al Estar. Esencia inamovible; estado voluble.”
Sofía Navarro

Sofía Navarro
“Los buenos escritores entienden de interpretación, aunque no tienen por qué dominar la puesta en escena. A los malos les pasa al revés.”
Sofía Navarro

Françoise Sagan
“La gente que escribe libros rara vez son intelectuales.
Los intelectuales son gente que hablan sobre los libros que han escrito otros.”
Françoise Sagan

José Sbarra
“Humean montañas de basura a ambos lados de la carretera. Seres andrajosos suben y bajan por ellas. Un adolescente, recostado sobre una pila de cartones y trapos, lee.
Ha encontrado un libro y lo lee con dificultad, pero hechizado.

Para él ha desaparecido el basural, sus manos heladas y sucias pasan las hojas del libro.

El adolescente ha terminado de leer su libro. Se encienden estrellas sobre la basura. Es la primera vez que lee un libro desde el comienzo hasta el final. Es la primera vez que descubre que alguien que no lo conoce y a quien nunca vio, sabe exactamente lo que le pasa y lo que piensa. Aprieta el libro. Llora. O casi. Acaba de comprender que no está solo en el universo. Hay alguien que lo entiende y se lo ha contado por medio de un libro. Vuelve a la primera página, a la primera frase. Se repite a sí mismo el nombre del autor. Es un escritor de otro país, de Alemania”
José Sbarra

Andros
“Perché mai dovrei coniugarmi? È una roba da verbi!”
Andros, Un libro per riflettere

David Cotos
“Un libro puede cambiar la vida de la gente para bien.”
David Elías Cotos Espinoza

Amir Obregon Vargas
“Escribir un libro, no es más que ²õ´Çñ²¹°ù con palabras.”
Amir Obregon Vargas

“I want and I wish a love like of books”
Katty Unda

Mauro Corona
“Scrivo queste cose che mi piacerebbe succedessero a me. Guardate che un libro, di qualsiasi genere, è un’intervista non richiesta. Perché la scrittura è così, ti rivela.”
Mauro Corona

“Un libro de cabecera no se escoge, se enamora uno de él.”
José Luis de Vilallonga
tags: amor, libro

Piero Olmeda
“Cominciò a dire “Chi?...Che cosa?â€�, ma la risposta fu un rantolo prolungato, seguito da una serie di conati, mentre il corpo che teneva tra le braccia tremava in modo incontrollabile. Piano piano cominciò a notare il soprabito sporco di un colore indefinibile, i piedi nudi, i capelli raggrumati in configurazioni improbabili.
Allora, con estremo sforzo, con le due mani a metà tra le guance ed il collo provò a sollevare lentamente il viso di questo corpo. Vide due immensi occhi gialli, persi nel nulla, secchi, la pupilla nera dilatata all'impossibile. Le guance scavate con le ossa del cranio che premevano sulla pelle rinsecchita dove le rughe si diramavano dagli occhi e dalle labbra come le crepe di un deserto.
E ancora disse e continuò a ripetere: “Chi sei? Cosa vuoi? Perché?â€� Ma infine la risposta che non voleva accettare si fece strada nel caos. No, non era possibile. No, non era un mostro venuto dallo spazio, né l'incubo di qualcun altro, ma semplicemente era suo figlio.”
Piero Olmeda

Piero Olmeda
“Dopo che V. pronunciò le ultime parole, la percezione del mondo di B. ruotò su se stessa. Le loro ombre si tramutarono in due corpi di carne viva che si affrontavano in due dimensioni sulle piastrelle livide della terrazza. L'immagine di lei che aveva davanti si trasformò invece in un'ombra dai contorni netti, anzi piuttosto una falla, un buco a forma di donna nello spazio-tempo che lasciava trapelare il nulla assoluto che stava al di là. La mano di B. si alzò come se possedesse una volontà propria e indipendente, nera si confondeva con l'assenza di lei, così fece anche l'altra mano, si portò lentamente all'altezza dove prima stavano gli occhi e sentì, senza vederlo, che le punte delle dita si stavano sfiorando nel buio.
La scintilla della coscienza di B. ardeva di una fiamma nera, incontrollabile, silenziosa, che bruciava lo sbocciare di un fiore ai limiti dell'alba, il palpitare di un cuore caldo sotto la mano, il bacio umido di una notte d'estasi, senza fumo e cenere, lasciando solo un vuoto privo di alcun ricordo. La morte scese, dolce come la primavera dell'infanzia, un lieve accenno di sorriso a un angolo della bocca, timida, pietosa come mai era stata una madre, lo strinse a sé calda come zucchero, gli sussurrò parole inudibili dietro l'orecchio che lo fecero rabbrividire come mai un'amante aveva mai fatto. Lo strinse così forte che diventò lui stesso, B. ricambiò la stretta così disperatamente che divenne lei stessa, il due diventò uno, l'amore impossibile diventò vero, ed amaro come il frutto delizioso della conoscenza.
Le mani che non poteva vedere, le sue mani, si avvicinarono in una lenta danza, si strinsero una contro l'altra sempre più forte, per afferrare l'ineffabile, stringere l'amore prima che scappasse via, cogliere quell'attimo che non sarebbe mai più ritornato, la verità nella sua inconcepibile bellezza che palpitava viva tra le dita come carne viva, urlo, sudore, liscia pelle, calore bruciante, ruotare della terra nel nero assoluto del cosmo.
Fu un attimo, e la percezione del mondo ruotò nuovamente su se stessa, ritornando là dove doveva stare. B. guardò le sue mani che tremavano sospese nell'aria e poi abbassò lo sguardo verso terra e lì, la vide, abbandonata sulla superficie fredda, un corpo gelido ed immobile che non respirava più, il torace che non si alzava né si abbassava, gli occhi fissi ed immobili che non lo vedevano più, una bambola di una bellezza indescrivibile abbandonata da lui stesso e dal mondo.”
Piero Olmeda, Fata Morgana

“Questa terra ha cresciuto numerosi figli, favorendo sia quelli buoni che quelli cattivi. Non è la terra la responsabile delle avversità della gente, è la gente stessaâ€�, raccontava Okokpujie, il cantastorie del villaggio, a una folla di bambini accorsi come sempre ad ascoltarlo. Pg.16”
Obehi Peter Ewanfoh, Amende: Acqua di Fiume

“Asciuga le tue lacrime, donna, il ragazzo verrà ritrovato. Nessuno può fargli nullaâ€�,â€� Okokpujie scompigliò i capelli di Etusi e si allontanò. Pg.48”
Obehi Peter Ewanfoh, Amende: Acqua di Fiume

“Mi piacerebbe essere come te, Pa. Mi piacerebbe non aver paura, per tutta la vita! Pg.67”
Obehi Peter Ewanfoh, Amende: Acqua di Fiume

“Sei tu che hai bisogno di andare, Amende. Vaâ€� a casa; i tuoi amici ti aspettanoâ€�, disse Ikpea. Pg.74”
Obehi Peter Ewanfoh, Amende: Acqua di Fiume

“Ho visto Amendeâ€�! Eâ€� nella Foresta del Male. Ho visto anche Ikpea. Pg.81-82”
Obehi Peter Ewanfoh

1 2 4 next »