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Montecristo Quotes

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Alexandre Dumas
“Mirad, porque a fe mía es cosa curiosa. Allí tenéis un hombre que estaba resignado a su suerte, que marchaba al patíbulo, que iba a morir como un cobarde, es verdad, pero, después de todo, iba a morir sin blasfemar y sin resistirse, ¿y sabéis lo que le daba alguna fuerza? ¿Sabéis lo que le consolaba? ¿Sabéis lo que le hacía sufrir el suplicio con resignaciónâ€�?, el que otro participaba de su angustia, que otro iba a morir como él, que otro iba a morir antes que él. Llevad dos carneros o dos bueyes al matadero, y haced comprender a uno de ellos que su compañero no morirá. El carnero balará de gozo y el buey mugirá de placer. Pero el hombre, el hombre que Dios ha creado a su imagen, el hombre a quien Dios impuso por primera, por única, por suprema ley, el amor al prójimo, el hombre a quien ha dado una voz para expresar su pensamiento, ¿cuál será su primer grito al saber que su compañero se ha salvado? Una blasfemia. ¡Oh!, ¡honor al hombre, a esa obra maestra de la naturaleza, a ese rey de la creación!”
Alexandre Dumas, The Count of Monte Cristo

Alexandre Dumas
“Mercedes vive, signore, e Mercedes ricorda, perché solo lei vi ha riconosciuto quando vi ha visto, e prima ancora di vedervi vi ha riconosciuto dalla voce, Edmond, dal semplice suono della vostra voce; e da allora vi segue passo dopo passo, vi sorveglia, vi teme, e non ha certo avuto bisogno di cercare la mano da cui è partito il colpo che ha abbattuto il signor di Moncerf». «Fernand, volete dire, signora â€� replicò Montecristo con amara ironia; â€� poiché state ricordando i nostri nomi, ricordiamoli tutti». E Montecristo aveva pronunciato quel nome, Fernand, con una tale espressione di odio che Mercedes sentì il brivido dello spavento attraversarle tutto il corpo.”
Alexandre Dumas

Alexandre Dumas
“«Fernand! â€� gridò Montecristo, â€� dei miei cento nomi non avrei bisogno di dirtene che uno solo per fulminarti; ma questo nome tu lo indovini, non è vero? o piuttosto te lo ricordi? perché malgrado tutte le mie sofferenze, tutte le mie torture, oggi ti mostro un viso ringiovanito dalla felicità della vendetta, un viso che devi aver visto molto spesso in sogno dopo il tuo matrimonioâ€�. con Mercedes, la mia fidanzata!» Il generale, con la testa rovesciata all’indietro, le mani tese, lo sguardo fisso, divorò in silenzio quella terribile visione; poi, trovato un punto d’appoggio sulla parete, scivolò lentamente fino alla porta, dalla quale uscì all’indietro lasciandosi sfuggire questo solo grido lugubre, lamentoso, straziante: «Edmond Dantès!».”
Alexandre Dumas, The Count of Monte Cristo