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“C'è una foto che li ritrae seduti uno accanto all'altro alla prima di Mamma Roma. Pier Paolo Pasolini in smoking, Aldo Moro in doppio petto. Le mani giunte, tutti e due timidissimi. Pasolini incuriosito, Moro schivo ma a suo agio accanto al regista comunista e omosessuale. Sono due uomini giovani, in apparenza fragili, in realtà inflessibili. La foto è del 1962 [...]. Il poeta e il politico imprevedibilmente uniti da un tragico destino. Da "qualcosa di scritto": gli articoli corsari e le lettere dal covo. Dai corpi seviziati e svenduti a colori sui rotocalchi, calpestati in oscene autopsie pubbliche. Un doppio parricidio.”
― Marco Damilano, Un atomo di verità: Aldo Moro e la fine della politica in Italia

“My first encounter with the bittersweet taste of the Moro, a Sicilian blood orange, was sitting outside under a gnarled olive tree, during the height of a June heat wave. Small puffs of cloud the only blemish in the otherwise perfect blue sky, the bloodred flesh yielding a juice so refreshing it felt as close to perfect as I've ever come. The second encounter came at a fish market in Catania, where a group of men in flat caps spooned red-orange mounds of Moro granita into their mouths between games of cards. I was back in my dad's world, and the memories of oranges were everywhere.”
― Lizzy Dent, Just One Taste