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“Questo libro l鈥檋o scritto in forma di fiaba, senza puntare il dito perch茅 altrimenti avrei dovuto fare un saggio e un saggio mi avrebbe sconquassato l鈥檃nima, avrei puntato il dito, avrei inveito, avrei insultato questi farabutti che fecero duemila morti ed ero stanco di insultare, sono stanco di fare cagnara. Allora ho scritto in forma di fiaba, che fa ancora pi霉 male perch茅 era gente inerme che 猫 stata spazzata via.”
― Mauro Corona, La voce degli uomini freddi

“Da quando sono qui da sola, ho la sensazione di passeggiare tenendo i miei morti per mano. Facciamo un giro, mi confortano e mi hanno paura allo stesso tempo. Mi raccontano la stessa storia, tutti i giorni.”
― Cyril Pedrosa, Les 茅quinoxes

“Detestava i cimiteri, con tutti quei monumenti che significavano qualcosa solo per gli iniziati e i parenti del defunto. Un nome, un titolo professionale e una vita comprese tra due date! Tutto qui, come se bastasse. Perch茅 non scriveva invece com鈥檈rano vissuti, i morti? Perch茅 si lasciava estinguere ci貌 che era importante?”
― Bjorn Larsson

“Mor葲ii tr膬iesc at芒ta vreme c芒t o singur膬 fiin葲膬 vie 卯i mai poart膬 卯n minte. Noi 卯i purt膬m 卯n noi pe mor葲ii no葯tri.”
― Jean d'Ormesson, Din voia Domnului

“Mor牛ii 卯nsp膬im芒nt膬 卯ntotdeauna pe cei vii, amintindu-le viitorul (...)”
― Eugen Barbu, Groapa

“Per i morti la successione del tempo non ha importanza, l'unica cosa che conta sono i dettagli, la densit脿, il come e il cosa e tutto ci貌 che riguarda il chi.”
― Ia Genberg, Detaljerna