欧宝娱乐

Venezia Quotes

Quotes tagged as "venezia" Showing 1-18 of 18
Percy Bysshe Shelley
“It's temples and palaces did seem
Like fabrics of enchantment pil'd to heaven.”
Percy Bysshe Shelley, Julian and Maddalo: A Conversation

Jean Lorrain
“Le poison de Venise, c鈥檈st la f茅erie d鈥檜ne architecture de songe dans la douceur d鈥檜ne atmosph猫re de soie ; ce sont les tr茅sors des si猫cles, amass茅s l脿 par une race de marchands et de pirates, la magnificence de l鈥橭rient et de l鈥檃ncienne Byzance miraculeusement alli茅e 脿 la gr芒ce de l鈥檃rt italien, les mosa茂ques de Saint-Marc et le rev锚tement ros茅 du palais ducal ; le poison de Venise, c鈥檈st la solitude de tant de palais d茅serts, le r锚ve des lagunes, le rythme nostalgique des gondoles, le grandiose de tant de ruines ; dans des colorations de perles 鈥攑erles roses 脿 l鈥檃urore et noires au cr茅puscule 鈥�, le charme de tristesse et de splendeur de tant de gloires irr茅m茅diablement disparues ; et dans le plus lyrique d茅cor dont se soit jamais enivr茅 le monde, la morbide langueur d鈥檜ne pourriture sublime.”
Jean Lorrain, 笔别濒濒茅补蝉迟谤别蝉

Sof铆a Navarro
“Bienvenidos a mi barco pirata. Vamos rumbo a Venecia, a cazar vampiros.”
Sof铆a Navarro

Luther Blissett
“Piazza San Marco non sembra far parte di una citt脿, piuttosto 猫 il salone delle danze di un qualche palazzo, il ponte coperto di un grande vascello, l'albero maestro 猫 quel robusto campanile largo alla base e stretto in cima, e la torre con l'orologio 猫 il cassero di prua (...) con i due ammiragli in cima pronti a suonare il campanone.”
Luther Blissett, Q

Luther Blissett
“Ed 猫 proprio questa la sensazione che prevale: di poter continuare a camminare all'infinito senza giungere da nessuna parte, oppure in luoghi mai nemmeno immaginati, nascosti. La meraviglia ti aspetta dietro ogni angolo, in fondo a ogni vicolo”
Luther Blissett, Q

Paolo Rumiz
“Venezia, la campana Marangona batte il tocco delle sette, in cima al campanile di San Marco. Se all'ora del vespro ti capita di restare solo lass霉, se nel posto pi霉 frequentato del mondo riesci a trovare anche un solo istante di solitudine, allora sentirai il muezzin, dall'altra parte del Bosforo. Da Venezia, l'Oriente 猫 una pulsazione vicinissima. Stasera dal campanile sento perfettamente Istanbul, con la notte che scende sui minareti, la luna crescente, il favoloso Altrove dell'Asia. L'Anatolia, il Mar Nero, il Caucaso degli astuti armeni e dei misteriosi azeri.
Se questo mare - scrive il croato Predrag Marvejevic - 猫 un golfo veneziano, e se quel golfo 猫 un riassunto del Mediterraneo, allora quella geografia di canali, isole e barene non pu貌 essere che il riassunto del mondo, un concentrato di diversit脿. Niente come l'Adriatico, in questi giorni di guerra ed esodi di massa, ti dice che l'Europa altro non 猫 che una penisola dell'Asia e che l矛, a due passi, oltre le isole dalmate, comincia un altro mondo, un mondo che preme da millenni. Una terra inquieta, madre di tutte le migrazioni.”
Paolo Rumiz

Valerio Mieli
“Venezia mi piace perch茅 sembra un grande salotto disordinato in cui niente di realmente brutto pu貌 succedere. Un posto dove ci sono le idroambulanze non 猫 un posto serio. In senso buono: non 猫 un posto dove la gente soffre e muore, ecco. Ci sono le idroambulanze! 脠 come se ti portassero in ospedale con il tappeto volante: 猫 chiaro che quella storia della morte 猫 tutta una fesseria.”
Valerio Mieli, Dieci inverni

“In ogni citt脿 di questo mare c'era un quartiere per gli ospiti: a Cagliari, a Napoli, a Marsiglia, a Palermo;
Costantinopoli spaccata in due 猫 un arancia, ogni spicchio 猫 un'etnia, una religione, un pezzo di citt脿 tutta insieme diversa. Non ho mica detto che 猫 facile, non voglio far polemiche. Dico che 猫 possibile ascoltare altre lingue senza prendere paura. Nostrani e foresti? Ma questa era una citt脿 che nella sua storia aveva un quartiere per ognuno! Un fondaco, un "funduq" per i turchi, uno agli alemanni, uno ai boemi, uno agli armeni, uno ai livornesi, uno ai genovesi, uno agli ebrei...”
Marco Paolini, Il Milione: Quaderno veneziano

“Tutte le citt脿 di mare hanno il molo. Ma cosa chiamano molo in questa citt脿? 脠 uno spazio in fondo alla piazzetta. [...] La piazza 猫 quella del campanile pi霉 alto di questa terra. La piazzetta 猫 l矛 di fianco, verso il mare, di fianco al palazzo Ducale. In fondo alla piazzetta ci sono due colonne alte, alte. [...] Sono la porta della citt脿. Che 猫 orientata. Mi son messo una mattina resto l矛 davanti e ho capito cosa significa essere orientati. Ma 猫 chiaro. Quando ti nasce il sole in faccia in quel modo, ti orienti. [...] Da queste porte, due volte all'anno entravano e uscivano convogli di navi, merci, uomini, parole. La navigazione aveva un ciclo stagionale, come in agricoltura, in entrata e uscita. Da questa citt脿 fino a ogni altra citt脿 di questo mare. A Zara, Spalato, Ragusa, Dubrovnik, Durazzo, Brindisi, Rodi, Candia, Cipro, Atene, Famagosta, Costantinopoli, Tana, Trebisonda, Tashkent, Samarqand, Algeri, Malaga, Lisbona, Southampton, Bruges, Liegi, Anversa, Napoli, Cagliari, Marsiglia, Palermo! Perch茅 il Mediterraneo non 猫 soltanto mare, 猫 acqua e terra, agua e tera, 猫 una rete di citt脿 che si conoscono e si frequentano una con l'altra, bagnata dalla stessa marea che sei ore cala e sei ore cresce, non 猫 lo scacchiere di qualcuno, 猫 un mare-strada, finisce una navigazione, attacca una carovaniera, e le lega una con l'altra con una rete che non si interrompe mai qualsiasi cosa accada, come la marea che sei ore cala e sei ore cresce e arriva al molo di ognuna di queste citt脿.”
Marco Paolini, Il Milione: Quaderno veneziano

“Alla stregua degli olandesi, i veneziani sono stati costretti a strappare la terra al mare, un pezzetto alla volta, per poter restare sulla terraferma, o semplicemente all'asciutto.”
Predrag Matvejevi膰, The Other Venice: Secrets of the City

“Sono del tutto diversi tra loro i tramonti e le albe sui versanti orientale e occidentale, l脿 dove comincia Castello o dove finisce S. Croce, nei pressi del Magazzini del Sale o dell'Arsenale. Forse sarebbe opportuno spostarsi da una parte all'altra di quello che fu detto il Golfo di Venetia, attraversare l'Adriatico intero da un capo all'altro per rendersi conto delle differenze. Da quella sponda il sole al tramonto si adagia sulla superficie del mare e vi affonda, da quest'altra, alla fine del giorno, si corica dietro le alture della terraferma e sparisce. Sul litorale orientale le popolazioni hanno coniato la parola suton derivata da 芦sun(ce)禄 e 芦ton(e)禄 鈥� nel significato di sole (che) affonda. Su quello occidentale, appenninico, il tramonto viene da 芦tra (i) monti禄 鈥� il sole che si precipita in mezzo alle montagne o le rive stesse. Sull'una e sull'altra sponda le lingue si sono adeguate al sole.”
Predrag Matvejevi膰, The Other Venice: Secrets of the City

“C'猫 migliore prova di cosmopolitismo nell'intero Mediterraneo?
Quelli che arrivano a Venezia dai vari centri dell'Europa vi incontrano l'Oriente. Per le popolazioni dei Balcani e del Vicino Oriente, invece, Venezia 猫 al tempo stesso Europa e Occidente! Gli uni vedono in essa le origini di Bisanzio, gli altri la fine. Venetiae quasi alterum Bysantium 鈥� sono le parole del celebre cardinale Bessarione, che a suo tempo arricch矛 la Biblioteca di San Marco con i tesori librari della bizantina Costantinopoli. Nella sua saggezza, Venezia non volle sul proprio territorio lo scontro fra bizantinit脿 e romanit脿 che invece ha dilaniato alcune regioni dei Balcani. Qui sta una delle caratteristiche di questa citt脿. Il 芦divano orientale-occidentale禄 non 猫 in nessun luogo cos矛 largo e soffice come in questo spazio esiguo e scomodo.”
Predrag Matvejevi膰, The Other Venice: Secrets of the City

“A Venezia la ruggine 猫 sfarzosa. La patina somiglia ad una doratura.”
Predrag Matvejevi膰, The Other Venice: Secrets of the City

Luther Blissett
“Al primo sguardo distante, reso pi霉 incerto dai veli di nebbia che fanno del sole un disco biancastro, non sai se il miraggio sia il mare che stai solcando, e invece 猫 terraferma, o i palazzi e le chiese appoggiati sull'acqua, in realt脿 scogli di forme architettoniche.”
Luther Blissett, Q

Italo Calvino
“Era l' alba quando disse. -Sire, ormai ti ho parlato di tutte le citt脿 che conosco.
- Ne resta una di cui non parli mai.
Marco Polo chin貌 il capo.
- Venezia, - disse il Kan.
Marco sorrise. -E di che altro credevi che ti parlassi?
L' imperatore non batt猫 ciglio. - Eppure non ti ho mai sentito fare il suo nome.
E Polo: - Ogni volta che descrivo una citt脿 dico qualcosa di Venezia.
- Quando ti chiedo d' altre citt脿, voglio sentirti dire di quelle. E di Venezia, quando ti chiedo di Venezia.
- Per distinguere le qualit脿 delle altre, devo partire da una prima citt脿 che resta implicita. Per me 猫 Venezia.
- Dovresti allora incominciare ogni racconto dei tuoi viaggi dalla partenza, descrivendo Venezia cos矛 com'猫, tutta quanta, senza omettere nulla di ci貌 che ricordi di lei.
L' acqua del lago era appena increspata; il riflesso di rame dell' antica reggia dei Sung si frantumava in riverberi scintillanti come foglie che galleggiano.
- Le immagini della memoria, una volta fissate con le parole, si cancellano, - disse Polo - Forse Venezia ho paura di perderla tutta in una volta, se ne parlo. O forse parlando d' altre citt脿, l'ho gi脿 perduta a poco a poco.”
Italo Calvino, Invisible Cities

“You see, Mr. Vid贸n, back in the day in Venezia, anyone could disguise themselves in a bauta mask: ricco o povero, uomo o donna, it didn鈥檛 matter. You had to treat everyone in a bauta mask with respect, because you never knew whose face was underneath. It was a way for everyone to play, to have fun together, to make everyone equal, for a little while, anyway. This mask, it was a tool for freedom.”
Carlos Hernandez, Sal and Gabi Break the Universe

Gabriele d'Annunzio
“L'anima cupida e forte dei padri acclamanti ai reduci trionfatori del Mare si risvegliava confusamente negli uomini oppressi dal tedio e dal travaglio dei lunghi giorni mediocri; [...] 芦Conoscete voi, Perdita 鈥� domand貌 Stelio d'improvviso 鈥� conoscete voi qualche altro luogo del mondo che abbia, come Venezia, la virt霉 di stimolare la potenza della vita umana in certe ore eccitando tutti i desiderii sino alla febbre? Conoscete voi una tentatrice pi霉 tremenda?禄”
Gabriele d'Annunzio, Il fuoco: (Edizione integrale)

Gabriele d'Annunzio
“芦 [...] non vi sembra che noi seguitiamo il corteo dell'Estate defunta? Ella giace nella barca funebre, vestita d'oro come una dogaressa, come una Loredana o una Morosina o una Soranza del secolo lucente; e il corteo la conduce verso l'isola di Murano dove un maestro del fuoco la chiuder脿 in un involucro di vetro opalino affinch茅, immersa nella laguna, ella possa almeno guardare a traverso le sue palpebre diafane i molli giochi delle alghe e illudersi di aver tuttavia intorno al corpo l'ondulazione continua della sua capellatura voluttuosa aspettando l'ora di risorgere.禄”
Gabriele d'Annunzio, Il fuoco: (Edizione integrale)