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Crescere Quotes

Quotes tagged as "crescere" Showing 1-18 of 18
Antoine de Saint-Exupéry
“Tutti i grandi sono stati bambini una volta. (Ma pochi di essi se ne ricordano).”
Antoine de Saint-Exupéry, The Little Prince

Julian Barnes
“Con quale frequenza raccontiamo la storia della nostra vita? Aggiustandola, migliorandola, applicandovi tagli strategici? E più avanti si va negli anni, Meno corriamo il rischio che qualcuno intorno a noi ci possa contestare quella versione dei fatti, ricordandoci che la nostra vita non è la nostra vita, ma solo la storia che ne abbiamo raccontato. Agli altri, ma soprattutto noi stessi.
da "Il senso di una fine”
Julian Barnes

Hermann Hesse
“Meravigliosa fu in realtà la mia vita, pensava, meravigliose vie ha seguito. Ragazzo, non ho avuto a che fare se non con dei e sacrifici. Giovane, non ho avuto a che fare se non con ascesi, meditazione e contemplazione, sempre in cerca di Brahma, sempre intento a venerare l'eterno nello Atman. Ma quando fui giovanotto mi riunii ai penitenti, vissi nella foresta, soffersi il caldo e il gelo, appresi a sopportare la fame, appresi a far morire il mio corpo. Meravigliosa mi giunse allora la rivelazione attraverso la dottrina del grande Buddha, e sentii la conoscenza dell'unità del mondo circolare in me come il mio stesso sangue. Ma anche da Buddha e dalla grande conoscenza mi dovetti staccare. Me n'andai, e appresi da Kamala la gioia d'amore, appresi da Kamaswami il commercio, accumulai denaro, dissipai denaro, appresi ad amare il mio stomaco, a lusingare i miei sensi. Molti anni dovetti impiegare per perdere lo spirito, disapprendere il pensiero, dimenticare l'unità. Non è forse come se lentamente e per grandi traviamenti io mi fossi rifatto, d'uomo, bambino, di saggio che ero, un uomo puerile? Eppure è stata buona questa via, e l'usignolo non è ancor morto nel mio petto. Ma che via fu questa! Son dovuto passare attraverso tanta sciocchezza, tanta bruttura, tanto errore, tanto disgusto e delusione e dolore, solo per ridiventare bambino e poter ricominciare da capo. Ma è stato giusto, il mio cuore lo approva, gli occhi miei ne ridono. Ho dovuto provare la disperazione, ho dovuto abbassarmi fino al più stolto di tutti i pensieri, al pensiero del suicidio, per poter rivivere la grazia, per riapprendere l'Om, per poter di nuovo dormire tranquillo e risvegliarmi sereno. Ho dovuto essere un pazzo, per sentire di nuovo l'Atman. Ho dovuto peccare per poter rivivere. Dove può ancora condurmi il mio cammino? Stolto è questo cammino, va strisciando obliquamente, forse va in cerchio. Ma vada come vuole, io son contento di seguirlo.”
Hermann Hesse, Siddhartha

Edward Carey
“Mi pantalonai.
Me li infilai, come se stessi amputandomi le gambe.
Adesso, mi dissi, per te tutto il mondo sarà in flanella grigia.
L’avevo indossata, ne avevo fatto un sacco per chiuderci dentro l’infanzia. Come mi sentivo? Superiore? Vecchio? Saggio? Più pesante? Più forte? Mi trovavo eretto e diretto e di bell’aspetto, lusingato e favorevolmente impressionato?
No, per niente.”
Edward Carey, Heap House

Joël Dicker
“Impara ad amare i tuoi fallimenti, Marcus, perché saranno loro a formarti. Saranno i tuoi fallimenti a dare sapore alle tue vittorie.”
Joël Dicker, La Vérité sur l'Affaire Harry Quebert

Carlos Ruiz Zafón
“Maturare non è altro che il processo attraverso il quale si scopre che tutto ciò a cui credevi da giovane è falso mentre tutto quello a cui ti rifiutavi di credere in gioventù risulta vero.”
Carlos Ruiz Zafón, The Midnight Palace

Cristina Caboni
“Il cambiamento è parte della crescita.”
Cristina Caboni, Il giardino dei fiori segreti

“So che non è facile, ma vedi, nella vita capita a tutti di affrontare momenti difficili, servono a renderti più forte, a farti apprezzare meglio i momenti felici. E se ti senti diverso, sappi che tutti lo sono.”
Camilla Rosati, Eleutheria

Veronica Vitale
“Infondo tutti i “Cittadini del Mondoâ€� hanno bisogno di una “Boscorealeâ€� da cui partire.”
Veronica Vitale, Inside The Outsider

“È invece ormai chiaro che il clima migliore per facilitare non solo l’apprendimento ma anche i rapporti interpersonali, e che permette alle molteplici potenzialità di cui ciascuno è portatore di manifestarsi, è legato a un ambiente dove non si ci senta giudicati, bensì accolti con interesse autentico e rispetto.”
Gloria Persico, Il giardino segreto della sessualità infantile

Giorgia Penzo
“«Smettila di pensare che devi essere sempre perfetta: hai diritto di sbagliare, hai diritto di deludere gli altri su quello che si aspettano da te. Hai diritto a essere una persona ordinaria. Decidi tu quando aggiungere stra-, non chi ti sta intorno».”
Giorgia Penzo, Ogni giorno come il primo giorno

Laurent Mauvignier
“Lo guarda ed è felice di vederlo dormire così, senza rabbia, senza stare sulle sue, senza odio né un giudizio contro di lei - poiché forse è questa la cosa più dura: l'impressione che ogni volta che la guarda non lo fa per vederla così com'è, ma per giudicarla, per attribuirle intenzioni che non ha, per farle un processo che lei ha perso in anticipo.”
Laurent Mauvignier, Continuer

Grégoire Delacourt
“Ero fatta, o almeno credo, per le parole, i libri, le note musicali e la danza - le cose impalpabili che nutrono l’esistenza, tracciano prospettive nuove, disegnano altre proporzioni -, ero fatta per tutte le cose che abbattono i muri e amplificano le nostre vite.
“Danzando sull’orlo dell’abisso”
Delacourt Gregoire

Giulia Caminito
“Ciò che ci raccontiamo galleggia, ripetiamo spesso gli stessi argomenti, le lezioni private che lui prende in inglese, se vince o perde a calcetto, se va o non va allo stadio col padre, se io ho pensato a lui, e certo â€� dico â€� ci ho pensato molto, ripeto molto ogni volta che chiede quanto, perché più di molto non so quantificare, cosa c’Ã� dopo molto, moltissimo? Infinito? L’universo? Ti ho pensato l’universo, gli comunico strappandomi le pellicine dagli angoli delle unghie.
Con lui non tocco le corde ruvide della mia vita casalinga, non pongo questioni d’esistenza o domande scomode, mi muovo rapida negli elenchi degli oggetti che lui ha ma io no, e quasi mi sembra di possederli con lui, perché quel sottile legame, ufficioso e boschivo, potrebbe essere segno di partecipazione, seguendo il principio dei vasi comunicanti a un certo punto la sua opulenza trasborderà e sarò io a raccoglierla, il vaso piccolo e in basso che guarda in alto a bocca aperta.”
Giulia Caminito, L'acqua del lago non è mai dolce

Giulia Caminito
“Calano su di noi alcuni attimi di silenzio che mi ingoiano, la sua frase mi mangia, la sento azzannarmi, devo reagire e porre distanza.
La mia vita non è la sua, la mia vita è mia, la mia vita mi compete, la costruisco io e io la distruggo, allora reagisco, come burattino inghiottito dalla balena insieme al plancton io salto e scalcio per uscire e tornare nel mare, affiorare, navigare a vista, non sarò pasto
di questa asserzione, non cadrò nella sua gola di fonemi e parole. La guardo furibonda e mi alzo dalla sedia come se m’avessero punta tra le cosce, il pizzicore sale e s’infila nelle mutande, stringo i glutei e cerco di cacciarlo via, ma quel fastidio è già dentro, imbastisce un nido di vespe: la nostra vita, la nostra condizione, il nostro tetto, le nostre stoviglie, il nostro futuro, il nostro investimento, la nostra spesa per il pranzo, il nostro denaro che non c’�.
La mia vita non è la tua, urlo con la voce alta, urlo dalle mie fondamenta, dalla piccola me, dalle viscere umide e sento la nostra terra aprirsi, gli alberi cadere � smottamenti e tonfi � ho la faccia calda, i capelli elettrici, le gambe prudono e c’� una creatura dentro
di me, furente, ignobile, che non ne può più delle misure di contenimento.”
Giulia Caminito, L'acqua del lago non è mai dolce

“Io so che è la persona che più mi ha fatto crescere, mi ha dato una spinta, mi ha buttato fuori da me stesso.”
Paola Zannoner, Xché 6 qi

Wu Ming 4
“Quello che ci spaventa da bambini, ci spaventa per sempre.”
Wu Ming 4, Il piccolo regno

Natalia Ginzburg
“Non sentì la mia mancanza in casa. Un poco perché io, come sempre diceva, non le davo spago; e un poco perché, essendo invecchiata, s’era ormai rassegnata al vuoto che lasciano i figli quando se ne vanno, e aveva difeso e ovattato la sua vita in modo da non sentire tanto l’urto di quel distacco.”
Natalia Ginzburg, Lessico famigliare